Irlanda - Italia

6 Nazioni, Top14, Aviva Premiership, Celtic League, Federazioni Straniere , Coppe e tutto quello che succede in Europa

Moderatore: Emy77

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paga1
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da paga1 »

Vedendo la maggiore e anche l'U20 mi sembra che la linea dettata sia quella di aprire il pallone e provare a giocare e direi che questa e' l'unica strada per provare a crescere,certo quando sei inferiore difendere a oltranza e' molto piu' comodo ma la speranza di crescere e' zero.
sandrobandito

Re: Irlanda - Italia

Messaggio da sandrobandito »

Ricordo che da ragazzino c'era uno bravo a calciare, che quando non era in giornata o gli avversari ce lo spaccavano poi era un casino tenere il risultato perchè andavamo in panico, che quando la partita dopo quello bravo non era in campo l'allenatore si grattava la testa e faceva gli "esperimenti", che quando poi tornava gli facevamo tutti dei gran sorrisi ma alla fine erano di nuovo tutti c***i suoi. Ecco, a me l'italia ricorda 'sta roba qua, quindi credo sia un fatto cultural/social/nazionale.
Detto questo insisto nel dire che Botes non può essere il calciatore titolare, che a Treviso lo sanno e per questo calcia Burton, che a Treviso i due giocano insieme e non in alternativa. A parità di risorse per il momento Brunel non è meglio di Mallet o del mio allenatore di quand'ero ragazzino. Avercene di Smith... :roll:
Leinsterugby
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da Leinsterugby »

sandrobandito ha scritto: A parità di risorse per il momento Brunel non è meglio di Mallet o del mio allenatore di quand'ero ragazzino. Avercene di Smith... :roll:
a me sembra che questi accettino un diktat federale che vuole almeno uno dei 2 mediani di formazione italiana, non credo che brunel e mallett non si accorgano di questo fatto chiaro ed evidente.
nino22
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da nino22 »

Non riesco a fare una vera analisi della sconfitta, Irlanda troppo superiore, abbiamo retto finche potuto e pure bene, ma dopo 80 min in questo sport cosi crudo una superiorità cosi netta emerge ... abbiamo sempre vantato la nostra terza linea ma ieri Ferris e Heaslip sono stati di un altro pianeta ...
Se poi vogliamo fare un analisi della nostra squadra dico che noi che storicamente quel poco che vinciamo lo vinciamo risicato non possiamo permetterci di avere cosi basse percentuali al piede ... Botes bocciato prima per questo, poi per pochezza difensiva e per l'assenza di un gioco tattico al piede, ma è fuori ruolo, non possiamo neanche dargli grosse colpe ... diciamo che il baffone ha sbagliato alla grande.
Solitamente nn amo Venditti ma ieri mi è piaciuto ...
Per il resto è davvero dura fare un analisi dopo una sconfitta cosi sonora ed un divario cosi netto, ripeto superiorità troppo netta,anche se forse alla fine abbiamo mollato troppo, poteva benissimo finire con 20 punti di scarto invece che 30 ...
E purtroppo temo sarà cosi anche contro il Galles ...
sandrobandito

Re: Irlanda - Italia

Messaggio da sandrobandito »

Leinsterugby ha scritto:
sandrobandito ha scritto: A parità di risorse per il momento Brunel non è meglio di Mallet o del mio allenatore di quand'ero ragazzino. Avercene di Smith... :roll:
a me sembra che questi accettino un diktat federale che vuole almeno uno dei 2 mediani di formazione italiana, non credo che brunel e mallett non si accorgano di questo fatto chiaro ed evidente.
Vero anche questo, o mangi 'sta minestra... :?
JosephK.
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da JosephK. »

parabellum2 ha scritto: Brevemente su Botes a 10: buon difensore
Mah, a me ieri mi pare di aver visto più di uno svarione difensivo, certo è stata la partita dove ad un certo punto è iniziata la fiera della mollezza al placcaggio (pure Benvenuti e Sgarbi, per dire).
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
mockba1
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da mockba1 »

arridattece Mallet...
sta succedendo ESATTAMENTE quello che ho scritto dopo la partita contro i Francesi...butteremo nel cesso 2 anni per capire che il nostro rugby e un altro...testate, difesa all ultimo etc...insomma gioco impostato stile Mallet con i vari Gower e Garcia a fa placcaggi non lisciarli...
Avevo inoltre sostenuto...anche se molti utenti mi hanno dato torto che noi non reggiamo per 80min..."l'intanto crollano nell'ultimo 1/4" dei commentatori BBC e assolutamente spot on...
parabellum2
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da parabellum2 »

JosephK. ha scritto:
parabellum2 ha scritto: Brevemente su Botes a 10: buon difensore
Mah, a me ieri mi pare di aver visto più di uno svarione difensivo, certo è stata la partita dove ad un certo punto è iniziata la fiera della mollezza al placcaggio (pure Benvenuti e Sgarbi, per dire).
In generale è un buon difensore. Non mi riferivo soltanto al match di ieri, come anche per le altre qualità e limiti che secondo me ha dimostrato in 2 anni di Celtic
L'Olimpico per il rugby? Ma non si gioca con le mani???
Si gioca con le mani, coi piedi, con la testa e con il cuore
Laporte
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da Laporte »

Hap ha scritto:Parlando un pò di cose positive devo dire che McLean mi sta stupendo, secondo me è il suo migliore 6 Nazioni in carriera.
Sulle prese alte è l'unico competitivo insieme a Parisse, a livello di velocità e corsa è meglio di quanto mi aspettassi.
Quello che gli ho sempre imputato era l'uso spesso inutile dei calci, ora che è ala li sta usando di meno quindi non saprei se è migliorato anche lì.
Sta di fatto che mi complimento con lui, bravo Luke.

Io da ala non lo sposterei, mi sta piacendo lì, ma la tentazione di rimetterlo estremo è forte.
Più che altro nei 3/4 io vorrei vedere Mirco 12 e Benvenuti 13.
Sono d'accordo. Ad esetremo non mi è mai piaciuto. forse ha trovato il suo ruolo.

Il pòroblema è che Masi quest'anno e prevedibile e lento. DI certo essere passato al pensionato di Viadana non lo aiuta.
Laporte
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da Laporte »

Giandolmen ha scritto:
Dove si firma per vedere la coppia di centri BB, Bergamasco e Benvenuti? :)
Come sta Mirco? Ha già recuperato il ritmo partita? La scorsa settimana mi pare abbia giocato tutti e 40 i minuti in campionato.

Giandolmen
Spero anch'io di riavere Mirco. COme calciatre non era Wilikinson, ma almeno al 50% ci arrivava...
aperturaestremo
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da aperturaestremo »

billingham ha scritto:Questa partita la trovo difficile da commentare. Perché per un tempo abbiamo giocato bene.
Non e' una novita'. Anche i primi tempi contro Australia e Irlanda alla RWC ed il primo tempo di 2 settimane fa contro l'Inghilterra erano stati buoni. Ti posso citare altri episodi, persino nel 2009, nella partita persa contro l'Irlanda 38-9, al 35' eravamo sopra 9-7 con McLean che sbaglia un calcio (e io a gridargli dalla curva del Flaminio di andare per la touche) e O'Gara che aveva appena preso il giallo. Invece non era stato granche' il primo tempo contro la Francia lo scorso anno. Poi abbiamo vinto.
billingham ha scritto: Ordinati, poco fallosi, generosi anche nei momenti di apnea (vedi quando l'Irlanda è venuta nei nostri 22 ed è tornata indietro con una meta) e, soprattutto, finalmente con dei trequarti che prendevano il pallone in avanzamento. Spero continuino a farlo, anche se ci prendiamo altre batoste così, perché questo è un passo avanti necessario se vogliamo sperare di colmare il margine con il resto del Sei Nazioni. Mi è anche piaciuto vedere un'Italia con pochi "grossi nomi" che comunque per trentacinque minuti ha tenuto il campo egregiamente, giocando "insieme" e senza che nessuno si mettesse a cercare di fare capitan America o il grande gladiatore. Tanti giocatori che - a testa bassa - provano perlomeno a fare il loro lavoro. Qualcuno ci riesce meglio - come la terza linea - qualcuno è stato traballante come Gori e alcuni trequarti (un Masi troppo prevedibile e meno incisivo del solito). Detto questo, i calci sbagliati hanno contribuito a questo risultato - dobbiamo capitalizzare ogni opportunità: una Scozia non particolarmente grandiosa con un cecchino come Paterson si è tolta le sue soddisfazioni negli anni passati.
In realta' abbiamo giocato bene fino alla nostra meta, poi siamo riusciti a non prendere il loro calcio di rimessa in gioco -come sempre contro l'Irlanda lo scorso anno, poi O'Gara ci puni' col drop- e anche nell'azione della seconda meta abbiamo fatto diversi errori, sia di squadra che individuali. Sono d'accordo con te, niente cose fenomenali, ma cose semplici fatte bene e quantomeno gente che sapeva cosa fare. Sono d'accordo con te su Masi, avevo gia' sottolineato la volta scorsa che sembra un po' un corpo estraneo come estremo nel tipo di gioco che vuole Brunel. Non su Gori, che a me ieri non e' affatto dispiaciuto, niente di straordinario ma un'onesta prestazione si'
billingham ha scritto: E non è ammissibile che quando la forbice del punteggio comincia ad arrivare alle due mete trasformate, crolliamo come le case dei tre porcellini: questo è quello che ha trasformato un discreto primo tempo in cui siamo rimasti in partita in una disfatta. Si smette di placcare, si va in apnea, si perde lucidità. Se si riconquista il possesso si cerca di accelerare, altrimenti si pascola e non ci si rischiera in difesa, e si apre il fianco alle mete avversarie a grappoli. Il rischieramento difensivo è ancora una nostra grande grande pecca - anche quando cerchiamo di giocare disciplinati come all'inizio ieri. Botes? A me non è dispiaciuto palla in mano, li ha fatti correre per dio. Al piede da rimandare, ma non creiamo l'ennesimo mostro tipo Orquera, per cui un onesto mestierante dopo qualche prestazione non soddisfacente o non ritenuta tale diventa lo stigma di una nazione. E lo dico da persona contraria all'esperimento Botes in nazionale nel primo momento. Brunel? Lasciamolo lavorare e aspettiamo un po' a giudicare anche lui. Qualcuno prima diceva che, a forza di puntare a crescere si è creata una mentalità perdente. Io dico che è il contrario: non abbiamo mai puntato a crescere, abbiamo sempre puntato a vincere contro la Scozia e sperare ci pisciasse un'altra carta. A vincere almeno un test invernale. E quindi a fare gli esperimenti solo nei momenti di necessità (infortuni, eccetera) nell'illusione di battere Australia, Inghilterra, eccetera. Io preferisco due Sei Nazioni così in cui però si fan giocare tanti giovani e si crea una squadra competitiva che i soliti proclama per vedere i soliti quindici s*****i in campo sempre.
Ecco, quando subiamo una meta (o due) crolliamo, non credo sia un fatto fisico, ma si spegne proprio la luce, non riusciamo piu' a fare le cose semplici e tantomeno quelle difficili che pero', masochisticamente, cerchiamo con insistenza. Ci sfaldiamo come squadra. E' questo che mi preoccupa, non le sconfitte in se'. Si spegne la luce nel cervello della squadra, ripeto, spero di sbagliarmi, ma mi sembra siamo troppo abituati alle sconfitte, per cui il nostro 6N e', nell'inconscio di molti, 4 sconfitte scontate ed una partita -quella contro la Scozia, specie negli anni pari in cui vengono a Roma- da vincere. Se poi di quelle 4 sconfitte sicure una si trasforma in vittoria, e' quasi un miracolo. Avevo scritto l'altra volta che non riusciamo mai ad andare oltre i nostri limiti, facevo l'esempio della Francia 2007 che pur essendo niente piu' che una discreta squadra, bastonata sia dall'Argentina che dall'Inghilterra, per una notte aveva smesso i panni di cenerentola e si era vestita da principessa eliminando gli all blacks. A noi queste trasformazioni non riescono, le nostre carrozze rimangono sempre zucche. Quanto a Botes, non e' lui il problema, e ieri mi e' quasi piaciuto piu' che contro l'Inghilterra. Faccio pero' 2 considerazioni: Botes sente troppo la pressione di giocare apertura per la nazionale, non sarebbe male coltivare un calciatore che lo sollevi dall'incombenza della piazzola, io avevo suggerito McLean -qualche altro utente ha trovato quest'idea pessima- ora rientra Mirco Bergamasco, vediamo. Secondo: un' apertura deve prendere in mano la squadra proprio nei momenti di difficolta', questo e' quello che mi hanno sempre insegnato, anche agli infimi livelli cui ho giocato. Deve essere un po' il leader della squadra, insieme al mediano di mischia ed al numero 8, soprattutto, lo ripeto, nei momenti di difficolta'. Questo Botes non lo ha fatto, ne' contro l'Inghilterra ne' ieri, e credo non sia nelle sue corde, nemmeno come mediano di mischia. E sono anche un po' stufo di Parisse, ottimo giocatore si' ma che non prende in mano la squadra (l'anno scorso non lo ha fatto nemmeno con lo Stade), certo, avercene come lui, ma un po' di leadership in piu' nei momenti difficili non guasterebbe.
billingham ha scritto:
Laporte ha scritto:Alla fine siamo sempre lì': a piangere perchè il profeta, il salvatore della patria arrivato da oltremare, oltre manica o oltralpe non ci solleva dalla nostra mediocrità.

Che sia un allenatore francese, rhodesiano, un mediano sudafricano raccomandato dal telecronista, un tre quarti argentimo, un seconda linea sudafricana o altro.

Quando lo capiremo che se non la smettiamo con questa piramide rovesciata fatta di una nazionale arriicchita ed ingrassata, di due franchigiee assistenzializzate in stile ASL, e di livbello di bas ein mano a volenterose ASD da osteria (pardon da club-house) non andrem da nessuna parte.

Reinestiamo sulla base, sulla preparazione dei giovani, dei dirigenti.

E basta mercenari con la bacchetta magica.

E sopratuttutto basta con i conflitti di interesse.
chapeau
Il discorso e' lungo: non sono mai stato favorevole all'ingresso nella lega celtica, ma il super 10 di 2-3 anni fa non si poteva reggere piu' ne' da un punto di vista sportivo ne' finanziario. Il Galles ha meno abitanti della Toscana, la Nuova Zelanda meno abitanti della Sicilia, ma li' il rugby lo si insegna a partire dalle scuole, ed e' lo sport nazionale. Qui non discuto il ruolo assolutamente primario del calcio -nel quale peraltro otteniamo anche discreti risultati- ma nelle scuole s'insegnano sport al chiuso, tipo la pallacanestro e la pallavolo (quando va bene!). La FIR avrebbe dovuto investire molte risorse nel chiamare tecnici britannici e francesi -parlo solo di persone dell'Unione Europea, quindi con pieno diritto a stabilirsi e a lavorare in Italia- per insegnare il rugby nelle scuole, non e' stato fatto, forse colpa della FIR, forse colpa del ministero della pubblica istruzione, non lo so, ma era una cosa da fare. Molti utenti hanno scritto che alto livello (nazionale, celtica) e base possono andare insieme; in un mondo ideale sicuramente, ma quando si hanno poche risorse finanziarie, bisogna cominciare dalla base e investirele tutte li'. Ad esempio -pur prendendo il treno celtico- io poi avrei riformato completamente l'eccellenza, creando 8-10 franchigie federali (con tecnici scelti dalla federazione e stipendi ai giocatori parzialmente pagati dalla federazione, nei limiti delle risorse) dislocate nel territorio -diffondere il rugby in territori "nuovi" sarebbe importantissimo, il Sud ha potenzialita' umane enormi- e facendo un campionato per queste franchigie, con obbligo di schierare almeno 10 giocatori sui 15 titolari di eta' fra 18 e 22 (magari 15 sui 22 o 23 totali). Ma sono discorsi lunghi.
sticutzi
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da sticutzi »

Burton and Botes? Trying to win an international rugby match without quality outhalves is like sky diving without a parachute.....

irishtimes.com
http://www.irishtimes.com/newspaper/spo ... le_oneline
Italian outhalves will be Ireland's greatest assets
A NEWLY-appointed American basketball coach arrives at his office to start his new position. He finds three sealed envelopes on his desk, with handwritten instructions on each. The first letter, reads: “Open when you have lost five games.” The new coach promptly looses five and opens the first letter. The page contains one bold statement: “Blame the former coach.” The new coach gladly follows this advice. The next week the coach “gives it” to the old coach about antiquated systems and poor facilities.

The second letter has the instructions: “Open when you lose 10 games.” After the 10th defeat the embattled coach follows these instructions: “Blame the players.” Staying loyal to his secret mentor, he lays the season’s failure squarely at the feet of his athletes.

It buys him time but unsurprisingly does not alter the performances.

The instructions on the last letter declare: “Open after 15 loses.” When that day inevitably rolls around the now desperate coach rips open the envelope that reads: “Write three letters.”

I believe new Italian coach Jacques Brunel arrived at his new office in Rome to find three sealed envelops in Nick Mallett’s handwriting. A few years earlier Nick found three written by John Kirwan. John found three from Pierre Berbizier. Brad Johnson left three for Pierre. Brad found three . . . well, you get the picture.

The Italian federation operates like the two most successful institutions to ever emerge from Italy – the Mafia and the Catholic Church.

Like the church, the Italian officials have bestowed infallibility upon themselves. They have modelled their coaching program on the mission of Jesus, the job lasts three years, then a good man gets crucified. Several miracles are expected along the way. Water into Chianti is demanded. In other words, the coach has to make something wonderful from out of ordinary products. Yet when things go wrong, like the church, there are very few at the top to take responsibility.

Mafia-like, they often hold a loaded gun to the coaches’ head to “heighten” motivation. I know for a fact that coaches have been told prior to Six Nations games if they don’t win they will be “removed”. However, it always ends the same way, the coach gets the blame and the bullet.

Against England, the Italian number 10, Kris Burton, attempted a drop goal from straight in front and 40 metres out. The ball came off Burton’s foot then travelled sideways along the ground towards the corner post and crossed the touch in goal line. A “worm burner” drop goal from in front of the posts to the sideline. I have watched a lot of rugby over a lot of years but I have never seen anything like that.

Against Ireland Burton is replaced by Tobias Botes. Botes was used off the bench against England. The performances of both he and Burton were as bad as I have ever seen. It is unlikely Botes has the talent to play Currie Cup in his native South Africa, just as Burton would be relegated to club rugby on his return to Australia. These two are passed the stage where they need a miracle, now they require forgiveness.

Watching his outhalves’ performances against England, Brunel must have thought, “What have I got myself into?” Diego Dominguez held the Azzurri number 10 jersey for more than a decade. Argentinian born of Italian ancestry, he was fantastic little player, who was the genius behind the Bernard Laporte-coached Stade Français of the late 1990s and early 2000s.

The Italians then looked to a very talented former Australian rugby league player, Craig Gower, to become the generalissimo. Like most league converts the change to rugby takes years not months. At 30 Gower was too old to make the adjustment and sadly rugby never saw the scope of his many talents.

The water-into-wine miracle the Italian officials prayed for did not occur. Now they have Burton and Botes. Trying to win an international rugby match without quality outhalves is like sky diving without a parachute. No matter how many times you try the end will always be same. Even though Brunel has been in place only a few weeks, the Dons of Italian rugby will hold him responsible.

The Italian federation stand damned for not providing a strategic secession plan for the development of high-quality, Italian-qualified outhalves. The most exasperating aspect of the problem is they have been aware of the situation for over a decade and yet I can find no evidence of a well-thought out, well-constructed secession plan.

I don’t mind the fact Italians are looking to their massive Diaspora in the south, to fill the gaps. Through migration, the west of Sydney has a huge number of Italian-qualified rugby league players. This fertile environment produced Gower. The majority of these players will never be contracted because the there are too few places in Australia.

An elite player secession development plan would be to have a world-wide talent identification program in places like western Sydney, New Zealand, Argentina and South Africa that select young Italian-qualified outhalves to both Treviso and Aironi. Force other Italian clubs to have only Italian-qualified outhalves as well as providing all these players with world-class specialist coaching. Perform this remembering the process takes time and it causes some pain to the clubs. Just like the pain the IRFU are correctly causing the Irish provinces with the new foreign player quota system.

At a coaching conference I attended many years ago in Brisbane, an American football coach said of skill acquisition: “Baby, it takes a lot of time and a lot of pain.” If the Italians started now they may have results in three years, by which time, as his last act as Italian coach, Jacques Brunel will leave behind three sealed envelops addressed to the next victim coach of a poorly-planned Italian system.

Ireland will win today in second gear with Botes and Burton being Ireland’s biggest assets, while Brunel will be two matches from opening his first envelope.

Note to Jacques: Remember to blame Nick Mallet and never mention the Italian Rugby Federation. They will crucify or shoot you!
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da nino22 »

Beh basta far giocare Burton e ritengo che possiamo avere percentuali superiori a quelle di Mirco con l'arma drop ... ritengo inoltre che abbiam bisogno nello staff di un tecnico dedicato ai calci.
Anch'io ho la sensazione che forse sto giocare ad acceleratore spianato sia deteriorante e non reggiamo sto ritmo, andrebbe bene se fossimo + concreti, ma vista la nostra sterilità meglio gestire, da qui a rivolere Mallet però ce ne passa!!
aperturaestremo
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da aperturaestremo »

Hap ha scritto:
dg ha scritto:che joubert non fosse in giornata lo si è visto subito, con un errore di regolamento alla prima palla giocata.
sul tema arbitri, cmq, qualcosa va fatto: non lo dico in quanto tifoso italiano ma in quanto amante di questo sport.
non è possibile dire che il rugby è tutte quelle belle cose sul rispetto, la lealtà ecc. ecc. quando poi un qualsiasi essere umano esterno a questo sport che chiede lumi su mancati fischi concessi, oltre a rispondere l'arbitro non si critica mai, occorre spiegargli che ci dobbiamo guadagnare il rispetto battendo le nazionali ma che il più forte può sempre essere scorretto mentre il più debole viene ripreso dicendogli di imparare a giocare.
non è possibile che ogni partita in cui giochiamo sembri la partita di Rugby del film dei monty python.
nessuno critica i singoli episodi (il calcio d'invio prima citato o, che ne so, il tenuto fischiato a Parisse dove un recupero di onestà ha spinto Joubert a dire "questo è quello che ho visto") ma non è accettabile la continua indisciplina, che se si sa che è allenata, si deve fare in modo che sia una pianta malata da estirpare e non un comportamento da incoraggiare (ad esempio POC nell'entrata laterale in maul andava cacciato fuori perché era il secondo fallo professionale nella sua area di meta consecutivo in un minuto).
ma le raccomandazioni che De santis posta su youtube valgono solo per gli allievi arbitri delle categorie regionali? eppure si dice vengano dal board.
PERFETTO.
L'Irlanda gioca spesso al limite e oltre, Paul O'Connell e' un giocatore abbastanza scorretto, tre settimane fa Barnes li costrinse a giocare piu' puliti del solito e persero. Giocano al limite anche gli AB, ecco perche' non sono un loro tifoso. Avevo scritto di Owens che e' forte coi deboli e debole coi forti, anche altri arbitri fanno cosi'. L'unico rimedio e' cambiare barricata e diventare forti! Pensiamo a far crescere il movimento, a diventare una nazionale che vince, una nazionale che aspira seriamente a vincere il 6N e non una che si pone come obiettivo solamente i quarti di finale del mondiale, e poi riaffronteremo il discorso arbitri. In fin dei conti non ci possiamo lamentare di Lawrence l'anno scorso contro la Francia. Pensiamo a crescere noi, a diventare forti, poi ne riparleremo. Magari per l'immediato aiuterebbe un capitano che invece di parlare ogni volta agli arbitri con l'espressione di un bambino a cui hanno rubato il giocattolo, parlasse di meno ma con maggiore autorita', magari incenerisse gli arbitri con lo sguardo piu' che con le parole. E, sempre per l'immediato, non guasterebbe se i pochi calci che ci danno a favore li mettessimo dentro , o in assenza di cecchino, andassimo in touche, cosa che -per esperienza personale sia pure a bassissimo livello- fa aumentare il rispetto tanto degli avversari quanto dell'arbitro. Queste due cose le possiamo fare subito, poi, quando saremo diventati forti, parleremo anche di altro.
madflyhalf
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da madflyhalf »

Laporte ha scritto:
Hap ha scritto:Parlando un pò di cose positive devo dire che McLean mi sta stupendo, secondo me è il suo migliore 6 Nazioni in carriera.
Sulle prese alte è l'unico competitivo insieme a Parisse, a livello di velocità e corsa è meglio di quanto mi aspettassi.
Quello che gli ho sempre imputato era l'uso spesso inutile dei calci, ora che è ala li sta usando di meno quindi non saprei se è migliorato anche lì.
Sta di fatto che mi complimento con lui, bravo Luke.

Io da ala non lo sposterei, mi sta piacendo lì, ma la tentazione di rimetterlo estremo è forte.
Più che altro nei 3/4 io vorrei vedere Mirco 12 e Benvenuti 13.
Sono d'accordo. Ad esetremo non mi è mai piaciuto. forse ha trovato il suo ruolo.

Il pòroblema è che Masi quest'anno e prevedibile e lento. DI certo essere passato al pensionato di Viadana non lo aiuta.

Concordo, volevo scrivere anch'io di McLean, ma mi son dimenticato.

Si pensava di spostarlo 15 vista la pena di Masi ultimamente, ma davvero in McLean si è trovata un'ala non fenomenale, ma solida, tecnica e intelligente.
Per ora lasciamolo lì.
The Honey Badger...
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Coming soon to your screens! ;)
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