Irlanda - Italia

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Moderatore: Emy77

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Laporte
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da Laporte »

maniac ha scritto:1) Io lascerei cadere il discorso arbitri, altrimenti creiamo un troppo facile alibi ai nostri problemi che sono altri

2) Metti Williams, Nitoglia, Pavanello e Van Zyl per Masi, Venditti, Gelden e Bortolami. Non c'è gran differenza.La squadra che ha giocato a Dublino vale la Benetton con Parisse. (Parisse è un gran giocatore, ma l'unico giocatore che abbiamo visto per anni in grado di fare da solo la differenza era Dominguez...). Benetton al massimo se la gioca con Munster e Leinster, ma facilmente le busca, come potevamo pensare di essere all'altezza della crema di queste due formazioni, preparata e motivata davanti allo splendido pubblico di Dublino?

3) Treviso piuttosto che mettere Botes apertura fa giocare Burton De Wall e Di Bernardo. Ma Smith (uno dei tecnici più apprezzati e richiesti a livello europeo) è proprio un cretino?

4) Il progetto celtico e una nazionale competitiva servono per avvicinare al grande rugby la gente, il rugby, anche se i puristi storceranno il naso, deve diventare una moda, un fenomeno conosciuto dalla massa, per far si che anche da noi i ragazzini giochino al campetto con un pallone ovale

5) Bisogna riformare drasticamente la struttura di base del movimento, basta istruttori reclutati tra genitori volonterosi, ex giocatori di serie C o insegnanti Isef che hanno studiato il rugby sui libri. Occorrono corsi di formazione severi, obbligatori e ripetuti , prendiamo cinque istruttori (non tecnici..) di provata esperienza e conoscenza del rugby non importa dove (francia,galles, scozia....) e assegniamo a ciascuno di loro una macroregione di competenza, dove vadano a verificare il lavoro delle società, ad insegnare, dare consigli. Questi sarebbero soldi ben spesi.

6) Piantiamola di dire che il progetto celtic è un danno per il rugby italiano e piuttosto cerchiamo di collaborare tutti. Se non avessimo due franchigie in celtic avremmo qualche giocatore della nazionale in più all'estero (Zanni, Ghiraldini, Derby, Barbieri e Benvenuti) e tutti gli altri con un ritmo nelle gambe "da eccellenza" che te lo raccomando :( e sabato avremmo preso forse 50 punti...
1) condivido
2) condivido
3) condivido
4) A parole è così. in pratica una chimera che da 12 non ci ha portato da nessuna parte,.
5) condivido, ma deve avlere amnche per gli arbitri...
6) Sarà ma per ora guardando gli Aironi, mi sembra di vedere un pensionato ...tra Prugini, Bortolami, Masi, tutta gente che non ha bisogno di fare quell'esperienza. E 50 punti li prendevano nel 2000. Poi siamno scesi credo anche sotto i 20 e prima dell CELTIC. Nelle ultime due ne abiamo prwsi 36 e 42. Non male...
Laporte
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da Laporte »

calep61 ha scritto: Aggiungiamo sfogo a sfogo; oltre all'atteggiamento generalizzato che molti arbitri stanno sempre più tenedo nei confronti delle nostre squadre a livello internazionale rasentando, a volte, il ridicolo, chi altro ha notato la farsa degli inni in Irlanda vs Italia; per l'Italia è stato suonata una sintesi di pochi secondi con inizio a metà inno, mentre per l'Irlanda che, come noto ha due inni per il rugby, qualche minuto abbondante di cori e fanfare; proprio un bell'inizio di tattica psicologica del tipo, agli ospiti non si fa mancare proprio nulla! Indici, entrambi, del peso che in questo momento ha la nostra federazione nel Board Internazionale, frutto delle continue debacle nelle competizioni o strategia per più oscuri disegni? 8-)
+

Se crediamo a aste cose, poi pensiamo che a Francia 2007, gli AB's ci abbiano asfaltato solo perchè gli girammo le spalle, altrimenti non sii sarebbero impegnati e avremmo vinto....
aperturaestremo
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da aperturaestremo »

Ho visto diversi post sulla partita degli Aironi, pensavo fossero fuori tema, invece no, ho fatto una riflessione e ci vado giu' pesante, riagganciandomi anche ad alcuni post sulla celtica di Laporte. Dunque, perche' abbiamo iscritto due squadre alla lega celtica? Non certo affinche' Treviso o Viadana vincessero la Celtic o la Heineken Cup, no, non era questo l'obiettivo, l'obiettivo era far crescere il movimento, far giocare tante partite di alto livello ai nostri migliori giocatori. Ricordiamocelo. Certo, se poi Treviso o Viadana vincono la Heineken siamo contenti, le due cose -crescita del movimento e dei giocatori- non sono antitetiche, ma il vero motivo per cui le abbiamo volute in celtic e' la crescita del movimento. Ora, senza offesa per i tifosi trevigiani e non per riaprire una vecchia polemica (e assicurando quelli con cui mi ero chiarito che l'offerta di birra al prossimo incontro e' sempre valida) a me sembra inutile festeggiare una vittoria trevigiana sofferta di 2 punti contro l'ultima in classifica del campionato francese (ai tempi, poi Biarritz e' risalita) se tale vittoria non apporta niente al nostro movimento ed alla nostra nazionale. Che senso ha, in chiave nazionale ed in chiave movimento rugbystico, che la mediana di Treviso sia Botes-Burton (diciamolo, due giocatori di livello sufficiente, niente di piu')? Non ci sono giovani di 18-20 anni da far giocare? Treviso e Viadana dovrebbero avere diritto di scelta, di primizia, sui nostri migliori giovani, cioe', oltre ai giocatori prodotti dai lori vivai, se un giocatore forte cresce per esempio nel vivaio della Lazio o della Capitolina o a Catania, e' giusto che a 18 anni vada a Treviso (o a Viadana). Ma allora perche' Bocchino gioca in eccellenza e Orquera e Burton in Celtic? Non parliamo di Dan Carter o Morne Steyn, parliamo di due giocatori che mi sembra siano del 1980 e del 1981 (e' stato scritto sul forum, non ho controllato, ma mi fido), perche' loro giocano in Celtica e tolgono spazio a Bocchino e Marcato o magari a qualche giovane di 18 anni? A chi giova? Serve a Treviso vincere una partita in HC contro il Biarritz o una mezza dozzina di partite in celtica? Burton, Botes, Orquera dovrebbero giocare, con buoni contratti, in eccellenza, e Treviso e Viadana dovrebbero lanciare giovani, anche a costo di perderne qualcuna in piu', ma questo porterebbe giovamento al movimento in prospettiva ed e' -ripeto- il motivo per cui sono entrate in celtica. Morisi e Benvenuti (o chi per loro) a 10, questo sarebbe la missione delle franchigie, non vincere di 2 contro il Biarritz (se poi arriva anche la vittoria sul Biarritz tanto meglio). Mi sembra che i gallesi non abbiano mai vinto la Heineken e mi sembra -cito a memoria- che la vittoria Ospreys 2010 in Celtica sia l'unica gallese negli ultimi anni, eppure lanciano giovani fortissimi a profusione. Certo, in Galles c'e' la scuola, la passione, i centri sportivi, ma poi loro i giovani li fanno giocare, le squadre di club non fanno scintille ma la nazionale vince 2 grandi slam negli ultimi 7 anni -e quest'anno secondo me possono rivincerlo- e arrivano a giocarsi la semifinale mondiale (impresa mai riuscita agli irlandesi, per dirne una). Quasi tutti gli allenatori di rugby gallesi che allenano i ragazzini (12-16 anni) dicono che e' piu' importante lanciare un giovane, farlo crescere bene, dargli anche la possibilita' di sbagliare, piuttosto che vincere il torneo della contea, nonostante li' le rivalita' siano fortissime. Bergamasco agli Aironi ha un senso se c'e' un flanker 18enne da lanciare, allora Bergamasco puo' fare da rampa di lancio, altrimenti ha ragione Laporte quando scrive che Viadana e' diventata un pensionato. Masi e' bravo, bravissimo, lo e' anche Bortolami, ma non c'erano 18enni da lanciare come estremi (o seconde linee)? Dove sono i giovani? E se sono mediocri, beh, pazienza, questo e' quello che passa il convento ma non possiamo dire: "abbiamo giovani mediocri o acerbi, Bocchino (o chi per lui) e' scarso, allora prendiamo onesti mestieranti dall'estero o diamo un tramonto dorato ai nostri campioni", e' assurdo, non giova a nessuno. Altrimenti ci ritroveremo sempre a piangere su sconfitte brucianti, su una sgradevole sensazione di un "vorrei ma non posso", su arbitri che non ci rispettano, su articoli di giornali stranieri pieni di spocchia e di luoghi comuni ma non del tutto falsi.
tonione
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da tonione »

annaquando i discorsi non è che si nascondono le opinioni. le si veste, le si maschera, giungendo pure a conclusioni di qualche tipo perse in un mare magnum- ciu ìs meglio che uàn-di inutili e dannose dissertazioni. ma se dici che la mediana Botes e Burton è una mediana che dovrebbe giocare in eccellenza, per lasciare il posto ai giovani, perlomeno riservati la possibilità di dire che tu la rabo non la segui, se non come sporadico spettatore, che non hai visto il mondiale U20 in Veneto, che non hai visto molte cose.

l'importante, comunque, per il forum, ma anche nella vita, è avere qualcosa da dire. che non sia unicamente un riflesso del proprio ego.
secondapesca
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da secondapesca »

In un certo senso aperturaestremo non ha tutti i torti...ma quello che mi fa' pensare e' verificare, con molto dispiacere,che dopo l'era Dominguez non e' arrivata in nazionale un'apertura italiana degna di nota!
Non parlo di un campione del calibro appunto di Dominguez,peraltro non nato rugbysticamente in Italia, ma di un giocatore che possa rimanere alla guida della nazionale qualche anno...
A questo punto mi chiedo:ma cosa abbiamo fatto per riparare questa mancanza?Cosa faremo per formare dei 10 degni di nota per la nazionale?
La risposta e' piuttosto ovvia...ben poco!
Un'altra considerazione:penso sia assodato che dall'entrata del 6 nazioni, cioe' 12 anni fa, il modello di implementazione della nostra nazionale sia perdente!
Purtroppo l'investimento verso l'apice della piramide del mondo rugby italiano(nazionale,ora la Celtic, campionato Eccellenza) non ha dato i suoi frutti...o almeno aspettiamo ancora un poco, dico 3/4 anni, poi pero' bisognerebbe investire dalla base!
Non so bene in che modo, ma bisogna invertire o almeno cambiare mira sul modo di migliorare il nostro livello...
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giuseppone64
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da giuseppone64 »

in casa riusciamo a reggere e qualche volta ci scappa il miracolo. se avessimo vinto contro gli inglesi la penultima partita e aggiungo irlandesi nel 2010 nessuno poteva gridare allo scandalo. fuori si soffre sempre. troppo.
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
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MA CHE ORA E'?
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giuseppone64
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da giuseppone64 »

giuseppone64 ha scritto:in casa riusciamo a reggere e qualche volta ci scappa il miracolo. se avessimo vinto contro gli inglesi la penultima partita e aggiungo irlandesi nel 2010 nessuno poteva gridare allo scandalo. fuori si soffre sempre. troppo.
scusate irlanda 2011
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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nino22
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da nino22 »

Dopo Dominguez non è arrivata un apertura degna di nota, e nessuno che si prende le responsabilità dicendo abbiamo fallito, nn siamo stati capaci in 10 anni di creare un apertura!!
Questa è la cosa ancora + grave!
Xchè se il movimento in 10 anni non produce un apertura la colpa principalmente va data a chi il movimento lo dirige!!
Laporte
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da Laporte »

nino22 ha scritto:Dopo Dominguez non è arrivata un apertura degna di nota, e nessuno che si prende le responsabilità dicendo abbiamo fallito, nn siamo stati capaci in 10 anni di creare un apertura!!
Questa è la cosa ancora + grave!
Xchè se il movimento in 10 anni non produce un apertura la colpa principalmente va data a chi il movimento lo dirige!!
In 10 anni ? Considerando che anche Dominguez era di formazione estera, direi in 30 anni... Dopo Bettarello il vuoto....

C'è poi da chiedersi se vale il otto "chi non sa insegna" visto che nessun fuoriclasse italiano è mais tato usato bene come Maestro (ne dominuez, ne bettarello, ma neppure in altri ruoli i cutitta, i giovanelli..)
bep68
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da bep68 »

jentu ha scritto:
mariemonti ha scritto:Per Gori vale lo stesso discorso di Venditti. Devono giocare.
Se il discorso celtico deve essere completo allora devi dire al Treviso di far giocare Gori numero nove e Botes apertura. Agli Aironi di far giocare SEMPRE Venditti e De Marchi. E via discorrendo.

Concordo anche sul fatto che si dovrebbe avere un comportamento meno "isterico" tipo quello che si è avuto su Tebaldi. Lo fai giocare in azzurro anche quando è mezzo infortunato, gli fai fare un Sei N. anche quando è appena rientrato da un infortunio, e poi non lo consideri più. Adesso non va bene per la nazionale, è troppo vecchio per quella "emergenti" e magari l'anno prossimo lo mollano anche gli aironi: giocatore bruciato.
buone idee, ma a Treviso - dove sono svegli - non fanno giocare Botes apertura: fanno in modo che lo provi la nazionale ed ora spero che sia finita. Brunel, cui va tutta la stima, sta provando i possibili uomini e li difende proprio per non bruciarli.
Poi l'altra celtica che ha avuto la capacità di scegliere delle aperture ed altro di terzo livello pur di non far giocare qualche italiano. Ora sono costretti talvolta a farci giocare Tebaldi, vista la pochezza del restante parco macchine.
Comunque oggi il crollo è stato della squadra più di altre volte e forse il capitano non tiene il collettivo. Gli irlandesi ci hanno messo sotto e noi abbiamo reagito con un approccio da educande. Possibile che a quelli in fuorigioco a nessuno sia venuto in mente di fargli passare la voglia?
Non credo che con qualche chiarimento in più si sarebbe perso peggio.
Infine l'arbitro, in collaborazione con mister outing con cui cinguettava, non ha avuto nemmeno l'umiltà - come ci sarebbe stato bisogno in almeno 2 occasioni - di chiedere la collaborazione del TMO: un montato che ha già rovinato la finale di coppa del mondo. Il bello è che su questo forum c'è anche chi l'apprezza.
Per la seconda volta in nemmeno un anno ha dimostrato che per lui c'è una classifica delle nazioni, applicando la massima"due squadre, due regolamenti".
d'accordo su tutta la linea.e dondi se fosse una persona seria anzichè criticare il carattere dei giocatori e la prestazione che non è il suo ruolo farebbe bene a far sentire la propria voce, dicendo esattamente quanto valiamo in termini economici e quanto pesiamo all'interno del six nations e che sarebbe ora, dopo 12 anni di avere deglia abitraggi un pò più che mediocri.oppure se proprio mediocri devono essere vogliamo far arbitrare anche mitrea...
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da maniac »

Laporte ha scritto: In 10 anni ? Considerando che anche Dominguez era di formazione estera, direi in 30 anni... Dopo Bettarello il vuoto....

C'è poi da chiedersi se vale il otto "chi non sa insegna" visto che nessun fuoriclasse italiano è mais tato usato bene come Maestro (ne dominuez, ne bettarello, ma neppure in altri ruoli i cutitta, i giovanelli..)
Beh, forse non era un fuoriclasse, ma credo che Franchino Properzi non sia stato ininfluente nella crescita della mischia di Treviso prima e Mogliano dopo...
bep68
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da bep68 »

dg ha scritto:che joubert non fosse in giornata lo si è visto subito, con un errore di regolamento alla prima palla giocata.
sul tema arbitri, cmq, qualcosa va fatto: non lo dico in quanto tifoso italiano ma in quanto amante di questo sport.
non è possibile dire che il rugby è tutte quelle belle cose sul rispetto, la lealtà ecc. ecc. quando poi un qualsiasi essere umano esterno a questo sport che chiede lumi su mancati fischi concessi, oltre a rispondere l'arbitro non si critica mai, occorre spiegargli che ci dobbiamo guadagnare il rispetto battendo le nazionali ma che il più forte può sempre essere scorretto mentre il più debole viene ripreso dicendogli di imparare a giocare.
non è possibile che ogni partita in cui giochiamo sembri la partita di Rugby del film dei monty python.
nessuno critica i singoli episodi (il calcio d'invio prima citato o, che ne so, il tenuto fischiato a Parisse dove un recupero di onestà ha spinto Joubert a dire "questo è quello che ho visto") ma non è accettabile la continua indisciplina, che se si sa che è allenata, si deve fare in modo che sia una pianta malata da estirpare e non un comportamento da incoraggiare (ad esempio POC nell'entrata laterale in maul andava cacciato fuori perché era il secondo fallo professionale nella sua area di meta consecutivo in un minuto).
ma le raccomandazioni che De santis posta su youtube valgono solo per gli allievi arbitri delle categorie regionali? eppure si dice vengano dal board.
senza voler dire che l'arbitro sia stato determinante, segnalo come pessimo anche l'arbitraggio di scozia francia da parte di barnes.non è possibile che l'unica cosa che non migliora in questo movimento sia ciò che più influenza il gioco nei punti d'incontro, cioè l'interpretazione arbitrale.se poi un giorno vogliamo anche essere credibili, non si può postare come esempio negativo damasco proprio sui tutorial della f.i.r.

è come non trombare la propria moglie per farle dispetto, è come pisciarsi addosso
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da Laporte »

maniac ha scritto:
Laporte ha scritto: In 10 anni ? Considerando che anche Dominguez era di formazione estera, direi in 30 anni... Dopo Bettarello il vuoto....

C'è poi da chiedersi se vale il otto "chi non sa insegna" visto che nessun fuoriclasse italiano è mais tato usato bene come Maestro (ne dominuez, ne bettarello, ma neppure in altri ruoli i cutitta, i giovanelli..)
Beh, forse non era un fuoriclasse, ma credo che Franchino Properzi non sia stato ininfluente nella crescita della mischia di Treviso prima e Mogliano dopo...
vero, ma franchino ora cosa fa ?
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da nino22 »

Laporte ha scritto:
nino22 ha scritto:Dopo Dominguez non è arrivata un apertura degna di nota, e nessuno che si prende le responsabilità dicendo abbiamo fallito, nn siamo stati capaci in 10 anni di creare un apertura!!
Questa è la cosa ancora + grave!
Xchè se il movimento in 10 anni non produce un apertura la colpa principalmente va data a chi il movimento lo dirige!!
In 10 anni ? Considerando che anche Dominguez era di formazione estera, direi in 30 anni... Dopo Bettarello il vuoto....

C'è poi da chiedersi se vale il otto "chi non sa insegna" visto che nessun fuoriclasse italiano è mais tato usato bene come Maestro (ne dominuez, ne bettarello, ma neppure in altri ruoli i cutitta, i giovanelli..)
Ed allora forse è ora di affidare a persone competenti o investire su dei formatori per i nostri allenatori, visto che alla base del nostro movimento ci sono allenatori con tanta passione e spirito di sacrificio ma spesso non all'altezza della formazione dei rugbisti di livello, da quanto seguo il rugby, si continua a dire che pecchiamo nei fondamentali, ed ancora non è cambiato nulla, a far mettere kili ai giocatori siam bravi tutti, a creare attitudine ci vuol gente capace.
maxs
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Re: Irlanda - Italia

Messaggio da maxs »

avete letto l'articolo di Ducio?

http://rugby1823.blogosfere.it/2012/02/ ... hiesa.html

incollo:

Affari italiani: la Fir? Come la Mafia e la Chiesa
Domenica 26 Febbraio 2012, 10:00 in Nazionale italiana, Sei Nazioni
di Duccio Fumero
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Sulle pagine di ieri dell'Irish Times un attacco pesantissimo e diretto al governo del rugby italiano.

Un attacco fortissimo a firma Matt Williams. Sulle pagine di ieri dell'Irish Times (qui l'originale) un articolo che spara a zero sulla Federazione Italiana Rugby e su chi la governa da anni. Ironizzando sul destino - segnato - di Jacques Brunel e con due paralleli durissimi.

Ecco alcuni dei passaggi più duri dell'articolo di Matt Williams.

La Federazione Italiana opera come le due istituizioni più di successo in Italia - La Mafia e la Chiesa Cattolica. Come la Chiesa, infatti, i dirigenti italiani sono convinti della loro infallibilità. Hanno modellato il programma d'allenamento come la missione di Gesù. Viene richiesto di trasformare l'acqua in Chianti, di fare, insomma, miracoli. E se qualcosa va storto, come la Chiesa, non si prendono mai le loro responsabilità" [...]

"Come la Mafia, puntano spesso una pistola carica alla testa degli allenatori per "motivarli". Minacce di licenziamento se non vincevano match del Sei Nazioni, e alla fine i tecnici si sono presi le colpe e il proiettile" [...]

"Il miracolo dell'acqua che diventa vino non è accaduto. Ora abbiamo Burton e Botes. Cercare di vincere un match internazionale senza delle aperture di qualità è come lanciarsi dall'aereo senza paracadute. Non conta quanto provi, il risultato sarà sempre lo stesso. E anche se Brunel è sulla panchina da poche settimane, i Padrini del rugby italiano daranno la colpa a lui. La Federazione italiana, invece, è colpevole di non avere avuto una strategia per sviluppare apertura di alta qualità. E la cosa assurda è che lo sanno da un decennio, eppure non sanno cosa fare" [...]

"Un piano di sviluppo di elite player dovrebbe venir fatto su tutto il globo, trovando giocatori di qualità, eleggibili e imporli a Treviso e Aironi. E obbligare gli altri club italiani ad avere solo aperture italiane. Sapendo che un simile lavoro richiede tempo" [...]

"Avviso a Jacques: ricorda di dare la colpa a Nick Mallett e non menzionare mai la Federazione Italiana Rugby. Ti crucifiggeranno o ti spareranno!".

Un articolo sopra le righe, infarcito di luoghi comuni e banalità, soprattutto nei fastidiosi paralleli con Mafia e Chiesa. Ma un articolo che dice anche delle grandi verità: l'Italia ha buttato via un decennio - anzi anche più - senza una programmazione seria per sostituire Diego Dominguez, ancora rimpianto dopo un decennio. E, soprattutto, i dirigenti federali sono convinti di essere infallibili, non è mai loro l'errore e sono bravissimi - a tutti i livelli - a dare le colpe ad altri. Quindi, lasciando perdere gli eccessi di Matt Williams, restano i fatti: questa Federazione ha fallito. Punto.
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