treviso contro dondi

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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nino22
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da nino22 »

Finalmente qualcuno che parla di skills e pone l'attenzione sulle skills da acquisire al minirugby!
Io sto con Zatta!!
Squilibrio
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da Squilibrio »

mauott ha scritto:
Stru ha scritto:Credo che per "educazione" si intenda la capacità di correre, cambiare direzione, cadere, andare a contatto, eccetera.. tutte cose che i bimbi dovrebbero già sapere, a 10 anni, ma che in una società tecnologia-centrica come la nostra, in cui alle elementari le maestre sono costrette a spiegare che il latte non viene dal frigo ma dalle mucche, è necessario purtroppo insegnare.
Detto questo, il passaggio è tecnica fondamentale, assieme al placcaggio, e le nostre nazionali giovanili sono purtroppo piene di giocatori che palesemente non l'hanno ancora imparato a dovere.
bravo, hai centrato uno dei problemi che hanno gli "educatori" del minirugby ... è facile dire bisogna insegnare il passaggio, il problema è che a molti devi insegnare a correre (anche in U12 qualche volta) e ad andare in terra ...
Ci sono società sparse su e giù per l'italia che già insegnano questo dedicando loro mezz'ora di allenamento con tecnici spicifici oppure altre preveono una sessione supplementare dedicata alla parte motoria, non costa tanto ad una società questa spesa e io ho visto su alcuni bambini, anche disabili, ottimi progressi
Mad Max
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da Mad Max »

Pele1970 ha scritto:
Namor ha scritto:Zatta ha pienamente ragione quando dice che i bambini di 8-10 anni devono già saper passare il pallone con entrambe le mani.
Oh qua c'è gente che mi dice che per una certa età insegnare il rugby deve essere educazione e non insegnare a giocare :shock: !
Si deve fare educazione e non insegnare le skill :shock:
Ma te l'educazione falla a chi ha 5 anni, e manco. Le famiglie se no cosa dovrebbero fare? :lol:
Pensa che qualche mese fa, in un altro 3D mi sono permesso di osservare le stesse cose che dici tu, e mi sono preso del pazzo esaltato... Io ho esperienza nel mondo dei pallatonda, e, porca di quella miseria, andate a vedere come giocano a pallone, non dico i vivai di Milan, Inter o Juve, ma le società che giocano a livello regionale. I ragazzini di 10 anni che giocano palla a terra e cambiano modulo con disinvoltura...

Loro non vengono "educati", vengono allenati ! Cribbio ( :-] )
vorrei puntualizzare una cosa... mio figlio fa minirugby, e per di più, nella fascia d'età che descrivi... Ora nella societò in cui gioca, come ance bella maggior parte delle altre, come ho avuto modo di constatare, si "educano" i bambini nel senso che vengono educati a correre, muoversi, reagire velocemente alle situazioni, alla correttezza sportiva, tutte cose che mancano nel bambino medio... lo scopo primario è che il bambino si diverta, quindi, a differenza del calcio, non esistono "graduatorie"e "selezioni" e chi rimane indietro viene seguito e stimolato invece che dileggiato... nel bel mezzo di queste attività vengono anche insegnati, in modo giocoso, gli skill di base, placcaggio, passaggio, sostegno, saper andare a terra mettendo la palla a disposizione anche se placcati, ecc. ecc.

Quindi quando si parla di "educare" e non di "insegnare" vuole dire solo che l'atteggiamento rispetto ai pallatonda è diverso e che lo scopo primario è l'educazione e che l'insegnamento viene fatto all'interno e non l'opposto ossia l'insegnamento senza educazione della scuola calcio media; quindi è solo una questione di semantica...
"f*** russians", said the English Fly-half just after being neck-tackled by the russian flanker
youngblood
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da youngblood »

Credo che questo tipo di giovanili sia portato avanti dal 90 % delle società italiane...fino a dieci anni ci può stare che il bambino si diverta dai, dall'under 12 si può cominciare a fare sul serio...


Ed il fatto che bambini calciatori di 10 anni si muovano come i grandi mi fa venire i brividi :lol:
JosephK.
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da JosephK. »

youngblood ha scritto:Credo che questo tipo di giovanili sia portato avanti dal 90 % delle società italiane...fino a dieci anni ci può stare che il bambino si diverta dai, dall'under 12 si può cominciare a fare sul serio...


Ed il fatto che bambini calciatori di 10 anni si muovano come i grandi mi fa venire i brividi :lol:
Però forse stiamo fraintendendo: possiamo anche "fare sul serio" non escludendo nessuno. Cioè perché mai si deve cacciare il bambino o il ragazzo meno dotato o che apprende meno? Sarà là a giocare con gli altri che apprendono "meglio", tanto più che i numeri finali poi certo non ci permettono di fare i ganassa e cacciare uno che a 10 anni non sa passare bene: c'è gente a livelli molto più alti che non sa passare bene e gioca...
Intendo cioè dire che un programma formativo, con buoni tecnici, impostato seriamente non è in automatico "esclusivo" ed "escludente", altrimenti le squadre under restano composte da 2 giocatori... Per altro ci si può pure divertire "facendo sul serio", alla fine resta pur sempre un gioco.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Mad Max
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da Mad Max »

youngblood ha scritto:Credo che questo tipo di giovanili sia portato avanti dal 90 % delle società italiane...fino a dieci anni ci può stare che il bambino si diverta dai, dall'under 12 si può cominciare a fare sul serio...


Ed il fatto che bambini calciatori di 10 anni si muovano come i grandi mi fa venire i brividi :lol:
anche a me... e quel che è peggio è che i genitori li trattno come se solo il rispettivo figlio debba essere il futuro Maradona...

è proprio lì il problema, secondo me dall'under 12 inclusa, si dovrebbe cambiare marcia e far sul serio rendendo sempre più meritocratica l'accesso alla prima squadra
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youngblood
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da youngblood »

Mad Max ha scritto:
youngblood ha scritto:Credo che questo tipo di giovanili sia portato avanti dal 90 % delle società italiane...fino a dieci anni ci può stare che il bambino si diverta dai, dall'under 12 si può cominciare a fare sul serio...


Ed il fatto che bambini calciatori di 10 anni si muovano come i grandi mi fa venire i brividi :lol:
anche a me... e quel che è peggio è che i genitori li trattno come se solo il rispettivo figlio debba essere il futuro Maradona...

è proprio lì il problema, secondo me dall'under 12 inclusa, si dovrebbe cambiare marcia e far sul serio, ma la FIR dice di no...
Perfetto :wink:


@JosephK: è esattamente quello che volevo dire io!! L'aspetto ludico nel minirugby (che ormai è composto da under 6-8-10, la 12 ormai è una simil-giovanile, di passaggio) è fondamentale, devi saper farli "imparare divertendosi"...come recita il vecchio motto alla base della propedeutica sportiva, i bambini apprendono 5 – 10% di ciò che ascoltano, il 30 – 50% di ciò che vedono, il 70 – 90% di ciò che fanno...ma sono cose che chi allena sa, ed in più siamo tremendamente offtopic! :-]
Stru
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da Stru »

Mad Max ha scritto: è proprio lì il problema, secondo me dall'under 12 inclusa, si dovrebbe cambiare marcia e far sul serio rendendo sempre più meritocratica l'accesso alla prima squadra

attenzione alla smania di selezionare i migliori in età di sviluppo... capisco il calcio, in cui le capacità tecniche la fanno da padrone, ma nel rugby, in cui le capacità fisiche contano alla pari con le skills si rischia di relegare in seconda squadra futuri buoni/ottimi giocatori per il fatto di essere u po' in ritardo di crescita.. ricordo giocatori già sviluppati che hanno fatto vincere i Topolini alla propria squadra e poi in under 20 sono scomparsi per la crescita dei compagni, e allo stesso modo ricordo che un certo Nicolò Borgato, ala campione d'Italia con il Petrarca due anni fa, per uno/due anni, nelle giovanili, ha smesso perchè era piccolino e giocava poco..
io sposterei l'inizio della selezione all'under 16, e la renderei spinta solo dall'under 20..
ovvio che in questo caso ci si riferisce solo alle squadre che la selezione possono farla, cioè che hanno la possibilità di avere due squadre per categoria..
nino22
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da nino22 »

Piccolo appunto: chi dice che divertimento, educazione (sono il primo a sostenere che lo sport oltre che lo sportivo forgia l'uomo) e skills non possano convivere?
Personalmente Zatta mi sembra proprio quello che meglio si approccia in tal senso, ed il fatto che dietro possa esserci anche il know how di Munari mi convince ancor di + che possa essere l'uomo giusto, finalmente si parla di skills, proprio quelle che mancano ai nostri giocatori, dei quali a 26 anno ancora si dice: "deve crescere" quando in Galles trovi ragazzi che a 18 anni sono già pronti e disinvolti per il grande rugby, sia tecnicamente che mentalmente.
Mi fanno ridere le parole di Gavazzi: "Per poter aspirare a una Nazionale che entri nelle prime otto posizioni del ranking dell’International Rugby Board dobbiamo lavorare affinché ci riesca la nostra Under
20" ma chi c'è stato fin ora in quella poltrona???? Che mi spieghi come e visto che tanto si mostra vicino a Dondi spieghi il xchè delle nostre lacune e magari ci spieghi cosa ne pensi del recente mondiale U20 !!!
Mad Max
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da Mad Max »

Stru ha scritto:
Mad Max ha scritto: è proprio lì il problema, secondo me dall'under 12 inclusa, si dovrebbe cambiare marcia e far sul serio rendendo sempre più meritocratica l'accesso alla prima squadra

attenzione alla smania di selezionare i migliori in età di sviluppo... capisco il calcio, in cui le capacità tecniche la fanno da padrone, ma nel rugby, in cui le capacità fisiche contano alla pari con le skills si rischia di relegare in seconda squadra futuri buoni/ottimi giocatori per il fatto di essere u po' in ritardo di crescita.. ricordo giocatori già sviluppati che hanno fatto vincere i Topolini alla propria squadra e poi in under 20 sono scomparsi per la crescita dei compagni, e allo stesso modo ricordo che un certo Nicolò Borgato, ala campione d'Italia con il Petrarca due anni fa, per uno/due anni, nelle giovanili, ha smesso perchè era piccolino e giocava poco..
io sposterei l'inizio della selezione all'under 16, e la renderei spinta solo dall'under 20..
ovvio che in questo caso ci si riferisce solo alle squadre che la selezione possono farla, cioè che hanno la possibilità di avere due squadre per categoria..

:-] la vera vittoria, secondo me è quando i bambini vengono agli allenamenti perchè si divertono e vogliono venirci... le coppe sono buone solo per la mensola della club-house, laddove le appoggi e immediatamente te ne dimentichi... il dare il giusto peso e la giusta quantità di "attenzioni" a ogni bambino/ragazzo dovrebbe essere una delle prerogative dell'educatore, che oltre ad insegnare a giocare a rugby dovrebbe saper capire potenzialità e capacità di ogni singolo bambino/ragazzo e quindi di poterle sviluppare nei tempi giusti, considerato che ogni bimbo matura in modo diverso e con tempi diversi, e non è certo cosa facile.... mi piacerebbe che non fosse tutto lasciato al caso ma che la stessa federazione promuovesse corsi obbligatori, soprattutto di psico-pedagogia, per gli educatori del minirugby in modo di poterli aiutare e supportare (e qui usciamo dall'OT, giusto?) in modo da stimolare la qualità
"f*** russians", said the English Fly-half just after being neck-tackled by the russian flanker
youngblood
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da youngblood »

Le ragioni di Rovigo, a mio avviso la vera sorpresa all'interno delle venete!!
http://ilgrillotalpa.com/2012/07/06/per ... -zambelli/


@Max: hai centrato il punto!!! Mi sa che le nostre società lavorano allo stesso modo...
giangi2
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da giangi2 »

Quoto gli ultimi due interventi. Nessuno (a parte forse il calcio) sport in Italia può permettersi di "fare selezione" o di "lasciare a casa" qualsiasi bambino/ragazzo che voglia fare attività sportiva, e questo anche da un punto di vista etico, tutti devono avere la possibilità di fare sport e di poterlo fare al livello che loro compete. La difficoltà del rugby è che la base di praticanti e il numero di società è ancora troppo piccolo per permettere di avere (a distanze ragionevoli e con costi e disagi di trasferta limitati) tante squadre per fare attività a livello provinciale/regionale/nazionale in base al livello tecnico. Già avere pochi club, che fanno magari (meritoriamente) seconda e terza squadra, nel panorama sportivo italiano è uno "spreco", sarebbe secondo me più produttivo avere 1/2 club in più che diffondono di più il gioco, poi la naturale selezione porterebbe i giocatori a spostarsi su squadre più adatte al proprio livello tecnico o di impegno. Se nell'area di Milano ci sono 15/20 club che fanno rugby, quante sono le società di calcio o di basket? Questa è la differenza fondamentale.
Rugby-Tv
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da Rugby-Tv »

A Laporte inizia a stringere il cu lo.
Cosa farai se Zatta venisse eletto, ti toglierai dalle palle definitivamente? :wink:
JosephK.
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da JosephK. »

giangi2 ha scritto:Quoto gli ultimi due interventi. Nessuno (a parte forse il calcio) sport in Italia può permettersi di "fare selezione" o di "lasciare a casa" qualsiasi bambino/ragazzo che voglia fare attività sportiva, e questo anche da un punto di vista etico, tutti devono avere la possibilità di fare sport e di poterlo fare al livello che loro compete. La difficoltà del rugby è che la base di praticanti e il numero di società è ancora troppo piccolo per permettere di avere (a distanze ragionevoli e con costi e disagi di trasferta limitati) tante squadre per fare attività a livello provinciale/regionale/nazionale in base al livello tecnico. Già avere pochi club, che fanno magari (meritoriamente) seconda e terza squadra, nel panorama sportivo italiano è uno "spreco", sarebbe secondo me più produttivo avere 1/2 club in più che diffondono di più il gioco, poi la naturale selezione porterebbe i giocatori a spostarsi su squadre più adatte al proprio livello tecnico o di impegno. Se nell'area di Milano ci sono 15/20 club che fanno rugby, quante sono le società di calcio o di basket? Questa è la differenza fondamentale.
Esperienza mia personale: quando iniziai ero già grande (al Liceo, penultimo anno, quindi 18 enne): all'epoca qui c'era una squadra in B e nessuno si sognò di dirmi di non essere del livello. Quando ripresi volevo ricominciare dalla squadra dov'ero già stato ai tempi del liceo e mi dissero "vieni all'ora tale nel posto tale". Avevo 29 anni e questi avevano sempre una squadra in B ed una in C. Poi sono andato in una squadra di nuova formazione, più adatta ad uno scarsone come me. Per dire che ovunque io sia andato la mia esperienza è sempre stata totalmente inclusiva: ho visto gente passare per caso davanti ad un allenamento, chiedere cosa si facesse ed essere cooptata seduta stante. Sono arrivati persone che facevano football americano a provare, gente delle più disparate provenienze (albanesi, ucraini ecc.). A me quello che ha sempre affascinato del rugby è anche questo, che ti accoglie a priori. Poi ovvio magari non giochi e fai tribuna o ti alleni e basta ma entri nel gruppo.
Stesso discorso per i ragazzi: devono essere accolti tutti, per le selezioni c'è sempre tempo.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

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Brules
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Re: treviso contro dondi

Messaggio da Brules »

Secondo me skills e divertimento possono benissimo coincidere. Da piccolo ho giocato a calcio come tanti. Allora la zona non era ancora cosi diffusa pero' a 10-12 anni facevamo il fuorigioco e altri schemi che prevedevano movimenti organizzati di 5-6 ragazzini. Quando ce li spiegavano non ci annoiavamo affatto anzi e non immaginate che goduria quando vedevamo che le cose funzionavano in partita. In realta' ci annoiavamo quando giocavamo contro quelli non preparati che restavano sistematicamente in fuorigioco :wink:
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