Squilibrio ha scritto:Secondo me attualmente lanciando una giovane apertura italiana in eccellenza ridurremmo il malcapitato come bocchino, si giovane interessante ma rovinato da una serie infinita di aspettative e critiche a prescindere. Perché non lasciare lavorare l’eccellenza per qualche anno vedendo se riuscirà a produrre qualche apertura grazie alle nuove regole? Come possiamo pensare lanciare un giocatore in un ruolo così delicato e fondamentale dalle giovanili direttamente alla celtic sperando che sia pronto?
cortocicuito letterale, evidentemente?
Secondo me la storia di dover far maturare i giovani prima di avviarli a palcoscenici importanti (PRO12, ad esempio, ma anche eccellenza che ha dimostrato nella stagione passata di saper garantire ottime performance) è un po' come
il gatto che si mangia la coda; se non giocano non maturano, se non maturano non giocano e via dicendo.
Intanto ogni giocatore ha una sua storia, un suo personale sviluppo formativo, una diversa capacità di reazione agli stimoli, per esempio, c'è chi deve essere continuamente spronato e sostenuto per ridurre le proprie insicurezze, chi, invece, più bastonate prende e più si ricarica rafforzando il senso di rivalsa, insomma anche in questo caso le generalizzazioni non funzionano sempre. Inutile, inoltre, sottolineare come nei principali campionati nel mondo ovale si assiste abitualmente all'esordio di giovani giocatori alcuni di questi risultano essere felici esperienze ed altre meno e nessuno si scandalizza più di tanto, sia in un caso che nell'altro. Chi fa bene viene confermato, gli altri aspettano una successiva occasione. Non vedo perchè ciò non debba accadere anche in Italia, diamo al campo la possibilità di giudizio, promosso o rimandato a settembre che sia, sarà comunque un'esperienza utile per crescere. Alla fine i bocciati risultano essere molto pochi.