Per me la differenza è abbastanza netta invece, perchè Amore ha messo nero su bianco idee precise (magari anche utopistiche sotto certi aspetti, ma molto dettagliate) con numeri, percentuali di contributi da attribuire e strutture da organizzare, dall'Under 6 in su.calep61 ha scritto:a me non sembra che Gavazzi abbia dimenticato a parole la base- perchè finora i candidati si possono misurare solo sulle parole, cioè le sole intenzioni espresse - ha bensì rimarcato la centralità dei club, forse non avrà enucleato così tanti aspetti afferenti le attività di base dei club, ma come non le ha enucleate in modo così dettagliato neanche Zatta e, forse, in fondo, neanche Amore che a mio modo di vedere ha espresso un programma molto articolato e completo, ma altrettanto esagerato non perchè non siano necessità o temi che meritino attenzione, ma perchè un programma così rappresentato rischia di apparire come la 2° Rivoluzione Copernicana, introducendo anche il sospetto di ritenere tutti gli altri, eccetto lui ed i suoi più stretti collaboratori, degli inetti; ma con chi si vorrebbe poi metterlo in pratica un tale programma se non avvalendosi anche delle tante persone che hanno collaborato finora e per tanti anni con la Federazione, persone sulle quali si stendere però il sospetto di inadeguatezza, a meno di pensare di fare tabula rasa anche su questo versante? Per questo, credo, sia più opportuno, anche strategicamente, individuare alcuni punti importanti e proporre di lavorare principalmente su questi (e, ovviamente, la base del movimento è un capitolo decisamente importante) piuttosto che introdurre l'impressione di voler girare il mondo sottosopra, ma è sempre questione di punti di vista.Flyhalf_10 ha scritto: preferisco di gran lunga che l'attenzione si focalizzi sulla base piuttosto che ignorarla quasi completamente come è stato fatto negli ultimi anni e come sembra voler fare anche in futuro, qualora venisse eletto, il "candidato della continuità"
Zatta si è concentrato invece di più sulla didattica, itinerante e non, sulla formazione di tecnici e dirigenti e sulla preparazione di manuali, sempre incentrati sui settori Promozione (6-12 anni) e Sviluppo (14-18 anni).
Gavazzi un programma vero e proprio non ce l'ha al momento (e prima di un'elezione i candidati si misurano sulle loro parole, certo, oltre che sull'opinione sulla persona che inevitabilmente ognuno si crea), ma ha fatto come dici tu solo alcuni accenni alla centralità dei club - che comunque è un concetto che non si lega automaticamente al rugby di base.
Con questo non voglio dire che serve a tutti i costi un'epurazione di tutti quelli che sono attualmente stipendiati dalla FIR (anche se alcuni- per esperienza diretta - li accompagnerei volentieri personalmente alla porta), ma non mi stancherò mai di ripetere che chi propone come punto focale della sua attività da presidente la continuità con il passato, senza riuscire a svolgere prima una critica costruttiva su quello che è stato fatto e disfatto in questo passato, non potrà mai essere il mio candidato preferito.