inutile perdere ancora tempo sul thread prossime elezioni.
inizio con uno stralcio dell'ultima intervista a Gavazzi presa da onrugby.it
L'altro punto fondamentale - che a me pare piuttosto oscuro :Una lunga intervista sul Corriere dello Sport per presentarsi e annunciare un po’ più nel dettaglio le prime cose da fare concretamente. Il neopresidente FIR Alfredo Gavazzi risponde alle domande del collega Francesco Volpe: Eccone uno stralcio:
(tagliata la parte su Benetton
«Nel rugby non s’inventa niente. Il Galles, a mio avviso la nazionale che oggi gioca meglio, ha lavorato benissimo sui giovani nella prima metà degli anni Duemila, poi ha preso a imporsi a livello assoluto».
Ma dove sono i giocatori per una terza franchigia?
«Il modello dev’essere il Connacht, la quarta irlandese, costituita per lo più da giovani da avviare all’alto livello. Ogni squadra celtica dovrebbe poggiare su quattro club d’elite e avere in organico 12 giovani con doppio tesseramento, che possano giocare sia in Celtic che in Eccellenza. Così si porta il territorio ad identificarsi con la franchigia».
Resta il fatto che i giocatori non bastano
«Il mio progetto prevede una ristrutturazione del sistema delle accademie. Una base di 24 centri di formazione U.16, poi 12 accademie provinciali
U.18/19 lì dove ci sono i numeri e le strutture – Milano, Brescia, Treviso, Roma – in modo da coprire l’intero territorio nazionale, e all’apice i club di Eccellenza. L’obiettivo è anche tenere i ragazzi il più vicino possibile alle famiglie e alla propria scuola. (…) Eppoi servono più tecnici di qualità. Per le accademie, per i centri di formazione, per i comitati regionali. Dobbiamo creare una Coverciano del rugby».
(…) «Beh, i certi ruoli dovremmo individuare qualche isolano (del Sud Pacifico; ndr) che a 16-17 anni sia disponibile e farlo crescere da noi. Ormai lo fanno tutti, persino inglesi e francesi. Non dico cinquanta, qualcuno».
Scomparirà l’Accademia di Tirrenia?
«E’ possibile che rimanga come centro d’elite. E dovremo discutere se continuare a farla giocare in Serie A». (…)
DEFINIRE REGOLE DIFFERENTI TRA IL RUGBY DI BASE
(SINO ALL'ECCELLENZA) E IL RUGBY DI ALTO LIVELLO
I CAMPIONATI SENIORES
Definire regole diverse tra rugby di base,
sino all’Eccellenza, e rugby di Alto Livello.
Occorre lavorare affinché le Franchigie siano
rappresentative di un territorio attraverso
una struttura che accresca il senso di
appartenenza.
La formula generale dei campionati seniores, sia maschile che femminile, è allo stato
attuale, adatta alle dimensioni e alle necessità delle attività del nostro movimento.
Alcune modifiche possono essere apportate in funzione di un’ulteriore crescita del
numero delle Società sportive e, di conseguenza, dei tesserati.
Occorre rimarcare la necessità di definire regole diverse tra il rugby di base ossia,
sino al Campionato di Eccellenza incluso, e l’Alto livello, ossia le Franchigie che
competono nella RaboDirect PRO12.
La struttura dei campionati nazionali
Per le prossime stagioni, l’attuale struttura potrà essere sostanzialmente mantenuta.
Un Campionato di Eccellenza a 12 squadre. Una Serie A composta da due gironi da 12
Club ciascuno. La Serie B suddivisa in quattro gironi formati da 12 squadre per pool.
La Serie C, attualmente strutturata a livello regionale e composta, in alcune regioni, da
tre fasce di diverso livello, potrebbe vedere una modifica ed essere suddivisa in Serie
C1, C2 e Serie D. La struttura dell’attività femminile rimarrà invariata con una Serie
A divisa in un Girone 1 d’élite, che per la stagione 2012-2013 sarà composto da sei
squadre, e un Girone 2 , anch’esso composto da sei formazioni.
L’Alto Livello
Il lavoro dei prossimi anni sarà improntato al raggiungimento della possibilità di
schierare una terza Franchigia italiana all’interno del RaboDirect PRO12. La struttura
ottimale sarebbe quella di avere una Franchigia rappresentativa del nord-est d’Italia,
una del nord-ovest e una terza del centro-sud con sede a Roma.
Le Franchigie rappresenteranno l’Alto Livello italiano e costituiranno il serbatoio per
la Nazionale maggiore e il punto di arrivo per i giovani giocatori d’interesse nazionale.
Ogni Franchigia sarà rappresentativa del proprio territorio essendo collegata a
quattro Società di Eccellenza, a quattro Accademie Under 18/19, a otto Centri di
Formazione Under 16. Grazie a questa struttura sarà anche possibile sviluppare il
senso di appartenenza legato alle Franchigie.
All’interno di ciascuna Franchigia saranno inseriti dodici giovani atleti d’interesse
nazionale, ciascuno dei quali avrà doppio tesseramento e potrà giocare nelle Società
di Eccellenza collegate alla Franchigia, quando non saranno impegnati nel RaboDirect