Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Luqa-bis
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da Luqa-bis »

In generale apprezzabili quasitutte le proposte di Innocenti.
Per la situazione veneta direitutte.

1. Giustopensare ad una franchigia veneta che sostituisca l'impegno solitario del Benetton.
Darebbe più coesione e possibilità di sviluppo al movimento veneto.
1bis. In generale continuo apensare che il movimento italiano dovrebbe pensare a quattro franchigie (anche accettando di averne all'inzio unpaio scarse) per poi passare a sei-otto (anche pensando ad un campiontao "vice Pro12") per poi pensare ad un sistema professionale con campionato domestico

2. Sicuramente apprezzabile la scelta di perseguire una struttura dicoordinamento e formazione per i formatori

3. Comprensibile la ciritca al progetto scuola, ma il rugby locale (e cioè le società) devono , di concerto con il comitato interlquire con il mondo scolastico.
Se si teme (improvvidamente secondome) una invasione dgeli istituti nel campo delle società,si destini alla scuola il settore "seven"

4. Giusto rivedere il calendario prevedendo la sospensione dell'attività nei mesi freddi nelel località più esposte.
resta, come scritto da Laporte il problema opposto della stagionalità calda al centro-sud.
Ergo, meglio pensare per ora ad una pausa Natale-Inizio 6 nazioni, cercando di chiudere comunque a Maggio, e lasciando il periodo estivo ad altre manifestazioni.
su 2 quadrimestri si può impostare una stagione con giornimediamente da 10 squadre e prevdere fasi di comitato e interregionali

5. Per la suddivisione giovanile in classi annuali.
Fattibuile in Veneto ed in laucne realtà. Un po'meno altrove.
Proposta che se può essere attuabile sul territorio veneto, va ponderata per adeguarla a quello nazionale
giangi2
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da giangi2 »

Mi permetto di avere qualche riserva sul primo punto. Limiterei l'uso delle "franchigie" (comunque ancora da definire e regolamentare bene) alla permanenza in Celtic League. Per i campionati italiani lascerei fare ai club (che ci sono) puntando più sulla collaborazione con le "franchigie" e con una struttura di formazione per allenatori e giocatori. Santo cielo, lasciamoli un po' in pace questi club e aiutiamoli a crescere senza stravolgere ogni due per tre regole e strutturazione dei campionati; la strutturazione di oggi secondo me ha bisogno di semplici ritocchi, non di rivoluzioni. E far funzionare ciò che già dovrebbe esserci ma evidentemente non funziona (tipo il punto 2).
La scuola secondo me deve essere utilizzata come momento di propaganda per richiamare ragazzi al pomeriggio sui campi, quindi occorre proporre un gioco semplificato e poco "pericoloso"(ridotto contatto fisico) per farlo accettare immediatamente da genitori e insegnanti e che invogli poi a seguire il rugby "vero".
youngblood
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da youngblood »

Se come dichiarato, l'anno prossimo ci sarà la possibilità di salire e scendere liberamente dalla franchigia all'Eccellenza e viceversa, formare un movimento unitario e coeso in Veneto creerebbe finalmente un sistema piramidale vero e proprio, a vantaggio di tutti ma soprattutto della qualità!!
Laporte
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da Laporte »

giangi2 ha scritto:Mi permetto di avere qualche riserva sul primo punto. Limiterei l'uso delle "franchigie" (comunque ancora da definire e regolamentare bene) alla permanenza in Celtic League. Per i campionati italiani lascerei fare ai club (che ci sono) puntando più sulla collaborazione con le "franchigie" e con una struttura di formazione per allenatori e giocatori. Santo cielo, lasciamoli un po' in pace questi club e aiutiamoli a crescere senza stravolgere ogni due per tre regole e strutturazione dei campionati; la strutturazione di oggi secondo me ha bisogno di semplici ritocchi, non di rivoluzioni. E far funzionare ciò che già dovrebbe esserci ma evidentemente non funziona (tipo il punto 2).
d'accordo in pieno. IL modello deve essere quello gallese o irlandese
Luqa-bis
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da Luqa-bis »

Siccome credo che le osservazioni di giangi2 e di Laporte fossero riferite al mio messaggio,

vedo di chiarire:

- scuole
convengo che sia opportuno, almeno infase iniziale vistoil diversoapporccio allo sport esistente in Italia , conferire al sistema scolsatico un approccio ai sub-codici meno impegnativi dalpunto di vista fisico.
Rammento però che altrove (Regno Unito, Francia, Argentina, Sudfrica, Nuova Zelanda) nelle scuole si fa soprattutto Union puro e semplice.
Dopo di che, visto che il touch è touch non rugby, cominciamo pure con il flag-rugby (chiamiamolo pure gioco dello scalpo) nella scuola dell'obbligo, e , visto che le società sembrano poco interessate, destiniamo lo sviluppo del codice a 7 al movimento liceale e universitario.

- franchigie
Io sono perfettamente dacordo nel dare il giusto spazio alle società.
Però ribadisco i miei obiettivi:
- movimento diffuso e praticato : base ideale maschile pari a quella del volley o del basket
- nazionale competitiva: può vincere il 6N
- squadre competitive : arrivare in semifinale di HCUp e Challenge

Per farlo, serve che la Nazionale abbia una base di 200 atleti di livello ERC, e qui sul forum tutti ammettiamo che i risultati in Challenge sono sconfortanti.
Io penso che sarebbe utile avere non due ma almeno quattro, meglio se sei/otto franchigie.
Ovvero dovremmo pensare diavere un numero di franchigie pari a quelle di Irlanda e Galles uniti, perché dovremmo puntare ad essere forse meno di Inghilterra e Francia ,ma più di una celtica.

Siccome in Pro12 non ci vogliono dare, per ora, più didue posti, ioprenderei (ma l'hogià scritto ) in considerazione l'ipotesi di formare altre franchigie, per esempio quattro e fare giocare in un torneo internazionale sul modello Pro12, per esempio proprio con romeni, spagnoli, portghesi, georgiani, ecc.
Cioè trasformare quella idea di terza coppa europea in quarto campionato di alto livello europeo.
Inferiore al Pro12, ma superiore all'Eccellenza e che ospiti squadre da Challenge.
Squadre che abbiano al loro interno giocatori che provengano dalle società che giocano il campionato nazionale italiano dilettanti (una vera A societaria) ai quali ritornano per le fasi finali del campionato.

Per intendersi per esempio
4 franchigie italiane , territoriali che raggruppino i vari club
1 romena
1 spagnola
1 portoghese
1 belga
che gli spagnoli abbiano oriundi francesi o argentini,no problem
che i belgi ne abbiano sudafricani no problem
se si aggiungeranno infuturo franchigie tedesche, olandesi, scandinave, meglio.
Se igeorgiani che potrebbeo avere problemi economici raggiungono un accordo per una "exiles" in Francia o schierare giocatori nelle altre franchigie, parliamone,
ma creiamo un qualcosa di più dell'Eccellenza aprendoci anche a contributi di altri paesi.

Può pure andare bene che questo trofeo accolga franchigie monosocietarie, magari che ci giochi una squadra accademico-emergente

Ai club resterebbe la dimensione dilettantisca pura , liberata dalla prevalenza deipiù forti economicamente e pegata alla reale forza dei vivai.
giangi2
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da giangi2 »

il problema principale secondo me è che se si mettono in piedi oggi altre 4 franchigie si rischia di azzerare completamente il movimento dei "club" e non so quanto poi ci metterebbero per riprendersi.
modestmouse
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da modestmouse »

Luqa-bis ha scritto:Siccome credo che le osservazioni di giangi2 e di Laporte fossero riferite al mio messaggio,
Luqa, ti apprezzo da matti perchè sei sempre un vulcano di proposte interessanti e variegate. Dovresti proporle più seriamente a chi potrebbe metterle in pratica, non solo a poveri forumisti!!
Laporte
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da Laporte »

certo che sognare 4 o addirttura 8 franchigie con le notizie che arirvanbo da Parma e da Prato (e dicono che anche qualche altra nobile, si ain grosse difficoltà) mi sembra un po da visionari...
GiorgioXT
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da GiorgioXT »

Se togliamo la parola "Franchigia" e mettiamo quella "Club" cosa cambia?
mariemonti
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da mariemonti »

GiorgioXT ha scritto:Se togliamo la parola "Franchigia" e mettiamo quella "Club" cosa cambia?
Cambia la parola :lol:
mariemonti
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da mariemonti »

C'è qualcuno che è convinto che il significato di franchigia sia necessariamente "squadra più forte".

I club invece sono più intelligenti. Hanno capito che Franchigia vuol dire "squadra che prende i soldi dalla Federazione" e allora provano a buttare lì un'improbabile candidatura.

Se si parla di potenzialità di club, franchigie, selezioni, fusioni ecc...ecc... per arrivare a competere decentemente a livello internazionale, non si scappa. La potenzialità del nostro Paese è di 1,5. Una squadra e mezzo. Forse fra uno-due anni, proseguendo la crescita, la capacità dell'Italia sarà di due squadre (o franchigie o altro), non di più.

E' inutile fantasticare, tutto il resto sono sciocchezze.

Se per la Challenge Cup si vogliono fare delle selezioni dei club dell'Eccellenza (non più di ALTRE due) forse si eviteranno le novantine di punti, ma se si vuole vedere un giorno una squadra italiana superare il turno in coppa allora per me questo può succedere in un caso: Benetton o Zebre giocano in Challenge Cup in un girone favorevole
Petolo
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da Petolo »

Luqa-bis ha scritto:- scuole
convengo che sia opportuno, almeno infase iniziale vistoil diversoapporccio allo sport esistente in Italia , conferire al sistema scolsatico un approccio ai sub-codici meno impegnativi dalpunto di vista fisico.
Rammento però che altrove (Regno Unito, Francia, Argentina, Sudfrica, Nuova Zelanda) nelle scuole si fa soprattutto Union puro e semplice.
Non e' solo questione di codici meno impegnativi o sforzo fisico. Stiamo paragonando due mondi diversi. Lo standard e' che in quei paesi le scuole hanno i loro campi (curati), i loro allenatori (esperti), e molte hanno lo sport in programma come una delle materie principali. I club italiani hanno gia' i loro problemi di strutture e pochi allenatori con l'esperienza giusta. A quel punto, meglio essere ragionevoli e introdurre la palla ovale nelle scuole con il "tag rugby", e allo stesso tempo distribuire materiale informativo semplicemente come promozione a basso costo.
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.
giangi2
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da giangi2 »

Quoto al 100%. Inutile illudersi di poter fare il seven alle superiori....
Laporte
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da Laporte »

mariemonti ha scritto:C'è qualcuno che è convinto che il significato di franchigia sia necessariamente "squadra più forte".

I club invece sono più intelligenti. Hanno capito che Franchigia vuol dire "squadra che prende i soldi dalla Federazione" e allora provano a buttare lì un'improbabile candidatura.
sintesi perfetta
Luqa-bis
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Re: Elezioni CRV: "L’elezione in casa dei ribelli"

Messaggio da Luqa-bis »

Se lancio il sasso non nascondo la mano.

1. Scuole
Che le scuole italiane non siano dotate di strutture idonee in larga parte è vero.
Che in altri paesi sia meglio è vero.
Mi permetto di osservare che anche i club italiani hanno spesso strutture peggiori d iquelle straniere.
Vogliamo chiudere i club?
Credo i no.
Brunel ha in una sua intervista lamentato che non ci sono abbastanza sofrzi inamito sportivo della scuola italiana.
Sappiamo che se non s iva alle elementari e alle medie i ragazzi non arrivano,
e poi non volete che nelel scuole si faccia rugby per timore che poi "non venga la montagna pischello al maometto club".
Dissento.

Si sono istituiti i ginnasi sportivi?
Ebbene, è dovere della FIR , dei comitati e delle società prendere contatto con tali realtà e studiare una collaborazione.
Lo stesso va fatto con le università e i cus.

Nel mio paese (3000 abitanti) la scuola elementare è a 100 m dal palazzetto e dal campo da calcio (in sintetico).
Ritengo che se s ivolesse i ragazzi potrebbero avere l'opportunità di provare
calcio, pallavolo, pallacanestro, pallamano, hockey indoor, rugby a 7 (o allo scalpo), touch, persino aussie rules
Nel comune limitrofo la scuol amedia è a 200 m da 3 campi sportivi.

Ripeto, se si vuole che le società e solo le società facciano il XV , diamo il VII a scuole e università.
Creerà interesse pe ril rugby (ora voglio vedere chi esce fuori con "sono sport diversi").
Pratica sportiva, cultura sportiva, potenziale pubblico.


2. Franchigie

proprio i problemi delle società mi spingono a pensare a piu franchigie.
Che potrebbero essere monosocietarie, consorzi societari, o ancora circoli comitali.

I paletti sono:
per una nazionale che vince il 6N serve poter scegliere tra 200 atleti di livello ERC , cioè l'equivalente di almeno 4 franchigie.
Almeno di livello tra Connacht e Bucarest.
E quei 200 atleti devono giocare tutto l'anno o quasi a livello ERC , ovvero o in pro12 o se non c'è posto in un campionato poco sotto.
Cioè sopra l'Eccelenza attuale.
E che si confronti con squadre non italiane, per questo parlavo di "aprirsi " a selezioni estere d ibuon livello.
magari venissero dei pampas XV, dei griquas, una selezione USA ... magari

Ma se quei 200 devono essere professionali, devono avere lo stipendio buono.
O facciamo 200 FF.OO e accademici
O facciamo 200 atleti pro.
Benetton e FIR ne possono coprire massimo un centinaio (mettendo anche gli accademici)
Società e comitati posson opensare ad altri 100 in 2 squadre piuttosto che sparsi in 10-12?

Le società?
Faranno come Petrarca, Capitolina, Noceto, per citare 3 esempi noti.
Si faranno la serie A, dilettantistica, con molti giovani dai vivai.
Ci sarà più spazio per gli U21 bravi, che se molto bravi andranno in franchgia durante la stagione pro, per tornare al club magari per i play-off ,
i bravi meno bravi resteranno nel club dove sono cresciuti perché per loro al massimo ci sarà un rimborso spese
quelli che passeranno i 30 e non potranno più allenarsi a livello da A, andranno nelle seconde o in B, C o tra gli amatori.

Se una società è in grado , faccia pure la franchigia.
Come nel Pro12 dovrà dare garanzie economiche a tutela degli atleti.
Se non ce la fa, resta in A e/o si consorzia con altre per un franchigia.
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