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<BR>Il primo serio: finalmente qualcuno si muove. Ma non era comparsa la notizia che la rivolta delle squadre venete di C era sedata?
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<BR>Il secondo per sdrammatizzare: Aladipollo, tu non giochi al Lido?
<BR>Guarda che Gamester in confronto a questi è piccolino...
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<BR>\"Preg.mi CONSIGLIERI FEDERALI
<BR>Federazione Italiana Rugby
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<BR>Sig.Massimo Ballarin
<BR>Sig.Enore Bagatin
<BR>Sig.Cesare Barzoni
<BR>Sig.Pierluigi Bernabò
<BR>Sig.Roberto Besio
<BR>Sig.Vincenzo De Masi
<BR>Sig.Alessio Distinto
<BR>Sig.Giulio Donati
<BR>Sig.Alfredo Gavazzi
<BR>Sig.Michele Manzo
<BR>Sig.Pietro Mazzoni
<BR>Sig.Alessandro Moscardi
<BR>Sig.Nino Saccà
<BR>Sig.Zeno Zanandrea
<BR>Sig.Orazio Arancio
<BR>Sig.Carlo Caione
<BR>Sig.Carlo Checchinato
<BR>Sig. Paolo Vaccari
<BR>Sig.Tiziano Casagrande
<BR>Sig. Moreno Trevisiol
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<BR>Preg.mo Presidente
<BR>Comitato Interregionale Veneto
<BR>Federazione Italiana Rugby
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<BR>Sig . Roberto Bortolato
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<BR>Preg.mi Consiglieri
<BR>Comitato Interregionale Veneto
<BR>Federazione Italiana Rugby
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<BR>Sig. Claudio Ballico
<BR>Sig. Alessandro Melloni
<BR>Sig.Sandor Peron
<BR>Sig.Dalmato Politeo
<BR>Sig. Paolo Aspodello
<BR>Sig. Eugenio Furlan
<BR>Sig. Maurizio Gaggiato
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<BR>Preg.mi Presidenti Società di Serie C
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<BR>OGGETTO: Inserimento in Serie C delle
<BR>seconde squadre “TOP TEN”(ex- campionato Under 21)
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<BR>Preg.mi Sig.ri in indirizzo,
<BR>scrivo quale Presidente pro-tempore del Rugby Lido Venezia relativamente al tema in oggetto, esprimendoVi la mia, e della mia Società, fortissima perplessità in merito alla decisione presa di far giocare in Serie C le Squadre provenienti dall’Ex Campionato Under 21.
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<BR>Premetto che sono personalmente assolutamente convinto dell’ insostituibile ruolo che svolge per il movimento rugbistico nazionale il traino tecnico ed economico dell’attività di vertice ed internazionale.
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<BR>La nostra nazionale in primis ed i grandi clubs rappresentano il motore di tutto il movimento e, quindi, reputo una occasione straordinaria di crescita tecnica ed economica la partecipazione di team italiani alla Celtic League dal campionato 2006.
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<BR>Questa crescita del vertice richiede ovviamente un’ulteriore sforzo verso la professionalizzazione dei clubs e degli atleti, con i primi impegnati in costosi programmi di crescita, strutturale e finanziara, su base poliennale ed i secondi destinati ad un crescente impegno tecnico e fisico.
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<BR>Tale processo ha già determinato e determinerà ancora più rapidamente nel prossimo futuro una netta separazione tra società strutturate per tale tipo di attività e Società Amatoriali, quali quelle di serie C; e tra atleti super-professionali, prima ancora che professionisti, e veri dilettanti amatori della disciplina rugbistica, quali sono i nostri.
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<BR>Spetta alla capacità di tutto il movimento di adeguarsi a queste due esigenze gestendo con grande intelligenza e lungimiranza i necessari punti di osmosi tra i due mondi, perché solo creando una grande e qualificata base dilettante, in cui pescare talenti, tecnici, dirigenti, sponsor e tifosi, il vertice professionale può avere un futuro e solo con una nazionale e dei club forti e vincenti la base può prosperare e crescere.
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<BR>I punti di contatto devono inoltre essere strutturati per garantire la massima omogeneità tra i valori tecnici e fisici dei giocatori delle diverse squadre e dei diversi campionati.
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<BR>Purtroppo la Vostra scelta di far disputare alle Ex -Squadre del Campionato dell’Under 21 il campionato di Serie C ci sembra il peggior modo possibile di mettere in contatto il mondo del rugby di vertice professionale e la base amatoriale.
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<BR>Il più grande problema che ravviso, e che francamente mi preoccupa anche dal punto di vista delle mie responsabilità personali, in qualità di Presidente, è legato all’incolumità fisica dei giocatori di Serie C messi di fronte a squadre composte da giocatori professionisti come sono quelle dell’ex Under 21.
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<BR>Ritengo francamente pericoloso per l’incolumità fisica dei miei atleti, e di tutti gli altri giocatori di Serie C, far incontrare i migliori Under 21 italiani, a cui unire altri giocatori di eguali qualità, che si allenano almeno 5 volte alla settimana e che giocano a rugby da molti anni, giustamente motivati dalla possibilità di essere aggregati alle Prime Squadre e quindi di fare del Rugby una professione con atleti come i nostri, che se va bene si allenano due volte alla settimana e che talvolta sono neofiti della disciplina, e che ovviamente non sono particolarmente dotati né dal punto di vista tecnico né da quello fisico, essendo per l’appunto giocatori da Serie C.
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<BR>Le differenze in termini di qualità fisiche, tecniche e velocità sono tali che aumentano considerevolmente i rischi di incidente, anche grave, cosa che dovrebbe farci riflettere tutti, ed a nulla possono valere le generiche assicurazioni o le benigne speranze che riponiamo nella provvidenza.
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<BR>In uno sport di contatto come il nostro la salvaguardia della salute degli atleti deve essere prioritaria ed al centro di ogni nostra decisione essendo nostro dovere porre in essere ogni iniziativa atta a ridurre tale rischio e questa mescolanza nella serie C va esattamente nella direzione opposta di creare un rischio ulteriore e non gestibile su cui ci sentiamo di dissentire con forza.
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<BR>Sicuramente di minor importanza, ma egualmente di qualche significato, è il venir meno di ogni finalità per il campionato per le nostre squadre, che non avranno alcuna possibilità di ambire, anche se solo in via teorica, alla vittoria ed alla promozione trovandosi sulla propria strada compagini, obbiettivamente di altra serie.
<BR>Un campionato falsato, oltre ad essere assolutamente antisportivo, rischia di far venire meno le motivazioni dei nostri atleti che hanno il diritto di giocare per cercare di vincere il campionato.
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<BR>Ritengo infine che anche i giocatori di queste squadre professionali getteranno al vento un anno di attività agonistica non avendo molto da divertirsi né tantomeno da imparare giocando contro squadre del nostro livello.
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<BR>Sono quindi a richiederVi di rivedere tale decisione , cercando di trovare una soluzione che partendo dal coinvolgimento diretto di tutte le parti in causa, e cercando di compenetrare nel limite del possibile le diverse esigenze sia rispondente alle nostre attese.
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<BR>Sono a Vostra disposizione per ogni chiarimento e/o necessità e nello scusarmi per il disturbo arrecato colgo l’occasione per porgerVi i miei più cordiali saluti.
<BR>Venezia
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<BR>Biondi Stefano
<BR>Presidente Rugby Lido Venezia
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