Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Garryowen
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Garryowen »

TheTruth ha scritto: 3. Favaro non è diventato Favaro sicuramente SOLO grazie al lavoro dell'accademia, ma è stato a Tirrenia 3 anni.. che dici?qualcosina avrà imparato anche li?e comunque uscire dall'accademia a 19 anni ed andare subito a giocare in squadre come il Treviso non è proprio la normalità per i giocatori italiani.. qualsiasi giocatore (esclusi fenomeni) ha bisogno di qualche anno per completare la sua formazione in squadre di medio-buon livello non credi?sopratutto dove hanno la possibilità di giocare titolari invece che fare tribuna e panchina per un anno intero... ma questo è un altro discorso..
La storia di Favaro con Treviso che NON VOLEVA che andasse in Accademia e perché dopo non se lo sono ripreso subito, dovreste chiederla a lui.
Secondo me se gli aironi non fossero falliti Favaro non sarebbe tornato a Treviso, ma questa è una mia personalissima opinione.
Ad ogni modo che il Treviso lo volesse o non non è una cosa che faccia testo, basta dire che, tanto per fare un esempio, agli inizi della carriera Mauro Bergamasco stava in panchina nel Benetton e giocava in nazionale maggiore
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
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TheTruth
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da TheTruth »

stilicone ha scritto: Ti ringrazio per la gentilezza, anche se io avevo piuttosto in mente un bel listone dei 100-120 ragazzi che hanno fatto l'accademia, per vedere se sono diventati effettivamente rugbisti di alto livello o meno (al netto delle scelte personali: magari qualcuno ha preferito poi mettersi a suonare la cetra in un villaggio di montagna).
Dall'elenco che ci hai fornito, viene fuori che i giocatori veramente da nazionale sono 5 o 6 (ma è sicuro che Furno e D'Apice sono stati accademici?).
Direi che si può essere d'accordo con il ruvido amico di Rovigo, non so se ne sia valsa la pena, e la spesa.

Ora questi che stanno andando benino in serie A1 (o comunque meglio dei loro predecessori degli anni passati) sono forse i primi che hanno iniziato con i 3 Centri per i sedicenni. Vediamo il 6N di categoria, e speriamo ovviamente il meglio...
Mi dispiace.. purtroppo la lista di tutti i ragazzi che sono passati dall'accademia nazionale non saprei dove trovarlo (comunque si, D'Apice e Furno sono stati a Tirrenia 2 anni) però ti assicuro che se guardi le rose delle 2 celtiche e delle squadre di eccellenza ce ne sono veramente tanti!(vedrò se riesco a fare un elenco.. :shock: )
E comunque di 17 che ho scritto 5 o 6 da nazionale sono un pò pochi.. 5 o 6 al momento sono titolari.. e altri 5 o 6 ci stanno dai!
Garryowen
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Garryowen »

Fra l'altro ci si dimentica che uno degli scopi dell'Accademia è anche quello di far conciliare sport di alto livello e studio, aiutando considerevolmente le famiglie. Guardate, da qualsiasi lato la si guardi questa cosa, si può dire tutto e il contrario di tutto, ma devo ancora sentire una famiglia che si sia pentita di aver mandato il figlio lì, per non parlare degli stessi atleti...
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Garryowen
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Garryowen »

Però qui c'è un malinteso di fondo.
C'è qualcuno che pensava che istituendo l'Accademia si riuscisse in pochi anni ad arrivare in semifinale in un mondiale. Che un'Accademia dovesse produrre 20 giocatori internazionali all'anno.
Allora è inutile discutere
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s6tefano71
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da s6tefano71 »

Garryowen ha scritto:Però qui c'è un malinteso di fondo.
C'è qualcuno che pensava che istituendo l'Accademia si riuscisse in pochi anni ad arrivare in semifinale in un mondiale. Che un'Accademia dovesse produrre 20 giocatori internazionali all'anno.
Allora è inutile discutere
Nessuno afferma, o pretendeva questo, ma trovarsi a 5-6 anni dalla loro istituzione senza centri-seconde- terze (zanni è esausto e i suoi sostituti o sono "vecchi" o non sono all'altezza)-piloni-estremi-aperture (Allan non è un prodotto delle Accademie), nessuno se lo aspettava, tutto qua.
Poi, ancora: non è che sia contro l'Istituto delle Accademie, anzi, ha dato la possibilità di lavorare a un sacco di neo-laureati in scienze motorie, fisioterapisti, massaggiatori, allenatori di tutte le categorie, ma è stata sbagliata la loro collozione, ovvero in aree avulse al rugby. Bisognava far sorgere queste istituzioni in aree vocate al rugby come Padova, Rovigo, Treviso, L'Aquila, Catania e poi in altre aree, perchè è in quelle zone che c'è l'humus su cui investire, capito come? Anche le altre selzioni celtiche hanno tutte un'Accademia, ma è direttamente e strettamente collegata al club di appartenenza, sennò che senso hanno? Andiamo a costruire i castelli in aria? Ora come ora le Accademie non funzionano e sono eccessivamente costose, senza considerare che per entrarvi ci vuole una raccomandazione che neanche per entrare all'Accademia dell'Esercito di Modena...
Sui costi, è meglio stendere un velo pietoso, quando finiranno i soldi "te la do io l'Accademia!", mutuando il famoso detto di Grillo di trent'anni fa "te la do io l'America!".
Mr Ian
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Mr Ian »

Garryowen ha scritto:Però qui c'è un malinteso di fondo.
C'è qualcuno che pensava che istituendo l'Accademia si riuscisse in pochi anni ad arrivare in semifinale in un mondiale. Che un'Accademia dovesse produrre 20 giocatori internazionali all'anno.
Allora è inutile discutere
Sono d'accordo sulle aspettative "esagerate".
Però mi aspettavo almeno come obiettivo quello di formare su per giù 20 giocatori da Eccellenza, con l'obbligo che un 50% di loro avesse minutaggio garantito nella competizione...Diciamo che tutta la piramide formazione ed immissione nel gioco è stata progettata dall Ing. Cane in persona....
I piccoli club virtuosi, che vincevano magari i campionati ma poi nessuno loro giocatore veniva mai convocato, si sono mai lamentati di questo?
TheTruth
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da TheTruth »

Mr Ian ha scritto: Sono d'accordo sulle aspettative "esagerate".
Però mi aspettavo almeno come obiettivo quello di formare su per giù 20 giocatori da Eccellenza, con l'obbligo che un 50% di loro avesse minutaggio garantito nella competizione...
Rapido elenco dei giocatori usciti l'anno scorso dall'accademia e la loro collocazione attuale:
Appiah (mogliano) Trotta (mogliano) Corazzi (mogliano) Buscema (capitolina) Riedo (rovigo) Traore (prato) Biancotti (prato) Manganiello (prato) Chalonec (san donà) Seno (san donà) Vian (san donà) Mbandà (calvisano) Torlai (reggio) Bernini (reggio) Di Giulio D. (lazio) Bruno (lazio) .. poi ci sono Iovenitti, Rettagliata, Flammini, Speranza, Gorla (L'aquila) Silva e Balocchi (Colorno) che giocano in Seria A1.. e sono 23 + i 9 che sono rimasti dall'anno scorso in accademia quest'anno fanno 32, per la strada se ne sono persi 2 Bellucci e Salerno.. E' vero che il minutaggio di quelli che giocano in eccellenza potrebbe essere un pò migliore.. ma quello dipende dagli allenatori dei club, che fanno le loro scelte giuste o sbagliate che siano!
Garryowen
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Garryowen »

Piuttosto, fra un po' ci sarà un altro "concorrente" che potrebbe distrarre gli accademici dal loro percorso verso il campionato italiano: la vita "civile".
Perché con quello che può offrire oggi la maggior parte dei club, non è assurdo ipotizzare che molti vengano attratti da un lavoro sicuro. Fortuna che c'è scarsità anche di quello... :lol:

Però, riportando qui quello che è stato già scritto da un'altra parte.
Alzi la mano chi si aspettava di vedere una squadra di 18-19enni trovarsi nelle prime posizioni della A1 quasi a metà campionato.
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JosephK.
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da JosephK. »

Garryowen ha scritto:Piuttosto, fra un po' ci sarà un altro "concorrente" che potrebbe distrarre gli accademici dal loro percorso verso il campionato italiano: la vita "civile".
Perché con quello che può offrire oggi la maggior parte dei club, non è assurdo ipotizzare che molti vengano attratti da un lavoro sicuro. Fortuna che c'è scarsità anche di quello... :lol:
Se persino uno come Simon Picone, grandissimo e sottovalutatissimo giocatore, a soli 31 anni, con 20 caps lascia oggi perché gli propongono un lavoro puoi capire quanto sia vero ciò che hai scritto...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Garryowen
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Garryowen »

JosephK. ha scritto:
Garryowen ha scritto:Piuttosto, fra un po' ci sarà un altro "concorrente" che potrebbe distrarre gli accademici dal loro percorso verso il campionato italiano: la vita "civile".
Perché con quello che può offrire oggi la maggior parte dei club, non è assurdo ipotizzare che molti vengano attratti da un lavoro sicuro. Fortuna che c'è scarsità anche di quello... :lol:
Se persino uno come Simon Picone, grandissimo e sottovalutatissimo giocatore, a soli 31 anni, con 20 caps lascia oggi perché gli propongono un lavoro puoi capire quanto sia vero ciò che hai scritto...
Se poi succedesse ai ragazzi dell'accademia si dovrebbe legittimamente parlare di investimenti andati in fumo.
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stilicone
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da stilicone »

Garryowen ha scritto:Però qui c'è un malinteso di fondo.
C'è qualcuno che pensava che istituendo l'Accademia si riuscisse in pochi anni ad arrivare in semifinale in un mondiale. Che un'Accademia dovesse produrre 20 giocatori internazionali all'anno.
Allora è inutile discutere
Magari io ragiono in modo superficiale, ma chiarisco che non mi aspetto 20 Parisse all'anno.
Però, su 30, diciamo che ne vorrei 25-27 in Eccellenza (a GIOCARE) e 3-5 in Celtic.
Vedasi il secondo elenco di Thetruth (a proposito, per avere quache dato in più ci sono gli asterischi nelle formazioni delle Nazionali e delle Zebre, non è così difficile.... Ma quella non è la risposta completa che io cercavo) : tra quelli usciti l'anno scorso, l'unico che gioca parecchio in Eccellenza è Mbanda (e Buscema, che però sta in una situazione un po' particolare).
Se l'Eccellenza avesse ricevuto 25 buoni giocatori all'anno usciti dall'Accadenia, il livello dovrebbe essere senz'altro migliore. Ma forse, quelli che escono dall'Accademia non sono poi granchè migliori degli altri giocatori italiani che non l'hanno fatta.
E, venendo alla Nazionale, Benvenuti o Gori ci sarebbero arrivati comunque, presumibilmente, anche senza Tirrenia.
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jimmy9
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Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da jimmy9 »

Mi sembra che riassumendo la discussione delle ultime 2 pagine sulle accademie con tutti i vari punti di vista esposti si possa dire che qualcosa di buono producono ma che c'è tantissimo da migliorare. Non si può considerare un punto di partenza l'inizio della formazione 'accademica' a 17 anni o più. Bisogna iniziare a curare la crescita iniziando dal minirugby,allora si che le accademie avrebbero un senso se gestite in maniera professionale. Le lacune dei nostri giocatori riguardano le skill più tecniche, quelle della gestione dell'ovale attraverso le mani e del passaggio e della tattica. Perchè rispetto alle nazioni che contano la formazione dei nostri ragazzini non è di qualità. Dobbiamo per forza partire da li,non c'è altro sistema possibile ,altrimenti le lacune di insegnamenti approssimativi se le porteranno dietro per tutta la loro carriera. Basta vedere uno dei giocatori simbolo delle accademie,Venditti , non sà passare la palla..
GiorgioXT
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Iscritto il: 19 mag 2004, 0:00

Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da GiorgioXT »

Tutti i giocatori che hanno frequentato (o no) l'accademia di Tirrenia e che consideriamo di alto livello, che hanno raggiunto la nazionale, e che si sono meritati l livello, sono stati formati molto di più dal campionato nazionale under 19 prima e under 20 poi (stessa struttura, solo cambio di nome) dal 2007 al 2010; Favero, Benvenuti, Venditti, Manici, Chillon, Sarto, Iannone , Trevisan ecc. ecc. , hanno fatto le loro presenze in eccellenza e sono realmente cresciuti.

Però quel campionato è stato cancellato contro il volere delle società, mentre l'esigenza di un momento di incontro al più alto livello possibile , ma ad armi pari (non quello che è l'Accademia in A1 ) c'è comunque , non sarà mica un caso che tutte le nazioni rugbysticamente evolute ce l'hanno …e ce l'hanno perché è semplicemente il metodo migliore e più efficiente per formare giocatori e poterli selezionare.
Ilgorgo
Messaggi: 21218
Iscritto il: 21 lug 2005, 0:00

Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Ilgorgo »

La Gazzetta dello Sport dice che le partite primaverili della nazionale maggiore saranno
7 giugno a Suva (Fiji)
14 giugno ad Apia (Samoa)
21 giugno a Tokyo (Giappone)
http://www.onrugby.it/2013/12/31/test-m ... -giappone/

Tre partite molto incerte, mi sembra. Le nostre avversarie saranno nel bel mezzo della Pacific Cup; in pratica giocheranno contro gli azzurri durante i loro turni di riposo (la Pacific Cup prevede due gironi da tre squadre -Sam, Fij, Ton/Jap, Usa, Can-, quindi a ogni giornata due squadre riposano)

Come testa a testa storico con queste tre avversarie, l'Italia dovrà…
difendere il vantaggio di 5-4 appena conquistato sulle Fiji (non sarà facile)
cercare di accorciare lo svantaggio di 1-3 con le Samoa (non sarà facile)
cercare di mantenere un percorso netto con il Giappone, con il quale siamo in vantaggio 4-0 (non sarà facile)
Mr Ian
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Iscritto il: 2 feb 2012, 16:20

Re: Le prospettive della nazionale, 6N ed altro

Messaggio da Mr Ian »

Ilgorgo ha scritto:La Gazzetta dello Sport dice che le partite primaverili della nazionale maggiore saranno
7 giugno a Suva (Fiji)
14 giugno ad Apia (Samoa)
21 giugno a Tokyo (Giappone)
http://www.onrugby.it/2013/12/31/test-m ... -giappone/

Tre partite molto incerte, mi sembra. Le nostre avversarie saranno nel bel mezzo della Pacific Cup; in pratica giocheranno contro gli azzurri durante i loro turni di riposo (la Pacific Cup prevede due gironi da tre squadre -Sam, Fij, Ton/Jap, Usa, Can-, quindi a ogni giornata due squadre riposano)

Come testa a testa storico con queste tre avversarie, l'Italia dovrà…
difendere il vantaggio di 5-4 appena conquistato sulle Fiji (non sarà facile)
cercare di accorciare lo svantaggio di 1-3 con le Samoa (non sarà facile)
cercare di mantenere un percorso netto con il Giappone, con il quale siamo in vantaggio 4-0 (non sarà facile)
Giappone in costante crescita, un pò l'Italia degli anni 2000
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