Sarto avra' anche fatto qualche errore, ma e' giovane e, soprattuto, e' l'unico a far fuori mezza difesa avversaria: voto comunque alto. Mc LEan ha datomgrande sicurezza e ha fatto belle ripartenze, CAmpagnaro sta crescendo anche lui. Ma, quando gli avanti subiscono, tutta la squadra subisce, quindi bisogna riacquistare competitivita' li'. E poi, con MInto e Zanni i breakdown sono numerosi ad ogni partita, nele ultime due partite non ne abbiamo fatto uno: cosi' diventa difficile giocare contro chiunque, figuriamoci contro le prime della classe. Infine, mi e' sembrato in questo 6N che Inghilterra e Irlanda abbiano avuto una superiore velocita' di circolazione di palla: li' secondo me, bisognerebbe cercare di lavorare molto per migliorare anche li'Ale_86 ha scritto:jpriv ha scritto:Alcune cose positive: Sarto a 11 e McLean a 15, ma anche Campagnaro a 13
Si, ecco, andrei piano a incensare i nostri giovani, che han fatto un torneo forse meno peggio degli altri, ma hanno carenze da vendere rispetto ai pari-caps esteri. Quel pastrocchio Inglese all'inizio del primo tempo con Sarto che si invola nei loro 22 poteva e doveva diventare meta, se solo Sarto avesse alzato la testa. E tanti errori del genere ci sono stati bene o male da tutti i giovani, compreso Furno, Esposito, Derbyshire e via dicendo. Non è che siamo a rose e fiori neanche lì
Bilancio sei nazioni
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jpriv
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Re: Bilancio sei nazioni
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oldprussians
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Re: Bilancio sei nazioni
Beh Brunel e incavolato nero!
http://www.gazzetta.it/Rugby/15-03-2014 ... 2400.shtml
Non si e arreso.... Ma punta il dito....
http://www.gazzetta.it/Rugby/15-03-2014 ... 2400.shtml
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TEONE
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Re: Bilancio sei nazioni
Brunel è un galantuomo.oldprussians ha scritto:Beh Brunel e incavolato nero!
http://www.gazzetta.it/Rugby/15-03-2014 ... 2400.shtml
Non si e arreso.... Ma punta il dito....
ed è anche competente. Più di molti qua sopra, sicuramente molto (ma molto molto molto) più di me.
E' ovvio che i problemi nascono dalla base. la federazione non ha mai fatto niente in questo senso, nonostante l'interesse e i praticanti siano bene o male cresciuti negli ultimi anni.
insomma, siamo in Italia. putroppo neppure il sistema rugby è esente dalle note problematiche che ci affliggono in ogni settore.
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Re: Bilancio sei nazioni
però la scozia ha giocato quasi tutta la partita in 14jimmy9 ha scritto:noi siam messi male ma la Scozia anche non scherza: 3-51 : 4 nazioni + 2 reggimoccolo
Padre nostro che sei nei cieli | restaci pure | quanto a noi resteremo sulla terra | che a volte è così bella. (J. Prevert)
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Re: Bilancio sei nazioni
Poco da dire.
Il torneo del Sei Nazioni di quest'anno si è via via trasformato in un torneo di una nazionale sperimentale.
Poco amalgama, appena i senatori della mischia hanno dovuto lasciare liberi i loro posti per infortunio.
Linea dei trequarti molto giovane e anch'essa tendente a giocare poco di squadra.
Brunel si è trovato a dover gestire la transizione che forse sperava avvenisse dopo la RWC 2015 già adesso.
I gravi infortuni di Minto e Morisi hanno tolto di mezzo -forse per sempre- due ottimi prospetti, ed ora non ci resta che Sarto (che a me ricorda Shine Horgan con un pelo di potenza in più).
Altri giovani si spera che crescano, ma non sembrano veri campionissimi.
Insomma, non penso che l'immediato futuro sia così roseo, concordo con il fatto che l'incertezza sul rugby di vertice abbia condizionato non poco gli azzurri più esperti.
Occorre ripensare alcune cose (contratti centralizzati? partecipazione delle accademie al torneo eccellenza? un po' di rugby seven per attrarre una maggiore quota di ragazzi?...) e tornare un po' con i piedi in terra. la strada da fare è ancora lunga.
Il torneo del Sei Nazioni di quest'anno si è via via trasformato in un torneo di una nazionale sperimentale.
Poco amalgama, appena i senatori della mischia hanno dovuto lasciare liberi i loro posti per infortunio.
Linea dei trequarti molto giovane e anch'essa tendente a giocare poco di squadra.
Brunel si è trovato a dover gestire la transizione che forse sperava avvenisse dopo la RWC 2015 già adesso.
I gravi infortuni di Minto e Morisi hanno tolto di mezzo -forse per sempre- due ottimi prospetti, ed ora non ci resta che Sarto (che a me ricorda Shine Horgan con un pelo di potenza in più).
Altri giovani si spera che crescano, ma non sembrano veri campionissimi.
Insomma, non penso che l'immediato futuro sia così roseo, concordo con il fatto che l'incertezza sul rugby di vertice abbia condizionato non poco gli azzurri più esperti.
Occorre ripensare alcune cose (contratti centralizzati? partecipazione delle accademie al torneo eccellenza? un po' di rugby seven per attrarre una maggiore quota di ragazzi?...) e tornare un po' con i piedi in terra. la strada da fare è ancora lunga.
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Bigmatch
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Re: Bilancio sei nazioni
Su McLean non sono daccordo: sia l'estremo inglese sia quello irlandese non trovavano nessuna opposizione alle loro avanzate, in pratica era come se il nostro estremo non ci fosse.jpriv ha scritto:Ale_86 ha scritto:jpriv ha scritto:Alcune cose positive: Sarto a 11 e McLean a 15, ma anche Campagnaro a 13
Mc LEan ha datomgrande sicurezza e ha fatto belle ripartenze, '
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fabrio13H
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Re: Bilancio sei nazioni
Qualcuno ha paventato l’ipotesi di finire a giocare nuovamente con Georgia, Romania, Russia e altre non di primo piano. Innanzitutto già da un bel po’ sto dicendo che sarebbe opportuno per vari motivi, anche tecnici (vd altri miei interventi), confrontarsi più spesso con quel tipo di nazionali e anche con qualche loro club. Poi: la situazione del movimento è che gli investimenti sono scarsi e in diminuzione pertanto, provando a parafrasare il piccolo-grande guru bianco-verde: “Se sei Walter Matthau è inutile che cerchi di conquistare le donne facendo il Cary Grant, invece se ti comporti da Walter Matthau vedrai che qualcuna la conquisti”. Ecco: basta correre dietro al Top14, alla Currie Cup e agli All Blacks, e cerchiamo invece di mantenere ciò che si è conquistato, ossia un livello che permetta di continuare ad avere alcune decine di giocatori di livello internazionale e una nazionale in grado di giocarsela alla pari con tutte le nazionali dall’Argentina/Scozia in giù e di fare qualche colpaccio ogni tanto con una grande.
Date le condizioni, colmo dell’incredibile per un liberale lontano dagli statalismi rossi e neri, vedrei meglio per il rugby italiano attuale, una struttura principalmente statale. In sintesi: HC, Celtic e Challange, giocate ciascuna da una selezione federale con solo sponsor tecnici e con obbligo di giocatori italiani di formazione italiana a 15,10 e 9 e massimo due avanti e un 3/4 straniero contemporaneamente in campo. Le selezioni, visto anche che sarebbero due/tre, potrebbero essere itineranti, cosa che probabilmente, aumenterebbe il numero di spettatori. Nessuna paura ma anzi incoraggiamento dell’andare a giocare all’estero sia per i giocatori formati sia ( e soprattutto) per i giovani, con solo obbligo di clausola liberatoria per eventuali impegni in nazionale. (mi pare più o meno la strada dell’argentina- rugby e di tutte le latino-americane nel soccer). Inoltre, almeno nella fase attuale, ben vengano club di gruppi militari in grado di mantenere un buon livello dei campionati permettendo a giocatori bravi ma non di livello internazionale, di dedicarsi al rugby in maniera professionale.
Il resto dei fondi federali: corsi per arbitri con obbligo di raggiungere un buon livello anche in lingua inglese, finanziamenti per i settori giovanili gestiti dai club in accordo con la Federazione, far di tutto per introdurre il rugby nelle scuole, per tutte queste cose tecnici stranieri di alto livello.
Insomma, si è provato ( e si prova ?!) a far diventare di massa il rugby con lo schema: alta visibilità con nazionale forte (direi sovradimensionata), partecipazione di buona (poi rivelatasi forse si e no, discreta) qualità alla Celtic/HC e ciò che sta sotto (si sperava/si spera) trascinato dal moto verso l’alto; perché non provare con lo schema: nazionale e selezioni di coppe “fortine” proporzionate a ciò che c’è sotto (cercando di non disperdere i passi fatti), molta cura di ciò che c’è sotto, soprattutto a livello giovanile e scolastico ipotizzando che proprio il formare una base “culturalmente” sensibile al rugby possa essere il trampolino per passi maggiori quando e se il rugby sarà in tal modo entrato maggiormente nel “sentire” di massa italiano.
Date le condizioni, colmo dell’incredibile per un liberale lontano dagli statalismi rossi e neri, vedrei meglio per il rugby italiano attuale, una struttura principalmente statale. In sintesi: HC, Celtic e Challange, giocate ciascuna da una selezione federale con solo sponsor tecnici e con obbligo di giocatori italiani di formazione italiana a 15,10 e 9 e massimo due avanti e un 3/4 straniero contemporaneamente in campo. Le selezioni, visto anche che sarebbero due/tre, potrebbero essere itineranti, cosa che probabilmente, aumenterebbe il numero di spettatori. Nessuna paura ma anzi incoraggiamento dell’andare a giocare all’estero sia per i giocatori formati sia ( e soprattutto) per i giovani, con solo obbligo di clausola liberatoria per eventuali impegni in nazionale. (mi pare più o meno la strada dell’argentina- rugby e di tutte le latino-americane nel soccer). Inoltre, almeno nella fase attuale, ben vengano club di gruppi militari in grado di mantenere un buon livello dei campionati permettendo a giocatori bravi ma non di livello internazionale, di dedicarsi al rugby in maniera professionale.
Il resto dei fondi federali: corsi per arbitri con obbligo di raggiungere un buon livello anche in lingua inglese, finanziamenti per i settori giovanili gestiti dai club in accordo con la Federazione, far di tutto per introdurre il rugby nelle scuole, per tutte queste cose tecnici stranieri di alto livello.
Insomma, si è provato ( e si prova ?!) a far diventare di massa il rugby con lo schema: alta visibilità con nazionale forte (direi sovradimensionata), partecipazione di buona (poi rivelatasi forse si e no, discreta) qualità alla Celtic/HC e ciò che sta sotto (si sperava/si spera) trascinato dal moto verso l’alto; perché non provare con lo schema: nazionale e selezioni di coppe “fortine” proporzionate a ciò che c’è sotto (cercando di non disperdere i passi fatti), molta cura di ciò che c’è sotto, soprattutto a livello giovanile e scolastico ipotizzando che proprio il formare una base “culturalmente” sensibile al rugby possa essere il trampolino per passi maggiori quando e se il rugby sarà in tal modo entrato maggiormente nel “sentire” di massa italiano.
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maniac
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Re: Bilancio sei nazioni
1) Chi definisce la Scozia una "squadra di bidoni" sta al rugby come io sto alla danza classica. Rispetto anzitutto, e si sappia che questi cosiddetti bidoni possono insegnare rugby "on to one" a tutto il ns movimento.
2) L'ossatura della nazionale è la Benetton Treviso, che lo scorso anno era in stato di grazia mentale e atletico. Quest'anno è l'esatto opposto. Chi segue il Pro12 immaginava quello che sarebbe successo.
3) E' comunque lecito fare qualche critica a Brunel, abbiamo giocato con due 8 e un 5 in terza linea (anche per colpa della scarsità di ricambi veramente all'altezza ai due lati della mischia), con l'Inghilterra ha fatto uscire una prima linea fino ad allora quasi dominante per un cambio preordinato oltretutto con un pilone dalla parte sbagliata. Masi fuori per un Garcia che ne vale il 10%. Inoltre a mio giudizio puoi anche stravolgere la linea difensiva per coprire i buchi della ns apertura, ma solo se questa vale 100 in attacco. Se questo in attacco non incide metti dentro il ragazzino a metà partita e di a tutti: "ragazzi adesso ognuno placca il suo".
2) L'ossatura della nazionale è la Benetton Treviso, che lo scorso anno era in stato di grazia mentale e atletico. Quest'anno è l'esatto opposto. Chi segue il Pro12 immaginava quello che sarebbe successo.
3) E' comunque lecito fare qualche critica a Brunel, abbiamo giocato con due 8 e un 5 in terza linea (anche per colpa della scarsità di ricambi veramente all'altezza ai due lati della mischia), con l'Inghilterra ha fatto uscire una prima linea fino ad allora quasi dominante per un cambio preordinato oltretutto con un pilone dalla parte sbagliata. Masi fuori per un Garcia che ne vale il 10%. Inoltre a mio giudizio puoi anche stravolgere la linea difensiva per coprire i buchi della ns apertura, ma solo se questa vale 100 in attacco. Se questo in attacco non incide metti dentro il ragazzino a metà partita e di a tutti: "ragazzi adesso ognuno placca il suo".
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topotto53
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Re: Bilancio sei nazioni
Io sono uno di quelli che ha definito gli scozzesi "bidoni"...(chiaramente entro l'ambito del sei nazioni)...e' evidente che la scozia, a livello di nazionale, e' la piu' scarsa del sei nazioni ( vedi articolo del daily telegraph fatto ai primi di febbraio, appena prima della,partita contro l'italia, in cui si prospettava un allontanamento della scozia dal torneo per manifesta inferiorita'..) e questo fa ancora piu' male aver perso a roma...perche' se perdiamo anche contro le piu' deboli...maniac ha scritto:1) Chi definisce la Scozia una "squadra di bidoni" sta al rugby come io sto alla danza classica. Rispetto anzitutto, e si sappia che questi cosiddetti bidoni possono insegnare rugby "on to one" a tutto il ns movimento.
2) L'ossatura della nazionale è la Benetton Treviso, che lo scorso anno era in stato di grazia mentale e atletico. Quest'anno è l'esatto opposto. Chi segue il Pro12 immaginava quello che sarebbe successo.
3) E' comunque lecito fare qualche critica a Brunel, abbiamo giocato con due 8 e un 5 in terza linea (anche per colpa della scarsità di ricambi veramente all'altezza ai due lati della mischia), con l'Inghilterra ha fatto uscire una prima linea fino ad allora quasi dominante per un cambio preordinato oltretutto con un pilone dalla parte sbagliata. Masi fuori per un Garcia che ne vale il 10%. Inoltre a mio giudizio puoi anche stravolgere la linea difensiva per coprire i buchi della ns apertura, ma solo se questa vale 100 in attacco. Se questo in attacco non incide metti dentro il ragazzino a metà partita e di a tutti: "ragazzi adesso ognuno placca il suo".
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topotto53
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Re: Bilancio sei nazioni
Anche in altri forum / blog qualcuno la pensa come me..
http://www.ilneroilrugby.it/2014/03/16/ ... -ne-fuori/
http://www.ilneroilrugby.it/2014/03/16/ ... -ne-fuori/
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Squilibrio
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- Iscritto il: 28 lug 2006, 20:35
Re: Bilancio sei nazioni
Si perfetto la colpa è sempre del selezionatore, scusate ma che colpe ha brunel se abbiamo dei giocatori che non placcano, non mettono pressione, che aspettano e guardano il giocatore andare in meta? I risultati sono la conseguenza di una serie di fattori tra cui anche quella mentale del non sapere cosa si farà domani ma c’è anche la stanchezza dei giocatori, il grosso del gruppo gioca ininterrottamente da anni senza mai fermarsi, farà un mese scarso di ferie in estate. Guardiamo quante partite in un anno gioca un italiano e quante invece ne fa un top player di qualsiasi altra nazionale. Fino allo scorso anno le cose andavano meglio perché il nucleo centrale della nazionale cioè Treviso, attuava un massitto turnover.
Ultima cosa, è vero siamo senza gioco, siamo stanchi, c’è qualche giovane acerbo ma che non ha sfigurato, anche il Galles qualche anno fa arrivò ultimo perdendo contro di noi al 6 nazioni ma l’anno successivo fece il grande slam. Ora non voglio dire che arriveremo primi il prossimo anno ma ormai questo staff e questo nucleo devono arrivare fino alla coppa del mondo, cambiare adesso sarebbe deleterio…. Tra l’altro a chi mette in dubbio il fatto che brunel non giri è chiaro che è in evidente malafede perché Brunel a differenza di Mallet da quando è arrivato in Italia va a vedere una marea di partite non solo di celtic ma anche di eccellenza, visita le società…. Diamo tempo al tempo
Ultima cosa, è vero siamo senza gioco, siamo stanchi, c’è qualche giovane acerbo ma che non ha sfigurato, anche il Galles qualche anno fa arrivò ultimo perdendo contro di noi al 6 nazioni ma l’anno successivo fece il grande slam. Ora non voglio dire che arriveremo primi il prossimo anno ma ormai questo staff e questo nucleo devono arrivare fino alla coppa del mondo, cambiare adesso sarebbe deleterio…. Tra l’altro a chi mette in dubbio il fatto che brunel non giri è chiaro che è in evidente malafede perché Brunel a differenza di Mallet da quando è arrivato in Italia va a vedere una marea di partite non solo di celtic ma anche di eccellenza, visita le società…. Diamo tempo al tempo
- Hap
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- Iscritto il: 3 feb 2010, 16:49
Re: Bilancio sei nazioni
Brunel andrà giudicato quando avrà a disposizione una rosa decente di giocatori, in uno stato di forma psicofisica decente.
La prova è il 6N dell'anno scorso.
Tutto il resto è speculare su cose che non si conoscono.
Il giorno in cui prenderemo imbarcate con il Gatland di turno in panchina mi verrà da ridere fortissimo.
La prova è il 6N dell'anno scorso.
Tutto il resto è speculare su cose che non si conoscono.
Il giorno in cui prenderemo imbarcate con il Gatland di turno in panchina mi verrà da ridere fortissimo.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
-
JosephK.
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- Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19
Re: Bilancio sei nazioni
Ci sono due fattori: il primo è che abbiamo ammazzato la Benetton Treviso. Poco altro da dire, oggi Gavazzi incontra Zambelli prima di Zatta, con teoricamente Treviso che secondo le sue stesse parole aveva la prelazione. Treviso sono sono mesi che chiede di programmare con un minimo di certezza, voleva continuare e si poteva andare avanti con l'ossatura azzura di Treviso non solo mantenuta ma rafforzata. E non è solo una questione di problemi di Celtic, è anche che chi ci comanda è un politicante arrogante che si comporta da Luigi XIV. Si dovrebbe pensare tutti al futuro del movimento non alle ripicche personali. Abbiamo più soldi in tasca ma abbiamo distrutto 2 squadre e 4 anni di esperienza in 4 anni.
Ora si riparte da un nuovo anno zero, non so se con Treviso o con Rovigo, vediamo se distruggiamo anche Rovigo. Siamo sempre quelli dell'"anno zero", quelli che costruiscono per distruggere e, ripeto, non possiamo usare solo la scusa della "situazione generale". E' anche la nostra piccolezza umana e tecnico-manageriale che porta a questo, perché i soldi ci sono e sono anche tanti.
Oltre a questo primo fattore c'è anche Brunel. Non si può nascondere i suoi errori, robe visibili che è giusto mostrare:
- non ci ha fatto minimamente giocare per il guadagno territoriale, abbiamo usato il piede praticamente mai, sempre alla mano, con off load assassini anche nei nostri 15 metri. Recuperiamo la palla dopo 10 minuti di difesa e la perdiamo per il primo passaggio assurdo dentro i 22.
- abbiamo quasi nessuna idea di gioco in attacco, l'unico sprazzo di "progetto tattico" mi è sembrato l'utilizzo in qualche fase di Mc Lean come seconda apertura o "playmaker", mi pare un po' poco.
- dov'è chi allena la mischia? C'è un allenatore di mischia e touche?
- Se si preferisce Garcia a MAsi, perché Masi "è un estremo", pur in condizioni di non certo abbondanza, allora qualche responsabilità tecnica non può non esserci.
- se hai un pilone destro rotto e uno al 50% e non ne convochi un altro ma vai a giocare con l'Inghilterra "programmando" il sinistro da spostare a destra, è anche responsabilità tua di tecnico aver fatto questo errore.
Ora si riparte da un nuovo anno zero, non so se con Treviso o con Rovigo, vediamo se distruggiamo anche Rovigo. Siamo sempre quelli dell'"anno zero", quelli che costruiscono per distruggere e, ripeto, non possiamo usare solo la scusa della "situazione generale". E' anche la nostra piccolezza umana e tecnico-manageriale che porta a questo, perché i soldi ci sono e sono anche tanti.
Oltre a questo primo fattore c'è anche Brunel. Non si può nascondere i suoi errori, robe visibili che è giusto mostrare:
- non ci ha fatto minimamente giocare per il guadagno territoriale, abbiamo usato il piede praticamente mai, sempre alla mano, con off load assassini anche nei nostri 15 metri. Recuperiamo la palla dopo 10 minuti di difesa e la perdiamo per il primo passaggio assurdo dentro i 22.
- abbiamo quasi nessuna idea di gioco in attacco, l'unico sprazzo di "progetto tattico" mi è sembrato l'utilizzo in qualche fase di Mc Lean come seconda apertura o "playmaker", mi pare un po' poco.
- dov'è chi allena la mischia? C'è un allenatore di mischia e touche?
- Se si preferisce Garcia a MAsi, perché Masi "è un estremo", pur in condizioni di non certo abbondanza, allora qualche responsabilità tecnica non può non esserci.
- se hai un pilone destro rotto e uno al 50% e non ne convochi un altro ma vai a giocare con l'Inghilterra "programmando" il sinistro da spostare a destra, è anche responsabilità tua di tecnico aver fatto questo errore.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
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-
Garryowen
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- Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13
Re: Bilancio sei nazioni
Ecco, bene.Hap ha scritto:Brunel andrà giudicato quando avrà a disposizione una rosa decente di giocatori, in uno stato di forma psicofisica decente.
La prova è il 6N dell'anno scorso.
Tutto il resto è speculare su cose che non si conoscono.
Il giorno in cui prenderemo imbarcate con il Gatland di turno in panchina mi verrà da ridere fortissimo.
Mi sembrava strano che nessuno la pensasse come me...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
- Hap
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- Iscritto il: 3 feb 2010, 16:49
Re: Bilancio sei nazioni
Un articolo sensato:
http://www.onrugby.it/2014/03/17/soldi- ... otografia/
Guarda caso, a Brunel, non si fa il minimo riferimento.
http://www.onrugby.it/2014/03/17/soldi- ... otografia/
Guarda caso, a Brunel, non si fa il minimo riferimento.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.