Lo sto scrivendo in tutte le salse, a costo di sembrare noioso...Garryowen ha scritto:Ecco, bene.Hap ha scritto:Brunel andrà giudicato quando avrà a disposizione una rosa decente di giocatori, in uno stato di forma psicofisica decente.
La prova è il 6N dell'anno scorso.
Tutto il resto è speculare su cose che non si conoscono.
Il giorno in cui prenderemo imbarcate con il Gatland di turno in panchina mi verrà da ridere fortissimo.
Mi sembrava strano che nessuno la pensasse come me...
Bilancio sei nazioni
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- Hap
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Re: Bilancio sei nazioni
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
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Garryowen
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Re: Bilancio sei nazioni
Se cominciamo a scrivere queste cose, travisiamo la realtà.JosephK. ha scritto:Ci sono due fattori: il primo è che abbiamo ammazzato la Benetton Treviso.
Mancanza di euri. E' questo, in estrema sintesi, che ha "ammazzato" le franchigie.
Motivi diversi (Aironi, il "tradimento" dei soci - Benetton, uno sponsor che vuole ridurre il suo contributo), però la sostanza è quella.
Badate bene, la mancanza di soldi era già dalle fondamenta. Vi ricordate che il requisito di ingresso era un budget di 8 milioni per ciascuna franchigia? Mai in nessuna delle 4 stagioni le due franchigie hanno messo in campo una somma del genere. Poi sono arrivati anche quei fattori che dicevamo.
Sull'impossibilità di programmare, è vero. Ma mica è colpa di Gavazzi. Guardate quando è arrivata la certezza della partecipazione, guardate la data.
In realtà, Treviso quando VUOLE VERAMENTE programmare, sa come e quando farlo. Adesso però non c'erano i soldi.
Vi ricordate l'ultimo anno di Treviso in Super 10? Avevano già la squadra da Celtic League, ed avevano ancor meno certezze di oggi. La Celtic era ancor meno sicura di oggi, perché alcuni nel board non ci volevano proprio. Eppure a Treviso hanno scommesso sul futuro, hanno programmato ed hanno avuto ragione. Ripeto, la situazione era ancor meno "sicura" di oggi, però c'erano I SOLDI.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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aperturaestremo
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Re: Bilancio sei nazioni
Se mi avessero detto nel 2000 che 14 anni dopo il nostro ingresso saremmo stati più o meno al punto di partenza (il 6N di quest'anno è paragonabile nei numeri ai primi due), avendo come obiettivo sempre e solo quello di evitare il cucchiaio, avrei detto "lasciamo perdere". Sono molto amareggiato. Dello stato attuale del rugby italiano Brunel non ha nessunissima colpa.
E però temo che la sua epoca sia finita col drop di Duncan Weir, paradossalmente uno dei giocatori più scarsi che io abbia mai visto a questi livelli. A questi livelli un autentico bidone, tanto per chiarire. Avevamo giocato male, malissimo, contro la Scozia ma se avessimo vinto nessuno avrebbe potuto rimproverarci niente e tutti quei discorsi su Brunel che cerca di darci un gioco, sulla condizione psicofisica degli azzurri, sul pasticcio celtico, avrebbero avuto un loro perché. Avremmo fatto un 6N in linea con le nostre possibilità e le difficili condizioni al contorno, compresi i vari infortuni. Avremmo potuto disquisire sull'antigioco di Mallett -che, parere personale, ci aveva capiti come nazione rugbistica molto più di Brunel- e sul gioco spumeggiante e bellissimo di Brunel. Avremmo potuto anche dire che i trequarti messi da Brunel (Sarto, Esposito, Campagnaro) sono bravissimi ma che non sanno placcare (troppo placcaggi sbagliati tra i 3, poi magari Esposito ne fa uno spettacolare su May e tutti si ricordano solo di quello, ma troppi buchi difensivi). Quella sconfitta segna invece una delle pagine più orribile del nostro rugby, quella è colpa di Brunel, almeno in parte, vedi i cambi ritardati e l'approccio mentale sbagliato. Da lì siamo in caduta libera, senza paracadute, con Parisse che accusa Allan, con Brunel che cambia la mediana salvo poi togliere Orquera all'inizio della ripresa. A questo punto Brunel via, altrimenti la caduta continua. E ad Hap dico: con Gatland (e con Mallett) avremmo preso grandi imbarcate lo stesso, ma non avremmo mai perso contro quella Scozia. Tenere Brunel sarebbe continuare la caduta, almeno proviamo, pur fra mille difficoltà, a frenare. Brunel via, altrimenti è tempo perso.
E però temo che la sua epoca sia finita col drop di Duncan Weir, paradossalmente uno dei giocatori più scarsi che io abbia mai visto a questi livelli. A questi livelli un autentico bidone, tanto per chiarire. Avevamo giocato male, malissimo, contro la Scozia ma se avessimo vinto nessuno avrebbe potuto rimproverarci niente e tutti quei discorsi su Brunel che cerca di darci un gioco, sulla condizione psicofisica degli azzurri, sul pasticcio celtico, avrebbero avuto un loro perché. Avremmo fatto un 6N in linea con le nostre possibilità e le difficili condizioni al contorno, compresi i vari infortuni. Avremmo potuto disquisire sull'antigioco di Mallett -che, parere personale, ci aveva capiti come nazione rugbistica molto più di Brunel- e sul gioco spumeggiante e bellissimo di Brunel. Avremmo potuto anche dire che i trequarti messi da Brunel (Sarto, Esposito, Campagnaro) sono bravissimi ma che non sanno placcare (troppo placcaggi sbagliati tra i 3, poi magari Esposito ne fa uno spettacolare su May e tutti si ricordano solo di quello, ma troppi buchi difensivi). Quella sconfitta segna invece una delle pagine più orribile del nostro rugby, quella è colpa di Brunel, almeno in parte, vedi i cambi ritardati e l'approccio mentale sbagliato. Da lì siamo in caduta libera, senza paracadute, con Parisse che accusa Allan, con Brunel che cambia la mediana salvo poi togliere Orquera all'inizio della ripresa. A questo punto Brunel via, altrimenti la caduta continua. E ad Hap dico: con Gatland (e con Mallett) avremmo preso grandi imbarcate lo stesso, ma non avremmo mai perso contro quella Scozia. Tenere Brunel sarebbe continuare la caduta, almeno proviamo, pur fra mille difficoltà, a frenare. Brunel via, altrimenti è tempo perso.
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Re: Bilancio sei nazioni
C'è poco da dire, il nostro 6N era scritto nella qualità della partecipazione alla Celtic. Scarsa. Poi, la chiave reale, almeno nella vittoria-sconfitta con la Scozia e nei passivi con le altre squadre, è l'assenza nel pacchetto degli uomini-cardine dell'anno scorso (lo stratosferico Favaro, Minto, Derbyshire ed il Zanni a quei livelli) che, secondo me è alla base della più grande defaillance di quest'anno, ovvero il gioco delle terze linee. Poi, è vero, ci sono altri settori deficitari, ma è quello che ha rappresentato, per me, il vero tracollo rispetto all'anno scorso.
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Garryowen
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Re: Bilancio sei nazioni
Bisognerebbe recuperare quello originale. Sembra interessante ed equilibrato, anche se ci sono, naturalmente, cose opinabili.Hap ha scritto:Un articolo sensato:
http://www.onrugby.it/2014/03/17/soldi- ... otografia/
Guarda caso, a Brunel, non si fa il minimo riferimento.
A me per esempio è saltato all'occhio il bilancio degli "oriundi". Gli "oriundi" della nazionale sono sempre quelli, non è che ne arrivino di continuo. Il problema è che gli italiani non sono così bravi da portargli via il posto in squadra.
Però quest'anno più di una volta le franchigie sono scese in campo con tutti italiani o quasi
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Re: Bilancio sei nazioni
Si possono fare tutti i discorsi del mondo su Brunel, che io stesso ho criticato per alcune scelte (Garcia e il pilone dx in primis) ma ritengo, e ne sono convinto, che sul disastro di quest'anno abbia il 10% delle responsabilità.
Abbiamo giocato tutto il torneo senza un reparto di terza linea stabile, competitivo e bilanciato. In quella che ormai è la fase più importante del gioco, il breakdown, non puoi permetterti di non essere al 100%. Si è visto e l'abbiamo pagata carissima, perdi il breakdown -> non hai mai inerzia -> zero palloni -> fai 200 placcaggi a partita e al 60' sei morto.
Questo a mio parere pesa molto di più di tutte le scelte Allan/Orquera o Masi/Garcia.
Sono d'accordo invece sul discorso dei piloni ma non nella forma in cui l'avete esposto voi. A mio parere l'errore si era già evidenziato mesi fa nella scarsa integrazione nei 23 di Chistolini.
Abbiamo giocato tutto il torneo senza un reparto di terza linea stabile, competitivo e bilanciato. In quella che ormai è la fase più importante del gioco, il breakdown, non puoi permetterti di non essere al 100%. Si è visto e l'abbiamo pagata carissima, perdi il breakdown -> non hai mai inerzia -> zero palloni -> fai 200 placcaggi a partita e al 60' sei morto.
Questo a mio parere pesa molto di più di tutte le scelte Allan/Orquera o Masi/Garcia.
Sono d'accordo invece sul discorso dei piloni ma non nella forma in cui l'avete esposto voi. A mio parere l'errore si era già evidenziato mesi fa nella scarsa integrazione nei 23 di Chistolini.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
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TommyHowlett
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Re: Bilancio sei nazioni
Mamma mia quanta cattiveria!aperturaestremo ha scritto:Se mi avessero detto nel 2000 che 14 anni dopo il nostro ingresso saremmo stati più o meno al punto di partenza (il 6N di quest'anno è paragonabile nei numeri ai primi due), avendo come obiettivo sempre e solo quello di evitare il cucchiaio, avrei detto "lasciamo perdere". Sono molto amareggiato. Dello stato attuale del rugby italiano Brunel non ha nessunissima colpa.
E però temo che la sua epoca sia finita col drop di Duncan Weir, paradossalmente uno dei giocatori più scarsi che io abbia mai visto a questi livelli. A questi livelli un autentico bidone, tanto per chiarire. Avevamo giocato male, malissimo, contro la Scozia ma se avessimo vinto nessuno avrebbe potuto rimproverarci niente e tutti quei discorsi su Brunel che cerca di darci un gioco, sulla condizione psicofisica degli azzurri, sul pasticcio celtico, avrebbero avuto un loro perché. Avremmo fatto un 6N in linea con le nostre possibilità e le difficili condizioni al contorno, compresi i vari infortuni. Avremmo potuto disquisire sull'antigioco di Mallett -che, parere personale, ci aveva capiti come nazione rugbistica molto più di Brunel- e sul gioco spumeggiante e bellissimo di Brunel. Avremmo potuto anche dire che i trequarti messi da Brunel (Sarto, Esposito, Campagnaro) sono bravissimi ma che non sanno placcare (troppo placcaggi sbagliati tra i 3, poi magari Esposito ne fa uno spettacolare su May e tutti si ricordano solo di quello, ma troppi buchi difensivi). Quella sconfitta segna invece una delle pagine più orribile del nostro rugby, quella è colpa di Brunel, almeno in parte, vedi i cambi ritardati e l'approccio mentale sbagliato. Da lì siamo in caduta libera, senza paracadute, con Parisse che accusa Allan, con Brunel che cambia la mediana salvo poi togliere Orquera all'inizio della ripresa. A questo punto Brunel via, altrimenti la caduta continua. E ad Hap dico: con Gatland (e con Mallett) avremmo preso grandi imbarcate lo stesso, ma non avremmo mai perso contro quella Scozia. Tenere Brunel sarebbe continuare la caduta, almeno proviamo, pur fra mille difficoltà, a frenare. Brunel via, altrimenti è tempo perso.
Vero, i numeri alla fine dicono 0 punti in classifica con annesso whitewash, ma paragonare questa annata alle nostre prime ce ne vuole. Se no altro perché oggi siamo tuti incazzati mentre allora eravamo come i giapponesi di mai dire Banzai che più ne prendono e più sorridono.
Appurato che le negatività sono state ampiamente trattate in questo forum, vediamo di essere positivi e trovare qualche spunto di ottimismo; innanzitutto le tre mezze partite giocate contro Galles, Francia e Scozia in cui abbiamo tenuto testa e a tratti sovrastato gli avversari in parecchi se non tutti i fondamentali. Quindi, se ci siamo riusciti vuol dire che la qualità di base c'è, sia come uomini che come gioco. E poi non dimentichiamo i giovanotti buttati in campo da protagonisti, con tutti i limiti del caso sia chiaro, e l'aver finalmente tra le mani un mediano di apertura giovanissimo e dal grande potenziale (con un aggiustatina sulle punizioni, magari sarebbe già perfetto). Infine, forse la cosa più importante, abbiamo Jaques Brunel, che molti vorrebbero mandar via (per chi e cosa poi non l'ho ancora capito); sappiamo tutti benissimo che lui non è il colpevole della disfatta ma forse facciamo finta di non capire che lui è l'unico tecnico che abbiamo mai avuto in grado di sapere come funziona un movimento rugbystico fatto come Dio comanda, l'unico che non ha paura di confrontarsi con i capoccioni della federazione e chiedere e pretendere risposte alle sue domande. Se il nostro obiettivo, a sentire parecchio nel forum, era ed è quello di battere la Scozia per essere soddisfatti, beh, preferisco finire a zero punti un 6N ma nel contempo mettere a nudo una volta per tutte le reali potenzialità e i tanti difetti del nostro movimento per fare finalmente quel salto di qualità che ci possa portare a competere con squadre un po' più forti degli scozzesi.
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
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aperturaestremo
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Re: Bilancio sei nazioni
Il mio paragone col 6N del 2001 era squisitamente numerico. Resta il fatto che dopo 14 anni il nostro obiettivo è sempre e solo quello di evitare il cucchiaio. Anche tu poi parli di Galles, Francia e Scozia. Sono d'accordo con te che con Galles e Francia non abbiamo giocato male, ma appunto la Scozia è stata la svolta, purtroppo in negativo. Non ho mai detto che sono felice e soddisfatto se battiamo la Scozia, anche io vorrei essere competitivo per il titolo del 6N e non solo per battere gli highlander, ho scritto però che se avessimo vinto quella partita avremmo fatto un 6N all'altezza delle nostre possibilità, tenuto conto del nostro reale valore, della difficile situazione celtica, della scarsa condizione fisica di molto giocatori e dei tanti infortuni che ci hanno colpito, come hanno giustamente sottolineato anche altri forumisti. Invece quella sconfitta ci ha buttato a terra. Contro l'Inghilterra la squadra è entrata in campo solo per limitare i danni, non ha nemmeno provato non dico a vincere ma a giocarsela, atteggiamento assurdo. Sono contrario ai fischi, ma per la prima volta ho avuto la tentazione di fischiare gli azzurri e la loro inquietante passività. E' mancata reattività come forse mai negli ultimi 6-7 anni (forse solo un Francia-Italia 50-8 al Flaminio nel 2009, anche lì all'ultima giornata). Non so chi possa prendere il posto di Brunel, ma tenerlo mi sembra come tenere Schettino al timone, il disastro è scritto, almeno secondo me. E' chiaro che bisogna fare un discorso completo, tenere conto del movimento, del rugby di base, del numero dei tesserati, delle risorse, della mancanza di tecnici italiani validi, ma, ripeto, questi discorsi pur giustissimi avrebbero avuto un peso molto più forte se avessimo battuto la Scozia, come era nelle nostre possibilità. Rimangono validi e attuali, ma a fronte della partita contro la Scozia, non possono essere usati come alibi da Brunel, o per evitare una discussione sul futuro del nostro selezionatore.TommyHowlett ha scritto:Mamma mia quanta cattiveria!aperturaestremo ha scritto:Se mi avessero detto nel 2000 che 14 anni dopo il nostro ingresso saremmo stati più o meno al punto di partenza (il 6N di quest'anno è paragonabile nei numeri ai primi due), avendo come obiettivo sempre e solo quello di evitare il cucchiaio, avrei detto "lasciamo perdere". Sono molto amareggiato. Dello stato attuale del rugby italiano Brunel non ha nessunissima colpa.
E però temo che la sua epoca sia finita col drop di Duncan Weir, paradossalmente uno dei giocatori più scarsi che io abbia mai visto a questi livelli. A questi livelli un autentico bidone, tanto per chiarire. Avevamo giocato male, malissimo, contro la Scozia ma se avessimo vinto nessuno avrebbe potuto rimproverarci niente e tutti quei discorsi su Brunel che cerca di darci un gioco, sulla condizione psicofisica degli azzurri, sul pasticcio celtico, avrebbero avuto un loro perché. Avremmo fatto un 6N in linea con le nostre possibilità e le difficili condizioni al contorno, compresi i vari infortuni. Avremmo potuto disquisire sull'antigioco di Mallett -che, parere personale, ci aveva capiti come nazione rugbistica molto più di Brunel- e sul gioco spumeggiante e bellissimo di Brunel. Avremmo potuto anche dire che i trequarti messi da Brunel (Sarto, Esposito, Campagnaro) sono bravissimi ma che non sanno placcare (troppo placcaggi sbagliati tra i 3, poi magari Esposito ne fa uno spettacolare su May e tutti si ricordano solo di quello, ma troppi buchi difensivi). Quella sconfitta segna invece una delle pagine più orribile del nostro rugby, quella è colpa di Brunel, almeno in parte, vedi i cambi ritardati e l'approccio mentale sbagliato. Da lì siamo in caduta libera, senza paracadute, con Parisse che accusa Allan, con Brunel che cambia la mediana salvo poi togliere Orquera all'inizio della ripresa. A questo punto Brunel via, altrimenti la caduta continua. E ad Hap dico: con Gatland (e con Mallett) avremmo preso grandi imbarcate lo stesso, ma non avremmo mai perso contro quella Scozia. Tenere Brunel sarebbe continuare la caduta, almeno proviamo, pur fra mille difficoltà, a frenare. Brunel via, altrimenti è tempo perso.
Vero, i numeri alla fine dicono 0 punti in classifica con annesso whitewash, ma paragonare questa annata alle nostre prime ce ne vuole. Se no altro perché oggi siamo tuti incazzati mentre allora eravamo come i giapponesi di mai dire Banzai che più ne prendono e più sorridono.
Appurato che le negatività sono state ampiamente trattate in questo forum, vediamo di essere positivi e trovare qualche spunto di ottimismo; innanzitutto le tre mezze partite giocate contro Galles, Francia e Scozia in cui abbiamo tenuto testa e a tratti sovrastato gli avversari in parecchi se non tutti i fondamentali. Quindi, se ci siamo riusciti vuol dire che la qualità di base c'è, sia come uomini che come gioco. E poi non dimentichiamo i giovanotti buttati in campo da protagonisti, con tutti i limiti del caso sia chiaro, e l'aver finalmente tra le mani un mediano di apertura giovanissimo e dal grande potenziale (con un aggiustatina sulle punizioni, magari sarebbe già perfetto). Infine, forse la cosa più importante, abbiamo Jaques Brunel, che molti vorrebbero mandar via (per chi e cosa poi non l'ho ancora capito); sappiamo tutti benissimo che lui non è il colpevole della disfatta ma forse facciamo finta di non capire che lui è l'unico tecnico che abbiamo mai avuto in grado di sapere come funziona un movimento rugbystico fatto come Dio comanda, l'unico che non ha paura di confrontarsi con i capoccioni della federazione e chiedere e pretendere risposte alle sue domande. Se il nostro obiettivo, a sentire parecchio nel forum, era ed è quello di battere la Scozia per essere soddisfatti, beh, preferisco finire a zero punti un 6N ma nel contempo mettere a nudo una volta per tutte le reali potenzialità e i tanti difetti del nostro movimento per fare finalmente quel salto di qualità che ci possa portare a competere con squadre un po' più forti degli scozzesi.
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aperturaestremo
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Re: Bilancio sei nazioni
Quanto alla cattiveria, è vero, ma siamo su un forum, non al festival dell'amicizia. E a proposito di cattiveria, ti dirò che forse ne vedevo più nei primi anni: avevamo conquistato il frutto proibito e volevamo dimostrare di averlo meritato, le critiche dei britannici, che mettevano sempre in dubbio la legittimità sportiva della nostra partecipazione, ci pungolavano, perdevamo 80-6 (o circa) ma ce la mettevamo tutta. Sabato invece ho visto una squadra che non vedeva l'ora di farla finita, senza rabbia, senza cattiveria, ormai giocare contro l'Inghilterra (o l'Irlanda) non è più una cosa speciale, ormai ci giochiamo tutti gli anni, sabato squadra insolitamente molle, con atteggiamento che anche i francesi di rugbyrama hanno censurato.
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Emanuele II
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Re: Bilancio sei nazioni
E questo dipende dall'allenatore o dalla fragilità mentale dei giocatori?
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Squilibrio
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- Iscritto il: 28 lug 2006, 20:35
Re: Bilancio sei nazioni
Eppure adesso sembra sia l’unico colpevole insieme a Brunel, addirittura semplici tifosi di una squadra di eccellenza arrivano a promuovere l’unione di tutte le tifoserie italiane per chiedere a gran voce le immediate dimissioni di Gavazzi come se in questo anno e mezzo fossimo peggiorati di un botto grazie solo a lui….. le insofferenze si moltiplicano nella penisola, però guardando la mappa geografica si nota che chi prima era foraggiato ora si lamenta, rimpiange il vecchio…. La campagna elettorale è già iniziata, si tenterà un improbabile rientro di Dondi?Garryowen ha scritto:Sull'impossibilità di programmare, è vero. Ma mica è colpa di Gavazzi. Guardate quando è arrivata la certezza della partecipazione, guardate la data.
Interessante poi il suo pensiero sulla situazione, l’unica sua autocritica è il fatto che ha demandato la gestione tecnica…. Come se fosse lui l’unico salvatore e l’unico che ha meriti per il salto di qualità….
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JosephK.
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- Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19
Re: Bilancio sei nazioni
Garryowen ha scritto:Se cominciamo a scrivere queste cose, travisiamo la realtà.JosephK. ha scritto:Ci sono due fattori: il primo è che abbiamo ammazzato la Benetton Treviso.
Mancanza di euri. E' questo, in estrema sintesi, che ha "ammazzato" le franchigie.
Motivi diversi (Aironi, il "tradimento" dei soci - Benetton, uno sponsor che vuole ridurre il suo contributo), però la sostanza è quella.
Badate bene, la mancanza di soldi era già dalle fondamenta. Vi ricordate che il requisito di ingresso era un budget di 8 milioni per ciascuna franchigia? Mai in nessuna delle 4 stagioni le due franchigie hanno messo in campo una somma del genere. Poi sono arrivati anche quei fattori che dicevamo.
Sull'impossibilità di programmare, è vero. Ma mica è colpa di Gavazzi. Guardate quando è arrivata la certezza della partecipazione, guardate la data.
In realtà, Treviso quando VUOLE VERAMENTE programmare, sa come e quando farlo. Adesso però non c'erano i soldi.
Vi ricordate l'ultimo anno di Treviso in Super 10? Avevano già la squadra da Celtic League, ed avevano ancor meno certezze di oggi. La Celtic era ancor meno sicura di oggi, perché alcuni nel board non ci volevano proprio. Eppure a Treviso hanno scommesso sul futuro, hanno programmato ed hanno avuto ragione. Ripeto, la situazione era ancor meno "sicura" di oggi, però c'erano I SOLDI.
Ascoltami; chiedevano (Treviso 4 milioni) che magicamente sono comparsi dopo che hanno detto "ok basta ce ne andiamo". Sono l'unico team che ha dato risultati e il 6 nazioni dell'anno scorso, meraviglioso in termini di risultati (vedasi mete prese rispetto a quelle di quest'anno è frutto di quel blocco di giocatori che in campionato andava alla grande. Tv ha battuto Munster quest'anno, non si sono improvvisamente imbrocchiti, è che da una parte c'è il sistema Fir, quello che (articolo di Calandri su Repubblica) ha speso 400 milioni in 14 anni per ritrovarsi come all'inizio, quello che centralizza, quello che i club sono un'opnione, dall'altra c'è uno dei rari sponsor privati e una struttura collaudata. Non sto dicendo che Tv non sbaglia, sto dicendo che da parte Fir, "pur nella situazione di incertezza generale", si poteva concordare un piano B per cui Treviso poteva firmare i nazionali, dare un filo di certezza, dire "ragazzi se non si fa così state qua comunque che possiamo fare in quest'altra maniera. E non ditemi che il piano B è il ritorno all'Eccellenza, per altro la stessa Eccellenza di ora.
Si sono create mila accademie, si è è fatto morire una squadra (con fuga di gente come Furno, Masi, Nick WIlliams), ora forse se ne fa morire un'altra, abbiamo perso un posto in Heineken e uno in Amlin, e il minimo che si può dire è che in un orizzonte di tempo molto lungo, con tantissimi soldi a disposizione, questa classe dirigente ha fallito.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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topotto53
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Re: Bilancio sei nazioni
Scusate... Questo 3d si intitola BILANCIO SEI NAZIONI.. Che cavolo c' entrano queste infinite elucubrazioni sul treviso, gavazzi, le accademie etc etc....solo un anno fa eravamo quarti e bastonavamo irlanda e francia e, quasi, inghilterra ed australia...il movimento rugbistico italico era uguale un anno fa come ora...il sei nazioni e' stato un fallimento perche' si e ' inceppato qualcosa nella mente e nel corpo dei nostri giocatori e brunel da un anno, non riesce a capire il perche'.....l'italia, nazionale, e' in questo momento, piu' forte della scozia e,a mio,parere, anche dell' argentina vista a roma..eppure contro queste due squadre si e' PERSO! !!! Brunel non e' stato capace di trasformare quello che,secondo me, e' stato un netto passo in avanti dal punto di vista del gioco, in un meccanismo per vincere....ha peggiorato la qualita' difensiva che mallet, il tantomvituperato mallet, ci aveva consegnato, non ha curato o non ha saputo curare e capire le difficolta' della mischia, ha fatto in molte partite cambi sbagliati in mimenti poco opportuni o non li ha fatti al momento buono, ma SOPRATUTTO, le ultime tre partite perse stanno a dimostrare che la squadra non lo segue piu'.....si puo' perdere, ma le ultime tre partite si sono perse senza giocare, senza lottare, senza idee..nell ultime 11 partite giocate, si sono viste buone azioni nei venti minuti della ripresa contro il sudafrica, qualche sprazzo contro la scozia sempre in SA, i primi dieci minuti contro l'australia a roma, un venti minuti contro il galles e un ventitrenta minuti contro la francia...FACENDO LA SOMMA circa una partita intera su undici...veramente poco..la mia sensazione e' che, per una serie di cose e di fatti, i nostri giocatori non abbiano piu' voglia di giocare e di ascoltare brunel...a questo punto occorre fare un bel repulisti di alcuni giocatori, ma non credo che brunel abbia questo coraggio...e' il limite di molti CT..quando si affezionano ad un gruppo, fanno fatica a mandarli via
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Garryowen
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Re: Bilancio sei nazioni
Ti rispondo riportando la considerazione fatta da un altro nel topic sui Dogi:JosephK. ha scritto:
Ascoltami; chiedevano (Treviso 4 milioni) che magicamente sono comparsi dopo che hanno detto "ok basta ce ne andiamo". Sono l'unico team che ha dato risultati e il 6 nazioni dell'anno scorso, meraviglioso in termini di risultati (vedasi mete prese rispetto a quelle di quest'anno è frutto di quel blocco di giocatori che in campionato andava alla grande. Tv ha battuto Munster quest'anno, non si sono improvvisamente imbrocchiti, è che da una parte c'è il sistema Fir, quello che (articolo di Calandri su Repubblica) ha speso 400 milioni in 14 anni per ritrovarsi come all'inizio, quello che centralizza, quello che i club sono un'opnione, dall'altra c'è uno dei rari sponsor privati e una struttura collaudata. Non sto dicendo che Tv non sbaglia, sto dicendo che da parte Fir, "pur nella situazione di incertezza generale", si poteva concordare un piano B per cui Treviso poteva firmare i nazionali, dare un filo di certezza, dire "ragazzi se non si fa così state qua comunque che possiamo fare in quest'altra maniera. E non ditemi che il piano B è il ritorno all'Eccellenza, per altro la stessa Eccellenza di ora.
Si sono create mila accademie, si è è fatto morire una squadra (con fuga di gente come Furno, Masi, Nick WIlliams), ora forse se ne fa morire un'altra, abbiamo perso un posto in Heineken e uno in Amlin, e il minimo che si può dire è che in un orizzonte di tempo molto lungo, con tantissimi soldi a disposizione, questa classe dirigente ha fallito.
Non c'entra nulla chi ha battuto Treviso.stilicone ha scritto:Così a occhio, senza voler offendere, quacuno in Veneto voleva fare il fr...con il c..o degl altri, della serie armiamoci e partite.
Ho apprezzato l'articolo di Calandri e non ho mai detto che la FIR non abbia buttato via i soldi o non abbia commesso errori. Volevo dire soltanto che la federazione ha il dovere di trattare tutti allo stesso modo.
Se ha buttato un pacco di milioni a me dà fastidio se ne butta altri quattro con un club privato. Se il club rappresentasse tutti i club del Veneto e se ci fosse un'effettiva collaborazione con la FIR, sarebbe un altro discorso. Così sarebbe giusto, ne darei pure più di quattro di milioni, così, tanto per avere la soddisfazione di puntare ai play off.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
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Garryowen
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Re: Bilancio sei nazioni
Credo che per chi, come il sottoscritto, pensa che Brunel abbia una responsabilità piuttosto ridotta per questa situazione, sia lecito parlare di altre possibili causetopotto53 ha scritto:Scusate... Questo 3d si intitola BILANCIO SEI NAZIONI...
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