Settori giovanili a chi l\'oscar del migliore?

magopiccolo · Messaggio da **magopiccolo** » 30 ago 2005, 13:02

Ho fatto le giovanili qualche anno fa alla Tarvisium e conosco bene il panorama Veneto, meno bene il resto d\'Italia.
 
 PETRARCA è il miglior viavaio italiano si per qualità che per quantità (alcuni ragazzi hanno numeri altissimi di maglia 45,52,... questo perchè ricevevano da giovanissimi il n° di maglia e col tempo guadagnavano il posto in campo), preparatissimi fisicamente e tecnicamente, grande mischia.
 
 BENETTON anche loro grande viavaio in 16 avevano 3 squadre, tradiizionalmente poco inclini al placcaggio ma i migliori in fase offensiva(specie 3/4).
 
 ROVIGO duri, duri, duri
 
 Va detto che queste squadre si rafforzano salendo di under prendendo giocatori da realtà limitrofe, es fratelli Dallan(Asolo), Dal Maso (Badia).
 SAN DONA\' le mischi più grosse viste in una giovanile U18(sopra 800 Kg tranquillamente).
 TARVISIUM come il vino si va ad annate, da scarsine a ottime(prime 6/8 d\'Italia).
 MIRANO simile a San Donà, grandi mischie.
 Poi PAESE, BADIA, CASALE, MIRANO ottime.
 
 In giro per l\'Italia AQUILA a livello delle prime tre, per zone Milano, Roma, Brescia e buono anche il Benevento
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Bacioci · Messaggio da **Bacioci** » 30 ago 2005, 13:40

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 30-08-2005 alle ore 12:54, bobo67 wrote:
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 30-08-2005 alle ore 12:19, Bacioci wrote:
 Da noi, però, il problema non è molto quello di far conoscere il rugby, ma quello di trattenere i ragazzi dopo una certa età e, contemporaneamente di \"strapparli\" a pallavolo, basket e, naturalmente calcio che sono tutti sport più \"morbidi\", dove il sacrificio richiesto è sicuramente minore.
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 
 Penso sia un problema che accomuna molte realtà rugbystiche italiane.
 Quest\'anno per voi sarà sicuramente l\'anno della verifica definitiva sulla bontà di quanto fatto nei settori giovanili per trattenere le risorse umane.
 Non dimentichiamoci che avrete la concorenza spietata di uno sport che attraverso le sirene del grande guadagno e della notorietà miete continue vittime negli altri sport e da quest\'anno ha pure la visibilità massima attraverso il campionato di serie A, ovviamente parlo del calcio.
 
 R.
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 Non credo sia diverso dagli altri anni. Da noi il calcio non è così potente come in altre parti. Parlo soprattutto di Treviso città, dove di appassionati del Treviso calcio ce ne sono davvero pochi. I ragazzi trevigiani preferiscono il basket. Il problema è quando vai in provincia, perchè lì è come il resto d\'Italia: calcio e poi tutto il resto molto dietro (a parte qualche isola felice). In più il Treviso calcio giocherà a Padova, per cui questo dovrebbe (mi auguro) tenere lontani molti bimbi dallo stadio.
 Invece spero che l\'anno zero sarà il prossimo con l\'entrata (scusa mi sto toccando per scaramazia!) di Treviso nella Celtic League. Sono proprio curioso di vedere l\'effetto.
 Per dirti, (io non c\'ero perchè ero negli USA), i giornali parlano di 2000 persone per vedere il 12 agosto (!) Benetton-Northampton. Non male direi!

pam · Messaggio da **pam** » 30 ago 2005, 15:11

Caro Bobo, complimenti, veramente un bell\'argomento.
 C\'è solo un problema: è migliore il settore giovanle che vince o quello che nasce? Come paragonare il settore giovanile di una zona feconda e ricca di club, tradizione e giocatori, con quello di un\'altra zona in cui il rugby è la cenerentola?
 Tutto questo non per rompere i c*******, ma solo per dire che ogni settore giovanile meriterebbe una medaglia, anzi, UN MEDAGLIONE!

pam
 
 P.S. Viva le mamme dell\'U7 (di solito sono le più giovani....

)

Bacioci · Messaggio da **Bacioci** » 30 ago 2005, 15:20

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 30-08-2005 alle ore 15:11, pamagri wrote:
 Caro Bobo, complimenti, veramente un bell\'argomento.
 C\'è solo un problema: è migliore il settore giovanle che vince o quello che nasce? Come paragonare il settore giovanile di una zona feconda e ricca di club, tradizione e giocatori, con quello di un\'altra zona in cui il rugby è la cenerentola?
 Tutto questo non per rompere i c*******, ma solo per dire che ogni settore giovanile meriterebbe una medaglia, anzi, UN MEDAGLIONE!

pam
 
 P.S. Viva le mamme dell\'U7 (di solito sono le più giovani....

)
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 Vecchio porco!
 Scusa, ma non ho resistito a iniziare una nuova stagione di \"scontri\" con te con un bel insulto!!!

Putroppo devo darti ragione :-Y . Ogni allenatore/dirigente/accompagnatore/ecc. di un settore giovanile va lodato! Hanno tutti la mia più sincera ammirazione. E\' vero che non si deve mai giudicare un settore giovanile da una vittoria o da una sconfitta. A mio parere un settore giovanile è buono se NEL TEMPO riesce a mantenersi costantemente a buon livello. Questo vuol dire che:
 1) ha sempre un numero sufficiente di bambini (quindi la fase di reclutamento è buona)
 2) indipendentemente dalle annate (che, si sa, possono essere più o meno floride), se mantiene uno standard buono vuol dire che ha degli educatori/allenatori che insegnano bene il rugby.

roxhano · Messaggio da **roxhano** » 30 ago 2005, 15:20

anche le babysitters!!!!!!!!!!!!!!!!

keis · Messaggio da **keis** » 30 ago 2005, 17:19

Questo argomento deve sempre restare in primo piano.
 
 Purtroppo c\'è sempre più precedenza per le beghe, le chiacchiere e le biscardate.
 
 Sarebbe molto meglio che questo bellissimo sito (ed annesso forum) fosse soprattutto palestra di proposte e di aggregazione di chi il rugby - vari livelli - lo fa.
 
 Rilancio un mio pallino, relativo alla modalità di computo del punteggio nei campionati giovanili nella regione di Cordoba, passato prssochè inosservato nel logorroico vaniloquiare che caratterizza da un po\' di tempo i dibattiti:
 
 Puntuación: 2 puntos por partido ganado, 1 punto por partido perdido, 1 punto por conducta de jugadores (sin expulsados ni amonestados), 1 punto de conducta externa, 1 punto por 5 o mas cambios a los que ficharon 20 o más jugadores, por 4 cambios a los que ficharon 19 jugadores y por 3 cambios los que ficharon menos de 18 jugadores y 1 punto por 4 o mas tries hechos
 
 
 Traduzione:
 Punteggio:
 2 punti per partita vinta,
 
 1 punto per partita persa,
 
 1 punto per buona condotta dei giocatori (nessuno espulso nè ammonito),
 
 1 punto per condotta esterna (riferito a allenatori/genitori),
 
 1 punto per 5 o più cambi fatti per le squadre che abbiano iscritto 20 o più giocatori ,4 o più cambi fatti dalle squadre che abbiano iscritto 19 giocatori e per 3 cambi per le squadre che abbiano iscritto 18 giocatori.
 
 1 punto per 4 o più mete realizate .
 
 Come dire:
 1) è più importante la crescita della cultura sportiva, della correttezza sia in campo che fuori piuttosto che il risultato immediato,
 2) non c\'è qualità senza quantità, premiare le squadre che hanno più giocatori, a patto che li facciano giocare tutti, e non solo i (presunti) campioncini che farebbero vincere la partita.
 
 Da noi no, si è preso di peso il punteggio del \"Super 12\", agonismo e competitività esasperati applicati per esempio ad un Petrarca -Villadose under 15 che finisca 130 - 0: 5 punti al Petrarca e 0 al Villadose che magari per la prima volta con sacrifici immani riesce a mettere a referto qualche giocatore in panchina, ma questo conta poco.
 
 Mi è capitato di presentarlo anche ad un Consigliere federale con un e.mail, ma non so se l\'abbia letto.
 
 Voi cosa ne pensate ?
 
 Per restare all\'argomento sono ogni anno ammirato da qualità tecnica e sportiva di Prato e Benevento. I grandi club mi pare privilegino il risultato in sè sulla crescita dei ragazzi. Può darsi che sia solo invidia, ma me lo diceva anche un tecnico delle squadre superiori.
 Ringraziamo alessandroviola per l\'apprezzamento, ricordando che il Valsugana è ancora meglio di noi ....

bear8 · Messaggio da **bear8** » 30 ago 2005, 17:39

che dire keis!
 l\'esempio da tè riportato è ciò che ci vorrebbe per tenersi stretti anche i pochi giovincelli che entrano nel nostro mondo!
 ....ma fino a quando gli obiettivi sono entrare in un torneo che manco sappiamo se vorranno che noi ci partecipiamo(celtic),penso che potrai dire,scrivere o mandare mail a chiunque in teoria dovrebbe saperlo già che la strada da seguire è quella,ma il risultato sarà il muro di gomma!
 cosa fare?
 niente!continuare per la strada che si ritiene giusta e sperare che quando il castello cadrà,si potrà essere il piccolo pezzo di legno dove i naufraghi si attaccheranno per non finire annegati.....triste consolazione,ma se si ama il rebi è doveroso percorrere quella strada.. :-Y :-Y :-Y :-Y :-Y
 
 
 
 
 ciaooo :-Y

jattaforasteka · Messaggio da **jattaforasteka** » 30 ago 2005, 18:42

Io penso che questo sistema di punteggio tenda ad aumentare il numero e quindi la quantità dei giocatori e non la qualità, quindi a creare piu\' supporters educati ma per creare dei buoni giocatori non è detto che il sistema funzioni, guarda quanti aquilani giocano in top ten, nell\'amichevole di ieri ce n\'erano almeno 5 in campo, qui da noi i praticanti delle giovanili non sono mai tantissimi, ma quelli che vanno avanti sono effettivamente la crema-
 
 di sassi in strada ce ne son tanti ma se vogliamo del succo dobbiamo spremere i limoni non i sassi, cioè bisogna preparare innanzitutto dei buoni educatori del minirugby e poi dei buoni allenatori per gli anni successivi... questa è la formula vincente (forse) e magari abbinata al tuo sistema di punteggio potrebbe dare risultati ottimali.
 E\' ingiusto assegnar punti a chi schiera dei sassi in campo, ma i sassi servono per camminarci sopra se sparsi sulla strada permettono di non interrarsi i piedi.
 
 mac
 
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 30-08-2005 alle ore 17:19, keis wrote:
 Questo argomento deve sempre restare in primo piano.
 
 Purtroppo c\'è sempre più precedenza per le beghe, le chiacchiere e le biscardate.
 
 Sarebbe molto meglio che questo bellissimo sito (ed annesso forum) fosse soprattutto palestra di proposte e di aggregazione di chi il rugby - vari livelli - lo fa.
 
 Rilancio un mio pallino, relativo alla modalità di computo del punteggio nei campionati giovanili nella regione di Cordoba, passato prssochè inosservato nel logorroico vaniloquiare che caratterizza da un po\' di tempo i dibattiti:
 
 Puntuación: 2 puntos por partido ganado, 1 punto por partido perdido, 1 punto por conducta de jugadores (sin expulsados ni amonestados), 1 punto de conducta externa, 1 punto por 5 o mas cambios a los que ficharon 20 o más jugadores, por 4 cambios a los que ficharon 19 jugadores y por 3 cambios los que ficharon menos de 18 jugadores y 1 punto por 4 o mas tries hechos
 
 
 Traduzione:
 Punteggio:
 2 punti per partita vinta,
 
 1 punto per partita persa,
 
 1 punto per buona condotta dei giocatori (nessuno espulso nè ammonito),
 
 1 punto per condotta esterna (riferito a allenatori/genitori),
 
 1 punto per 5 o più cambi fatti per le squadre che abbiano iscritto 20 o più giocatori ,4 o più cambi fatti dalle squadre che abbiano iscritto 19 giocatori e per 3 cambi per le squadre che abbiano iscritto 18 giocatori.
 
 1 punto per 4 o più mete realizate .
 
 Come dire:
 1) è più importante la crescita della cultura sportiva, della correttezza sia in campo che fuori piuttosto che il risultato immediato,
 2) non c\'è qualità senza quantità, premiare le squadre che hanno più giocatori, a patto che li facciano giocare tutti, e non solo i (presunti) campioncini che farebbero vincere la partita.
 
 Da noi no, si è preso di peso il punteggio del \"Super 12\", agonismo e competitività esasperati applicati per esempio ad un Petrarca -Villadose under 15 che finisca 130 - 0: 5 punti al Petrarca e 0 al Villadose che magari per la prima volta con sacrifici immani riesce a mettere a referto qualche giocatore in panchina, ma questo conta poco.
 
 Mi è capitato di presentarlo anche ad un Consigliere federale con un e.mail, ma non so se l\'abbia letto.
 
 Voi cosa ne pensate ?
 
 Per restare all\'argomento sono ogni anno ammirato da qualità tecnica e sportiva di Prato e Benevento. I grandi club mi pare privilegino il risultato in sè sulla crescita dei ragazzi. Può darsi che sia solo invidia, ma me lo diceva anche un tecnico delle squadre superiori.
 Ringraziamo alessandroviola per l\'apprezzamento, ricordando che il Valsugana è ancora meglio di noi ....
 
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keis · Messaggio da **keis** » 30 ago 2005, 19:01

Allora:
 
 1) se questa modalità di punteggio fosse quella del campionato finlandese o greco, potrei nutrire qualche dubbio sulla sua utilità ai fini qualitativi, ma venendo da Cordoba e dintorni non mi pare possa essere messo in discussione circa gli esiti.........
 
 2)argomento fondamentale: creare giocatori, più se ne creano e meglio è. Ci sono (molti) allenatori che farebbero giocare sempre e solo gli stessi. Hanno già deciso a 13 anni chi è brocco e chi fenomeno. E se si sbagliava ed ha fatto marcire in panchina un talento solo perchè nel suo ruolo giocava il figlio dello sponsor ?
 Con le leggi bisogna spesso imporre una ragionevolezza tanto evidente quanto irraggiungibile per alcuni.
 
 
 3)altro argomento fondamentale: crescita del movimento in generale per partecipazione, cultura sportiva, rispetto dell\'avversario etc etc. \"Creare supporter educati\" non mi sembra obbiettivo da poco, anche perchè in questa maniera tra \"supporter educati\" si possono reclutare dirigenti, arbitri, di cui mi pare ci sia gran bisogno.
 
 Nella mia società l\'allenatore della under 15 (ci gioca mio figlio) ha sempre fatto giocare tutti i ragazzi nel foglio gara (quasi sempre 20). Ha creato nella squadra un ambiente splendido, i ragazzi aumentano mese dopo mese, anno dopo anno ed è nostro dovere non lasciare indietro nessuno.
 
 I risultati arriveranno.

THAKER · Messaggio da **THAKER** » 30 ago 2005, 19:14

Vicenza mi sta sempre più simaptica come realtà...
 
 Mac, saranno anche sassi ma non Limoni, ma preferisco avere un campo di pietre, che una sola pianticella di limoni.
 
 Lavorando sul campo, prima o poi arriveremo ad avere una limonaia.
 
 <IMG SRC="http://www.parcoaltogarda.net/media/amb ... monaia.jpg"><IMG SRC="http://www.parcoaltogarda.net/media/amb ... /foto1.jpg">
 Limonaia Pra\' della Fam
 
 La limonaia è in genere esposta verso Sud-Est ed è circondata su tre lati da alte muraglie. Numerosi pilastri, posti su ripiani terrazzati sostengono una fitta orditura di travi in legno su cui durante il periodo novembre - marzo, si fissano assi e vetrate per riparare i limoni dal freddo. Poeticamente chiamate \"giardini\", le limonaie ebbero origine nel XIII secolo, quando si introdusse la coltivazione degli agrumi anche sul Garda.
 
 Nacquero queste caratteristiche grandi \"serre\" atte a proteggere le preziose piantagioni dai possibili rigori invernali. Gli abitanti rivieraschi, tenaci contadini, rustici barcaioli, pescatori per sopravvivenza, si trasformarono in \"giardinieri\".
 
 L\'economia complessiva ne risentì positivamente dato che la produzione risultava abbondante, qualitativamente pregiata e destinata, con buon profitto, quasi esclusivamente all\'esportazione verso i paesi centro europei. Con sudore e costanza, facendo tesoro anno dopo anno di ogni esperienza che consentisse di migliorare la coltivazione, i \"giardinieri\" perfezionarono la struttura della limonaia per renderla sempre più razionale e produttiva. Il Garda divenne così la zona di produzione di agrumi per scopo commerciale più settentrionale del mondo.

alessandroviola · Messaggio da **alessandroviola** » 31 ago 2005, 7:46

E\' un normalissimo e comprensibilissimo problema di impostazione: le società di vertice vogliono giocatori di alto livello e solo giocatori di alto livello (il resto a loro non interessa), altre realtà preferiscono creare rugbysti, indipendentemente dal livello che raggiungeranno nella loro carriera. Questa impostazione, chiaramente, espone a subire \"furti\" dalla più vicina società di vertice alla quale interessano solo giocatori di alto livello.
 Il mondo è bello perchè è vario.

pam · Messaggio da **pam** » 31 ago 2005, 7:56

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 30-08-2005 alle ore 15:20, Bacioci wrote:
 
 Vecchio porco!
 .................
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 Giddap...

anche stavolta mi hai riconosciuto.... :-Y
 buona giornata
 pam

Bigio · Messaggio da **Bigio** » 31 ago 2005, 8:07

Una domanda keis: i punti extra risultato, (quelli per la buona condotta e il cambio dei giocatori) sono sempre assegnati alla fine degli incontri?
 Bgo

egon · Messaggio da **egon** » 31 ago 2005, 9:05

Trovo apprezzabile il discorso di Keis.
 Tempo addietro, lessi un interessante articolo postato da Thaker a proposito del rapporto tra \"educazione e sport\".
 Ve lo ripropongo perché credo che vada nella direzione tracciata da Keis.
 
 
 
 <A HREF="http://www.rugby.it/modules.php?name=Ne ... =5583#1465" TARGET="_blank">http://www.rugby.it/modules.php?name=Ne ... 83#1465</A>
 
 
 Tra allenatori e piccoli atleti tanto rispetto e la ricerca della creatività
 
 thaker scrive: \"EDUCAZIONE E SPORT - Giornale di Brescia
 SOIANO - Il tema era sicuramente interessante e la partecipazione al convegno «Il dirigente sportivo, l’allenatore: tecnici o educatori?», organizzato dall’Assessorato allo sport della Provincia di Brescia è stata assoluta. Ma l’obiettivo è ricaduto non tanto sulla figura dell’allenatore o del tecnico, comunque ampiamente dibattuta, quanto piuttosto sulla complessità del ragazzo tra gli undici ed i quattordici anni, avviato allo sport e guardato come «strumento» da impiegare e non da formare nell’attività sportiva. Così nascono le fabbriche dei «piccoli uomini», dalle quali non uscirà forse mai un atleta.
 
 «Si dimentica spesso - dice il presidente nazionale dei medici sportivi, Maurizio Casasco - la rivoluzione della trasformazione nei ragazzi dagli otto ai 14 anni e si trascura la necessità dello screening medico sportivo attitudinale che faccia il punto sugli aspetti psicofisici: a livello endocrino, dal punto di vista etico, fisico, psicologico. Spesso si sottovaluta la necessità di formazione e di codificaziane di attività dei dirigenti sportivi. È volontariato cui si deve essere grati, ma al quale dobbiamo ancora molto». Lo psicologo Giuseppe Righini ricorda che lo sport è soprattutto creatività. «È assurdo oltre che impossibile essere creativi a comando». Ogni sportivo ha un suo linguaggio motorio, Esso non va costretto, né limitato. Francesco Pellegrini riporta il discorso sulla figura dei tecnici e degli allenatori ricordando che è per il bambino una figura di riferimento perché «portatore sano di competenza», perché «adulto extra familiare», perché «conoscitore e competente». Giovanni Paolo II viene ricordato dal responsabile diocesano delle attività degli oratori don Marco Mori. Ricevendo nel 2000 un gruppo di atleti disse: «Lo sport è senza dubbio un bene ed il bene del gioco può essere una parte importante del bene del mondo». Don Mori rammenta che lo sport è soprattutto «gioco», poi può essere tutto il resto. Ma nel gioco ogni ragazzo deve passare dall’«io» al «noi», «noi» non è la somma dell’«io» più «io» più «io», ma è coralità. Chiudono il convegno, ben diretto dal moderatore Pietro Pace, una mamma, Raffaella Bagozzi, il direttore di uno sportweb dott. Marco Firmo, Domenico Renga responsabile dello sport per il Comune di Toscolano, Massimo Ronchi sindaco di Roè Volciano, Angiolino Rodelli, funzionario dell’Assessorato allo sport della Provincia. \"
 
 Postato il Wednesday, 01 June @ 01:08:40 CEST di amministratore
 
 
 
 
 Giuliana

Bigio · Messaggio da **Bigio** » 31 ago 2005, 9:12

Giuliana...belle parole! ma se poi non vengono i risultati rimangono belle parole! Purtroppo è così! ed è difficlie spiegarlo prima di tutto ai bimbi! diciamo che questo può essere un canovaccio, una filosofia, ma non può restare questo. Io ci credo a quelle parole, ma poi se non schiero la U 13...mi penalizzano e quell\'età i ragazzi sono i primi a volere i risultati altrimenti se ne vanno.
 Bgo
 
 p.s. scusa la durezza...è un periodaccio, come avrete capito da altri post