Settori giovanili a chi l\'oscar del migliore?
Moderatore: Emy77
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keis
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Mi pare che qualcuno stia fraintendendo alcuni concetti:
<BR>
<BR>I ragazzi crescono e maturano in un ambiente sportivo sano. E\' un\'esperienza fondamentale dell\'infanzia e dell\'adolescenza.
<BR>
<BR>Il miglioramento di sè fa parte di questa crescita, i risultati sono importanti per verificare la propria crescita e per dare soddisfazione e/o stimolo a migliorare ulteriormente.
<BR>
<BR>Parlo di <b>risultati</b>, non di <b>vittorie</b>. Un risultato per una società è un gruppo unito, che rispetta i compagni, gli avversari e le regole.
<BR>Posso <b>vincere </b> domenica telefonando al sabato sera sera al ragazzo strappato all\'atletica che a 14 anni pesa 80 chili e fa 12\" nei 100 metri, ma non ho conseguito alcun <b>risultato</b>. Tanto più se lo metto al posto di chi si è allenato tutta la settimana....chi è senza peccato scagli la prima pietra.
<BR>
<BR>E\' giusto ed importante dare peso ai risultati, al raggiungimento dell\'obbiettivo, avendo stabilito in partenza qual è.
<BR>
<BR>I ragazzi senza stimoli ed obbiettivi si stancano ed abbandonano.
<BR>
<BR>Ma succederebbe lo stesso se stessero in un corpo di ballo o in un coro. E lì non ci sono classifiche, ma ci sono l\'eccellenza e la soddisfazione da un lato e la mediocrità e la frustrazione dall\'altro.
<BR>
<BR>Nello sport c\'è un bellissimo sistema di stilare la scala di valori che si chiama punteggio.
<BR>
<BR>Si tratta di allargare il concetto di risultato, senza considerare esclusivamente se ho segnato più di te, ma se ho conseguito altri \"traguardi\" per numero e continuità di ragazzi che giocano, loro correttezza, livello di educazione di chi sta attorno al campo.
<BR>
<BR>C\'è una bella differenza tra il non drammatizzare sconfitta o esaltarsi per la vittoria della domenica ed il \"buttarla in vacca\".
<BR>
<BR>Sono valori che nei nostri opuscoli di propaganda per raccogliere nuovi adepti ripetiamo spesso, ma devono trovare maggiore attuazione nei campionati giovanili, con un riconoscimento tangibile degli stessi. Niente di speciale, solo essere coerenti. Nel medio periodo ci si guadagnerà moltissimo.
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<BR>I ragazzi crescono e maturano in un ambiente sportivo sano. E\' un\'esperienza fondamentale dell\'infanzia e dell\'adolescenza.
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<BR>Il miglioramento di sè fa parte di questa crescita, i risultati sono importanti per verificare la propria crescita e per dare soddisfazione e/o stimolo a migliorare ulteriormente.
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<BR>Parlo di <b>risultati</b>, non di <b>vittorie</b>. Un risultato per una società è un gruppo unito, che rispetta i compagni, gli avversari e le regole.
<BR>Posso <b>vincere </b> domenica telefonando al sabato sera sera al ragazzo strappato all\'atletica che a 14 anni pesa 80 chili e fa 12\" nei 100 metri, ma non ho conseguito alcun <b>risultato</b>. Tanto più se lo metto al posto di chi si è allenato tutta la settimana....chi è senza peccato scagli la prima pietra.
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<BR>E\' giusto ed importante dare peso ai risultati, al raggiungimento dell\'obbiettivo, avendo stabilito in partenza qual è.
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<BR>I ragazzi senza stimoli ed obbiettivi si stancano ed abbandonano.
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<BR>Ma succederebbe lo stesso se stessero in un corpo di ballo o in un coro. E lì non ci sono classifiche, ma ci sono l\'eccellenza e la soddisfazione da un lato e la mediocrità e la frustrazione dall\'altro.
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<BR>Nello sport c\'è un bellissimo sistema di stilare la scala di valori che si chiama punteggio.
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<BR>Si tratta di allargare il concetto di risultato, senza considerare esclusivamente se ho segnato più di te, ma se ho conseguito altri \"traguardi\" per numero e continuità di ragazzi che giocano, loro correttezza, livello di educazione di chi sta attorno al campo.
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<BR>C\'è una bella differenza tra il non drammatizzare sconfitta o esaltarsi per la vittoria della domenica ed il \"buttarla in vacca\".
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<BR>Sono valori che nei nostri opuscoli di propaganda per raccogliere nuovi adepti ripetiamo spesso, ma devono trovare maggiore attuazione nei campionati giovanili, con un riconoscimento tangibile degli stessi. Niente di speciale, solo essere coerenti. Nel medio periodo ci si guadagnerà moltissimo.
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aidsad
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alessandroviola
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Naturalmente non posso esimermi dal parlare della causa per la quale ho versato più sangue nella mia vita (finora, almeno...): il <!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.valsuganarugby.it" TARGET="_blank">Valsugana Rugby Padova</A><!-- BBCode End -->, una piccola società (con pochissimi mezzi) basata sul puro volontariato, che da grande risalto al settore giovanile.
<BR>
<BR>Dopo aver avuto un ottimo settore giovanile negli anni \'80, negli anni \'90, per vari motivi, si è assistito al rapido smantellamento dello stesso, con i tristissimi episodi delle varie promozioni e accessi agli spareggi promzione conquistati dalla prima squadra e poi negati a tavolino per carenza delle giovanili. Queste esperienze hanno riportato tutta l\'attenzione della società sul settore giovaile, che pian piano è stato ricostruito con passione e amore, al punto che l\'anno prossimo avremo in campo tutte le categorie dall\'U7 all\'U19/20, (mentre fino all\'anno scorso l\'U19 a ancor prima l\'U17 erano fatte in collaborazione con altre società dall\'Euganea Rugby Union, società creata ad hoc).
<BR>E\' da notare che da molti molti anni c\'è sempre almeno un giocatore proveniente dal Valsugana che gioca in serie A.
<BR>
<BR>E\' attivo da parecchi anni il progetto scuole che porta ad avere numerose attività di propaganda nelle scuole della provincia, i dettagli li trovate <!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.valsuganarugby.it/rugby%26sc ... _main.html" TARGET="_blank">QUI</A><!-- BBCode End -->.
<BR>
<BR>Altra attività di grande soddisfazione è quella dei Centri Estivi, dettagli <!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.valsuganarugby.it/centri%20e ... _main.html" TARGET="_blank">QUI</A><!-- BBCode End -->.
<BR>
<BR>Inoltre il Valsugana segue con grandissimo impegno e dedizione l\'organizzazione del Torneo Città di Padova, torneo giovanile di ottimo livello che vede sempre grande partecipazione di sostenitori che collaborano nei mille servizi necessari alla soddisfazione dei giovani atleti.
<BR>
<BR>Naturalmente il fatto che le (limitate) risorse (sia economiche che, soprattutto, umane, essendo la società completamente basata sul volontariato) siano tutte o quasi puntate sul settore giovanile pesa, e non poco, sull\'umore dei ragazzi della prima squadra che spesso mugugnano...
<BR>
<BR>Dopo aver avuto un ottimo settore giovanile negli anni \'80, negli anni \'90, per vari motivi, si è assistito al rapido smantellamento dello stesso, con i tristissimi episodi delle varie promozioni e accessi agli spareggi promzione conquistati dalla prima squadra e poi negati a tavolino per carenza delle giovanili. Queste esperienze hanno riportato tutta l\'attenzione della società sul settore giovaile, che pian piano è stato ricostruito con passione e amore, al punto che l\'anno prossimo avremo in campo tutte le categorie dall\'U7 all\'U19/20, (mentre fino all\'anno scorso l\'U19 a ancor prima l\'U17 erano fatte in collaborazione con altre società dall\'Euganea Rugby Union, società creata ad hoc).
<BR>E\' da notare che da molti molti anni c\'è sempre almeno un giocatore proveniente dal Valsugana che gioca in serie A.
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<BR>E\' attivo da parecchi anni il progetto scuole che porta ad avere numerose attività di propaganda nelle scuole della provincia, i dettagli li trovate <!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.valsuganarugby.it/rugby%26sc ... _main.html" TARGET="_blank">QUI</A><!-- BBCode End -->.
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<BR>Altra attività di grande soddisfazione è quella dei Centri Estivi, dettagli <!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.valsuganarugby.it/centri%20e ... _main.html" TARGET="_blank">QUI</A><!-- BBCode End -->.
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<BR>Inoltre il Valsugana segue con grandissimo impegno e dedizione l\'organizzazione del Torneo Città di Padova, torneo giovanile di ottimo livello che vede sempre grande partecipazione di sostenitori che collaborano nei mille servizi necessari alla soddisfazione dei giovani atleti.
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<BR>Naturalmente il fatto che le (limitate) risorse (sia economiche che, soprattutto, umane, essendo la società completamente basata sul volontariato) siano tutte o quasi puntate sul settore giovanile pesa, e non poco, sull\'umore dei ragazzi della prima squadra che spesso mugugnano...
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Ombrerosse
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Ilgorgo
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Il sistema di punteggio adottato nella zona di Cordoba è interessante ma non mi sembra una trovata così geniale e risolutrice come alcuni interventi precedenti sembrano sostenere. In fondo anche da noi esiste un\'iniziativa (il \"Progetto Sviluppo Rugby\" della Fir) che premia e sostiene con denaro invece che con punti le società che agiscono meglio nel reclutamento e nella formazione di giocatori, arbitri ed allenatori; ed anche da noi esistono categorie (quelle del minirugby) nel quale la sfera agonistica è (almeno nelle intenzioni) del tutto secondaria. Un limite a partire dal quale i ragazzi devono iniziare a puntare al risultato e non solo allo star bene assieme deve pur esserci: il sistema di punteggio argentino ha solo spostato in avanti questo limite, secondo me. Dirò di più: da un certo punto di vista, l\'idea di premiare con punti anche il buon comportamento di giocatori e tifosi può apparire paradossalmente una esasperazione agonistica. Come a dire: comportarsi bene non è importante in sé ma è importante perché ti dà dei punti in più.
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keis
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Congratulazioni al Rugby Valsugana per la rapida e decisiva (ri)crescita del settore giovanile.
<BR>
<BR>Anche per la vicinanza territoriale e per le periodiche amichevoli frequentazioni a tutti i livelli noi del Vicenza facciamo unpo\' una \"corsa parallela\". Arrivederci presto in campo con tutte le \"under\", anche noi del Vicenza abbiamo quest\'anno tutte le formazioni dalla under 7 alla under 20. Ci abbiamo messo 5 anni a ricostruire il tutto.
<BR>
<BR>Ma è sempre quastione di fortuna, di coincidenze: tante persone appassionate e con qualche capacità tecnico-organizzativa che contemporaneamente si danno da fare in un clima di entusiasmo e reciproca disponibilità.
<BR>
<BR>Ma per rendere \"durature\" le strutture societarie serve il sostegno delle istituzioni, ed in primis quelle sportive.
<BR>
<BR>E la nostra realtà istuituzionale è la Federazione.
<BR>
<BR>Il Progetto rugby di base va bene e va ulteriormente sviluppato ed allargato, sempre su basi quantitative/meritocratiche.
<BR>
<BR>Nell\'ultimo intervento si afferma - in sintesi - che la virtù dev\'essere premio a se stessa. Ma basta che 4 o 5 che tirano la carretta si fermino per mille legittimi motivi ed ecco che una società si ferma o addirittura si estingue.
<BR>
<BR>E questo una Federazione non può permetterlo. Tanto più che adesso si parla di risorse ingenti.
<BR>
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<BR>Anche per la vicinanza territoriale e per le periodiche amichevoli frequentazioni a tutti i livelli noi del Vicenza facciamo unpo\' una \"corsa parallela\". Arrivederci presto in campo con tutte le \"under\", anche noi del Vicenza abbiamo quest\'anno tutte le formazioni dalla under 7 alla under 20. Ci abbiamo messo 5 anni a ricostruire il tutto.
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<BR>Ma è sempre quastione di fortuna, di coincidenze: tante persone appassionate e con qualche capacità tecnico-organizzativa che contemporaneamente si danno da fare in un clima di entusiasmo e reciproca disponibilità.
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<BR>Ma per rendere \"durature\" le strutture societarie serve il sostegno delle istituzioni, ed in primis quelle sportive.
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<BR>E la nostra realtà istuituzionale è la Federazione.
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<BR>Il Progetto rugby di base va bene e va ulteriormente sviluppato ed allargato, sempre su basi quantitative/meritocratiche.
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<BR>Nell\'ultimo intervento si afferma - in sintesi - che la virtù dev\'essere premio a se stessa. Ma basta che 4 o 5 che tirano la carretta si fermino per mille legittimi motivi ed ecco che una società si ferma o addirittura si estingue.
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<BR>E questo una Federazione non può permetterlo. Tanto più che adesso si parla di risorse ingenti.
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gurubest
- Messaggi: 154
- Iscritto il: 7 giu 2004, 0:00
Caro keis
<BR>
<BR>per quanto possa valere la mia a riguardo pure l\'argomento è troppo bello per astenersi.
<BR>Personalmente il \"criterio cordobesco\" lo applicherei a TUTTI gli sport: non potrebbe che far bene, allo sport, beninteso, ma non solo a quello, visto che verrebbe premiato l\'intero \"concetto\" di società sportiva.
<BR>Analizzando l\'etimologia delle due parole summenzionate si giunge subitamente alla conclusione è cioè la consustanzialità dei termini (scusami il linguaggio fintamente evoluto), cioè per meglio dire, non può essere sport quel che non è \"societas\".
<BR>Taotologicamente potremmo ricavarne miriadi di significati.... tutti però prontamente disattesi nella realtà dei fatti e sconfessati dalle esperienze quotidiane.
<BR>
<BR>Credo del resto che in molte società sportive episodi del tipo figlio-amico dello sponsor, del presidente o del coach si ripetano di frequente, TROPPO di frequente per non essere una caratteristica di quel malcostume che ben puoi osservare ogni giorno semplicemente camminando ( o guidando) per le strade.
<BR>
<BR>Se \"salvezza\" ci dev\'essere per il rugby questa non potrà che venire da coloro che sono depositari disinteressati del \"vero spirito del rugby\" il quale altro non è che un rigagnolo della \"vera fonte dello spirito sportivo\".
<BR>Di armate cambisiane ed esploratori spintisi alla ricerca della fonte e non più tornati se ne elencherebbero almeno un\'enciclopedia in parecchi tomi ma non è per questo il caso di smetter la ricerca.
<BR>
<BR>Scherzando Ti ho riassunto come la penso: ci son di mezzo troppi interessi per sperare in una rapida soluzione.
<BR>
<BR>In una società (questa sì strutturata a dovere) dove contano i soldi, il prestigio, le confraternite e bagatelle simili dimmi quanto possono invece significare valori come il divertimento di bambini-ragazzi-adolescenti quando questi valori non possano essere messi debitamente a frutto (leggi tornaconto economico per singoli e/o c.d.a)
<BR>
<BR>Come il buon martirep afferma convintamente questi salvifici \"depositari\" sono i GENITORI e gli OLD: pienamente d\'accordo!
<BR>Non rimane altro da fare quindi che metterli al posto dei vari organismi societari et voilà... il gioco è fatto!
<BR>
<BR>......più scrivo e più mi accordo che avrei da scrivere (e che mi sto pure vieppiù incazzando) motivo per cui la pianto qui, tra il serio e il faceto, e chiudo non prima però di aver salutato Tutti
<BR>
<BR>ciao
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<BR>per quanto possa valere la mia a riguardo pure l\'argomento è troppo bello per astenersi.
<BR>Personalmente il \"criterio cordobesco\" lo applicherei a TUTTI gli sport: non potrebbe che far bene, allo sport, beninteso, ma non solo a quello, visto che verrebbe premiato l\'intero \"concetto\" di società sportiva.
<BR>Analizzando l\'etimologia delle due parole summenzionate si giunge subitamente alla conclusione è cioè la consustanzialità dei termini (scusami il linguaggio fintamente evoluto), cioè per meglio dire, non può essere sport quel che non è \"societas\".
<BR>Taotologicamente potremmo ricavarne miriadi di significati.... tutti però prontamente disattesi nella realtà dei fatti e sconfessati dalle esperienze quotidiane.
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<BR>Credo del resto che in molte società sportive episodi del tipo figlio-amico dello sponsor, del presidente o del coach si ripetano di frequente, TROPPO di frequente per non essere una caratteristica di quel malcostume che ben puoi osservare ogni giorno semplicemente camminando ( o guidando) per le strade.
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<BR>Se \"salvezza\" ci dev\'essere per il rugby questa non potrà che venire da coloro che sono depositari disinteressati del \"vero spirito del rugby\" il quale altro non è che un rigagnolo della \"vera fonte dello spirito sportivo\".
<BR>Di armate cambisiane ed esploratori spintisi alla ricerca della fonte e non più tornati se ne elencherebbero almeno un\'enciclopedia in parecchi tomi ma non è per questo il caso di smetter la ricerca.
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<BR>Scherzando Ti ho riassunto come la penso: ci son di mezzo troppi interessi per sperare in una rapida soluzione.
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<BR>In una società (questa sì strutturata a dovere) dove contano i soldi, il prestigio, le confraternite e bagatelle simili dimmi quanto possono invece significare valori come il divertimento di bambini-ragazzi-adolescenti quando questi valori non possano essere messi debitamente a frutto (leggi tornaconto economico per singoli e/o c.d.a)
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<BR>Come il buon martirep afferma convintamente questi salvifici \"depositari\" sono i GENITORI e gli OLD: pienamente d\'accordo!
<BR>Non rimane altro da fare quindi che metterli al posto dei vari organismi societari et voilà... il gioco è fatto!
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<BR>......più scrivo e più mi accordo che avrei da scrivere (e che mi sto pure vieppiù incazzando) motivo per cui la pianto qui, tra il serio e il faceto, e chiudo non prima però di aver salutato Tutti
<BR>
<BR>ciao
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Maxcada
- Messaggi: 295
- Iscritto il: 20 mag 2005, 0:00
- Località: Tv/Bg
Caro Guru, dall\'esperienza vissuta come educatore a livello juniores (U10), in questo caso non concordo con te, anzi, sostengo che i genitori DEVONO essere mantenuti il più lontano possibile dai propri figli e dai campi!!! Ho avutro più problemi con i genitori (ancor peggio, con i genitori-dirigenti della squadra del figlio) che con i bambini più scalmanati, per non parlare dei problemi che creano durante i vari concentramenti e tornei. Ovviamente tu puoi essere stato + fortunato di me...
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fuffi
- Messaggi: 25
- Iscritto il: 23 mar 2004, 0:00
mi sembra molto interessante questo argomento e secondo me l\'oscar del migliore andrebbe dato a quelle società che riescono a mantenere nel tempo un buon numero di bambini e per far questo sono pienamente d\'accordo con te , i genitori più ne stanno fuori e meglio è o almeno sarebbe.
<BR>perchè purtroppo l\'unico vivaio per trovare dirigenti ed accompagnatori almeni da noi è quello dei genitori , e poi non facciamo paragoni con i bambini stranieri noi ci abbiamo giocato contro alcune volte e non sempre ci è andata male ,i nostri bambini non sono anglosassoni e non accetterebbero mai un certo tipo di disciplina.
<BR>ognuno deve lavorare con la realtà che lo circonda e coi numeri che ha a disposizione , la nostra sfida è solo questa : far continuare più bambini possibile a questo sport e col tempo fargli diventare dei giocatori.
<BR>perchè purtroppo l\'unico vivaio per trovare dirigenti ed accompagnatori almeni da noi è quello dei genitori , e poi non facciamo paragoni con i bambini stranieri noi ci abbiamo giocato contro alcune volte e non sempre ci è andata male ,i nostri bambini non sono anglosassoni e non accetterebbero mai un certo tipo di disciplina.
<BR>ognuno deve lavorare con la realtà che lo circonda e coi numeri che ha a disposizione , la nostra sfida è solo questa : far continuare più bambini possibile a questo sport e col tempo fargli diventare dei giocatori.
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gurubest
- Messaggi: 154
- Iscritto il: 7 giu 2004, 0:00
Caro Maxcada
<BR>
<BR>Ti debbo le mie scuse per non aver saputo rendere comprensibile il sottile umorismo che volevo infondere concludendo logicamente l\'assioma sui Genitori e Old salvatori della patria.
<BR>
<BR>La mia era una visione, un semplice delirio onirico, da non prendere ASSOLUTAMENTE per eventuali \"prove sul campo\".
<BR>
<BR>Io non ho mai allenato alcunchè di vivo, salvo forse i \"moscodori\" (Cetonia Dorata) da piccolo legandoli alla zampa e convincendoli a volare in tondo.
<BR>Un allenatore \"vero\" (per giunta pluripremiato) mi ha detto che avrei ampiamente la stoffa: forse fra qualche anno proverò a verificarne la veridicità!
<BR>Mi augurerò comunque una rappresentanza nutrita di orfani.
<BR>
<BR>Ma debbo anche dire che un po\' di rimpianto per non esser stato un genitore spacca-maroni ce l\'ho, credimi.
<BR>La mia signora mi ha sempre rimproverato di non aver MAI parlato con gli allenatori e di non essermi MAI fatto conoscere dai dirigenti.
<BR>Almeno i rimproveri della consorte me li sarei risparmiati (e non è poco visto che continuano ancora oggi)!
<BR>
<BR>Chiudo invitandoTi gentilmente a una più corretta trascrizione del mio nick senza abbreviazioni di sorta onde non far incazzare il Leggittimo proprietario del nick Guru (che approfitto per salutare) in quel di Rovereto.

<BR>
<BR>Abbi comunque i miei migliori saluti
<BR>
<BR>gurubest
<BR>
<BR>Ti debbo le mie scuse per non aver saputo rendere comprensibile il sottile umorismo che volevo infondere concludendo logicamente l\'assioma sui Genitori e Old salvatori della patria.
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<BR>La mia era una visione, un semplice delirio onirico, da non prendere ASSOLUTAMENTE per eventuali \"prove sul campo\".
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<BR>Io non ho mai allenato alcunchè di vivo, salvo forse i \"moscodori\" (Cetonia Dorata) da piccolo legandoli alla zampa e convincendoli a volare in tondo.
<BR>Un allenatore \"vero\" (per giunta pluripremiato) mi ha detto che avrei ampiamente la stoffa: forse fra qualche anno proverò a verificarne la veridicità!
<BR>Mi augurerò comunque una rappresentanza nutrita di orfani.
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<BR>Ma debbo anche dire che un po\' di rimpianto per non esser stato un genitore spacca-maroni ce l\'ho, credimi.
<BR>La mia signora mi ha sempre rimproverato di non aver MAI parlato con gli allenatori e di non essermi MAI fatto conoscere dai dirigenti.
<BR>Almeno i rimproveri della consorte me li sarei risparmiati (e non è poco visto che continuano ancora oggi)!
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<BR>Chiudo invitandoTi gentilmente a una più corretta trascrizione del mio nick senza abbreviazioni di sorta onde non far incazzare il Leggittimo proprietario del nick Guru (che approfitto per salutare) in quel di Rovereto.
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<BR>Abbi comunque i miei migliori saluti
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<BR>gurubest
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Maxcada
- Messaggi: 295
- Iscritto il: 20 mag 2005, 0:00
- Località: Tv/Bg
mmm... ammetto di non essermi mai cimentato nell\'allenamento degli insetti; al momento il mio interesse è rivolto alla Pseudemys scripta (la tartaruga delle giostre): lenta, passiva, adora stare ferma sulla poltrona, l\'animale che fa per me! L\'ho già allenata alle patatine, ma per la birra incontro forti resistenze da parte della mia dolce metà...
<BR>Io comunque avrei pagato per avere dei genitori come te! invece ho quasi sempre beccato dei ropibae affetti da sindrome \"mio figlio è un campione che deve vincere per far contento papà\"
<BR>Io comunque avrei pagato per avere dei genitori come te! invece ho quasi sempre beccato dei ropibae affetti da sindrome \"mio figlio è un campione che deve vincere per far contento papà\"
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alessandroviola
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- Iscritto il: 24 gen 2003, 0:00
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 05-09-2005 alle ore 10:51, Ombrerosse wrote:
<BR>Viola, torna ad allenare i ragazzotti, anche se avrai sempre na\' testa da pilone...
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>avrai avuto sulle spalle un umero che era esattamente il doppio del mio, ma anche tu sempre in prima linea eri...
<BR>purtroppo per tornare ad allenare sul serio bisognerebbe spostare gli allenamenti dei ragazzi alle nove di sera (non dirmi che dovrei cambiare lavoro per cortesia... :-[ )
<BR> 05-09-2005 alle ore 10:51, Ombrerosse wrote:
<BR>Viola, torna ad allenare i ragazzotti, anche se avrai sempre na\' testa da pilone...
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>avrai avuto sulle spalle un umero che era esattamente il doppio del mio, ma anche tu sempre in prima linea eri...
<BR>purtroppo per tornare ad allenare sul serio bisognerebbe spostare gli allenamenti dei ragazzi alle nove di sera (non dirmi che dovrei cambiare lavoro per cortesia... :-[ )
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Ombrerosse
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- Località: padova
caro Ale , il lavoro da ing.tutto sommato è una fissazione ormai legata al passato, potresti riciclarti come scippatore o dog sitter, avresti così la possibilità di allenare i giovani virgulti .
<BR>
<BR>PS
<BR>Nella scala evolutiva il Tallonatore è superiore al Pilone, perchè legge e scrive ( far di conto no, è un lavoro da 2 linee)
<BR>
<BR>PS
<BR>Nella scala evolutiva il Tallonatore è superiore al Pilone, perchè legge e scrive ( far di conto no, è un lavoro da 2 linee)
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alessandroviola
- Messaggi: 677
- Iscritto il: 24 gen 2003, 0:00
<!-- BBCode Start --><B>CIVRUGBY MAGAZINE: Nuovi sponsor e squadra femminile per il Valsugana </B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Il Valsugana Rugby Padova nasce nel 1982 per iniziativa di alcuni appassionati della palla ovale, con il duplice obiettivo di diffondere la cultura dello sport tra i giovani e di permettere agli appassionati di potersi cimentare in questa disciplina. La crescita è stata costante nel tempo e la stagione che sta per cominciare si presenta particolarmente interessante.
<BR>
<BR>Sotto la guida del presidente Francesco Salvadego e del suo vice Fabio Beraldin il Valsugana vuole rafforzare ulteriormente l\'attività di promozione e di diffusione del rugby tra i giovani. La società è infatti iscritta a tutte le categorie federali: under 7, 9, 11, 13, 15, 17, 19, 20.
<BR>
<BR>Per la prima volta la società schiererà anche una formazione under 15 femminile, allenata da Samantha Botter. Prosegue la sua attività anche la storica squadra old delle Ombre Rosse, mentre la prima squadra, che prenderà parte alla serie C, sarà guidata da Marzio Innocenti, ex terza linea e capitano del Petrarca e della Nazionale.
<BR>
<BR>Da un punto di vista societario da segnalare l\'ingresso tra gli sponsor, a fianco dei tradizionali supporters, dell\'azienda padovana Lofra Cucine, già legata in passato al Rugby Mirano. Una partecipazione che non è solo economica ma che vuole proporre anche un modello organizzativo e di responsabilità sociale: una parte della sponsorizzazione sarà infatti utilizzata per la costruzione di tre nuovi spogliatoi, di una nuova club house con segreteria e di altre strutture. Il tutto sarà realizzato anche grazie alla collaborazione del Comune di Padova, proprietario delle aree.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Questo l\'organigramma del Valsugana.
<BR>Presidente: Francesco Salvadego
<BR>Vice Presidente: Fabio Beraldin
<BR>Tesoriere: Mirco Grigolon
<BR>Segreteria amministrativa: Patrizia Parpaiola
<BR>Segreteria tecnico-sportiva: Alfredo Andreaggi e Isabella Carlini
<BR>Coordinamento dirigenti e accompagnatori: Gabriele Marchiori
<BR>Responsabile tecnico settore giovanile: Marco Pierangelo
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Staff tecnico
<BR>Serie C: Marzio Innocenti
<BR>Under 20: Andrea Baratella, Giancarlo Minante
<BR>Under 17: Carlo Toni, Andrea Magosso
<BR>Under 15: Moreno Facchin, Francesco Schimmici
<BR>Under 13: Paolo Dell\'Antonio, Paul Treacy
<BR>Under 11: Roberto Bertazzo, Umberto Minozzi
<BR>Under 9: Alessio Minotto
<BR>Under 7: Alessandro Bergamo
<BR>Under 15 femminile: Samantha Botter
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Ufficio Stampa PrConsulting
<BR>
<BR>
<BR>Il Valsugana Rugby Padova nasce nel 1982 per iniziativa di alcuni appassionati della palla ovale, con il duplice obiettivo di diffondere la cultura dello sport tra i giovani e di permettere agli appassionati di potersi cimentare in questa disciplina. La crescita è stata costante nel tempo e la stagione che sta per cominciare si presenta particolarmente interessante.
<BR>
<BR>Sotto la guida del presidente Francesco Salvadego e del suo vice Fabio Beraldin il Valsugana vuole rafforzare ulteriormente l\'attività di promozione e di diffusione del rugby tra i giovani. La società è infatti iscritta a tutte le categorie federali: under 7, 9, 11, 13, 15, 17, 19, 20.
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<BR>Per la prima volta la società schiererà anche una formazione under 15 femminile, allenata da Samantha Botter. Prosegue la sua attività anche la storica squadra old delle Ombre Rosse, mentre la prima squadra, che prenderà parte alla serie C, sarà guidata da Marzio Innocenti, ex terza linea e capitano del Petrarca e della Nazionale.
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<BR>Da un punto di vista societario da segnalare l\'ingresso tra gli sponsor, a fianco dei tradizionali supporters, dell\'azienda padovana Lofra Cucine, già legata in passato al Rugby Mirano. Una partecipazione che non è solo economica ma che vuole proporre anche un modello organizzativo e di responsabilità sociale: una parte della sponsorizzazione sarà infatti utilizzata per la costruzione di tre nuovi spogliatoi, di una nuova club house con segreteria e di altre strutture. Il tutto sarà realizzato anche grazie alla collaborazione del Comune di Padova, proprietario delle aree.
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<BR>Questo l\'organigramma del Valsugana.
<BR>Presidente: Francesco Salvadego
<BR>Vice Presidente: Fabio Beraldin
<BR>Tesoriere: Mirco Grigolon
<BR>Segreteria amministrativa: Patrizia Parpaiola
<BR>Segreteria tecnico-sportiva: Alfredo Andreaggi e Isabella Carlini
<BR>Coordinamento dirigenti e accompagnatori: Gabriele Marchiori
<BR>Responsabile tecnico settore giovanile: Marco Pierangelo
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<BR>Staff tecnico
<BR>Serie C: Marzio Innocenti
<BR>Under 20: Andrea Baratella, Giancarlo Minante
<BR>Under 17: Carlo Toni, Andrea Magosso
<BR>Under 15: Moreno Facchin, Francesco Schimmici
<BR>Under 13: Paolo Dell\'Antonio, Paul Treacy
<BR>Under 11: Roberto Bertazzo, Umberto Minozzi
<BR>Under 9: Alessio Minotto
<BR>Under 7: Alessandro Bergamo
<BR>Under 15 femminile: Samantha Botter
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<BR>Ufficio Stampa PrConsulting
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alessandroviola
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- Iscritto il: 24 gen 2003, 0:00
da: <!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.valsuganarugby.it" TARGET="_blank">www.valsuganarugby.it</A><!-- BBCode End -->:
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<BR>STORIA E ORIGINI
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<BR>Nel 1977, mentre a livello seniores la città di Padova poteva vantare un ruolo di primo piano nel panorama rugbystico nazionale, a livello giovanile erano attive due sole società.
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<BR>Dallo sforzo comune di vari appassionati di rugby nascono in questi anni diverse società a carattere locale, legate alle scuole e votate prevalentemente all\'attività giovanile.
<BR>
<BR>Tra queste società viene fondato anche, sotto la guida del Sig. Alfredo Andreaggi, il Sacro Cuore Valsugana Rugby (dal nome della Scuola Media Statale \"Sacro Cuore\" e del quartiere \"Valsugana\"), che successivamente prenderà anche il nome di T. Vecellio Rugby (dalla Scuola T. Vecellio) prima di arrivare all\'attuale denominazione.
<BR>Per alcuni anni viene svolta solamente attività giovanile in ambito C.S.I. sotto la guida tecnica di Guy Pardies e di Leopoldino Pozzi.
<BR>Fin dall\'inizio la società mette particolare impegno nell\'organizzazione del torneo giovanile \"Città di Padova\" che si svolge ogni anno il 25 Aprile.
<BR>
<BR>Il 24 dicembre 1980, per la sopraggiunta esigenza di praticare attività anche a livello seniores, avviene l\'affiliazione alla F.I.R., ma, solo dopo due anni di gioco (sempre in trasferta), si riesce a realizzare, su un terreno del Comune di Padova, una struttura sportiva composta da due campi da gioco regolari anche per la categoria seniores, e da un edificio adibito a spogliatoi e segreteria. In un secondo momento verrà aggiunta una struttura prefabbricata proveniente da Gemona ed adibita ottimamente a Club House.
<BR>
<BR>Il 22 ottobre 1982 la società viene rifondata com\'é adesso.
<BR>Attualmente la società dispone di:
<BR>
<BR>
<BR>2 campi da gioco regolari
<BR>1 campo da gioco per attività giovanili
<BR>1 corpo fabbricato comprendente spogliatoi, segreteria, Club House, cucina, dispensa, magazzino ed una palestra attrezzata, di recente costruzione per un totale di 400 mq.
<BR>1 parcheggio auto per un totale di 45000 mq.
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<BR>STORIA E ORIGINI
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<BR>Nel 1977, mentre a livello seniores la città di Padova poteva vantare un ruolo di primo piano nel panorama rugbystico nazionale, a livello giovanile erano attive due sole società.
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<BR>Dallo sforzo comune di vari appassionati di rugby nascono in questi anni diverse società a carattere locale, legate alle scuole e votate prevalentemente all\'attività giovanile.
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<BR>Tra queste società viene fondato anche, sotto la guida del Sig. Alfredo Andreaggi, il Sacro Cuore Valsugana Rugby (dal nome della Scuola Media Statale \"Sacro Cuore\" e del quartiere \"Valsugana\"), che successivamente prenderà anche il nome di T. Vecellio Rugby (dalla Scuola T. Vecellio) prima di arrivare all\'attuale denominazione.
<BR>Per alcuni anni viene svolta solamente attività giovanile in ambito C.S.I. sotto la guida tecnica di Guy Pardies e di Leopoldino Pozzi.
<BR>Fin dall\'inizio la società mette particolare impegno nell\'organizzazione del torneo giovanile \"Città di Padova\" che si svolge ogni anno il 25 Aprile.
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<BR>Il 24 dicembre 1980, per la sopraggiunta esigenza di praticare attività anche a livello seniores, avviene l\'affiliazione alla F.I.R., ma, solo dopo due anni di gioco (sempre in trasferta), si riesce a realizzare, su un terreno del Comune di Padova, una struttura sportiva composta da due campi da gioco regolari anche per la categoria seniores, e da un edificio adibito a spogliatoi e segreteria. In un secondo momento verrà aggiunta una struttura prefabbricata proveniente da Gemona ed adibita ottimamente a Club House.
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<BR>Il 22 ottobre 1982 la società viene rifondata com\'é adesso.
<BR>Attualmente la società dispone di:
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<BR>2 campi da gioco regolari
<BR>1 campo da gioco per attività giovanili
<BR>1 corpo fabbricato comprendente spogliatoi, segreteria, Club House, cucina, dispensa, magazzino ed una palestra attrezzata, di recente costruzione per un totale di 400 mq.
<BR>1 parcheggio auto per un totale di 45000 mq.
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