Accademie/equiparati

[speartakle]

Passato in sordina data la concomitanza con la partita di Sabato, si è tenuto il consiglio federale, che tra le altre cose ha deliberato:

Integrazione normativa utilizzo giocatori Accademie
Il Consiglio ha deliberato di equiparare i giocatori di formazione estera che frequentano le Accademie, durante il periodo di permanenza presso le strutture federali, agli atleti di formazione italiana per l’utilizzo nei campionati italiani.

Praticamente ora l'Accademia diventa molto più facile equiparare un giocatore straniero che accetta di parteciparvi, direi logica conseguenza delle strategie messe in piedi dalla Federazione. Per ora di giocatori stranieri mi pare che non ce ne siano in accademia, vedremo se arriveranno davvero quei due o tre isolani promessi da Gavazzi per dicembre.

Trovo diciamo normale e organica questa decisione, mi piacerebbe tanto però, che l'impegno messo per trovare soluzioni e risorse per l'alto livello fosse profuso anche per il rugby di Base.

[Luqa-bis]

Ma se sono in Accademia,

o sono fuoriquota
o sono ragazzi di 17-20 anni...

[Garryowen]

Ma se sono in Accademia,

o sono fuoriquota
o sono ragazzi di 17-20 anni...

Infatti. Non capivo dove sta il cambiamento. Non sono già adesso considerati "di formazione italiana" gli atleti che vengono qui a 18 anni? Viadana ne sa qualcosa...

[speartakle]

Ma se sono in Accademia,

o sono fuoriquota
o sono ragazzi di 17-20 anni...

Infatti. Non capivo dove sta il cambiamento. Non sono già adesso considerati "di formazione italiana" gli atleti che vengono qui a 18 anni? Viadana ne sa qualcosa...

io ricordo di un partita persa in serie B per un giocatore rumeno che era nel club da quando aveva 18 anni (avrà esordito a 19 in prima squadra) perchè superata la soglia limite dei giocatori di formazione straniera

Penso che sia per velocizzare la cosa...

[speartakle]

Ecco cosa ci sfuggiva, qualsiasi individuo che abbia cominciato a giocare a rugby nel nostro paese è di formazione italiana. Quindi tutti gli immigrati, figli di immagrati sono "italiani" agli occhi della Fir e li puoi mandare in campo tranquillamente. E fino a qui tutto bene.

Quello che sancisce questa regola, è che invece i giocatori stranieri, che hanno cominciato a giocare a rugby in altre federazioni, e quindi di formazione straniera, se giocano in accademia invece sono equiparati a formazione italiana. Quindi l'Accademia che gioca in serie A non avrà alcun problema a schierare tutti i giocatori che vuole di formazione straniera.

Mi pare che come detto in precedenza, la nostra federazione è bravissima a percorrere tutte le strade possibile con tutte le risorse a sua disposizione per gestire l'alto livello, se vi sembra che lo stesso impegno è messo nel promuovere e sostenere il rugby di base allora non c'è alcun problema politico-morale.

Siete d'accordo?

[stilicone]

Non mi piace, ma alla fine se sono due-tre giocatori su trenta, me ne posso pure fare una ragione.
Certo che, se sono due o tre per annata di leva giovanile, in capo a un quinquennio potremmo trovarci ad avere una Nazionale con quindici cioccolatini (lo dico volutamente in modo scorretto, anche se è un'espressione che detesto) dal cognome impronunciabile.
La FIR è sicura che ciò gioverebbe alla popolarità del rugby, ed anche all'appetibiità per gli sponsor ? (...tanto per continuare ad essere sgradevole...)
Certo a questo punto l'Accademia rinforzata con gli stranieri può tranquillamente giocare in Eccellenza, e vai così...come le squadre di Ceausescu che vincevano tutto...

[Luqa-bis]

Parto dal presupposto che trattasi di giocatori da Accademia, quindi o giovani U20 o fuoriquota.

Se la motivazione è arruolare tramite i noti talent scouut a giro per il mondo (leggasi Isole del pacifico, chè in Argentina e Romania la cosa è dura) direi che è una norma sgradevole.
In primis perché si tratta di andare a prendere dei 18enni (o più giovani ancora) e portarli in Italia per "convertirli" alla maglia azzurra.

A questo punto, più onesto permettere agli onesti pedatori di varipaesi di giocare nei club italiani.

Se un 18enne va in Accademia va bene e se va nel Petrarca o nella Lazio o nel Firenze no?

Un romeno che viene a studiare in Italia a 18 anni e gioca in A è uno straniero , un <scegliete voi> che viene chiamato a 18 anni in Accademia è equiparato di base?

Suona male, molto male.

[stilicone]

Quoto incondizionatamente.

[TheTruth]

Parto dal presupposto che trattasi di giocatori da Accademia, quindi o giovani U20 o fuoriquota.

Se la motivazione è arruolare tramite i noti talent scouut a giro per il mondo (leggasi Isole del pacifico, chè in Argentina e Romania la cosa è dura) direi che è una norma sgradevole.
In primis perché si tratta di andare a prendere dei 18enni (o più giovani ancora) e portarli in Italia per "convertirli" alla maglia azzurra.

A questo punto, più onesto permettere agli onesti pedatori di varipaesi di giocare nei club italiani.

Se un 18enne va in Accademia va bene e se va nel Petrarca o nella Lazio o nel Firenze no?

Un romeno che viene a studiare in Italia a 18 anni e gioca in A è uno straniero , un <scegliete voi> che viene chiamato a 18 anni in Accademia è equiparato di base?

Suona male, molto male.

Si, però poi l'anno dopo quando esce dall'accademia e va a giocare in un qualsiasi club (a gratis) risulta italiano, il che è un vantaggio per tutti no??

[speartakle]

Si, però poi l'anno dopo quando esce dall'accademia e va a giocare in un qualsiasi club (a gratis) risulta italiano, il che è un vantaggio per tutti no??

Nel comunica c'è scritto "per il periodo di permanenza nell'accademia" quindi stando al comunicato per giocare poi con i club come italiano dovrebbe comunque passare i tre anni... o almeno così interpreto io.