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bonds ha scritto:Il Times, stesso giornale che ipotizzava la nostra uscita dal torneo, dice che i tifosi inglesi devono ringraziare il TMO per una meta regalata in un momento di difficolta' e che l'Italia e' stata massacrata dall'arbitro.
OOLA', meno male, un pò di correttezza
Grazie bonds, mi rinfranchi lo spirito, nel senso che ... la rabbia che ho provato non era paranoia,
Mah, quello che mi lascia perplesso e' che si continuano a sbagliare le cose semplici. Youngs (se si chiama cosi' il 9 inglese) se ne stava li' con la bala in man... si e' guardato intorno.... si e' messo a fischiettare...dei nostri uno guardava per aria... l'altro si legava una scarpa.... l'altro discuteva con un compagno...un altro leggeva Topolino .... et voila', la meta e' servita. Senza nessuna fatica per gli avversari.
Cio' detto si sono anche viste cose interessanti in attacco: dai calcetti a scavalcare di Haimona (per Masi) e di Sarto (per se stesso) ai due buchi presi nella linea difensiva inglese da Morisi e Bisegni al passaggio di gran classe di Masi per Morisi nell' ultima meta. E poi bellissimo il modo in cui Parisse ha uccellato i bianchi nella prima meta. Ci son cascati come delle pere cotte, comunque mantenendo un certo aplomb di circostanza.
La meta in discussione era da non dare senza star li a giocare con il ferma immagine Cicciobello (ad avercene comunque) non aveva il controllo dell'ovale percio niente meta...simples . Me me senza dubbio i migliori sono stati Luke e Morisi con Sergio e Biagi non distanti dai nostri migliori. Le partite del weekend le ho viste tutte (cambiando streaming tra treviso e l'u20 nei moltissimi momenti d'incazzatura) e prendere piu' di 200 punti in 4 fa' male. I problemi sono molti e ben documentati pero' secondo me il problema di base e' la mancanza di professionismo...abbiamo un movimente sotto quasi tutti gli aspetti dilettantistico che pero' crede e si considera pro.
metabolik ha scritto:
Per onestà, bisogna riconoscere che gli inglesi giocano secondo le regole , sono sostanzialmente corretti, diversamente da gallesi e irlandesi.
questo è vero gli irlandesi gli ultimi 10 minuti della partita con la francia han fatto letteralmente di tutto al break down con Barnes che li lasciava fare.
Premesso che, se il primo tempo fosse finito 11 a 10 per i nostri (i due calci di Haimona dentro per noi e la meta non convalidata per loro), sarebbe stato bello vedere il secondo tempo, perché tutto sarebbe stato diverso anche a livello psicologico (inglesi che dovevano inseguire senza certezze, noi ben più rinfrancati), mi pare che il ragionamento di Munari sulla coperta corta sia molto giusto: se attacchiamo, ci scopriamo e ci infilzano, se difendiamo, non facciamo punti e diamo delle punizioni agli altri, che immancabilmente vengono realizzate. E' indispensabile, secondo me, trovare (a parte un buon MA) un calciatore almeno decente e su questo non credo che, lavorandoci molto, non sia possibile arrivarci. Detto questo, a parte quelli di cui si è già parlato, mi sono piaciuti Biagi, Mauro (una volta era più propositivo in attacco, però....) e anche Vunisa, quando è entrato.
Riguardo alle due mete di Morisi, non vi e' parso estremamente provato e dolorante dopo averle segnate? A me ha dato l'impressione di star quasi male e non riuscire ad alzarsi. In situazioni simili solitamente il giocatore salta in piedi come un grillo a festeggiare.
Sono d'accordo con l'interpretazione di TOnione anche se chi su Onrugby diceva cose simili si è preso del "non sai il regolamento". Quyalcuno dice: "Non ha messo i piedi fuori". Sfido, era completamente sopra Gori, con mezzo corpo fuori, a sto punto quante touche dovrebbero non essere date perché si vade insieme fuori e la palla resta sul placcatore? In questi casi danno SEMPRE touche appena uno dei due esce, anche se l'altro ha i piedi dentro. E mi pare anche collimante con lo spirito del gioco, altrimenti per paradosso Vunipola poteva tenere un alluce in campo, rialzarsi camminando su Gori fuori dal campo "senza essere fuori dal campo" e schiacciare.
Ma poi, essendo stato placcato, poteva essere quella "continuità di gioco".
Infine, forse non l'avete notato, ma riguardate quella meta: il loto tallonatore cintura Ghiraldini di fronte all'arbitro impedendogli di andare a placcare dalla parte di Gori. VEdetela perché nessuno l'ha segnalato.