JWC 2015
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Himiko
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Re: JWC 2015
Per chi ha voglia di leggere come il quotidiano locale (La Provincia ) ha trattato la giornata di sabato, posto il link per l'articolo pubblicato domenica.
http://www.laprovinciacr.it/news/sport/ ... by-e-.html
Alcune spericolate affermazioni del giornalista mi danno l'occasione per condividere alcune considerazioni generali sulla giornata allo Zini.
In tempi non sospetti si commentava con gli amici di sempre l'opportunità o meno di ospitare la finale dei mondiali a Cremona, città priva di una vera tradizione rugbistica, in uno stadio di calcio che era già vecchio e inadeguato ai tempi in cui la Cremo giocava in serie A, anziché a Viadana o allo stadio federale di Parma. La giornata di sabato, al netto del dato sportivo, ha confermato tutte le perplessità espresse alla vigilia: stadio inadeguato e organizzazione dilettantesca.
Se il giornalista, che si stupisce del "filo di competenza" che anche donne e bambini che seguono il rugby sembrano possedere, avesse sentito i commenti delle Bokke Mamas che condividevano con me la fila per i due soli bagni della tribuna coperta, forse sarebbe stato meno disinvolto nell'affermare che la "cornice si fa guardare più del quadro"...
Per non parlare delle bottiglie d'acqua vendute a 3 euro.
Ora, io mi sono comunque goduta la giornata e il modesto ma sostanzioso terzo tempo con i miei compagni di merende ma, avendo la sfortuna di capire sia l'inglese che il francese, sono perfettamente consapevole del fatto che Cremona abbia perso la sua occasione. Con buona pace del "quarto tempo" in piazza Stradivari.
http://www.laprovinciacr.it/news/sport/ ... by-e-.html
Alcune spericolate affermazioni del giornalista mi danno l'occasione per condividere alcune considerazioni generali sulla giornata allo Zini.
In tempi non sospetti si commentava con gli amici di sempre l'opportunità o meno di ospitare la finale dei mondiali a Cremona, città priva di una vera tradizione rugbistica, in uno stadio di calcio che era già vecchio e inadeguato ai tempi in cui la Cremo giocava in serie A, anziché a Viadana o allo stadio federale di Parma. La giornata di sabato, al netto del dato sportivo, ha confermato tutte le perplessità espresse alla vigilia: stadio inadeguato e organizzazione dilettantesca.
Se il giornalista, che si stupisce del "filo di competenza" che anche donne e bambini che seguono il rugby sembrano possedere, avesse sentito i commenti delle Bokke Mamas che condividevano con me la fila per i due soli bagni della tribuna coperta, forse sarebbe stato meno disinvolto nell'affermare che la "cornice si fa guardare più del quadro"...
Per non parlare delle bottiglie d'acqua vendute a 3 euro.
Ora, io mi sono comunque goduta la giornata e il modesto ma sostanzioso terzo tempo con i miei compagni di merende ma, avendo la sfortuna di capire sia l'inglese che il francese, sono perfettamente consapevole del fatto che Cremona abbia perso la sua occasione. Con buona pace del "quarto tempo" in piazza Stradivari.
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Re: JWC 2015
Condivido in tutto e per tutto quanto detto dall'amica Himiko (allitterazione
).
Questo è quanto succede quando si organizzano eventi rugbystici in luoghi di pallatonda, ove vigono regolamenti e usanze da pallatonda. Perciò controlli di zainetti manco si fosse a un raduno dell'Isis, tornelli stile mattatoio, settori separati, per cui se ho un amico in altro settore non posso manco raggiungerlo per offrirgli una birra fino all'incredibile divieto di far entrare Milo.
Milo e' il buonissimo setter del mio amico mondOvALE che era con noi in trattoria e che ci ha seguito da brava mascotte in tutti gli stadi rugbystici d'Italia e che a Cremona è stato bloccato all'ingresso come se fosse Genny 'a carogna. I nostri due amici, Milo e il suo umano di riferimento, sono rimasti fuori col biglietto in mano e se ne sono dovuti tornare mestamente a casa. Una cosa triste che ha macchiato la nostra bella giornata. In uno stadio rugbystico si respira tuta un'altra atmosfera.
Questo è quanto succede quando si organizzano eventi rugbystici in luoghi di pallatonda, ove vigono regolamenti e usanze da pallatonda. Perciò controlli di zainetti manco si fosse a un raduno dell'Isis, tornelli stile mattatoio, settori separati, per cui se ho un amico in altro settore non posso manco raggiungerlo per offrirgli una birra fino all'incredibile divieto di far entrare Milo.
Milo e' il buonissimo setter del mio amico mondOvALE che era con noi in trattoria e che ci ha seguito da brava mascotte in tutti gli stadi rugbystici d'Italia e che a Cremona è stato bloccato all'ingresso come se fosse Genny 'a carogna. I nostri due amici, Milo e il suo umano di riferimento, sono rimasti fuori col biglietto in mano e se ne sono dovuti tornare mestamente a casa. Una cosa triste che ha macchiato la nostra bella giornata. In uno stadio rugbystico si respira tuta un'altra atmosfera.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Tallonatore80
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Re: JWC 2015
Motivo per cui allo zini non sono venuto.
Ci andai in occasione di Italia Fiji l'anno scorso (o due ?) per essere trattato come un deliquente all'ingresso.
Mi hanno frugato manco fossi un terrorista e mi hanno sequestrato nell'ordine: tappo della bottiglia d'acqua, accendino e portachiavi con apribottiglie.
Il tutto per 45 euro di biglietto, per una partita visto compressato su seggiolini odiosi e una schifezza atroce.
no, mi spiace, rugby nei campi da rugby, meglio pochi e puzzolenti di salsiccia.
Ci andai in occasione di Italia Fiji l'anno scorso (o due ?) per essere trattato come un deliquente all'ingresso.
Mi hanno frugato manco fossi un terrorista e mi hanno sequestrato nell'ordine: tappo della bottiglia d'acqua, accendino e portachiavi con apribottiglie.
Il tutto per 45 euro di biglietto, per una partita visto compressato su seggiolini odiosi e una schifezza atroce.
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Himiko
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Re: JWC 2015
Episodio tristerrimo, che non mancherò di stigmatizzare nelle sedi opportune, appena ne avrò l'occasione: non servirà a nulla ma il diritto al mugugno, per quanto mi concerne, è sacrosanto.jpr williams ha scritto: fino all'incredibile divieto di far entrare Milo.
Milo e' il buonissimo setter del mio amico mondOvALE che era con noi in trattoria e che ci ha seguito da brava mascotte in tutti gli stadi rugbystici d'Italia e che a Cremona è stato bloccato all'ingresso come se fosse Genny 'a carogna. I nostri due amici, Milo e il suo umano di riferimento, sono rimasti fuori col biglietto in mano e se ne sono dovuti tornare mestamente a casa. Una cosa triste che ha macchiato la nostra bella giornata. In uno stadio rugbystico si respira tuta un'altra atmosfera.
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Garryowen
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Re: JWC 2015
A onor del vero anche a Marsiglia ai mondiali del 2007 non hanno fatto entrare il mio cane nonostante fosse di taglia piccola e nonostante la partita It-NZ non lasciasse prevedere il tutto esaurito. Però forse è una prassi comune negli incontri internazionali.
Quello che mi lascia molto stupito è la storia dei bagni. Credo che la vescica dei tifosi del calcio funzioni come la nostra. Forse noi beviamo un po' di più, ma comunque mi chiedo come facciano.
Quello che mi lascia molto stupito è la storia dei bagni. Credo che la vescica dei tifosi del calcio funzioni come la nostra. Forse noi beviamo un po' di più, ma comunque mi chiedo come facciano.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
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Re: JWC 2015
Himiko ha scritto:Episodio tristerrimo, che non mancherò di stigmatizzare nelle sedi opportune, appena ne avrò l'occasione: non servirà a nulla ma il diritto al mugugno, per quanto mi concerne, è sacrosanto.jpr williams ha scritto: fino all'incredibile divieto di far entrare Milo.
Milo e' il buonissimo setter del mio amico mondOvALE che era con noi in trattoria e che ci ha seguito da brava mascotte in tutti gli stadi rugbystici d'Italia e che a Cremona è stato bloccato all'ingresso come se fosse Genny 'a carogna. I nostri due amici, Milo e il suo umano di riferimento, sono rimasti fuori col biglietto in mano e se ne sono dovuti tornare mestamente a casa. Una cosa triste che ha macchiato la nostra bella giornata. In uno stadio rugbystico si respira tuta un'altra atmosfera.
mugugna mugugna anche a parte nostra !
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zoccoloduro
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Re: JWC 2015
Troncon indubbiamente a grosse responsabilità ma non dovrebbe essere a lui imputabile nè la pochezza tecnica nè la capacità dei singoli di leggere le situazioni di gioco. Lui è l'allenatore della nazionale e lavora con i ragazzi solo parzialmente (non li segue in Accademia ad esempio). La tecnica individuale non dovrebbe essere insegnata in nazionale nemmeno in quella under 20.Mero ha scritto:Credo che pochi di questi azzurrini (i nomi sono i soliti, Lazzaroni, Giammarioli, Polledri, Luus) faranno carriera di livello, mi spiace per gli altri ma in questo mondiale hanno fatto vedere discreta preparazione fisica ma una pochezza tattica e tecnica disarmante, e per questo le responsabilità partono da Troncon (che con tutto il bene che gli si vuole, forse dovrebbe considerare di fare altro) in su. Un'altra generazione sprecata.
Ieri a Cremona hanno mostrato buona organizzazione difensiva (che però sarebbe il minimo sindacale) e fatto la partita sui punti deboli dei samoani (che avevano decisamente più talento individuale sparso), per il resto un livello di rugby professionistico si è visto solo nelle due partite successive.
Certo è anche che il gruppo di quest'anno sembra essere il meno forte degli ultimi anni, anche se poi a ben vedere il risultato è sempre lo stesso.
Detto questo, mi dicono che Troncon ha un altro anno di contratto e pertanto ci sarà anche l'anno venturo. A lui sarà affiancato, come tecnico della mischia, Moretti che dovrebbe diventare head coach dall'anno ancora successivo.
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Re: JWC 2015
Avevo fatto voto di non guardare alcun commento nel forum sulle baby-finali dello Zini. Troppa era l'amarezza per essere rimasto fuori ad aspettare che qualche steward impietosito dal vedermi con il biglietto nella mano sx ed il cagnolino nella dx, mi facesse passare, magari raccomandandomi di legarlo all'ombra ai tubolari in metallo sotto le gradinate per poterlo facilmente riprendere ogni poco. Nulla...
La leggerezza è stata mia che, dopo aver visto al Peroni di Calvisano ogni santa partita del mondiale in santa pace col mio santo cane (passeggiando ovunque e ristorandoci ovunque) non ho pensato che in uno stadio di calcio potessero passare maleodoranti panzoni a torso nudo già ubriachi marci ma non una bestiola.
Nessun problema: biglietto venduto al volo e ritorno a Brescia.
Ringrazio Himiko e Jpr, con me fino a quel momento, per la solidarietà e, a quanto da loro detto, aggiungo qualche cosa da "spettatore esterno" che si è goduto le scene apocalittiche da quarto mondo.
L'ingannevole biglietto recitava "Posto Unico" ma già prima si doveva scegliere il settore in cui stare per 7-ore-7, dato che da lì poi non ci si poteva verosimilmente muovere. Questo ha generato flussi di carne umana per cercare di capire dove andare e perchè andare lì piuttosto che là. Steward abituati ai soliti quattro gatti grigiorossi della Cremonese guardavano allibiti noialtri scemi che, abituati a stadi rugbistici in cui c'è "l'Ingresso" e poi la libera azione, deambulavamo smarriti arrovellandoci sul da farsi. Gli italiani se la cavavano gesticolando e imprecando col primo steward a tiro ma almeno capendosi. Gli stranieri, educati e intimiditi dalla "novità", o si arrangiavano o cercavano disperata assistenza da qualcuno che masticasse l'inglese o comprendesse le loro difficoltà.
Potevo andar via prima dell'inizio dei prodi Azzurrini, ma son restato. Volevo vedere coi miei occhi... Tanto non avevo più nulla da fare.
Una ragazza in stampelle è stata fermata ad un tornello per...le stampelle. Un signore sui 65, con una birra media in mano nel bicchiere di plastica presa nell'unico patetico chioschetto esterno sul quale, per l'occasione, è stato appiccicato un foglio A4 con la scritta "terzo tempo", ha dovuto trangugiarsela prima di entrare... Pochi altri avevano il cagnolino ed hanno avuto la mia sorte. Scolaresche, gruppi di giovani appartenenti a chissacosa ecc..., per passare da tornelli e controlli, ci hanno impiegato tutto il primo tempo dell'Italia (nulla di imperdibile, ma meglio seduti a guardare uno spettacolino modesto che trattati come gli ebrei nei lager). Nel frattempo mi galoppava davanti gente sudata e inca**ata che era stata mandata in un settore invece che un'altro e stava rifacendo per l'ennesima volta il giro (esterno) dello stadio, che non è il Maracanà ma nemmeno una palestra.
Ogni tanto, a partita ampiamente iniziata, guardavo le semiaperte gradinate metalliche e vedevo tifosi moooolto diradati. Solo poi ho letto che erano 6.000. Giusto la capienza di un normalmente sovradimensionato Zaffanella, per intenderci..... O pochi di più di un Lanfranchi.
Nel frattempo la temperatura, il cemento ed il traffico attorno portava una certa sete. Pensavo che attorno allo stadio fossero stati organizzati altri beer-point per dissetare i viandanti presumibilmente numerosi e, data la passione rugbistica, amanti sfegatati del luppolo.
Macchè... Sempre quel microchioschetto, c'era.
Chissà in che condizioni assassine sarà uscita alle 23 la gente... Per il terzo tempo conclusivo, ammesso di trovare fiumi di birra e non romantici localini con candeline, era previsto il pellegrinaggio fino a piazza Stradivari, che è un gioiello ma non è la Marienplatz di Monaco di Baviera, per intenderci. Non so come sia finita dato che io ero a quel punto in un più che amorevole pub di Brescia...
La faccio corta. Ometto altre tediose nefandezze organizzative.
Insomma...sì. E' già stato detto. La lunga conclusione di un Mondiale (ripeto: M-O-N-D-I-A-L-E) di rugby la si è programmata in una città che ci guardava come sottosviluppati ed in uno stadio di calcio (con crismi, controlli, regolamenti, procedure, statuti, conformazione ecc... di uno stadio, appunto, di calcio. Quindi, prato verde centrale a parte, lontano anni luce dal concetto di un impianto rugbistico).
In autostrada pensavo che, tra lo "spettacolo" delle prime due partite e la trasmissione in differita della terza, il vero affare lo stessi facendo io.
Ad ora non ho cambiato idea. Questo mondiale me lo sono stragoduto finchè ho potuto in uno stadio della Bassa Bresciana che è un gioiellino, anche se in via di finitura.
Coi miei amici, a "casa" mia, birra a fiumi, salamelle a go-go e girovagando da ogni prospettiva possibile dello stadio.
E con l'impagabile sorriso del mio cane.
Bravissimi Baby(permododidire...)Blacks, bravi inglesi(ni), complimenti Azzurrini, grazie Falaniko e grazie al genio che ha scelto di portare il Supremo Evento Ovale in quella decadente ed inadeguata piccionaia, solo per un pugnetto di tickets in più. In attesa magari di veder organizzare le Finali Mondiali di Hockey tra Canada e Russia nella piscina comunale coperta di Mazara del Vallo...
La leggerezza è stata mia che, dopo aver visto al Peroni di Calvisano ogni santa partita del mondiale in santa pace col mio santo cane (passeggiando ovunque e ristorandoci ovunque) non ho pensato che in uno stadio di calcio potessero passare maleodoranti panzoni a torso nudo già ubriachi marci ma non una bestiola.
Nessun problema: biglietto venduto al volo e ritorno a Brescia.
Ringrazio Himiko e Jpr, con me fino a quel momento, per la solidarietà e, a quanto da loro detto, aggiungo qualche cosa da "spettatore esterno" che si è goduto le scene apocalittiche da quarto mondo.
L'ingannevole biglietto recitava "Posto Unico" ma già prima si doveva scegliere il settore in cui stare per 7-ore-7, dato che da lì poi non ci si poteva verosimilmente muovere. Questo ha generato flussi di carne umana per cercare di capire dove andare e perchè andare lì piuttosto che là. Steward abituati ai soliti quattro gatti grigiorossi della Cremonese guardavano allibiti noialtri scemi che, abituati a stadi rugbistici in cui c'è "l'Ingresso" e poi la libera azione, deambulavamo smarriti arrovellandoci sul da farsi. Gli italiani se la cavavano gesticolando e imprecando col primo steward a tiro ma almeno capendosi. Gli stranieri, educati e intimiditi dalla "novità", o si arrangiavano o cercavano disperata assistenza da qualcuno che masticasse l'inglese o comprendesse le loro difficoltà.
Potevo andar via prima dell'inizio dei prodi Azzurrini, ma son restato. Volevo vedere coi miei occhi... Tanto non avevo più nulla da fare.
Una ragazza in stampelle è stata fermata ad un tornello per...le stampelle. Un signore sui 65, con una birra media in mano nel bicchiere di plastica presa nell'unico patetico chioschetto esterno sul quale, per l'occasione, è stato appiccicato un foglio A4 con la scritta "terzo tempo", ha dovuto trangugiarsela prima di entrare... Pochi altri avevano il cagnolino ed hanno avuto la mia sorte. Scolaresche, gruppi di giovani appartenenti a chissacosa ecc..., per passare da tornelli e controlli, ci hanno impiegato tutto il primo tempo dell'Italia (nulla di imperdibile, ma meglio seduti a guardare uno spettacolino modesto che trattati come gli ebrei nei lager). Nel frattempo mi galoppava davanti gente sudata e inca**ata che era stata mandata in un settore invece che un'altro e stava rifacendo per l'ennesima volta il giro (esterno) dello stadio, che non è il Maracanà ma nemmeno una palestra.
Ogni tanto, a partita ampiamente iniziata, guardavo le semiaperte gradinate metalliche e vedevo tifosi moooolto diradati. Solo poi ho letto che erano 6.000. Giusto la capienza di un normalmente sovradimensionato Zaffanella, per intenderci..... O pochi di più di un Lanfranchi.
Nel frattempo la temperatura, il cemento ed il traffico attorno portava una certa sete. Pensavo che attorno allo stadio fossero stati organizzati altri beer-point per dissetare i viandanti presumibilmente numerosi e, data la passione rugbistica, amanti sfegatati del luppolo.
Macchè... Sempre quel microchioschetto, c'era.
Chissà in che condizioni assassine sarà uscita alle 23 la gente... Per il terzo tempo conclusivo, ammesso di trovare fiumi di birra e non romantici localini con candeline, era previsto il pellegrinaggio fino a piazza Stradivari, che è un gioiello ma non è la Marienplatz di Monaco di Baviera, per intenderci. Non so come sia finita dato che io ero a quel punto in un più che amorevole pub di Brescia...
La faccio corta. Ometto altre tediose nefandezze organizzative.
Insomma...sì. E' già stato detto. La lunga conclusione di un Mondiale (ripeto: M-O-N-D-I-A-L-E) di rugby la si è programmata in una città che ci guardava come sottosviluppati ed in uno stadio di calcio (con crismi, controlli, regolamenti, procedure, statuti, conformazione ecc... di uno stadio, appunto, di calcio. Quindi, prato verde centrale a parte, lontano anni luce dal concetto di un impianto rugbistico).
In autostrada pensavo che, tra lo "spettacolo" delle prime due partite e la trasmissione in differita della terza, il vero affare lo stessi facendo io.
Ad ora non ho cambiato idea. Questo mondiale me lo sono stragoduto finchè ho potuto in uno stadio della Bassa Bresciana che è un gioiellino, anche se in via di finitura.
Coi miei amici, a "casa" mia, birra a fiumi, salamelle a go-go e girovagando da ogni prospettiva possibile dello stadio.
E con l'impagabile sorriso del mio cane.
Bravissimi Baby(permododidire...)Blacks, bravi inglesi(ni), complimenti Azzurrini, grazie Falaniko e grazie al genio che ha scelto di portare il Supremo Evento Ovale in quella decadente ed inadeguata piccionaia, solo per un pugnetto di tickets in più. In attesa magari di veder organizzare le Finali Mondiali di Hockey tra Canada e Russia nella piscina comunale coperta di Mazara del Vallo...
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Garryowen
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Re: JWC 2015
Che figuraccia.
Hai tutta la mia solidarietà, a maggior ragione perché sono uno che non va da nessuna parte senza il suo amico a quattro zampe...
A questo punto mi sembra davvero una scelta scellerata quella di Cremona, ancor più perché dopo la partita della nazionale avrebbero dovuto sapere già con'era la storia.
Ora, tolta Parma che aveva già avuto sei partite in regalo senza meritarle, visto che il mondiale era targato Lombardia, possibile che non ci fosse in tutta la regione un impianto adeguato per le finali?
Quando gli Aironi avevano giocato a Monza non mi ero trovato male...
Oppure, ancora meglio, utilizza pure Cremona, ma occupati tu FIR direttamente della logistica e di tutto il resto, magari muovendo i tuoi sponsor come quando gioca la nazionale...
Speriamo che l'immagine positiva uscita dal mondiale organizzato in veneto due anni fa non ne esca compromessa, ma certamente non è una buona premessa per la nostra richiesta di organizzare il mondiale dei "grandi"
Hai tutta la mia solidarietà, a maggior ragione perché sono uno che non va da nessuna parte senza il suo amico a quattro zampe...
A questo punto mi sembra davvero una scelta scellerata quella di Cremona, ancor più perché dopo la partita della nazionale avrebbero dovuto sapere già con'era la storia.
Ora, tolta Parma che aveva già avuto sei partite in regalo senza meritarle, visto che il mondiale era targato Lombardia, possibile che non ci fosse in tutta la regione un impianto adeguato per le finali?
Quando gli Aironi avevano giocato a Monza non mi ero trovato male...
Oppure, ancora meglio, utilizza pure Cremona, ma occupati tu FIR direttamente della logistica e di tutto il resto, magari muovendo i tuoi sponsor come quando gioca la nazionale...
Speriamo che l'immagine positiva uscita dal mondiale organizzato in veneto due anni fa non ne esca compromessa, ma certamente non è una buona premessa per la nostra richiesta di organizzare il mondiale dei "grandi"
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Re: JWC 2015
Un epilogo terrificante !
Entrare e star fermi per 7 ore !?!
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Himiko
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Re: JWC 2015
Piu' o meno. Confermo l'assoluta inadeguatezza degli steward, che non sapevano dare informazioni e, quando le davano, erano pure sbagliate. In compenso vi era una ridicola sovrabbondanza di personale sanitario (neanche fossimo in zona di guerra), incluse diverse crocerossine, avanzate dalla sfilata del 2 giugno, che parevano i cloni del colonnello dei para' de La Battaglia di Algeri (paura!
)
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Re: JWC 2015
Himiko, purtroppo non è la prima volta che a cremona si è verificata una schifezza del genere, quando ci sono andato io era per la nazionale maggiore di un cariparma test match.Himiko ha scritto:Piu' o meno. Confermo l'assoluta inadeguatezza degli steward, che non sapevano dare informazioni e, quando le davano, erano pure sbagliate. In compenso vi era una ridicola sovrabbondanza di personale sanitario (neanche fossimo in zona di guerra), incluse diverse crocerossine, avanzate dalla sfilata del 2 giugno, che parevano i cloni del colonnello dei para' de La Battaglia di Algeri (paura!)
Ora, se proprio volevi lo stadio di calcio, c'era quello di brescia, c'era quello di monza, c'era quello di bergamo, c'era quello persino del mantova, che seppur piccolo è anche bellino, o c'era anche viadana che avrebbe meritato. Invece? invece i campanilismi che stanno uccidendo il rugby in italia (ma non dall'era gavazzi, ma ben da prima) hanno spostato in una struttura inadeguata un evento che nella testa di molti resterà come un'occasione mancata di fare una bella figura.
Per gli altri: mondo se lo sapevo venivo con te :/
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Re: JWC 2015
Non sapevo ci foste anche voi, me l'ha detto aperturaespremo su facebook! Io ero con mio padre nella tribuna scoperta a cuocere sotto il sole...Mi dispiace cavolo non esserci visti!jpr williams ha scritto:Nooo, cacchio, dov'eri?Hap ha scritto:L'ho vista allo stadio.
Io ero con il comune amico aperturaestremo nella tribuna coperta, peccato non esserci visti
Comunque, solidarietà completa a Mondo e al suo setter. Io penso che una schifezza organizzativa così non l'ho mai vista. E di stadi ne ho girati parecchi.
1. Arrivo verso le 15 e vado a fare il biglietto e trovo i 2 sportelli aperti paralizzati dai genitori dei ragazzi delle società che avevano ricevuto i biglietti in settori diversi di quelli dei figli e che quindi cercavano di farseli cambiare. Scene da bazar indiano. Già qui sento puzza di bruciato.
2. Penso che in una giornata calda e in una tribuna non riparata dal sole dovrebbe essere ILLEGALE vendere bottigliette d'acqua a 3 euro e il litro a 5 euro. Vedere le facce dei nonni che volevano comprare l'acqua per i bambini mi faceva venir voglia di alzarmi e andare via. Questa è una truffa.
3. In una sede di finali mondiali NON C'E' IL TABELLONE DEL TEMPO E NEMMENO DEL PUNTEGGIO. Di fianco a me avevo una tifosa neozelandese che si è messa a ridere quando le ho risposto che non c'era il time table.
Mi spiace per gli amici cremonesi, ma non mi vedrete più nel vostro "stadio".
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
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lalb
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Re: JWC 2015
Premetto, soffro il caldo e preferisco vedere le partite all'ombra, quando possibile.
Faccio il biglietto in prevendita, c'è un posto unico (a 20 euro) e mi viene stampato con la dicitura curva nord ma senza l'indicazione con settore fila e posto.
Dunque niente numerazione.
Poco male, tanto poi dentro avrò modo di mettermi nella tribuna coperta (ed all'ombra). Certo, meglio arrivare in ampio anticipo.
Ai tornelli mi indicano di dovere entrare per forza nel mio settore e capisco di rischiare di vedere le partite al sole.
Entro e mi mettono un timbro sul braccio ("con questo ed il biglietto, si può rientrare").
Come in discoteca...
Bene, si può rientrare.
Vado in curva, semideserta (meno di 200 spettatori), e vedo che i settori sono separati e non si può passare.
Maledico la tizia che in prevendita mi ha dato, per lo stesso prezzo, un pessimo posto.
Ad un certo punto arriva un funzionario delle Forze dell'Ordine, che permette ai pochi tifosi della curva di confluire nei distinti.
Sempre al sole, ma almeno in un settore dalla migliore visuale.
Finisce Italia-Samoa ed esco per bere qualcosa di fresco al bar, rientro in curva con la seconda partita già iniziata e...
...vedo che il cancello curva-distinti è chiuso!
Chiedo ad uno steward:
-"Mi spiace, abbiamo avuto indicazioni precise di non far passare più nessuno".
Lo guardo allibito.
-"Vuole un consiglio? Esca, vada al tornello dei distinti e chieda di entrare, indicando di essere passato in precedenza e di avere lasciato amici dentro: vedrà che la faranno passare".
Tanto siamo in Italia, no?
Lo ringrazio e faccio come suggerito, salvo poi vedere mezzora dopo quello stesso cancello, completamente spalancato con libero accesso tra i due settori.
Avevo vicino a me degli inglesi e mi sono vergognato.
Faccio il biglietto in prevendita, c'è un posto unico (a 20 euro) e mi viene stampato con la dicitura curva nord ma senza l'indicazione con settore fila e posto.
Dunque niente numerazione.
Poco male, tanto poi dentro avrò modo di mettermi nella tribuna coperta (ed all'ombra). Certo, meglio arrivare in ampio anticipo.
Ai tornelli mi indicano di dovere entrare per forza nel mio settore e capisco di rischiare di vedere le partite al sole.
Entro e mi mettono un timbro sul braccio ("con questo ed il biglietto, si può rientrare").
Come in discoteca...
Bene, si può rientrare.
Vado in curva, semideserta (meno di 200 spettatori), e vedo che i settori sono separati e non si può passare.
Maledico la tizia che in prevendita mi ha dato, per lo stesso prezzo, un pessimo posto.
Ad un certo punto arriva un funzionario delle Forze dell'Ordine, che permette ai pochi tifosi della curva di confluire nei distinti.
Sempre al sole, ma almeno in un settore dalla migliore visuale.
Finisce Italia-Samoa ed esco per bere qualcosa di fresco al bar, rientro in curva con la seconda partita già iniziata e...
...vedo che il cancello curva-distinti è chiuso!
Chiedo ad uno steward:
-"Mi spiace, abbiamo avuto indicazioni precise di non far passare più nessuno".
Lo guardo allibito.
-"Vuole un consiglio? Esca, vada al tornello dei distinti e chieda di entrare, indicando di essere passato in precedenza e di avere lasciato amici dentro: vedrà che la faranno passare".
Tanto siamo in Italia, no?
Lo ringrazio e faccio come suggerito, salvo poi vedere mezzora dopo quello stesso cancello, completamente spalancato con libero accesso tra i due settori.
Avevo vicino a me degli inglesi e mi sono vergognato.
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Himiko
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Re: JWC 2015
In realtà il time table c'era ma era visibile solo dalla tribuna coperta; peraltro era piccolissimo e piazzato inopinatamente a terra, praticamente dietro la bandierina dell'angoloHap ha scritto:
In una sede di finali mondiali NON C'E' IL TABELLONE DEL TEMPO E NEMMENO DEL PUNTEGGIO. Di fianco a me avevo una tifosa neozelandese che si è messa a ridere quando le ho risposto che non c'era il time table.
Mi spiace per gli amici cremonesi, ma non mi vedrete più nel vostro "stadio".
Robe de mat ....
Keep on rockin' in the free world.