C'è sempre da imparare. O no?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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doublegauss
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C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da doublegauss »

Luqa-bis
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Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da Luqa-bis »

Si, c'è sempre da imparare.
Però anche da osservare:

1. nell'indagine CONI i tesserati FIT sono oltre 300mila (certo non saranno solo agonisti, però contano)

2. Sino a ieri su ogni giornale non si leggevanoi lodi e peana alla FIT, e questo anche dopo la federation Cup, definita un piccolo gruppo di eorine in mezzo ad una marea di melassa.

3. nel settore maschile , abbiamo ancora grosse difficoltà.
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giobart
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Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da giobart »

Non mi sembra ci sia molto da imparare, la FIT si prende meriti che non ha, tutte le migliori giocatrici italiane hanno allenatori stranieri e/o si allenano all'estero, e ciò non mi sembra un merito, al contrario sono stati bravi a far quadrare i conti e a puntare su un canale televisivo in chiaro che dà tutto il giorno partite di tennis (questo sarebbe da prendere come spunto).
Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta fino alla fine!
metabolik
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Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da metabolik »

Troppo distanti per imparare qualcosa, siamo agli antipodi.
Uno sport individuale di massa con la rete fra i due avversari non ha alcuna condivisione con uno sport di squadra elitario, senza rete fra gli avversari.
E' lo stesso discorso fatto qualche tempo fa da qualcuno che ha presentato come esempio la pallavolo.
m.map
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Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da m.map »

non so se ci sia da imparare o no, mi prendo tempo invece di esprimere un'opinione a caso
però il canale tv (che mostra molto tennis giocato e pochissime chiacchiere) e i video sul sito federale
sono due cose a mio parere importanti, interessanti, utili
Padre nostro che sei nei cieli | restaci pure | quanto a noi resteremo sulla terra | che a volte è così bella. (J. Prevert)
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giuseppone64
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Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da giuseppone64 »

insomma, la base è enorme, tutti prendono una racchetta in mano...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
JosephK.
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Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da JosephK. »

Tessera Fit: non so esattamente come funziona ma c'è tessera agonista e tessera non agonista. Chi conosco che l'ha fatta ce l'ha per fare i tornei Fit e per il punteggio. Diciamo che avere la tessera non equivale a praticare con assiduità, anzi. E' anche vero che molti non hanno tessera e giocano comunque e fanno tornei di circolo che non la richiedono, del resto a tennis è facile, giochi da solo, non devi trovare altre 30 persone per stare in campo. La difficoltà, e la bellezza, del nostro sport è che devi creare una squadra. A tennis alla fine bastano scarpe, racchetta e avversario, come diceva il buon Beppone.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Luqa-bis
Messaggi: 8399
Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17

Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da Luqa-bis »

Vero Joseph K, ma alla fine un numero va preso, ed il CONI ha scelto:

2013
FIR 70mila circa
FIT 300mila circa.

A rugby si gioca in 15-23 per parte; a tennis in 2 per parte massimo
Garryowen
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Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13

Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da Garryowen »

La questione è il numero di praticanti o sono i risultati?
Perché sono due cose diverse. I praticanti del calcio saranno milioni, la nazionale è quindicesima nel ranking.

Per i risultati e per lo sport di vertice credo che il paragone con il tennis sia improponibile, sono proprio due pianeti diversi, ci sono famiglie che investono sul proprio figlio e si pagano l'allenatore individuale, magari trasferendosi negli USA...
Nel rugby potremmo far trasferire un ragazzo in Georgia, ma non sarà mai come avere un allenatore individuale
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
metabolik
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Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da metabolik »

Garryowen ha scritto:La questione è il numero di praticanti o sono i risultati?
Perché sono due cose diverse. I praticanti del calcio saranno milioni, la nazionale è quindicesima nel ranking.

Per i risultati e per lo sport di vertice credo che il paragone con il tennis sia improponibile, sono proprio due pianeti diversi, ci sono famiglie che investono sul proprio figlio e si pagano l'allenatore individuale, magari trasferendosi negli USA...
Nel rugby potremmo far trasferire un ragazzo in Georgia, ma non sarà mai come avere un allenatore individuale
Questa deve essere quotata , troppo bella.
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jpr williams
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Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da jpr williams »

Inoltre il tennis è uno sport individuale e super professionale: uno bravo prende su e va dove gli pare per diventare professionista. In giro per il mondo esistono delle vere e proprie factory internazionali di tennisti; ricordo che c'era quella famosa di Nick Bollettieri da cui passavano tutti e tutte le più forti. Tutto ciò prescinde da qualunque concetto di programmazione federale o altro.
No, credo che non abbiamo nulla da imparare dal tennis, non per disprezzo, ma perchè sarebbe come se un aspirante cuoco dovesse poter imparare qualcosa da un tornitore molto bravo.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
JosephK.
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Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19

Re: C'è sempre da imparare. O no?

Messaggio da JosephK. »

Però non è che la Fit non sia mai stata stata nell'occhio del ciclone eh, ricordo polemiche infinite per robe tipo il "prestito d'onore" e l'organizzazione dei calendari dei giocatori giovani che sono stati spinti a giocare tornei in Italia di 4 ordine piuttosto che provare quelli più alti.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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