Quanto contano i soldi?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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oldprussians
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Quanto contano i soldi?

Messaggio da oldprussians »

Una domanda strana me non forse..

Guardando la Semi finale Argentina Australia su ITV ho sentito qule mito del Trevio e onorario Italiano... beh non cosi onorario dato che ha il passaporto Italiano, Micheal Lynagh che l'Austria e Checka ha fatto tutto in 18 mesi e su un "shoe string budget"

Se e cosi, allora che scusa ha l'Italia?
JosephK.
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Re: Quanto contano i soldi?

Messaggio da JosephK. »

Beh diciamo che le rose di partenza (italica e australiana) non sono esattamente paragonabili.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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PiVi1962
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Re: Quanto contano i soldi?

Messaggio da PiVi1962 »

Secondo me, il problema non va ristretto ai soldi investiti direttamente in un "Programma RWC 2015" dalla federazione australiana.

Vi sono i cosiddetti costi affondati (sunk costs) precedenti sia in termini economici che di rete di risorse umane: infrastrutture funzionanti, legami con eccellenze tecnologiche (dal campo medico-sanitario fino allo studio della meccanica del gesto sportivo), rapporti con gli sponsor, gestione dello sport dal livello amatoriale sino al vertice della nazionale maschile a 15...
Se, su una macchina estremamente funzionante (lo sport australiano è all'apice dei rapporti tra medaglie olimpiche vinte e numero degli abitanti) si innesta un progetto specifico, anche con budget limitato, i buoni risultati sono dietro l'angolo.

Il problema dell'Italia è che non è stato individuato un obiettivo di lungo termine attorno al quale radunare tutte le forze del rugby italiano, e che quindi i soldi si disperdono spesso in mille rivoli (appunto inconcludenti perché non legati a nessun obiettivo misurabile), in mille clientele più o meno occulte; si sono probabilmente creati pochi legami al di fuori del mondo del rugby, e meno produttivi di quelli sviluppati da altre nazioni.

Qui http://www.rugby.it/forum/viewtopic.php?f=81&t=28888 c'è un thread che parla di quanto ha fatto l'Argentina per raggiungere un obiettivo ambizioso (l'analisi è in realtà in parte ex post, ma è indubbio che molte delle scelte elencate sono state prese seguendo un filo rosso ben chiaro).
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giuseppone64
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Re: Quanto contano i soldi?

Messaggio da giuseppone64 »

Tanto importanti al punto che quando non ne hai li te ne rendi veramente conto.
Sono la cosa più bella del mondo? No, al contrario le cose più belle non si comprano e sopratutto non si possono comprare...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
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MA CHE ORA E'?
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Molti amici molto onore
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jpr williams
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Re: Quanto contano i soldi?

Messaggio da jpr williams »

giuseppone64 ha scritto:le cose più belle non si comprano e sopratutto non si possono comprare...
...perchè costano troppo! :shock:
Pare di Woody Allen, vero?
Invece è banalmente mia :wink: , ma è indubbio che i paesi sportivamente più evoluti (segnatamente quelli anglosassoni) hanno sempre dedicato molta attenzione al valore sociale ed educativo dello sport; ed attenzione significa, naturalmente, anche investimenti. E' chiaro che quando si vive in un paese in cui c'è un forte investimento pubblico e privato di base, poi non bisogna aggiungere molto, in termini relativi, per migliorare qualcosa che è già buono di suo: il costo marginale è inferiore rispetto a quello che deve sostenere chi parte da zero. Dico termini relativi perchè, in realtà, non so quanto costino le stringhe australiane di cui parla Lynagh: magari colà si usano d'oro massiccio tempestate di Swarowski :shock:
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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