Partigiani

[tonione]

mi chiedevo, oibò, mi chiedo, se fosse qui possibile una discussione sulla partigianeria, sul tifo, sulla passione. me lo chiedo mentre leggo una discussione in eqc- oddio, l’acronimia- in cui ad un certo punto si è voluta escludere una voce perché partigiana. mi riferisco a quanto dicevate su Il Nero e il rugby, ma anche su Duccio Fumero e On rugby. è da mo che vi dico che non c’è niente di peggio che discutere in modo politicamente corretto, discutere essendo implicitamente obbligati ad essere quello che non siamo, cioè esseri senza passione.

[Garryowen]

Totò direbbe: siamo uomini o caporali?
Siamo giornalisti, o tifosi?
Siamo nell'epoca del minestrone: si butta tutto nel medesimo calderone. Una volta eravamo solo tutti commissari tecnici della nazionale, adesso, grazie ai blog, siamo tutti giornalisti. Da qualche anno, con le trasmissioni di medicina, siamo tutti medici (e giù diagnosi a go-go...). Più recentemente siamo diventati tutti grandi chef...

A questo punto, devo dire che ho sbagliato a usare la prima persona plurale, perché io nel calderone non ci sono, eh, diciamo che sono seduto sul bordo della pentola, sotto alle chiappe ho un cuscino termoisolante...

[stilicone]

Sono d'accordo con Tonione.
Almeno qui, dove non si fanno i destini dell'umanità, possiamo evitare di essere schizzinosi.
Io leggo tutto del rugby, perchè ne so poco e voglio migliorare (auguri, potrei dirmi da solo...).
E' vero che certi commenti sotto gli articoli di On Rugby sono (come disse il senatore Bossi, tanto nomini) una scorreggia nello spazio, ma d'altronde lo spazio mediatico è sconfinato e ci sta dentro di tutto...
Venendo al dunque, l'articolo (la composizione? la dissertazione? l'opinione?) di Stefano Il Nero da cui è nato qualche distinguo, per me era condivisibile e anche scritto bene. Certamente c'era una certa enfasi contro la Federazione, ma ci può anche stare.
Solo dopo, leggendovi, ho collegato "Il Nero" al Petrarca, perchè per un non-veneto non-cresciuto nel rugby l'identificazione non è immediata.
E mi si è chiarito bene l'orizzonte, sulla polemica tra fautori dei club e fautori della Federazione.
Beh? E' un'opinione rispettabile.
Inoltre, continuo ad attendere con fiducia i miglioramenti prospettati con le Accademie (questo cos'è, il quinto anno? il sesto? campa cavallo...il sospetto è che nel frattempo molti mangiano alla greppia...)

[Garryowen]

Tutte le opinioni sono rispettabili, ma tra me e Gianni Brera sento di poter dire che una qualche differenza c'è, e non è la propensione verso il Barbera o il Lambrusco

[jpr williams]

Innanzitutto distinguerei fra passione e maleducazione; penso si possa essere appassionatamente tifosi e, contemporaneamente, rispettare gli altri e, soprattutto, i fatti senza piegarli alla propria tesi precostituita.
Io, come stilicone, leggo tutto, ma proprio tutto quello che riesco a leggere sullo sport che amo e seguo (ed ho indegnamente giocato) da qurant'anni abbondanti. Leggo, quindi, ovviamente anche il nero (che ha il pregio di non fingersi quello che non è), Fumero (che ha il difetto contrario al pregio del nero) e NONRUGBY che ha il mio indice di gradimento più basso: finge una falsa superiorità alla mischia, ma dietro ogni articolo si può leggere in filigrana la volontà di aizzare i più assatanati. Non credo nemmeno che sia per sostenere una tesi, ma solo per motivi molto più concreti: più messaggi, più visualizzazioni, più alti introiti. Un pò come i talk show in cui il conduttore invita la Mussolini, la Santanchè, Fassina e DiBattista e poi fa finta di indignarsi perchè questi si tirano pesciate in faccia: ma come, li hai invitati proprio per quello, perchè sai che la rissa fa audience, lo sponsor gongola e il tuo registratore di cassa personale pure.
Io leggo tutto, ma, mentre li leggo, so chi sto leggendo e gli faccio la tara come faccio quando ascolto un venditore che vuole appiopparmi il suo prodotto. So che se leggo un articolo sulla federazione scritto da NONRUGBY è come se leggessi un articolo su Renzi scritto da Sallusti. Lo leggo, ma so chi l'ha scritto e perchè.

[stilicone]

Ineccepibile.
Infatti il punto è leggerli.
Poi sarebbe da fare possibilmente senza riserve mentali, e senza dare indici di gradimento.

[jpr williams]

Inoltre, continuo ad attendere con fiducia i miglioramenti prospettati con le Accademie (questo cos'è, il quinto anno? il sesto? campa cavallo...il sospetto è che nel frattempo molti mangiano alla greppia...)

Mi rendo conto che questo argomento è leggermente OT rispetto all'interessante spunto di tonione (che spero mi perdonerà - so che non ami le divagazioni), ma una cosa su questo vorrei dirla.
Le Accademie sono partite da pochi anni (risultano 5 anche a me, ma se qualcuno è più informato...), ragion per cui si può dire che la prima vera "leva accademica", intesa come fatta di elementi che hanno fatto tutto il loro percorso in quell'ambito,è quella da cui è uscita l'under 18 di Massimo Brunello che mi risulta essersi comportata piuttosto bene. Naturalmente quando si parla di giovanili bisogna sempre tenere presente la variabile per cui può capitare l'annata buona e poi quella meno: magari la classe 97/98 era molto buona, chissà come sarà quella successiva. Così pure come bisogna vedere quanti di questi ragazzi proseguiranno bene e quanti si perderanno. Ma, insomma, può pure darsi che ci sia una greppia frequentata da qualcuno, ma qualche risultato discreto direi che si è visto. Non sarei così tranchant.

[jpr williams]

Ineccepibile.
Infatti il punto è leggerli.
Poi sarebbe da fare possibilmente senza riserve mentali, e senza dare indici di gradimento.

Ma, io più che di riserve mentali parlerei di consapevolezza di chi si ha di fronte: se incontri un noto puttaniere e quello ti fa un panegirico sull'importanza della famiglia tradizionale, ti regoli sul peso da dare alle sue parole. Quanto agli indici di gradimento, quello è personale; credo che tutti, davanti a più cose dello stesso genere, abbiano delle preferenze. L'importante è non esserne schiavi, tant'è vero che NONRUGBY io lo leggo sempre e ci trovo persino articoli interessanti (per lo più quando non parla di cose italiche, ma, talvolta, persino in quel caso ). Faccio un pò più fatica a leggere i commenti, ma mi sforzo, credimi

[stilicone]

[JosephK.]

Io Onrugby lo leggo sempre e tendenzialmente mi pare abbastanza equilibrato, in più fa buonissimi approfondimenti con interviste (penso a quelle della Martorana o anche a quelle pre-mondiale di Bortolami) a protagonisti esteri. Mi pare ben fatto, ovviamente poi se cadono gli occhi sui commenti è un altro discorso ma ormai io là commento pochissimo. Voto: 8 (senza i commenti).

Il blog di Fumero pur essendo un blog storico che tutti abbiamo letto prima di Onrugby è stato ampiamente superato da quest'ultimo sul piano editoriale, cerca di stargli dietro con le sparate e i toni che sono sempre eccessivi. Voto: 4, praticamente illeggibile.

Il nero: fa buoni approfondimenti sull'Eccellenza di cui quasi nessuno parla e a volta ha opinioni interessanti come altre volte invece anche lui parte per la tangente-Fumero. Voto: 6.

Altri buoni blog sono quelli del Mattino di Zupo, ma è aggiornato, purtroppo, raramente (http://zupo-mattinopadova.blogautore.repubblica.it/). Mi piace quando racconta le storie "antiche". Mi piaceva anche il blog di Elvis Luchese per le stese ragioni ma anche quello è aggiornato molto poco. Un tempo era molto bello Right Rugby, editoriali pacati e ben scritti, opinioni interessanti, live delle partite. Ora praticamente è morto...

[jpr williams]

Su onrugby distinguerei: quando parla di estero voto 8, quando parla di Italia voto 5, quando parla di, diciamo così, politica voto -10.
Non faccio la media perchè in matematica sono sempre stato scarso.

[Mero]

Per me quello di Fumero merita un voto ancora più basso perchè oltre agli articoli pure l'impaginazione è illeggibile, non si capisce nulla, roba da chiudere la pagina dopo 3 secondi.

[acarraro306]

Appunto, parlando di partigianeria, è ovvio che non piacciano ai tifosi di Calvisano ed ai sostenitori dell'attuale dirigenza i blog che hanno un atteggiamento critico...

[tonione]

bravo acarraro306. hai toccato un tasto saliente, non dolente, saliente.
la struttura implicita, fatta da un gruppo di pochi ma veri amici- almeno a me pare- di Calvisano che ha rivitalizzato questo sito, è un aspetto da considerare. è gente che ha passione, e si percepisce da come scrivono. sembrano persone che si sono evolute da un concetto di mero tifo fino ad arrivare vicini a capire cos'è il rugby e perchè sia un cosi sopraffino banco di prova del corpo ma anche della mente. sul perchè il rugby aiuti a stringersi, a guardarsi in faccia, a toccarsi. e a capire i ghigni, riconoscendo subito i vari tipi di musagne. tutto questo lo scrivo perchè è dovuto, e reale per noi del sito che ogni tanto ci troviamo qua e cerchiamo di avere qualcosa da dire ma anche da leggere.

l'esercizio della critica non è un esercizio di equilibrio!

[Garryowen]

Bene, stabiliti i due schieramenti fra i forumisti, veneti contro calvini, lasciate dire a uno che non fa parte di nessuno dei due, che per l'esercizio della critica bisogna essere immuni da condizionamenti, lontani dagli schieramenti, poter dire che il Re è nudo, ma anche applaudirlo se fosse il caso.

Se voglio leggere la cronaca "di parte" di un derby Petrarca - Rovigo, però, non vado a leggere blog di tifosi, ma vado direttamente sui siti del Petrarca o del Rovigo, perché generalmente gli addetti stampa scrivono in un italiano corretto.

Quando all'"atteggiamento critico" nei confronti della dirigenza FIR, ho trovato osservazioni - anche pesanti - ma più intelligenti in questo forum che nei vari blog che avete citato. E non mi riferisco ai commenti dei tifosi che intervengono in quei blog, perché quelli, per definizione, sono spazzatura