Questo quanto hanno scritto Aguero e Favaro
l tweet di Aguero: Ciao a tutti, non sono mai stato un grande utilizzatore dei social media ma oggi è una giornata particolare e faccio eccezione, con un poco di tristezza. Dal mio arrivo in Italia […] ho vestito molte maglie, cambiato molti club. Solo una maglia, però, ho sempre avuto particolarmente cara, quella della Nazionale italiana. Ho avuto l’onore e il privilegio di indossarla in quaranta occasione e di rappresentare il Paese dei miei nonni in due edizioni della RWC. Ho sudato, faticato, lottato per questa maglia, dando il meglio di me per conquistarla ogni volta che ho avuto la possibilità. Ho voluto giocare ad ogni costo il Mondiale dello scorso autunno in Inghilterra, nonostante fossi alla ricerca di una squadra. L’ho fatto per l’Italia e l’ho fatto con orgoglio. Poi, concluso il Mondiale, i Leicester Tigers hanno creduto in me offrendomi la possibilità di tornare a calcare i campi della Premiership: con Victoria ci siamo trasferiti di nuovo in Inghilterra e qui a febbraio nascerà il nostro secondo figlio. Penso sia giusto adesso concentrarmi sulla mia famiglia, stare vicino a mia moglie in attesa del piccolo, dare il miglior contributo possibile al mio club, in campionato ed in Europa. Ho amato la maglia azzurra, continuerò a farlo sempre, e se ci sarà ancora la possibilità di indossarla, dopo il Sei Nazioni, cercherò di farmi trovare pronto […] Mi mancherà l’Olimpico e mi mancherà moltissimo, anche se fosse solo per pochi mesi, indossare l’Azzurro.
Il post di Favaro: Ci ho pensato parecchio, dopo il Mondiale. Nuova vita, nuovo Club, la solita voglia di giocare ma anche i soliti problemi che faticano ad andare via. Prima del Mondiale sapete come è andata, con la spalla. Grazie agli sforzi, i sacrifici e non da meno alla disponibilità dei medici di Glasgow e FIR che mi hanno seguito sono riuscito a rientrare nel gruppo e a giocare la Rugby World Cup con la mia Nazionale: era uno dei miei sogni fin da bambino e non capita tutti i giorni di riuscire a realizzarli. Purtroppo, nonostante tutto, il recupero fisico non è stato semplice, anzi. Sono riuscito a recuperare molto bene ma non ancora al 100%. Ahimè non sono ancora il Simone che vorrei essere, specialmente perché quando si parla di indossare la maglia dell’Italia mi sento in obbligo di farlo nelle migliori condizioni possibili. Ho parlato con il Presidente, con lo staff e penso sia corretto, in questo momento, sacrificare la mia partecipazione al 6 nazioni rimanendo a Glasgow per lavorare con il Club, con l’ambizione di stare presto bene e combinare qualcosa di buono per ritornare in forma al 100% quanto prima. In bocca al lupo a Jacques, Sergio e a tutta la mia famiglia azzurra che sosterrò con tutto il mio cuore . Ci rivediamo presto, Simone
Aguero si "rende disponibile dopo il 6 nazioni". Ok il figlio, ma solo a me le date sono significative? Non gioca il 6 nazioni per andare a giocare, con tutto il rispetto, col Canada? Dopo l 6 nazioni le prime partite sono a giugno, avrà un annuale ai Tigers e da quel momento prob. non avrà più vincoli contrattuali. Certo se lo confermavamo un altro anno, questo problema non si poneva. E questa è una delle ragioni per cui gli italiani è meglio tenerseli in Italia.
Favaro: non dice di aver concordato lo stop con la nazionale ma solo di aver parlato con Presidente, staff e dice di voler "sacrificare" la partecipazione al 6 nazioni rimanendo a lavorare col club. Ora se lavora col club, e magari gioca, non vedo come possa recuperare/evitare altri infortuni.
Rispondendo all'amico Hap sul "perché". Non so, si parlava di questioni di assicurazione medica in nazionale ai tempi dello sciopero di Villabassa, sono state risolte quelle cose o magari ha timore di rompersi in azzurro e restare col cerino in mano? Che abbia concordato con Glasgow vado al mondiale ma salto dopo? Che sia un po' scazzé con Brunel and co.? Non lo so, magari nulla di tutto questo, resta il fatto che personalmente quando uno "si rende indisponibile alla convocazione" con la propria nazionale mi infastidisce, tanto più se lo dice via social, tanto più se la comunicazione non viene fatta in modo ufficiale dallo staff (allora sì mi andava bene, "abbiamo concordato insieme di far riposare per le prime due partite Simone e vediamo se recupera", ecco una cosa del genere sì ma il messaggino in cui dici no all'azzurro, per tutte le rispettabilissime ragioni che puoi avere, quello no...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...