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Garryowen ha scritto:I miei commenti sono dovuti al fatto che vorrei veder giocare insieme VanS e Parisse, perché per me sono partner ideali proprio perché diversi. Per me si completano a vicenda, quando come adesso sono in un ottimo stato di forma. Invece mi sa che insieme non li vedremo mai
Condivido il medesimo desiderio, ma penso anche che una modalità di ingresso smooth abbia una logica:
- non demotivare le terze fino ad oggi titolari ( c'è VS ? fuori tutti !)
- non dargli una eccessiva responsabilità da eccessiva aspettativa.
Insomma, anche la pissi-collo-gia vuole la sua parte.
(non avevo letto l'immediata post Hap..)
ma no, ma no , nè bere, nè giocare :
- quella individuale è basata sull'estraniamento ===> p.e. (è solo un esempio, anche se è quello che statisticamente funziona meglio) immagini di essere una gallina, ti accucci in un angolo , fai coccodè, .. dopo 5 minuti stai meglio..il 6N è scomparso (per un pò !)
- quella collettiva è basata sulla catarsi teatrale, tipo happening/living theatre===> in gruppo e in penombra, si immagina una sconfitta catastrofica, da cui deriva la massima disperazione, a cui tutti devono dare massima esternazione, tipo coro greco; più si approfondisce il lutto simulato, più passa l'angoscia.
Garryowen ha scritto:Come sempre, almeno nel rugby italico, i tecnici ragionano per schemi ingessati.
Questa ottusità la noto nel posizionamento di Van Schalkwick in panchina. Quindi si deduce che per i nostri cervelloni (perché non darei tutta la responsabilità a Brunel) Van Schalkwick = Vunisa = Vosawai eccetera. Insomma, sostituto di Parisse. Ma non deve essere condiserato così.
L'ingresso di Van Schalkwick negli ultimi venti minuti potrebbe servire solo se a qual punto il risultato fosse in equilibrio, cosa che non credo si verificherà.
Io la panchina non la leggo così. Secondo me la logica è stata: (a) una prima linea completa (perché Castro e non Chistolini lo sa Brunel) (b) Bernabò per la seconda (c) VS per la terza (d) poliedrici per gli altri: Palazzani MM-estremo-al limite ala, Haimona centro-apertura-al limite estremo, McLean estremo-ala-al limite apertura.
Io voglio essere speranzoso ma poi un po' ti cadono le braccia.
Un triangolo allargato dove praticamente non esiste intelligenza al piede. Un estremo leggerino che speriamo non debba andare a placcare da ultimo uomo. Un lanciatore in touche pessimo. Una seconda che, mah, a me non ha mai convinto (parlo di Fuser ovviamente). Un pilone di riserva (Castro) con pochissimi minuti e ancora una volta il suo naturale, e performante sempre, sostituto fuori in tribuna. VS fuori con dentro Zanni e Fuser. Io non capisco...
Detto questo, speriamo sia la volta buona in cui si veda lo strano mix di follia, coraggio, "niente da perdere", piuttosto che il "mi tremano le gambe".
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Una formazione diversa e sperimentale, con quattro esordienti dentro da subito di cui due provenienti dall’Eccellenza, quella che sabato scenderà in campo allo Stade de France. Ecco le parole di Brunel in conferenza stampa.
Convocazione giocatori di Eccellenza: abbiamo 13 giocatori che o per infortunio o altri problemi non sono convocabili. Abbiamo alcuni giocatori all’estero che giocano poco nel proprio club e se uno non è titolare per il proprio club è difficile lo sia per la Nazionale. Ciò ci ha spinto ad allargare la base vagliando altre possibilità, cosa che è stata fatta negli stage. Le alternative erano aspettare ancora o metterli alla prova, e per certi ruoli eravamo corti come ad estremo. E’ il contesto che ci ha portato a fare certe scelte. Odiete alle Zebre non giocava e come potevo schierarlo in Nazionale? Impossibile. Senza la prova del campo di ogni settimana non è possibile.
Italiani all’estero: c’è una differenza tra la prima generazione che è andata all’estero come Castrogiovanni, Bergamasco, Parisse e Bortolami, che giocavano stabilmente nel club anche con il ruolo di capitano. La seconda onda che è andata all’estero non ha avuto lo stesso risultato, giocavano poco e alcuni sono tornati quest’anno. Le scelte non hanno avuto lo stesso successo.
Il rugby che cambia: c’è anche in noi più ambizione in rapporto al gioco e maggiore volontà di creare un gioco diverso, di esprimersi. Penso che siamo su questa strada ma lo è tutto il rugby. Se guardiamo l’ultimo Mondiale la differenza è stata la volontà offensiva delle squadre, anche da parte di formazioni tradizionalmente diverse come per esempio l’Argentina. Abbiamo iniziato questo movimento, siamo su questa strada, anche se i risultati magari non sono stati quelli attesi.
Obiettivi: dal torneo mi aspetto un contenuto, un mix di entusiasmo ed esperienza anche dal punto di vista del carattere e del combattimento, dimostrando anche volontà di imporre qualcosa all’avversario, di creare situazioni e di voler essere protagonisti del gioco. E non per cinquanta minuti o per una sola partita, ma per tutto il torneo. Il mio sogno è vedere una squadra capace di mantenere livello ed ambizione per tutto il torneo.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Ci stiamo concentrando sui nostri (giustamente) e non stiamo parlando dei galletti, secondo me battibili. Con un pizzico di follia -tanta- e con altrettanta fortuna possiamo espugnare Parigi. E fare davvero il tanto sospirato salto di qualita'. Certo, fondamentale vincere la battaglia degli avanti, il loro pack non mi sembra imbattibile, ma noi dovremo essere perfetti in touche, in mischia e forzare qualche capovolgimento. Possiamo farlo.
La paura maggiore sono il gioco tattico al piede e le touche. Poi segue l'uno contro uno e la capacità di mantenere il pallone. Se reggiamo in questi fondamentali c'è partita, io ci spero, come sempre, ma è durissima.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
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Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Di tutte le scelte mi fa particolarmente specie l'inserimento di Bellini.
Intendiamoci, il ragazzo ha fisico e tecnica, ma, a parte le carenze di ritmo, ha delle lacune difensive, soprattutto nel posizionamento, che fanno davvero spavento in Eccellenza, figuriamoci allo Stade de France. Se, poi, Noves fa giocare la Francia come mi aspetto, il nostro triangolo allargato sarà particolarmente sotto pressione. Speriamo bene.
Per il resto anch'io vorrei davvero vedere insieme Sergione e Van X, ma è probabile che Brunel tema molto le "ripartenze" del bestione Picamoles e voglia qualche fante da trincea, almeno nella prima parte del match, che pensi a far legna. Non mi stupirei di veder entrare Van X al posto di Minto ad un certo punto.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Vado controcorrente: non parlo della prima e della seconda linea, ma a me la terza (Minto-Zanni-Parisse) piace molto. Quei tre possono mettere in crisi i loro corrispettivi francesi ed assicurare a Gori palloni di qualita'.
Beh, della prima ne parlo io, per dire che mi aspetto grandi cose dai miei Lovotti e Citta (Calvisano über Alles), ma Gega mi lascia un pò perplesso. Ok, se a Treviso è davanti a Giazzon ci sta che anche in nazionale venga prima, ma continuo a ritenere assurda la rinuncia a Fabiani.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Garryowen ha scritto:I miei commenti sono dovuti al fatto che vorrei veder giocare insieme VanS e Parisse, perché per me sono partner ideali proprio perché diversi. Per me si completano a vicenda, quando come adesso sono in un ottimo stato di forma. Invece mi sa che insieme non li vedremo mai
Condivido il medesimo desiderio, ma penso anche che una modalità di ingresso smooth abbia una logica:
- non demotivare le terze fino ad oggi titolari ( c'è VS ? fuori tutti !)
- non dargli una eccessiva responsabilità da eccessiva aspettativa.
Insomma, anche la pissi-collo-gia vuole la sua parte.
Nel caso delle due terze azzurre non credo sia un problema reale. Minto e soprattutto Zanni ormai hanno esperienza da vendere, pertanto sono ben consapevoli del loro stato di forma.
A meno che non dipenda tutto dal clima generale del loro club e invece nel 6N sfornino la prestazione dei tempi d'oro, ma la vedo difficile.
Forse l'ipotesi più probabile è che per esaltare le qualità di un giocatore come Van S e soprattutto dell'accoppiata VanS+Parisse dovresti avere una certa quota di possesso mentre difficilmente l'avremo. Per le touche dovremmo affidarci a qualche intervento soprannaturale
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Anche loro hanno 4 esordienti.
E' una Francia timorosa che incontreremo sabato, una Francia piena di cerotti che nessuno, al momento, é capace di prevedere.
Novès non é stata una scelta condivisa, c'é una larga parte dell'ambiente ovale transalpino che spingeva per altre soluzioni. L'uomo non é facile, é abbastanza duro nelle relazioni, fra qualche mese c'é l'elezione del presidente della FFR e alcuni candidati (come Laporte) hanno già detto che in caso di loro elezione la prima cosa che faranno sarà rimuovere Novès. Bell'ambientino.
La formazione di Brunel ha una spiegazione abbastanza logica, sfruttare l'inevitabile disorganizzazione dei francesi nelle prime fasi della partita. Mancano pedine importanti, come Spedding che avrebbe potuto metterci in difficoltà con le sue ripartente e la cerniera é assolutamente inedita.
Forse la sua idea é quella di tenere il risultato fino al 60° e poi giocarsi le sue carte con uomini d'esperienza.
JosephK. ha scritto:Le speigazioni di Brunel, che ci stanno anche...
Una formazione diversa e sperimentale, con quattro esordienti dentro da subito di cui due provenienti dall’Eccellenza, quella che sabato scenderà in campo allo Stade de France. Ecco le parole di Brunel in conferenza stampa.
Convocazione giocatori di Eccellenza: abbiamo 13 giocatori che o per infortunio o altri problemi non sono convocabili. Abbiamo alcuni giocatori all’estero che giocano poco nel proprio club e se uno non è titolare per il proprio club è difficile lo sia per la Nazionale. Ciò ci ha spinto ad allargare la base vagliando altre possibilità, cosa che è stata fatta negli stage. Le alternative erano aspettare ancora o metterli alla prova, e per certi ruoli eravamo corti come ad estremo. E’ il contesto che ci ha portato a fare certe scelte. Odiete alle Zebre non giocava e come potevo schierarlo in Nazionale? Impossibile. Senza la prova del campo di ogni settimana non è possibile. Ma Campagnaro sta giocando nel suo club? Quella di Venditti è una bocciatura? (lui sta giocando)
Italiani all’estero: c’è una differenza tra la prima generazione che è andata all’estero come Castrogiovanni, Bergamasco, Parisse e Bortolami, che giocavano stabilmente nel club anche con il ruolo di capitano. La seconda onda che è andata all’estero non ha avuto lo stesso risultato, giocavano poco e alcuni sono tornati quest’anno. Le scelte non hanno avuto lo stesso successo. Prima ondata: giocatori acquistati per la qualità - Seconda ondata: giocatori acquistati per rapporto qualità/prezzo, alcuni anche con prezzo discount
Il rugby che cambia: c’è anche in noi più ambizione in rapporto al gioco e maggiore volontà di creare un gioco diverso, di esprimersi. Penso che siamo su questa strada ma lo è tutto il rugby. Se guardiamo l’ultimo Mondiale la differenza è stata la volontà offensiva delle squadre, anche da parte di formazioni tradizionalmente diverse come per esempio l’Argentina. Abbiamo iniziato questo movimento, siamo su questa strada, anche se i risultati magari non sono stati quelli attesi.
Obiettivi: dal torneo mi aspetto un contenuto, un mix di entusiasmo ed esperienza anche dal punto di vista del carattere e del combattimento, dimostrando anche volontà di imporre qualcosa all’avversario, di creare situazioni e di voler essere protagonisti del gioco. E non per cinquanta minuti o per una sola partita, ma per tutto il torneo. Il mio sogno è vedere una squadra capace di mantenere livello ed ambizione per tutto il torneo. A prescindere dai risultati, aggiungo io. E questa è la cosa più difficile che forse non abbiamo mai visto in una squadra azzurra
Mie note in rosso. La domanda di Campagnaro non è retorica: chiedo perché non lo so.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria