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TEONE ha scritto:bel troiaio
per non parlare della carta stampata
sulla gazza di oggi un irridente microscopico trafiletto a fianco del programmi tv in ennepagina questo da la misura della risonanza del rugby in Italia.
Poi ci lamentiamo che non ci sono sponsor
Giusta l'ossrvazione, sbagliata la conclusione : questo da la misura dell'oscuramento politico del rugby in Italia, non della risonanza dello stesso, che , per quanto limitata, è molto superiore ad un trafiletto microscopico alla pagina n.
La Gazzetta è nemica del rugby, volente o nolente, condizionata da interessi economici rilevanti nel PIL italiano.
La televisione di stato concede uno spazio sul canale sportivo, ma è vietato dare qualsiasi notizia sportiva sui canali 1-2-3 che non sia Calcio o Motori (che non è uno sport), perfino il Giro ha subito questa regola ferrea; ovviamente ciò scoraggia eventuali sponsor, ma mica è colpa del rugby !
Non chiediamo più di quanto meritiamo e non esageriamo nelle critiche:
1) tra i quotidiani sportivi, la Gazzetta dedica più spazio al rugby di quanto faccia il bino Stadio-Corriere e molto di più di quanto faccia Tuttosport.
Lo dà anche in occasioni sfavorevoli, caso Castrogiovanni, p.e., ma per i citato Bon ic'è stato anche lo spazio per l'intervista alla vigila della partenza.
2) nei quotidiani locali, questo è uno sfogo personale, QN (La Nazione) fa due edizioni per Prato e Firenze: vanta le bellezze della città metropolitana e si dà arie da giornale di metropoli, ma poi a prato torvi scritto d icavleiri e Unione, a Firenze solo di Firenze 1931 e Florentia.
la comica è che l'Unione è per metà sestese, e Sesto è considerata quasi un quartiere di Firenze.
3) Con i risultati che abbiamo con Eccellenza e Pro12, non credo ci spetti più spazio della pallanuoto, dell'hockey su pista o del baseball.
Non capisco, Luqa: secondo te un TM della Nazionale in Argentina merita solo un trafiletto microscopico a pagina n ?
Il torneo delle 6N non merita uno spazio sulle TV di stato ?
Stiamo esagerando nelle critiche ?
Stavolta non ti capisco.
TEONE ha scritto:bel troiaio
per non parlare della carta stampata
sulla gazza di oggi un irridente microscopico trafiletto a fianco del programmi tv in ennepagina questo da la misura della risonanza del rugby in Italia.
Poi ci lamentiamo che non ci sono sponsor
Giusta l'ossrvazione, sbagliata la conclusione : questo da la misura dell'oscuramento politico del rugby in Italia, non della risonanza dello stesso, che , per quanto limitata, è molto superiore ad un trafiletto microscopico alla pagina n.
La Gazzetta è nemica del rugby, volente o nolente, condizionata da interessi economici rilevanti nel PIL italiano.
La televisione di stato concede uno spazio sul canale sportivo, ma è vietato dare qualsiasi notizia sportiva sui canali 1-2-3 che non sia Calcio o Motori (che non è uno sport), perfino il Giro ha subito questa regola ferrea; ovviamente ciò scoraggia eventuali sponsor, ma mica è colpa del rugby !
hai ragione, ma in realtà era quel che volevo dire.
risonanza nel senso dell'importanza che gli viene data a livello mediatico.
poi che questo sia o meno motivato dalla scarsità dei risultati è questione più o meno condivisibile, ma comunque non molto rilevante sul piano concreto.
Alla fine sappiamo tutti che, giusta o sbagliata che sia una cosa, l'importante è che se ne parli. E del rugby non se ne parla quasi mai!
metabolik ha scritto:
...o Motori (che non è uno sport)
OT: Sapessi quanto sono d'accordo...
Anzi, ERO d'accordo, perché dopo aver visto inserito nelle pagine sportive anche il poker, penso che ormai sia sport anche la mia passeggiata serale con il cane...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Luqa-bis ha scritto:
2) nei quotidiani locali, questo è uno sfogo personale, QN (La Nazione) fa due edizioni per Prato e Firenze: vanta le bellezze della città metropolitana e si dà arie da giornale di metropoli, ma poi a prato torvi scritto d icavleiri e Unione, a Firenze solo di Firenze 1931 e Florentia.
la comica è che l'Unione è per metà sestese, e Sesto è considerata quasi un quartiere di Firenze.
1) e lo sfogo qual'é? che non parlano di rugby o che storpiano i nomi?
2)Hai visto la mia domanda sul blu namibiano? Questa me la puó risolvere solo un toscano (non il sigaro)
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
TEONE ha scritto:bel troiaio
per non parlare della carta stampata
sulla gazza di oggi un irridente microscopico trafiletto a fianco del programmi tv in ennepagina
questo da la misura della risonanza del rugby in Italia. Poi ci lamentiamo che non ci sono sponsor
Iniziamo a vincere qualche partita in più, poi ci possiamo lamentare.
metabolik ha scritto: perfino il Giro ha subito questa regola ferrea
A me sembra invece che il Giro continui imperterrito ad infestare Rai3 per settimane, in diretta per ore e ore al giorno, nel breve periodo in cui si corre. E poi Tour, e da qualche anno (o forse semplicemente prima non sapevo la mandassero) c'è pure la Vuelta. E non dimentichiamo il Mondiale.
"Chi sono, i Puntinisti? Donne e uomini pigri, che non hanno la costanza e il coraggio di finire un ragionamento. Le loro frasi galleggiano nell'acqua come le ninfee di Monet [...]. Raramente questa overdose di puntini esprime un pensiero compiuto"
"Qualcuno sarà partito dalle terre della palla ovale, per venire qui nel tempio della palla tonda"
Davide Van De Sfroos, San Siro, 9 giugno 2017
a "infestare" volevo mettere le virgolette: semplicemente preferisco Geo&Geo al ciclismo, tuttavia mi fa piacere sia dato quello spazio ad un "altro sport". Certo, se a quel punto sfruttassero Rai3 anche per mandarci in diretta le finali di Pallanuoto, basket, Eccellenza e via così dei vari campionati italiani non sarebbe male. Tanto se l'alternativa è "un posto al sole"...
"Chi sono, i Puntinisti? Donne e uomini pigri, che non hanno la costanza e il coraggio di finire un ragionamento. Le loro frasi galleggiano nell'acqua come le ninfee di Monet [...]. Raramente questa overdose di puntini esprime un pensiero compiuto"
"Qualcuno sarà partito dalle terre della palla ovale, per venire qui nel tempio della palla tonda"
Davide Van De Sfroos, San Siro, 9 giugno 2017
sono sull'asse di metabolik. la sua spiegazione del fenomeno media-italia-rugby è alquanto convincente. quando giocavo però riuscivo a disturbare mentalmente compagni di squadra e allenatori. perchè uscivo dall'asse e andavo un po' dove volevo.
il ciclismo è uno sport di sofferenza. e in questo è uguale al rugby. si differenzia per via del combattimento fisico e del conclamato ricorso alla squadra in ogni istante del gioco tipiche del rugby. praticarlo può essere appagante, nel senso della sofferenza, guardarlo però mai. e come si fa, ti prendono di quegli abbiocchi durante le tappe, con in sottofondo le voci del cronista mi sono fatto di quelle ronchisate incredibili. credo che abbia un limite intrinseco, per i tempi attuali, abbastanza evidente. la noia. eppure, a seguirlo, non è poi così male. ci sono dei tizi che corrono su iperbici con indosso delle magliette. corrono tutti per guadagnarsi il fucsia più fucsia, o il giallo masterizzato, o il colore di un attacco psicadelico, e ad un certo punto si affastellano tutti in sparuti gruppi dove procedono alla velocità di uno scùter, il loro modo di muoversi è simile a quello delle gare di ippica. ci sono movimenti in avanti, scatti, scarti laterali, nascondimenti, esplosioni, implosioni, pensieri malati, convinzioni vincenti. non credo che il doping abbia rovinato il ciclismo in se. credo solo che le persone non siano tutte uguali e che possano essere indotte a sbagliare. nei giorni festivi, pure in inverno, vedo un sacco di esseruncoli brandenti una bici che si sparano di quelle tratte enormi solo per il gusto di vedere se si è ancora capaci di soffrire. se sono a piedi ci litigo, se sono di corsa ci litigo, se sono in macchina li maledico. però sento la loro convinzione. sento che con quelle magliette ridicole indosso rappresentano qualcosa. qualcosa di positivo.
Con le dovute eccezioni, però.
L'impresa di Nibali al Giro di quest'anno mi ha dato emozioni che solo rarissimamente la nazionale azzurra di rugby mi ha saputo dare, purtroppo, anzi, pu(l)troppo, per dirla con tonione
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
"...e incertezze sul futuro possono aver affollato di pensieri la mente dello Squalo, solitamente impermeabile alle vicende extra ciclistiche. Una mancanza di serenità che può riflettersi nelle prestazioni..."
metabolik ha scritto: perfino il Giro ha subito questa regola ferrea
A me sembra invece che il Giro continui imperterrito ad infestare Rai3 per settimane, in diretta per ore e ore al giorno, nel breve periodo in cui si corre. E poi Tour, e da qualche anno (o forse semplicemente prima non sapevo la mandassero) c'è pure la Vuelta. E non dimentichiamo il Mondiale.
Non sui TG, che ti tengono costantemente informato di ogni quisquilia pallonara. Sullo spazio dato da Raisport/Rai3 al Giro .. ci mancherebbe altro! è la corsa più bella del mondo con un seguito popolare enorme, ma sui notiziari (TG) viene assurta a notizia importante solo ciò attiene a calcio e motori. Quest'anno il Giro è stato di una bellezza totale, drammatica, umana e atletica, con un minimo riscontro, 2 parole 2 , nella coda dei TG, ma adesso... tornerei a bomba ... Argentina - Italia , importatissimo TM per valutare il futuro di una Nazionale fortemente rinnovata.
Mi spaice ma io non sono d'accordo sulle ipotesi di complotto. Il calcio secondo me è più popolare per forza propria, non perché spinto da chissà quali poteri economici e politici.
In molti paesi del mondo del resto è lo sport di gran lunga più seguìto; anche in Argentina.
