Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Squilibrio
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da Squilibrio »

mauott ha scritto:Brunel si vedeva spesso anche a calvisano perlomeno i primi tempi del suo mandato... poi magari era solo per andare da davo's ;)
Allora per quel motivo avrai visto anche checchinato, visto personalmente venire a parma a mangiare e andare via senza nemmeno vedere le partite
Mr Ian
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da Mr Ian »

Squilibrio ha scritto:
Mr Ian ha scritto:Magari sono off topic...ma io la storia degli allenatori stranieri vs italiani non lo capisco...penso che anche in Italia ci sono dei buoni allenatori, solo che "noi" per eccesso di confidenza ai primi fallimenti li perculiamo per eccesso di confidenza. Quando invece a fallire sono gli allenatori stranieri allora la colpa la si da ai giocatori brocchi. Ma non è che forse erano brocchi anche prima? Lui secondo me un pò se l'è cercata, ma il modo come hanno trattato Casellato secondo me è stato ignobile, che non favorisce per nulla la crescita di un tecnico locale. lo vedevi in difficoltà, bene affiancagli un DoR straniero invece che rispedirlo in Eccellenza. magari con le Fiamme quest anno arriva ai play-off e allora cosa si dirà?
Fammi capire bene, la colpa del trattamento riservato a Casellato è della fir? Secondo me è il contrario, Casellato ha sempre dimostrato dove andato ad allenare di fare bene, a Treviso ha fatto male ma avete visto che squadra aveva? Facile dire che ha dei limiti se poi non lo metti in condizioni di lavorare bene, questo discorso poi lo possiamo fare in buona parte delle società, ultimo esempio il Petrarca, facile dire che è merito di Cavinato ma vogliamo confrontare l’organico delle ultime 3 stagioni? Anche a Calvisano qualcuno a bassa voce giudica negativamente Brunello, vogliamo però confrontare la rosa a disposizione di Brunello con quella a disposizione di Guidi? Su Casellato ha sbagliato in toto la società.
Per il resto del discorso riguardante i giocatori concordo in pieno.
stavolta la fir non ha nessuna colpa...
Garryowen
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da Garryowen »

speartakle ha scritto:
Garryowen ha scritto:Allora avrebbe ugualmente toppato Munari, perché Gavazzi la storia degli allenatori italiani l'aveva indicata come punto d'arrivo. Non ha mai detto che fossero pronti subito.
Munari rosica, non c'è dubbio. Che lo dica esplicitamente: chi sarebbero gli allenatori italiani adeguati per questi ruoli?


Il problema è che nessun italiano (o pochissimi e ignorati) va a fare esperienza all'estero o a fare l'assistente, e allora non crescono, ma questa è un'altra storia.
Un piccolo passo avanti è stato fatto mandando gli allenatori delle franchigie in tour con O'Shea (ma uno dei due è straniero... :-) )
Dai Garry non stravolgere le cose, Gavazzi voleva come punto di arrivo un capo tecnico per la nazionale italiano, quindi secondo questa teoria nelle franchigie niente tecnici stranieri (Casellato e Cavinato Guidi) tanto che ci fù persino da discutere perchè Van Zyel non andava bene perchè straniero senza percorso Fir mentre Jimenez per le Zebre si perchè aveva un percorso Fir.

Ora Garry questa politica Gavazzi l'ha sconfessata sia nei fatti che nelle sue parole quando tempo fa appunto si accorgeva che aveva sbagliato.
Allora, non rimescoliamo le carte.
Tu parlavi dei tecnici delle franchigie? Io stavo parlando dello staff della nazionale.
Si era partiti dall'arrivo di Venter = staff della nazionale (anche se io lo vedrei bene alle Zebre... ;-) )
Le franchigie dovevano preparare i tecnici italiani al salto in nazionale (e io rabbrividisco al solo pensiero, visto l'unico tecnico italiano disponibile oggi...)
Però OGGI la presenza di O'Shea e compagnia non va contro alle dichiarazioni del Gav. Non ho nessun motivo di difenderlo, eh, proprio nessuno. Se fosse Dondi qualche dietrologo potrebbe fantasticare, ma Gavazzi proprio no.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

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Garryowen
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da Garryowen »

Mr Ian ha scritto:... Quando invece a fallire sono gli allenatori stranieri allora la colpa la si da ai giocatori brocchi. Ma non è che forse erano brocchi anche prima? Lui secondo me un pò se l'è cercata, ma il modo come hanno trattato Casellato secondo me è stato ignobile, che non favorisce per nulla la crescita di un tecnico locale. lo vedevi in difficoltà, bene affiancagli un DoR straniero invece che rispedirlo in Eccellenza. magari con le Fiamme quest anno arriva ai play-off e allora cosa si dirà?
Non sempre è vero. Smith è stato trattato anche peggio di Casellato, e Smith a mio parere è qualche gradino sopra Casellato, anche guardando il "dopo esonero"
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Garryowen
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da Garryowen »

JosephK. ha scritto:
Squilibrio ha scritto:JosepHK, Brunel era spesso a Parma solo che è meno appariscente rispetto agli altri e più riservato e all'inizio girava anche le società di eccellenza, cosa poi abbandonata dato il mancato riscontro sia nei club che negli ambienti federali.
Ok, ripeto la premessa che la mia non voleva essere una "statistica" anche perché nei 5 anni di Brunel ho visto le zebre 3 volte... Per quantoi riguarda O'shea, speriamo continui con quaesta vicinanza.
Brunel abitava a Parma
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mauott
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da mauott »

Squilibrio ha scritto:
mauott ha scritto:Brunel si vedeva spesso anche a calvisano perlomeno i primi tempi del suo mandato... poi magari era solo per andare da davo's ;)
Allora per quel motivo avrai visto anche checchinato, visto personalmente venire a parma a mangiare e andare via senza nemmeno vedere le partite
Davo's non è esattamente "il gambero" ;)..


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JosephK.
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da JosephK. »

Garryowen ha scritto:
JosephK. ha scritto:
Squilibrio ha scritto:JosepHK, Brunel era spesso a Parma solo che è meno appariscente rispetto agli altri e più riservato e all'inizio girava anche le società di eccellenza, cosa poi abbandonata dato il mancato riscontro sia nei club che negli ambienti federali.
Ok, ripeto la premessa che la mia non voleva essere una "statistica" anche perché nei 5 anni di Brunel ho visto le zebre 3 volte... Per quantoi riguarda O'shea, speriamo continui con quaesta vicinanza.
Brunel abitava a Parma
Lo vedevi allo stadio?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
speartakle
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da speartakle »

Munari rosica sempre e comunque, ma non mi pare abbia mai detto che ci siano Italiani pronti per l'alto livello.
A me sembra normale che Munari possa far notare che c'è bisogno di tecnici preparati in nazionale come pure per le franchigie, senza guardare alla nazionalità.
Poi il discorso Smith era già più complicato, aveva tirato fuori probabilmdnte tutto dal gruppo e pure lui avava intenzione di lasciare.
Poi Munari dovrebbe fare un po' di autocritica pensando di poter andare in campo a fare l'allenatore della chiusa in modo così improvvisato.
Garryowen
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da Garryowen »

JosephK. ha scritto:
Garryowen ha scritto:
JosephK. ha scritto:
Squilibrio ha scritto:JosepHK, Brunel era spesso a Parma solo che è meno appariscente rispetto agli altri e più riservato e all'inizio girava anche le società di eccellenza, cosa poi abbandonata dato il mancato riscontro sia nei club che negli ambienti federali.
Ok, ripeto la premessa che la mia non voleva essere una "statistica" anche perché nei 5 anni di Brunel ho visto le zebre 3 volte... Per quantoi riguarda O'shea, speriamo continui con quaesta vicinanza.
Brunel abitava a Parma
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Diciamo il 50% delle volte
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speartakle
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da speartakle »

Munari rosica sempre e comunque, ma non mi pare abbia mai detto che ci siano Italiani pronti per l'alto livello.
A me sembra normale che Munari possa far notare che c'è bisogno di tecnici preparati in nazionale come pure per le franchigie, senza guardare alla nazionalità.
Poi il discorso Smith era già più complicato, aveva tirato fuori probabilmdnte tutto dal gruppo e pure lui avava intenzione di lasciare.
Poi Munari dovrebbe fare un po' di autocritica pensando di poter andare in campo a fare l'allenatore della chiusa in modo così improvvisato.
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da jpr williams »

Certo che in Italia non siamo mai contenti. Ma dico io: da anni tutti chiedono che si segua una certa strada, poi, finalmente la si segue e invece di essere contenti si dice:" beh, capirai che bella scoperta, erano anni che si diceva di fare così".
Mah. :roll:
Secondo me c'è persino gente che gufa sperando di poter dire "l'avevamo detto noi".
Ri-Mah. :roll:
Addirittura si critica Aboud per non essere ancora andato a vedere una partita di Eccellenza.
E il campionato di Eccellenza inizia fra una settimana!
Ri-Ri-Mah. :roll:
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Mr Ian
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da Mr Ian »

Garryowen ha scritto:
Mr Ian ha scritto:... Quando invece a fallire sono gli allenatori stranieri allora la colpa la si da ai giocatori brocchi. Ma non è che forse erano brocchi anche prima? Lui secondo me un pò se l'è cercata, ma il modo come hanno trattato Casellato secondo me è stato ignobile, che non favorisce per nulla la crescita di un tecnico locale. lo vedevi in difficoltà, bene affiancagli un DoR straniero invece che rispedirlo in Eccellenza. magari con le Fiamme quest anno arriva ai play-off e allora cosa si dirà?
Non sempre è vero. Smith è stato trattato anche peggio di Casellato, e Smith a mio parere è qualche gradino sopra Casellato, anche guardando il "dopo esonero"
Su Smith il discorso è un pò diverso, a Treviso aveva fisiologicamente finito un ciclo, poi però siccome siamo una federazione di mendecatti, ha pagato di persona la faida tra fir e treviso, ed invece di passare fisiologicamente ad allenare la nazionale, come sta succedendo a Townsend a Glasgow, abbiamo preferito mandarlo via. Il che per lui non è stato un male visto che allena in SR, dirò di più i Cheetahs non sono una squadra esageratamente vincente, ma esprimono un bel gioco; senza considerare che ogni anno la squadra viene depredata dei migliori. Giocano un rugby alternativo alle capocciate sudafricane.
Secondo me chi negli ultimi anni ha avuto il trattamento peggiore è stato Green, la sua U20 rimane quella che ha espresso il miglior gioco degli ultimi anni, ma poi lui essendo una persona intelligente, ha preferito non aver niente a che fare con la solita banda di mendecatti e allena in A. Uno come lui lo potresti tenere in qualsiasi staff delle nostre celtiche, l Eccellenza già sarebbe poco...
jentu
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da jentu »

jpr williams ha scritto:Certo che in Italia non siamo mai contenti. Ma dico io: da anni tutti chiedono che si segua una certa strada, poi, finalmente la si segue e invece di essere contenti si dice:" beh, capirai che bella scoperta, erano anni che si diceva di fare così".
Mah. :roll:
Secondo me c'è persino gente che gufa sperando di poter dire "l'avevamo detto noi".
Ri-Mah. :roll:
Addirittura si critica Aboud per non essere ancora andato a vedere una partita di Eccellenza.
E il campionato di Eccellenza inizia fra una settimana!
Ri-Ri-Mah. :roll:
visto che il mio scetticismo rispetto alla fine degli atteggimenti tafazziani nel sottobosco aveva qualche fondamento?
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
Garryowen
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da Garryowen »

Mr Ian ha scritto:
Garryowen ha scritto:
Mr Ian ha scritto:... Quando invece a fallire sono gli allenatori stranieri allora la colpa la si da ai giocatori brocchi. Ma non è che forse erano brocchi anche prima? Lui secondo me un pò se l'è cercata, ma il modo come hanno trattato Casellato secondo me è stato ignobile, che non favorisce per nulla la crescita di un tecnico locale. lo vedevi in difficoltà, bene affiancagli un DoR straniero invece che rispedirlo in Eccellenza. magari con le Fiamme quest anno arriva ai play-off e allora cosa si dirà?
Non sempre è vero. Smith è stato trattato anche peggio di Casellato, e Smith a mio parere è qualche gradino sopra Casellato, anche guardando il "dopo esonero"
Su Smith il discorso è un pò diverso, a Treviso aveva fisiologicamente finito un ciclo, poi però siccome siamo una federazione di mendecatti, ha pagato di persona la faida tra fir e treviso, ed invece di passare fisiologicamente ad allenare la nazionale, come sta succedendo a Townsend a Glasgow, abbiamo preferito mandarlo via. Il che per lui non è stato un male visto che allena in SR, dirò di più i Cheetahs non sono una squadra esageratamente vincente, ma esprimono un bel gioco; senza considerare che ogni anno la squadra viene depredata dei migliori. Giocano un rugby alternativo alle capocciate sudafricane.
Secondo me chi negli ultimi anni ha avuto il trattamento peggiore è stato Green, la sua U20 rimane quella che ha espresso il miglior gioco degli ultimi anni, ma poi lui essendo una persona intelligente, ha preferito non aver niente a che fare con la solita banda di mendecatti e allena in A. Uno come lui lo potresti tenere in qualsiasi staff delle nostre celtiche, l Eccellenza già sarebbe poco...
Parlo con cognizione di causa. All'epoca per vari motivi mi smazzavo tutte le conferenze stampa e gli ho anche parlato direttamente. Smith è stato cacciato dal Treviso. Se diamo la colpa alla FIR anche di questo allora diamogli anche la colpa della tempesta che ha fatto sospendere la partita con il Connacht.
Se a Treviso avessero mandato via Munari un anno prima, Smith sarebbe rimasto, garantito.
Era molto attaccato all'ambiente però già da un anno dal club non aveva garanzie sul suo contratto. Il suo ufltimo anno lo ha vissuto malissimo, altro che Casellato.

Alla storia dei cicli io non credo, per quanto riguarda l'allenatore. Per i giocatori, certo, se una squadra ha un blocco stabile e di successo, si crea un "ciclo", ma per l'allenatore, OPINIONE PERSONALE, la storia del ciclo è una supercazzola giornalistica.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
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Mr Ian
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Re: Conchúir Ó Sé ed il rugby italiano

Messaggio da Mr Ian »

Garryowen ha scritto:
Mr Ian ha scritto:
Garryowen ha scritto:
Mr Ian ha scritto:... Quando invece a fallire sono gli allenatori stranieri allora la colpa la si da ai giocatori brocchi. Ma non è che forse erano brocchi anche prima? Lui secondo me un pò se l'è cercata, ma il modo come hanno trattato Casellato secondo me è stato ignobile, che non favorisce per nulla la crescita di un tecnico locale. lo vedevi in difficoltà, bene affiancagli un DoR straniero invece che rispedirlo in Eccellenza. magari con le Fiamme quest anno arriva ai play-off e allora cosa si dirà?
Non sempre è vero. Smith è stato trattato anche peggio di Casellato, e Smith a mio parere è qualche gradino sopra Casellato, anche guardando il "dopo esonero"
Su Smith il discorso è un pò diverso, a Treviso aveva fisiologicamente finito un ciclo, poi però siccome siamo una federazione di mendecatti, ha pagato di persona la faida tra fir e treviso, ed invece di passare fisiologicamente ad allenare la nazionale, come sta succedendo a Townsend a Glasgow, abbiamo preferito mandarlo via. Il che per lui non è stato un male visto che allena in SR, dirò di più i Cheetahs non sono una squadra esageratamente vincente, ma esprimono un bel gioco; senza considerare che ogni anno la squadra viene depredata dei migliori. Giocano un rugby alternativo alle capocciate sudafricane.
Secondo me chi negli ultimi anni ha avuto il trattamento peggiore è stato Green, la sua U20 rimane quella che ha espresso il miglior gioco degli ultimi anni, ma poi lui essendo una persona intelligente, ha preferito non aver niente a che fare con la solita banda di mendecatti e allena in A. Uno come lui lo potresti tenere in qualsiasi staff delle nostre celtiche, l Eccellenza già sarebbe poco...
Parlo con cognizione di causa. All'epoca per vari motivi mi smazzavo tutte le conferenze stampa e gli ho anche parlato direttamente. Smith è stato cacciato dal Treviso. Se diamo la colpa alla FIR anche di questo allora diamogli anche la colpa della tempesta che ha fatto sospendere la partita con il Connacht.
Se a Treviso avessero mandato via Munari un anno prima, Smith sarebbe rimasto, garantito.
Era molto attaccato all'ambiente però già da un anno dal club non aveva garanzie sul suo contratto. Il suo ufltimo anno lo ha vissuto malissimo, altro che Casellato.

Alla storia dei cicli io non credo, per quanto riguarda l'allenatore. Per i giocatori, certo, se una squadra ha un blocco stabile e di successo, si crea un "ciclo", ma per l'allenatore, OPINIONE PERSONALE, la storia del ciclo è una supercazzola giornalistica.
Sicuramente sai molte più cose di me, ma in quel preciso momento storico non avergli affidato la nazionale è stata una follia..
Sui cicli io ho una mia idea, ogni 3 anni qualcosa va cambiato per dare una scossa all ambiente
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