Questione Veneto

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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jpr williams
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Questione Veneto

Messaggio da jpr williams »

Ho voluto lasciar passare qualche giorno in attesa che si depositassero le "polveri" elettorali. Confesso anche che posto questo intervento con un certo timore, scrivendo come se fossi circondato di TNT altamente instabile, perchè immagino quanto potrebbe essere facile prendere quanto sto per scrivere in senso provocatorio. Last but not least in questo nostro bar e in giro per gli stadi ho non pochi amici veneti e confesso il timore di giocarmi la loro amicizia con questo intervento, perciò dico loro: vi voglio bene e vi sono amico e dico queste cose perchè agli amici si dice sempre quello che si pensa davvero. Spero che, almeno quelli che mi conoscono, mi riconoscano la buona fede e continuino ad essermi amici. Dopo questo pistolotto iniziale, entro in medias res.

Il Veneto è, senza il minimo dubbio, la più importante regione rugbystica d'Italia (scoperta dell'acqua calda). Lo è per tradizione, risultati, società, titoli e praticanti. E' tutto questo con pieno ed indiscutibile merito. Aggiungo che ogni italiano che ama il nostro sport non può che provare affetto e persino una sorta di appartenenza ideale a questa terra.Io voglio un gran bene al Veneto, al punto che cerco persino di impararne le sfumature dei vari dialetti, con passione ed affetto, anche se spesso con risultati ridicoli. :roll:
Sarebbe ovvio che il Veneto esprimesse la guida dell'intero movimento. Invece non accade; non è accaduto nemmeno stavolta che, pure, la candidatura "non veneta" era gravata da tali e tante "criticità" da essere vulnerabilissima.
Perchè il Veneto non guida il movimento?
A questa domanda si potrebbe dare una risposta vittimistica: il Veneto è vittima dell'invidia di tutti gli altri che si coalizzano. Oppure gli altri sono degli orribili filibustieri e malavitosi.
Può darsi, ed io non ho nessuna evidenza per negare che possa essere così.
Ma se ci fossero altri motivi?
Colgo nei veneti quando parlano di rugby, soprattutto nei dirigenti sportivi e nei commentatori professionali e dilettanti (qui, in realtà, ciò accade pochissimo, ma altrove...) una sorta di "sindrome della bella figa", intendendosi per tale il comportamento di quelle donne molto belle che, consapevoli della loro bellezza, pensano di avercela foderata di platino. Ho voluto banalizzare, ma il concetto è che l'atteggiamento sembra essere quello di coloro che si ritengono depositari del sapere e si rapportano agli altri come se fossero dei miseri parvenu non titolati ad esprimersi. Questo fa istintivamente sorgere negli altri un atteggiamento di diffidenza; della serie: "Non è che se diamo le chiavi in mano a loro questi ci chiudono fuori alle intemperie?". E' una cosa che colgo dai "non veneti" una sorta di timore che se il Veneto ne avesse il "potere" farebbe diventare il rugby una "Passione veneta" anzichè quella "Passione italiana" che sta scritto sulle auto della fir. Che questo possa essere un problema, credo, lo aveva capito pure Marzio Innocenti che, in tutti i modi, ha cercato di togliere dalla sua fazione la patina "venetista" cercando di dargliene una più sfumatamente nazionale. E' evidente che non è bastato.
La mia speranza è che il Veneto utilizzi i prossimi anni per costruire una candidatura davvero veneta ponendosi come guida del movimento italiano, non una candidatura falsamente italiana che sembri volersi occupare solo del Veneto. Io voglio un presidente veneto che abbia a cuore il rugby italiano perchè penso che un veneto possa farlo meglio di chiunque altro, a patto che sia in grado di garantire tutti sulla propria non autoreferenzialità.

E adesso cominciate a tirarmi le pietre! :x
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Mr Ian
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Re: Questione Veneto

Messaggio da Mr Ian »

non è un idea così malsana, è il sentimento che molti provano, anche se non lo ammettono...i Veneti son bravi in quello che fanno e hanno molti meriti nel rugby nazionale, solo che il panorama su cui confrontarsi è cambiato, oggi si gioca in Europa e purtroppo ne escono molto ridimensionati. Per cui se vogliono provare a guidare il paese dovranno essere loro a tendere la mano agli altri e non viceversa. Altrimenti che si decidano a fare i Dogi e prendere una licenza celtica, poi si vedrà...
zappatalpa
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Re: Questione Veneto

Messaggio da zappatalpa »

Mi permetto una piccola osservazione: tutta la parte iniziale la condivido, ma l'immagine della ragazza "che ce l'ha d'oro" non coglie bene il carattere veneto. Il problema del "peso politico", dell' incapacitá di creare "consenso" é un problema che si trova in molti ambiti: governi, commissioni, arte e sport: quanti veneti di peso trovi in confindustria? forse il carattere di base un pó anarcoide, forse perché gli manca quel fiuto da "cameriere" che serve per intercettare gli umori e le voglie del pubblico (mi ricorda gli austriaci).. insomma la presenza dei veneti é sempre molto inferiore, come quantitá e qualitá, di quella che spetterebbe anche solo in base al numero degli abitanti. La mancata elezione di Innocenti é un problema minore a confronto :-) (e cmq era sotto di 10%, non come vuol far credere, di un soffio). E sono quasi convinto che in fondo i veneti non si strapperanno le vesti per questo....
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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mondOvALE
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Re: Questione Veneto

Messaggio da mondOvALE »

jpr, quando ho visto il titolo del thread pensavo volessi farla finita proprio nell'indecente giorno del Fertility Day, il che sarebbe stato alquanto inglorioso... :twisted:
Pensiero che acquisiva sempre più concretezza quando hai cominciato a lisciare il pelo ai nostri amici dell'est con una sviolinata che avrebbe fatto inorgoglire anche Calimero e che pensavo presupponesse all'arrivo della bomba atomica successiva.
Invece hai detto tutte verità e talmente condivisibili che credo sia impossibile confutarle anche dai diretti interessati.
Non ti nego che al "sindrome della bella figa" stavo cappottando! :rotfl:
Oramai anch'io ho imparato a conoscere il "venetismo" dall'interno (il lombardismo non esiste nemmeno immaginandolo) e confermo che quella sindrome è quanto di più reale e irreversibile possa esistere.
Non ho mai visto una regione d'Italia con più campanili di quella ma che, all'occorrenza, sa accorparsi in un'entità unica e che va ben al di là della bandiera del Leone di San Marco. Del resto, Basta passare Peschiera del Garda per trovare ovunque appelli al "Veneto Stato".
Questa è la loro forza ed anche la loro debolezza. Direi più la prima della seconda, soppesando il tutto, ma nella fattispecie dell'argomento da te trattato è più il secondo caso.
Anche perchè non si tratta di lotte fra Regioni. Contrapposta al Veneto Power non c'è la Lombardia, nè l'Emilia, nè il Lazio, nè altro...
Se Calvisano coi suoi fondatori non fosse arrivato a scompigliare un pò carte e supremazie, la questione oggi nemmeno si porrebbe. Quindi il "problema" del Veneto non sta solo nelle proprie incapacità di abbassarli quei campanili (Dogi docet), ma ha un nome ben preciso senza il quale non esisterebbe opposizione tecnica, politica ed economica.
Normale che la sensazione di avere da un quindicennio la sabbia nelle mutande ci sia...

Ecco, così ti ho risparmiato la lapidazione... :-] Ti costerà 'na birra!
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enrico land
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Re: Questione Veneto

Messaggio da enrico land »

Il Lombardismo non esiste perché perché province agli angoli opposti della regione hanno tante cose in comune quante Puglia e Valle d'Aosta. Penso a Varese e Mantova, Pavia e Sondrio... Storie troppo diverse per sentire uno spirito che unisce sotto un'unica bandiera. Per il Veneto è diverso, al di là del folklore che contrappone i vari campanili, paragonabile a quello toscano, c'è anche un sentimento che spinge all'unità, al concepirsi come uniti anche sotto forma di regione.
La storia e la tradizione della Lombardia orientale è troppo diversa da quella della Lombardia occidentale per permettermi di dire che mi sento "lombardo". Mi sento bresciano, ed è già tanto, per i camuni non va bene nemmeno quello. La nostra regione è artificiale, il Veneto è storico. Questo fa un'enorme differenza.

A ostacolare i Dogi non credo sia una questione di campanili, penso che i tifosi veneti (tranne forse quelli trevigiani) sarebbero contenti di avere una franchigia "super partes" per non dover più tifare Benetton in Pro12. Il problema sta nelle varie stanze dei bottoni, e lì la questione è di schei e di careghe, più che di campanili.
"Chi sono, i Puntinisti? Donne e uomini pigri, che non hanno la costanza e il coraggio di finire un ragionamento. Le loro frasi galleggiano nell'acqua come le ninfee di Monet [...]. Raramente questa overdose di puntini esprime un pensiero compiuto"

"Qualcuno sarà partito dalle terre della palla ovale, per venire qui nel tempio della palla tonda"
Davide Van De Sfroos, San Siro, 9 giugno 2017
Squilibrio
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Re: Questione Veneto

Messaggio da Squilibrio »

La questione veneta è un po’ lo specchio dell’Italia e non solo nel rugby ma un po’ in ogni cosa, abbondiamo in campanili e siamo incapaci di fare sistema. Nelle ultime elezioni ammettiamolo c’era un po’ di tutto nella cordata di innocenti, gente che è rimasta delusa dalle promesse non mantenute dal duo gavazzi dondi 4 anni fa (è normale, i posti e gli eventi così come i soldi sono limitati) a gente cui è stato promesso qualcosa quest’anno con gente che credeva veramente nel progetto, alla fine la stessa cosa è successa per gavazzi 4 anni fa (ricordiamoci che i rapporti tra dondi e gavazzi non erano buoni, il primo sentendosi minacciato da zatta decide di non ricandidarsi e propone l’uomo più forte insieme a sacca, gavazzi fa buon viso a cattivo gioco ma una volta eletto cambia dove può, sbaglia qualche cosa come è naturale che sia ma si dissocia dai giochetti precedenti come le nomine il giorno prima del voto). Forse l’unica candidatura senza promesse era quella di amore ma incapace di prendere probabilmente anche un 1% ed è stata costretta ad allearsi con la cordata peggiore in campo.

Detto tutto questo è quello che succede in italia, il veneto è diviso al suo interno già di per se e all’esterno da una immagine ambigua, chi guarda con ammirazione ma anche chi è geloso e lo considera come la juve, se poi ci mettiamo che a volte se la tira come le ragazze parmigiane (nessuna allusione al rugby, fate una ricerca su chi se la tira di più tra le donne italiane...) ecco che la sconfitta e l’incapacità di portare il loro bagaglio d’esperienza è assicurata. Per fortuna che ci sono persone come credo zanovello che secondo me non hanno l’intenzione di fare opposizione ad ogni costo ma sono pronti a proporre, appoggiare e criticare quando serve chi governa come è normale che sia fuori dall’italia.

Nel rugby si vede meno perché è impossibile portare alle dimissioni un presidente federale ma ormai in italia non si punta a conquistare la poltrona, si punta a conquistare la poltrona ad ogni costo e poi basta, in italia purtroppo gli zanovello, sempre se le mie previsioni sulla persona sono giuste, è merce rara.
tonione
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Re: Questione Veneto

Messaggio da tonione »

farei colazione da solo
con un panino alla granseola
in via san antonio
e sarei soddisfatto
speartakle
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Re: Questione Veneto

Messaggio da speartakle »

meh, io faccio fatica a capire veronesi e vicentini (figuriamoci i bellunesi), e sinceramente non so cosa possa accomunarmi con i Rovigotti, forse la nebbia. Padova Treviso e Venezia essendo una città diffusa sono molto più sfumate che in passato, ma dai, non siamo così uniti come si vuol credere. La cosa che ci accomuna è la forma mentis: lavora, bareta fracada e muso duro ( berretto ben calcato in testa e senza tanto perdere tempo).
Poi la sindrome da figa d'oro spesso si confonde con il fatto che a fare le cose sempre come sopra, viene spontaneo credere che sia l'unico modo per farle, soprattutto se poi hai successo. Magari stai lavorando nel modo sbagliato ma ci lavori talmente tanto e con tanta lena che comunque ci tiri fuori qualcosa. Difficile far capire che quello non è l'unico modo.
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jaco
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Re: Questione Veneto

Messaggio da jaco »

Mamma mia!
Ho letto il titolo e mi sono preoccupato. Ho letto il preambolo e mi sono terrorizzato! :shock: :shock: :shock:
...e invece... jpr non hai mica offeso nessuno! Certo personalmente non sono molto d'accordo con il discorso della "sindrome della bella figa", ma io sono al di qua della barricata e posso capire che al di là si dia un'immagine di questo tipo (anche se io non la colgo). Per il resto mi pare siano deduzioni tratte da una semplice ossrvazione dei fatti piuttosto obiettiva...
Guarda, non è mica un caso che il veneto non abbia ancora mai espresso un presidente FIR. Per altro in oltre 80 anni di federazione solo nelle ultime due tornate elettorali ci sono stati tentativi di una certa serietà, ma fino al regno di Dondi il Magnifico credo che nessun veneto abbia mai espresso la volontà (seria) di sedersi su quello scranno. Credo sia piuttosto indicativo, tra l'altro, che l'ultimo candidato (quello che più di tutti si è avvicinato alla vittoria) sia un livornese trapiantato... non un caso, probabilmente.
Dicevo non è un caso e per far capire la "nostra" mentalità (che già speartakle ha in qualche modo descritto) credo sia paradigmatico l'adagio attribuito a Carlo Menon, fabbro ferraio di Roncade, che (non so se si sappia in giro, io l'ho scoperto da poco) alla fine dell'800 sembra sia stato il primo a costruire un'automobile in Italia: "mejo essar paroni de na sessoea che servidori in te na nave" diceva il buon Menon. Traduco solo "sessoea" (o sessola) perchè il resto credo sia lampante: la "sessola" (o più grezzamente in sandonatese "sesseoa") è la paletta/cucchiaio usata per esempio per raccogliere ed insacchettare cereali o comunque materiali granulari (e che, credo, fosse usata anche nelle barche per gettare fuori l'acqua entrata)... cioè, stretto stretto, meglio far da soli che collaborare con qualcuno rischiando di diventare suo "servo"... ecco spiegato (in modo un po' sbrigativo), quindi, anche il perchè Menon non sia diventato ciò che invece è arrivato ad essere Agnelli... ecco spiegato perchè ci dovrà passare ancora molta acqua sotto i ponti prima di avere un presidente Veneto che, sia chiaro, per me non è assolutamente una priorità, purchè chi sta "lassù" colga il veneto (così come altre regioni) come un'opportunità e non solo come un antagonista pericoloso...
Ultima precisazione: per trovare divisioni di questo tipo non serve nemmeno andar fuori dalle singole società se pensiamo che San Donà si è schierata con Gavazzi, ma il suo ex presidente (Trevisan) ha appoggiato fin da subito Innocenti o al contrario a Mogliano l'ex presidente Facchin era con Gavazzi mentre l'attuale società appoggiava Innocenti (stesso di discorso per Susanna Vecchi e Rovigo)... insomma i campanili ci sono all'interno delle stesse società (e città): dove volete che andiamo? :roll:
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jpr williams
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Re: Questione Veneto

Messaggio da jpr williams »

mondOvALE ha scritto:jpr, quando ho visto il titolo del thread pensavo volessi farla finita proprio nell'indecente giorno del Fertility Day, il che sarebbe stato alquanto inglorioso... :twisted:
Pensiero che acquisiva sempre più concretezza quando hai cominciato a lisciare il pelo ai nostri amici dell'est con una sviolinata che avrebbe fatto inorgoglire anche Calimero e che pensavo presupponesse all'arrivo della bomba atomica successiva.

Ecco, così ti ho risparmiato la lapidazione... :-] Ti costerà 'na birra!
La birra, come sai, la offro sempre volentieri a tutti, anche perchè così lo zaino-frigo pesa meno sulle mie spalle di vecchietto. :roll:
Solo una precisazione: non volevo sviolinare, né lisciare. Ho scritto tutte cose che penso davvero. Nessuna captatio benevolentiae: io penso davvero che se il Veneto si mettesse alla testa del movimento con spirito di sacrificio e lasciando da parte l'autoreferenzialità e l'autosufficienza ne verrebbe solo del bene. Quando ciò avverrà sarà un bene per tutti.
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jpr williams
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Re: Questione Veneto

Messaggio da jpr williams »

jaco ha scritto:Mamma mia!
Ho letto il titolo e mi sono preoccupato. Ho letto il preambolo e mi sono terrorizzato! :shock: :shock: :shock:
...e invece... jpr non hai mica offeso nessuno! Certo personalmente non sono molto d'accordo con il discorso della "sindrome della bella figa", ma io sono al di qua della barricata e posso capire che al di là si dia un'immagine di questo tipo (anche se io non la colgo).
Intanto grazie perchè hai capito perfettamente lo spirito delle mie affermazioni, al di là dell'essere o meno d'accordo. Quanto alla sindrome in questione, forse il problema è che quella è l'immagine che si coglie da fuori e che spinge molti non veneti del movimento a temere che i veneti abbiano pretese egemoniche, per non dire totalizzanti. La propria immagine, talvolta, non rispecchia davvero come si è, ma sta di fatto che è solo il titolare dell'immagine stessa a poter fare qualcosa per cambiarla in modo da non esserne danneggiato.
jaco ha scritto: ci dovrà passare ancora molta acqua sotto i ponti prima di avere un presidente Veneto che, sia chiaro, per me non è assolutamente una priorità, purchè chi sta "lassù" colga il veneto (così come altre regioni) come un'opportunità e non solo come un antagonista pericoloso...
Nemmeno io penso che sia una priorità; penso, però, che sarebbe una grande opportunità per tutto il movimento. E se ci penso bene un pò mi arrabbio con voi, amici veneti, che non riuscendo a porvi nella maniera giusta, ci private di una guida che, lo ribadisco, sarebbe benefica per tutti.
jaco ha scritto:Ultima precisazione: per trovare divisioni di questo tipo non serve nemmeno andar fuori dalle singole società se pensiamo che San Donà si è schierata con Gavazzi, ma il suo ex presidente (Trevisan) ha appoggiato fin da subito Innocenti o al contrario a Mogliano l'ex presidente Facchin era con Gavazzi mentre l'attuale società appoggiava Innocenti (stesso di discorso per Susanna Vecchi e Rovigo)... insomma i campanili ci sono all'interno delle stesse società (e città): dove volete che andiamo? :roll:
Se è per quello io penso ai mai ri-nati Dogi, affogati nella laguna delle beghe in una sorta di goldoniana baruffa chiozzotta di cui non si sentiva il bisogno e che non fa ridere a differenza del capolavoro del gran venessiàn, anzi, fa solo piangere chi, come me, ha visto da bambino piccolo i Dogi giocare col grande Pasquale Presutti in campo (cosa che gli ho ricordato una volta con sua grande sorpresa che qualcuno ancora se ne ricordasse :wink: ).
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: Questione Veneto

Messaggio da JosephK. »

Intanto, parzialmente OT, ma i dati di provenienza dell'accesso del blog (non del forum, quindi non potete dare la colpa a me...), danno prevalenza a Lombardia, Emilia e solo terzo il Veneto. Qui la classifica completa, dannazione, dobbiamo prenderci quel sud ovale ancora indurmetà, quegli 0,% di accessi in una regione enorme come la Sicilia dove ci sono anche buone realtà rugbystice nun ze po' vedè. :D

Immagine
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Re: Questione Veneto

Messaggio da jentu »

JosephK. ha scritto:Intanto, parzialmente OT, ma i dati di provenienza dell'accesso del blog (non del forum, quindi non potete dare la colpa a me...), danno prevalenza a Lombardia, Emilia e solo terzo il Veneto. Qui la classifica completa, dannazione, dobbiamo prenderci quel sud ovale ancora indurmetà, quegli 0,% di accessi in una regione enorme come la Sicilia dove ci sono anche buone realtà rugbystice nun ze po' vedè. :D

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Ringrazio JosephK per aver riproposto la Questione Meridionale, purtroppo vera anche nel rugby, non solo del blog
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
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Re: Questione Veneto

Messaggio da JosephK. »

In effetti è una classifica anche abbastanza realistica dell'interesse per l'ovale in Italia...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

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Re: Questione Veneto

Messaggio da jpr williams »

Secondo me i dati dell'Emilia li fa Garry da solo :lol:
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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