jentu ha scritto: non la difese dalla scalata di Lactalis.
Anch'io brevissimamente OT, e poi torno all'argomento. Le scalate non sono il male, sono la normalità del mercato. Per anni la rovina delle aziende quotate italiane è stata la loro non contendibilità in quanto imprigionate in inestricabili patti di sindacato di cucciana memoria aventi il solo scopo di pietrificare gli equilibri di potere attorno al famoso "salotto buono" imperniato sui soliti 3-4 nomi. Il vero problema non è che gruppi stranieri comprino quelli italiani (che poi è il contrario del lamento secondo cui l'Italia non attrae capitali; la cosa curiosa è che spesso chi si lamenta dell'inattrattività dell'Italia sono gli stessi che gridano al furto delle aziende italiane), ma che le aziende italiane siano così affette da nanismo (la retorica di quanto sono belle le PMI) da non essere sufficientemente patrimonializzate per fare altrettanto.
Fine OT.
Ragazzi, è vero, tradizionalmente un commissario ha solo il compito di risistemare i conti in qualche mese e poi rimettere l'azienda risanata sul mercato. Qua, però, parliamo innanzitutto di un'azienda sui generis e di problemi che non sono solo finanziari.
Il commissariamento a cui penso non è così e ho già scritto più volte a cosa penso.
Naturalmente non ho alcuna certezza che funzioni, né che verranno scelte le persone giuste.
So, però, come siamo messi e a me è venuta in mente solo questa alternativa.
Chiedevo a voi se ne avevate altre, ma mi sembra di no, almeno dal mio punto di vista, poichè non considero una sostituzione di pilota in grado di far camminare una carretta scassata.
Daddy ha scritto:
Dici che non servirebbe togliere qualche autoreferenziato che non ha portato a nessun risultato positivo (o se ce ne sono stati sono troppo pochi rispetti al costo/tempo buttato)? ...io penso che mandare a lavorare da altre parti (in campagna a zappare) chi non porta risultati sarebbe un buon inizio..

Al contrario, sarebbe così utile che io penso ad un commissario per cacciare tutti, mica solo quelli i cui nomi stanno antipatici a tutti.
Mi spiego: stamattina mi è venuto in mente Charles Darwin e la sua teoria evoluzionista secondo la quale l'ambiente seleziona le specie e sopravvivono quell più adatte a quell'ambiente. Penso che la politica del nostro movimento abbia selezionato le specie e che siano rimasti solo quelli adatti a questo ambiente. Che, con tutta evidenza, è un ambiente malsano quant'altri mai.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)