metabolik ha scritto:zappatalpa ha scritto:metabolik ha scritto:...adesso non abbiamo 50 giocatori per sostenere dignitosamente 11 TM annui e vincerne qualcuno.
Vuoi che si riparta autarchicamente dalla 2nda o 3rza fascia ?
Potrei essere d'accordo, ma deve essere chiaro.
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tornando alla discussione, grazie della riposta.
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la questione centrale a lungo termine è: in ambito giovanile che messaggi incentivare per motivare più ragazzi possibili a non aver il minimo dubbio di poter sognare i massimi livelli?

il messaggio dei Koelenberg è fatale, lo abbiamo visto in tanti altri sport. Prendere un pilone da 150kg samoano a metà stagione lo sarebbe allo stesso modo. In questo caso è un nazionale e da un vero valore aggiunto per chi ci gioca. Perfetto. Due o tre così per squadra in Eccellenza, stop
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Devono prevalere le immagini di giocatori italiani a Twickenham, no Koelenberg, Steyn, Meyer, Vs, Van Zyl, Luus, ma che caxxe è? Vogliamo vendere anche i sogni dei nostri ragazzi?
Detto così è tutta un'altra cosa e sono anche abbastanza d'accordo. E' una questione importantissima, tant'è che ti rispondo subito, dopo aver risposto a jpr (ubi maior..), ma prima di scrivere la cronaca di Piacenza - Monferrato che ho appena visto.
Come avevo già scritto, sono temi di cui si sono già riversati milioni di bit; la mia idea sui limiti di tesseramento è questa :
- 0 (zero) stranieri in serie C
- 1 straniero in serie B
- 2 stranieri in serie A ====> nodo fondamentale : in Eccellenza ci devi andar soprattutto con le tue forze, e fai giocare italiani in una serie di giusta difficoltà per una prima crescita; trovo ottima la scelta di far giocare l'Accademia Nazionale ina serie A, una buona ed innegabile possibilità per i sogni dei ns. giovani rugbysti, (così come trovo sciocco, illogico l'ingaggio di uno straniero nelle FFOO)
- 4 stranieri in Eccellenza ====> senza sponsor non fai l'Eccellenza e devi dare un grado di soddisfazione ragionevole allo sponsor, ma non più di 4 tesserati.
I miei limiti sarebbero già un segnale molto forte.
Rimane il nodo critico del Pro12; difficile, problematico porre un limite per la squadra che riceve un finanziamento privato maggioritario.
Il punto critico-critico è la franchigia FIR , ma qui dovrebbe essere un imperativo di buon senso, oltrechè morale, trovare il numero ottimale minimo di giocatori stranieri per allenare e formare giocatori italiani a livello internazionale. Deve prevalere questo criterio in prima istanza nella franchigia FIR.
Un'ultima precisazione su VS : per me , che VS indossi la maglia azzurra è un onore reciproco, la serietà e l'impegno dell'uomo vanno riconosciuti, VS è comunque un esempio per i ns. giovani, anche se è un equiparato... ripeto, per me.
Perfetto, non entro nel merito dei singoli numeri, perché tu sicuramente ne sai molto piú di me, ma sul concetto base sono d'accordo.
Aggiungo solo che un segnale importante sarebbe se alcune federazioni, tra cui la FIR, mettessero giá ora il limite di 5 anni all'equiparazione.
I francesi con questo film
"mercenaire" hanno realizzato un nuovo colpo di genio per sensibilizzare l'opinione pubblica, in chiara risposta alla deriva degli ultimi anni, dalla nazionale franzosa in giu (mentre noi italiani, culturalmente parlando, abbiamo i "vecchi marpioni", che al piú spiegano l'allontanamento degli allenatori italiani "che hanno proplemi caratteriali a rapportarsi ai giocatori"

).
Ultimo sul tuo post, poi chiudo: per quanto riguarda l'imposizione di limitazioni nel nostro rugby, anche extra-WR, sarebbe invece straordinariamente facile, visto che la FIR finanzia tutto il carrozzone.
Comunque, a me una certa discussione sul tema "stranieri" interessa molto dal punto di vista culturale, le mie non sono ne domande retoriche ne razziste, vorrei semplicemente capire una dinamica nello sport italiano, che si vede che mi sono perso. Per esempio conosco relativamente bene alcuni franzosi e sono certo che questa deriva di equiparati il movimento la pagherá molto cara in termini di audience e di accettazione pubblica.
Dall'altra si puó facilmente vedere come giá quest'anno c'è un attenzione maggiore nei confronti della squadra di Treviso (il gruppo dei supporters su FB sará raddoppiato), nonostante risultati ancora scadenti. Eccerto, io tifoso distante, mi appassiono di piú a vedere un evoluzione di un Zani o di un Pasquali invece di un Manu Salesi (nomi a caso). Eppure "il pubblico" in Italia viene spesso visto come un optional. Stadi vuoti, frustrazione delle torcide, ma...non succede niente! Sembra che davvero non ci sia capitale privato o un imprenditoria capace dietro a queste societá.
Poi noti questa diffidenza diffusa nei nostri ragazzi, le capacitá analitiche dei formatori e dei nostri allenatori, si preferisce a puntare su stranieri di 2a fascia... al punto di frustarne le aspirazioni anche della generazione successiva.
Ma se ai nostri migliori allenatori a prescindere non viene riconosciuto la capacitá di guidare una celtica, il presidente federale é un malvaggio che compra voti con le sacche di palloni e ruba giocatori per il suo orticello, ecc ecc ecc fino a doverci entusiasmare per la potenziale equiparazione di un Koelenberg (uno qui ha addirittura chiesto come erano i due francesi del Colorno in ottica futura!!

)... la narrazione non mi convince piú.
Incominciamo noi per primi a rottamare un certo modo di pensare. I bocia ne hanno da guadagnare.
(Ed io non sono Renzi) ![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)