Consulente ha scritto: è innegabile che l'Italia, in media, ha un ostacolo in più da superare. Ed è successo anche oggi.
Contesto alla radice questa cosa.
Proviamo, una volta tanto, a metterla sul piano logico, perchè sono convinto che solo quando una questione viene dipanata nelle sue implicazioni e conseguenze ci si può rendere conto della sua sensatezza o meno. Provo quindi ad esaminarla nella maniera più asettica, concreta e soprattutto non generica.
Si parla di non imparzialità. Cioè di parzialità, quindi. Che vuol dire parzialità? Non si può mollare lì un concetto così preciso appeso via al nulla (tipo: "l'Italia, in media, ha un ostacolo in più da superare") come fosse un caciocavallo.
Parzialità vuol dire, se non vado errato, che un arbitro (tipo Doyle ieri) viene mandato a dirigere un match con il preciso obiettivo di penalizzare una squadra e favorire l'altra. Un altro significato di "non imparzialità" non mi viene in mente, e scusate se la mia fantasia è limitata.
Dunque Doyle è entrato in campo con questa idea in testa: oggi penalizzerò l'Italia e favorirò il Galles.
Una volta che si è stabilita questa condizione (ripeto che altrimenti mi dovete dire cosa intendete per non imparzialità) è obbligatorio farsi una domanda molto semplice: perchè?
Alla mia limitata fantasia non vengono molte risposte diverse da quelle già dette più sopra.
Doyle ci ha penalizzato perchè:
1-C'è un complotto contro di noi (e nel caso di chi? e perchè? Boh! Ma se voi siete certi della cosa non dovreste faticare a dare risposte a queste domande). Qui ci avviciniamo pericolosamente al concetto psichiatrico di sindrome paranoide.
2-La WRU lo ha contattato e convinto a penalizzarci mediante la promessa di denaro o altre utilità. In questo caso siamo nell'ipotesi della frode sportiva, internazionale per giunta. Subito in procura, allora.
3-Doyle, come tutti gli arbitri internazionali, ha una personale avversione nei confronti del nostro paese o della nostra squadra.
4-Boh! Non mi viene in mente nient'altro.
Orbene tutte le ipotesi sopra esposte una volta scritte ed esaminate (e non lasciate nella genericità dell' "è innegabile che l'Italia, etc...") mi appaiono del tutto prive di senso. O, se ne hanno uno, provate a spiegarlo anche a me.
In criminologia si suole dire che un crimine può essere composto di tanti elementi accessori, ma, sfrondato di tutto il resto, si regge su 4 pilastri imprescindibili che sono:
1- una vittima (e qua è facile, la vittima saremmo noi)
2- un colpevole o presunto tale (chi? World rugby? Una coalizione delle federazioni degli altri 5 paesi del 6N? Le federazioni dei paesi che ambiscono a prendere il nostro posto? l'organismo internazionale degli arbitri? Chi?).
3- Un modo (beh, qua è facile: direzioni di gara non imparziali).
4- Un movente. E qua vi voglio. Perchè ce l'hanno tutti con noi?
Dunque dei 4 pilastri io ne vedo (volendoceli vedere, ovviamente) solo due.
Non sono un ingegnere, ma dubito si possa tirare su un edificio facendolo reggere da due pilastri, come una sedia con due gambe.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)