Ma Allora ...

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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mauott
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da mauott »

stilicone ha scritto:
Nota anche che questo avviene nel bresciano (credo), cioè in una delle zone rugbisticamente più avanzate. Chissà altrove...
In realtà in tutti gli sport a livello giovanile c'è gente che blatera di funzione educativa, e poi tiene in campo la sua superstar anche con le stampelle.
Certo,nel rugby, puoi pensare al colosso che si porta dietro quattro avversari attaccati al sedere e non passa mai la palla (forse perchè non la sa passare), e ti viene un po' di tristezza...
Confermo il bresciano... a parte la mancanza di skills che si dovrebbero insegnare da piccoli sia dal punto di vista psicomotorio che da quello tecnico (per esempio l'aggressività intesa come voglia di andare a contatto e recuperare il pallone o l'handling) il problema più grande è che chi non gioca non si diverte... certo finché la squadra vince ti diverti di riflesso perché fai parte di un insieme che vince, ma appena perdi delle partite non ti diverti più .. chi te lo fa fare di prendere freddo e botte se non ti diverti ?


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zappatalpa
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da zappatalpa »

Garryowen ha scritto:
mauott ha scritto: Ma non solo. Frequento abbastanza i concentramenti u8/u10 e vedo che spesso i sedicenti educatori si entusiasmano per vittorie ottenute con il bambino fisicamente più prestante degli altri. Ho assistito di persona a situazioni nelle quali un bambino ha chiesto quando sarebbe entrato e la risposta è stata "adesso no è troppo importante" ... non lo capirei neppure nella finale del trofeo topolino (buonanima:) ) figuriamoci in un concentramento... pochi fanno didattica o la fanno solo a parole almeno dalle mie parti.... e direi che in questo non c'entra
Il bello del bar è che ogni tanto emergono queste testimonianze, queste verità...
Nessuna verità, converrebbe andarci qualche volta per vedere la passione che ci anima . È sempre complicato trovare allenatori per queste categorie che non siano papà di un under. La mia testimonianza è che gli esempi peggiori in questo senso arrivano da vecchi arnesi di ex-categorie superiori, le migliori, stranamente da genitori che si appassionano ma non hanno mai giocato. La Fir cmq nei corsi sta facendo un buon lavoro sulla didattica. Se ci si partecipa con l'aria del "so tutto mi" naturalmente il profitto è minimo.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
Tallonatore80
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da Tallonatore80 »

mauott ha scritto:
Garryowen ha scritto:Finché si parla solo di federazione e non di club non si arriverà mai in fondo.
E' vero, in FIR c'è la stessa gente da almeno 20 anni, e visti i risultati non se ne comprende il perché, però nei club vedo le stesse facce da 40 anni...
Ma non solo. Frequento abbastanza i concentramenti u8/u10 e vedo che spesso i sedicenti educatori si entusiasmano per vittorie ottenute con il bambino fisicamente più prestante degli altri. Ho assistito di persona a situazioni nelle quali un bambino ha chiesto quando sarebbe entrato e la risposta è stata "adesso no è troppo importante" ... non lo capirei neppure nella finale del trofeo topolino (buonanima:) ) figuriamoci in un concentramento... pochi fanno didattica o la fanno solo a parole almeno dalle mie parti.... e direi che in questo non c'entra molto la fir....


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senza contare genitori imbecilli che si incazzano con gli "arbitri" e trasmettono una diseducazione allucinante ai ragazzini.

Io lo sostengo da tempo.

In italia abbiamo il Rugby.
Ci manca la cultura del Rugby. Ci manca a livello che siamo a 0.

E per questo mi ci incazzo a morte.
Ma poi tanto quelli che vorrebbero insegnarlo, il rugby, quello vero, vengono messi da parte perchè fa figo essere nel circolino.
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
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jpr williams
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da jpr williams »

Tallonatore80 ha scritto:senza contare genitori imbecilli che si incazzano con gli "arbitri" e trasmettono una diseducazione allucinante ai ragazzini.
Quelli che poi ti trovi allo stadio che inveiscono ad ogni decisione arbitrale e fischiano il piazzatore avversario
Tallonatore80 ha scritto:In italia abbiamo il Rugby.
Ci manca la cultura del Rugby. Ci manca a livello che siamo a 0.
Quando Mallet disse la sua famosa e vituperata frase, io la feci mia, pensando, però, a quello che dici tu anzichè ai giocatori.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da Tallonatore80 »

jpr williams ha scritto:
Tallonatore80 ha scritto:senza contare genitori imbecilli che si incazzano con gli "arbitri" e trasmettono una diseducazione allucinante ai ragazzini.
Quelli che poi ti trovi allo stadio che inveiscono ad ogni decisione arbitrale e fischiano il piazzatore avversario
Tallonatore80 ha scritto:In italia abbiamo il Rugby.
Ci manca la cultura del Rugby. Ci manca a livello che siamo a 0.
Quando Mallet disse la sua famosa e vituperata frase, io la feci mia, pensando, però, a quello che dici tu anzichè ai giocatori.

Io onestamente mallet l'ho conosciuto di persona.
Abitava nemmeno troppo lontano da casa mia al lago.
E ho avuto il gusto estremo di parlare con lui.
E di quella frase disse esattamente quella cosa. Si riferiva alla cultura. Alla mancanza di capacità di conoscere, capire e apprezzare il gioco. Che è diverso da giocarlo e basta. Ed è quello di cui siamo deficitari. Estremamente deficitari. Io posso conoscere le regole degli scacchi, giocare mille partite, ma se non ho la cultura per apprezzare e capire quello che sto facendo, eseguo solo schemi preimpostati, ma non arricchisco il mio gioco mai.
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jpr williams
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da jpr williams »

Allora posso dire di essere, da questo punto di vista, mallettiano.
Tutte le volte che in uno stadio vedo quelli che si lamentano ad ogni fischio arbitrale e insultano gli avversari mi ripeto fra me e me "Italiani no buoni per rugby". :cry:
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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giobart
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da giobart »

mauott ha scritto: Ma non solo. Frequento abbastanza i concentramenti u8/u10 e vedo che spesso i sedicenti educatori si entusiasmano per vittorie ottenute con il bambino fisicamente più prestante degli altri. Ho assistito di persona a situazioni nelle quali un bambino ha chiesto quando sarebbe entrato e la risposta è stata "adesso no è troppo importante" ... non lo capirei neppure nella finale del trofeo topolino (buonanima:) ) figuriamoci in un concentramento... pochi fanno didattica o la fanno solo a parole almeno dalle mie parti.... e direi che in questo non c'entra molto la fir....
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Che tristezza, a me, quando ho preso il patentino di Animatore, avevano detto di fregarmene del risultato ma di pensare al solo divertimento del bambino e di farlo crescere, e stò parlando di un tecnico regionale delle Marche.
Questi di cui parli tu, dove hanno preso l'abilitazione? Al CEPU? (con tutto il rispetto) :cry:
Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta fino alla fine!
mauott
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da mauott »

giobart ha scritto:
mauott ha scritto: Ma non solo. Frequento abbastanza i concentramenti u8/u10 e vedo che spesso i sedicenti educatori si entusiasmano per vittorie ottenute con il bambino fisicamente più prestante degli altri. Ho assistito di persona a situazioni nelle quali un bambino ha chiesto quando sarebbe entrato e la risposta è stata "adesso no è troppo importante" ... non lo capirei neppure nella finale del trofeo topolino (buonanima:) ) figuriamoci in un concentramento... pochi fanno didattica o la fanno solo a parole almeno dalle mie parti.... e direi che in questo non c'entra molto la fir....
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Che tristezza, a me, quando ho preso il patentino di Animatore, avevano detto di fregarmene del risultato ma di pensare al solo divertimento del bambino e di farlo crescere, e stò parlando di un tecnico regionale delle Marche.
Questi di cui parli tu, dove hanno preso l'abilitazione? Al CEPU? (con tutto il rispetto) :cry:
Nello stesso posto dove l'hai preso tu anche se in una regione diversa..: e c'è anche gente che ha preso un brevetto permanente... il problema non è dove o come ma perché... purtroppo


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Luqa-bis
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da Luqa-bis »

Sono connesse, ma scindiamo un attimo le cose:

la cultura del rugby , intesa come saper masticare l'amaro e gustare il docle di questo sport è una cosa che è difficile da assimilare perché spesso anche chi ha giocato , anche a buon livello, non ce l'ha.
Io vengo da un territorio dove in molte partite le accuse all'arbitro, gli insulti agli avversari e anche un certo modo di giocare (apologizzato con la frase "W il rugby anni '80") sono ancora non-ricordi.
E dove spesso , è vero, sono i genitori (spesso madri che a loro volta diventano rugbiste) ad essere i più culturalmente rugbisti.

la professionalità del rugby è inv ece qualcosa di diverso, che coniuga comptenze di preparazione fisica, addestramento tecnico , gestione societaria, capapcità diplomatiche (ebbene si).
E quella è molto carente per nostra colpa e anche perché partiamo in ritardo.
Non me ne stupisco: è come chiedere a chi viene da paesi con scarsa cultura ambientale, alimentare e dove l'auto tamarra è uno statsu symbol, di andare in bici , in treno, in tram e di fare la differenziata. e non ingozzarsi di ...-cola e di schifezze varie.

E si tratta di due temi sui qualia la federazione deve lavorare.

Ma continuando a credere nello sviluppo locale.
Ho letto l'intervista a Guidi apparsa su rugbymeet e la parte sulle equiparazioni mi è suonata agrodolce: questi campioncini da equiparare che vanno inaccademia chi li seleziona?
Ma leggo anche i bilanci, della ns federazione e delle altre. I soldi arrivando dalla nazionale, non dalle società, e i giocatori spesso nelle società non sono preparati abbastanza.

si pensa che in alcuen realtà non servano i centri di formazione, che invece io ritengo la migliore cosa pensata dalla amministrazionde del presidentissimo "calvinista", e se ne chiede l'abolizione?
Facciamo così, siccome pare che questo valga per veneto, forse Emilia, forse parte della Lombardia, forse Roma, cancelliamo quei 3-4 centri rietnuti inutili.
E lasciamo quelli nelle terre depresse, i nuovi territori del centro-siud e del nordovest.
Perché io ritengo che nelle mie zone siano stati invece utili, per superare per prime l'arroganza e l'autoreferenzialità di 3-4 società maggiori.

In quanto al dove andare:

tornare al giardienllo di casa.
Di solito il chiudersi non ha mai portato a sviluppo (evidenza storica) , discorso diverso per un filtraggio oculato delle influenze esterne.
Io penso all'intervista rilasciata da Mattoccia (credo Colleferrino, quindi centro-sud area del rugby meno nobile per alcuni) che diopo Colleferro, Capitolina Amatori Parma e Viadna, se ne è andato in Australia e in Romania (si , ripeto ROMANI).
Perché?

Per due motivi:
il commento sul tipo di rugby incontrato- molto più veloce nei club collegati alle franchigie australiane del super rugby, molto fisico e concorrenziale nella Super Liga romena - nel nostro campionato si gioca sotto ritmo e con poca inventiva- ci si stupisce che al 60' di una pafrtita internazionale si boccheggi?
gli stipendi romeni- non so perchè ma la ci sono più soldi per quelle realtà.

E allora credo non sia opportuno chiudersi in noi , perché non siamo la NFL del rugby, o la ARFL dell'aussie. Siamo - esimi e rinchiuderci non ci aiuterà ad essere -esimi +1.
Secondo i soldi sono quelli che sono, e se le società organizzate in lega non ne tirano fuori altri, non se ne esce.
Luqa-bis
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da Luqa-bis »

Seconda parte.

dopo di che, continuo, occorre pensare a quello che "sarà ".
Ovvero a come passare da un rugby che possa passare dal livello Scozia ad un livello superiore.
Perché questo è il nostro percorso:

adesso siamo sopra a Romania e Georgia in Europa, USa , Canada, Figi, Samoa , Tonga nel mondo
penso pari al Giappone.

ma sotto la Scozia e sotto l'Argentina.
Il passo è superare Giappone e Scozia e Argentina.

E poi?

Se ci arriviamo non dobbiamo arrivarci con un "Ohibò e ora che si fa" ma con un "E ora, questo".

E i cardini sono per me i soliti:
formazione sulla base conquistando dove non c'è pratica di rugby e portando il rugby ad essere una scelta come pallacanestro e pallavolo;
sviluppo su tutto il territoriuo nazionale, non solo nelle riserve;
confronto internazionale continuo a livello di società/franchigie
sviluppo progressivo del livello professionale (da 2 a 3 , a 4 , a 6, a 8 ...)
zappatalpa
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da zappatalpa »

mauott ha scritto:
giobart ha scritto:
mauott ha scritto: Ma non solo. Frequento abbastanza i concentramenti u8/u10 e vedo che spesso i sedicenti educatori si entusiasmano per vittorie ottenute con il bambino fisicamente più prestante degli altri. Ho assistito di persona a situazioni nelle quali un bambino ha chiesto quando sarebbe entrato e la risposta è stata "adesso no è troppo importante" ... non lo capirei neppure nella finale del trofeo topolino (buonanima:) ) figuriamoci in un concentramento... pochi fanno didattica o la fanno solo a parole almeno dalle mie parti.... e direi che in questo non c'entra molto la fir....
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Che tristezza, a me, quando ho preso il patentino di Animatore, avevano detto di fregarmene del risultato ma di pensare al solo divertimento del bambino e di farlo crescere, e stò parlando di un tecnico regionale delle Marche.
Questi di cui parli tu, dove hanno preso l'abilitazione? Al CEPU? (con tutto il rispetto) :cry:
Nello stesso posto dove l'hai preso tu anche se in una regione diversa..: e c'è anche gente che ha preso un brevetto permanente... il problema non è dove o come ma perché... purtroppo
Ma ragazzi, che é sta lagna? perché quando eravamo piccoli noi, gli allenatori forse erano tutti giusti? abbiamo avuto dei traumi irreparabili? forse qualcuno :D , ma non esageriamo, dai! Se andate su facebook, vedete i massimi esponenti del movimento, qui venerati come dei semi.dio, invitare la gente ad abbandonare i ragazzi della nazionale (cit. R.Francescato: "..ste pippe"), dunque cosa pretendere? Di essere meno disadattati? :D

A me interessa (e spero interessi anche a voi) che gli educatori abbiano (tra molte altre cose) giocatori di formazione italiana (scrivo cosí perché sennó corro il rischio di diventare fastidioso) da indicare ad esempio, a traguardo! E non sono i project players con nomi Afrikaans, non alle squadre di Eccellenza, non alle franchigie pagate dalla federazione a meno che non siano autentici fuoriclasse, e menchemeno in Nazionale.
Non passerá molto tempo che uno dei capitani corraggiosi o qualche altro populista da strapazzo si approrierá di questo tema. E come sempre ci sará la solita sterile polemica all'italiana con l#effetto opposto :roll: .
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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jpr williams
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Re: Ma Allora ...

Messaggio da jpr williams »

zappatalpa ha scritto:Non passerá molto tempo che uno dei capitani corraggiosi o qualche altro populista da strapazzo si approrierá di questo tema. E come sempre ci sará la solita sterile polemica all'italiana con l#effetto opposto :roll: .
Spero che la tua non sia una velata autocandidatura... :lol:
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: Ma Allora ...

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jpr williams ha scritto:
zappatalpa ha scritto:Non passerá molto tempo che uno dei capitani corraggiosi o qualche altro populista da strapazzo si approrierá di questo tema. E come sempre ci sará la solita sterile polemica all'italiana con l#effetto opposto :roll: .
Spero che la tua non sia una velata autocandidatura... :lol:
:rotfl:
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