scatenate l'inferno (cit.)
WOODWARD
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VANZANDT
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Re: WOODWARD
The Italian Union needs to be restructured but that is a full-time job for somebody else. It needs to be done with O'Shea's interests in mind, but it cannot be done by Conor himself. He is badly needed elsewhere
mi sembrano i punti centrali dell'articolo di Woodward ed è anche difficile non essere d'accordo .... sarebbe importante che la Federazione esplicitasse chiaramente i confini del campo d'azione di COS e dei suoi collaboratori anche per capire cosa gli si sta chiedendo .... sempre nell'ottica che ognuno deve prendersi le sue responsabilità per ciò che gli competeWhat Italy need to do is rediscover the hunger of 20 years ago
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Garryowen
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Re: WOODWARD
...e perché? (cit.)VANZANDT ha scritto:http://www.dailymail.co.uk/sport/rugbyu ... -Clive.htm
scatenate l'inferno (cit.)
E' una posizione. Osservatori altrettanto autorevoli, in altri sport, affermavano esattamente il contrario, vale a dire che il modo migliore per far crescere il movimento è togliere la retrocessione, almeno per qualche anno, anche nel campionato nazionale.
Detto questo, se è vero che negli ultimi dieci anni abbiamo vinto solo una partita in meno rispetto alla Scozia, tutto il discorso viene a cadere.
Il discorso su O'Shea, poi, è fatto da Woodward ragionando come se fossimo l'Inghilterra. Non è che O Shea debba seguire 300 giocatori, eh. Per me in Italia un head coach della nazionale con il suo staff (e non dimentichiamoci di Aboud) può e deve interessarsi anche della struttura.
Ad ogni modo, mi fa piacere che anche un personaggio carico di onori e successi come Woodward di ricodi dei nostri grandi, di Massimo Giovanelli e compagnia. Chissà se sa che si era candidato a presidente federale e vuole uscire dal Pro12
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Re: WOODWARD
Io ho una autentica venerazione per Clive Woodward ma questa volta non sono d'accordo.
Le differenze tra noi e il resto d'Europa sono ancora troppo elevate. Lo spareggio sarebbe una partita squilibrata e, se anche il piu debole vince, i tornei successivi sarebbero del tutto squilibrati.
Poi, vedere un 6N senza di noi e' ancora accettabile, ma un 6N senza una delle fondatrici e' come fare sesso con un manichino di plastica.
Non concordo nemmeno sul ruolo di COS. Abbiamo bisogno come il pane di una figura con quelle professionalita' e di quello che puo' insegnare a tutti gli altri.
Ha ragione che dobbiamo ritrovare la fame, ma la fame, nello sport professionistico, deriva piu' dalla possibilita' di guadagnare e farsi strada che dall'afflato morale. Il Rugby e' ancora un po' diverso dagli altri sport ma alla fine quello che forma il professionista e' la disponibilita' di risorse.
Il nostro problema e' trovarne a sufficienza.
Le differenze tra noi e il resto d'Europa sono ancora troppo elevate. Lo spareggio sarebbe una partita squilibrata e, se anche il piu debole vince, i tornei successivi sarebbero del tutto squilibrati.
Poi, vedere un 6N senza di noi e' ancora accettabile, ma un 6N senza una delle fondatrici e' come fare sesso con un manichino di plastica.
Non concordo nemmeno sul ruolo di COS. Abbiamo bisogno come il pane di una figura con quelle professionalita' e di quello che puo' insegnare a tutti gli altri.
Ha ragione che dobbiamo ritrovare la fame, ma la fame, nello sport professionistico, deriva piu' dalla possibilita' di guadagnare e farsi strada che dall'afflato morale. Il Rugby e' ancora un po' diverso dagli altri sport ma alla fine quello che forma il professionista e' la disponibilita' di risorse.
Il nostro problema e' trovarne a sufficienza.
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speartakle
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Re: WOODWARD
Garryowen ha scritto:...e perché? (cit.)VANZANDT ha scritto:http://www.dailymail.co.uk/sport/rugbyu ... -Clive.htm
scatenate l'inferno (cit.)![]()
E' una posizione. Osservatori altrettanto autorevoli, in altri sport, affermavano esattamente il contrario, vale a dire che il modo migliore per far crescere il movimento è togliere la retrocessione, almeno per qualche anno, anche nel campionato nazionale.
Detto questo, se è vero che negli ultimi dieci anni abbiamo vinto solo una partita in meno rispetto alla Scozia, tutto il discorso viene a cadere.
Il discorso su O'Shea, poi, è fatto da Woodward ragionando come se fossimo l'Inghilterra. Non è che O Shea debba seguire 300 giocatori, eh. Per me in Italia un head coach della nazionale con il suo staff (e non dimentichiamoci di Aboud) può e deve interessarsi anche della struttura.
Ad ogni modo, mi fa piacere che anche un personaggio carico di onori e successi come Woodward di ricodi dei nostri grandi, di Massimo Giovanelli e compagnia. Chissà se sa che si era candidato a presidente federale e vuole uscire dal Pro12
Certo che il contesto inglese è diverso e più impegnativo per un allenatore che debba fare anche il DOR, però comunque pone l'attenzione sulle difficoltà che O'shea si trova ad affrontare, perdere focus e soprattutto la bussola non è così difficile in questo contesto, dirimente sarà capire se Aboud ha anche la facoltà di riuscire a sgravare di questo compito Conor.
Comunque anche Mallet non le manda a dire, dicendo che allenare l'Italia è il compito più difficle per un allenatore e che Conor rischia la sua reputazione http://www.gazzetta.it/Rugby/21-02-2017 ... 7394.shtml
- giuseppone64
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Re: WOODWARD
sono gli ultimi due anni questo e il passato che vedono noi allontanarsi dal rendimento che fino al 2015 ci vedeva , nei risultati, a livello della scozia.
C'era una evidente differenza nell'importanza delle sconfitte. loro perdevano mediamente di 7 punti noi di 30...
la scozia sono due , tre anni che ha alzato la testa ed è tornata competitiva. noi sono due tre anni che abbiamo giovanili che fino alla u 18 fanno bene,
segno che qualcosa si muove. facessero quello che vogliono , cioè 7 nazioni o play off , io starò sempre vicino ai nostri.
saluti
C'era una evidente differenza nell'importanza delle sconfitte. loro perdevano mediamente di 7 punti noi di 30...
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Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
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Molti amici molto onore
Io
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speartakle
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Re: WOODWARD
Io la vedo un po diversamente, stiamo affrontando un cambio generazionale, non solo in termini di anagrafica, ma anche di sistema, oggi la nazionale è composta prevalentemente da giocatori che sono cresciuti quasi interamente nel contesto Celtico con tutto quello di positivo e soprattutto negativo comporta. C'è qualcosa che non funziona nella nostra partecipazione Celtica e ovviamente si riflette sulle prestazioni anche della nazionale.giuseppone64 ha scritto:sono gli ultimi due anni questo e il passato che vedono noi allontanarsi dal rendimento che fino al 2015 ci vedeva , nei risultati, a livello della scozia.
C'era una evidente differenza nell'importanza delle sconfitte. loro perdevano mediamente di 7 punti noi di 30...
la scozia sono due , tre anni che ha alzato la testa ed è tornata competitiva. noi sono due tre anni che abbiamo giovanili che fino alla u 18 fanno bene,
segno che qualcosa si muove. facessero quello che vogliono , cioè 7 nazioni o play off , io starò sempre vicino ai nostri.
saluti
Se questa fase sia solo di transizione o una fase duratura ce lo dirà solo il tempo, certo é che ee le cose non migliorano in Celtic dubito che riusciremo ad invertire la tendenza. Le giovanili fino alla 18 dico pochino, perché molte nazionali sono composte con sistemi differenti, soprattutto le celtiche (vedi selezioni delle scuole, dei club delle accademie) il banco di prova é il 6Nazioni u20 e il relativo mondiale. E per ora i dati dicono che siamo li sul bilico tra salvezza e retrocessione.
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speartakle
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Re: WOODWARD
A scanso di equivoci e per evitare di innescare la polemica Celtic si Celtic no, il problema della Celtic sta nel modo in cui vi abbiamo partecipato (oltre qui non mi spingo che non é il posto giusto)
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TommyHowlett
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Re: WOODWARD
Clive Woodward (e prima di lui Nick Mallet) ha ragione su tutte le considerazioni che fa sullo stato attuale del nostro rugby, meno sulla necessità di farci uscire dal torneo per poter migliorare (come fare in queste condizioni, lo sa solo lui).
Il focus del discorso è comunque la nostra palese inferiorità a livello di tutto nei confronti delle altre Unions e della Francia: Pro12, Coppe, Nazionale... alla voce ultimi siamo sempre noi, e nettamente anche, non solo come posizione ma anche come statistiche.
Il problema ormai è decennale e credo lo sappia anche mio figlio che va alla scuola materna: l'organizzazione del rugby in Italia. I numeri d'altro canto, presi così come sono, dicono che il movimento potrebbe produrre tranquillamente giocatori di livello, anche solo per una pura questione statistica; manca purtroppo chi o cosa possa coordinare in maniera funzionale lo sviluppo del ragazzino rugbysta e accompagnarlo fino alla Nazionale, manca un adeguato sistema di promozione e selezione in giro per l'Italia, manca la possibilità di far giocare i rugbysti italiani, giovani e meno giovani, in tornei competitivi, manca tanto altro.
Chiaramente per tutto questo ci sono dei responsabili unici, e ahimè duraturi. Gli stessi dai quali ci si potrebbe attendere almeno una risposta alle suddette osservazioni di due dei migliori tecnici mondiali degli anno '90-'00, del tipo "tranquilli, questo è il piano esecutivo per portare tra due anni l'U20 a vincere tre partite al 6N di categoria, tra quattro anni le franchigie a lottare per i playoff nel Pro12, tra cinque la Nazionale maggiore a entrare nella top 8 mondiale..."
Il fatto che lassù alla FIR nessuno parli mi preoccupa molto di più dei risultati delle nostre squadre e delle parole di alcuni tecnici internazionali...
Il focus del discorso è comunque la nostra palese inferiorità a livello di tutto nei confronti delle altre Unions e della Francia: Pro12, Coppe, Nazionale... alla voce ultimi siamo sempre noi, e nettamente anche, non solo come posizione ma anche come statistiche.
Il problema ormai è decennale e credo lo sappia anche mio figlio che va alla scuola materna: l'organizzazione del rugby in Italia. I numeri d'altro canto, presi così come sono, dicono che il movimento potrebbe produrre tranquillamente giocatori di livello, anche solo per una pura questione statistica; manca purtroppo chi o cosa possa coordinare in maniera funzionale lo sviluppo del ragazzino rugbysta e accompagnarlo fino alla Nazionale, manca un adeguato sistema di promozione e selezione in giro per l'Italia, manca la possibilità di far giocare i rugbysti italiani, giovani e meno giovani, in tornei competitivi, manca tanto altro.
Chiaramente per tutto questo ci sono dei responsabili unici, e ahimè duraturi. Gli stessi dai quali ci si potrebbe attendere almeno una risposta alle suddette osservazioni di due dei migliori tecnici mondiali degli anno '90-'00, del tipo "tranquilli, questo è il piano esecutivo per portare tra due anni l'U20 a vincere tre partite al 6N di categoria, tra quattro anni le franchigie a lottare per i playoff nel Pro12, tra cinque la Nazionale maggiore a entrare nella top 8 mondiale..."
Il fatto che lassù alla FIR nessuno parli mi preoccupa molto di più dei risultati delle nostre squadre e delle parole di alcuni tecnici internazionali...
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
- giuseppone64
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Re: WOODWARD
quoto.speartakle ha scritto:A scanso di equivoci e per evitare di innescare la polemica Celtic si Celtic no, il problema della Celtic sta nel modo in cui vi abbiamo partecipato (oltre qui non mi spingo che non é il posto giusto)
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Soidog
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Re: WOODWARD
Se con le squadre britanniche perdiamo solo a rugby e a cricket di sicuro non e' il materiale umano che ci fa difetto. Dopo anni di navigazione a vista si sta cominciando a lavorare con criterio affidandosi ad uno staff capace al quale va data carta bianca. O' Shea e' la persona giusta per rifondare il rugby in Italia, sempre che lo si lasci lavorare.
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Re: WOODWARD
Quoto.Soidog ha scritto:Se con le squadre britanniche perdiamo solo a rugby e a cricket di sicuro non e' il materiale umano che ci fa difetto. Dopo anni di navigazione a vista si sta cominciando a lavorare con criterio affidandosi ad uno staff capace al quale va data carta bianca. O' Shea e' la persona giusta per rifondare il rugby in Italia, sempre che lo si lasci lavorare.
Per lavoro mi occupo di investimenti finanziari.
Giudicare un investimento in campo azionario in un orizzonte temporale di un anno non è semplicemente stupido, ma, peggio, privo di senso.
Lo stesso penso per l'"investimento" fatto "acquisendo" questo staff tecnico.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Garryowen
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Re: WOODWARD
Credo di poter dire che la tua è la posizione della maggioranza, qui nel forum.Soidog ha scritto:Se con le squadre britanniche perdiamo solo a rugby e a cricket di sicuro non e' il materiale umano che ci fa difetto. Dopo anni di navigazione a vista si sta cominciando a lavorare con criterio affidandosi ad uno staff capace al quale va data carta bianca. O' Shea e' la persona giusta per rifondare il rugby in Italia, sempre che lo si lasci lavorare.
Un unico appunto: perdiamo anche a calcio.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
- Hap
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- Iscritto il: 3 feb 2010, 16:49
Re: WOODWARD
John Feehan, CEO del 6 Nazioni:
Ho estratto questa parte da un articolo di Onrugby:
http://www.onrugby.it/2017/02/22/rankin ... chiarezza/
Si nota anche quanto siano gonfiate le pretese dei georgiani di entrare nel 6N e quanto sopravvalutati siano. La loro fortuna è che come tutte le underdog fanno simpatia, tutto qui. Per il resto sono una ottima Tier 2 verso la quale il 6N non ha alcun debito o responsabilità di sviluppo. E' World Rugby che giustamente gli deve garantire più Test Match contro Tier 1 e questo non ha nulla a che vedere con il 6N e la partecipazione azzurra al torneo. A margine, non che conti qualcosa, ma sinceramente mi hanno frantumato le palle con 'sti discorsi ogni 2 o 3 anni.
Sottoscrivo dalla prima all'ultima parola.“E’ una competizione chiusa tra sei nazioni, presieduta e controllata dalle sei Federazioni coinvolte. Non ci sono posti liberi, non abbiamo intenzione di aggiungerne. Non dico che non cambieremo mai, ma ora siamo contenti di avere le sei squadre più forti di Europa”. Per eventuali cambiamenti il tempo è ancora lungo: “Prima di avere argomentazioni forti passerà tempo, 10 o 15 anni […] Parlare ora di nuove squadre è prematuro“. E il Board internazionale non può cambiare nulla: “World Rugby non ha peso in questo torneo, non lo controllano e non è nelle loro competenze dirci cosa fare. World Rugby deve espandere e sviluppare il gioco, noi? Forse sì, ma ciò non deve riguardare il torneo più importante”.
Ho estratto questa parte da un articolo di Onrugby:
http://www.onrugby.it/2017/02/22/rankin ... chiarezza/
Si nota anche quanto siano gonfiate le pretese dei georgiani di entrare nel 6N e quanto sopravvalutati siano. La loro fortuna è che come tutte le underdog fanno simpatia, tutto qui. Per il resto sono una ottima Tier 2 verso la quale il 6N non ha alcun debito o responsabilità di sviluppo. E' World Rugby che giustamente gli deve garantire più Test Match contro Tier 1 e questo non ha nulla a che vedere con il 6N e la partecipazione azzurra al torneo. A margine, non che conti qualcosa, ma sinceramente mi hanno frantumato le palle con 'sti discorsi ogni 2 o 3 anni.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
- jpr williams
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Re: WOODWARD
Ammettendo che le cose siano così, non sarebbe una risposta migliore quella di dirgli "Bene, accomodatevi" e poi piantargli giù 40 pappine per chiudergli la bocca, anzichè tenerli fuori dalla porta permettendogli di giocare il ruolo delle vittime del club dei potenti?Hap ha scritto:Si nota anche quanto siano gonfiate le pretese dei georgiani di entrare nel 6N e quanto sopravvalutati siano. La loro fortuna è che come tutte le underdog fanno simpatia, tutto qui.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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