Beh ma i carichi di lavoro non sono un dato di fatto assoluto, sono la conseguenza di una tipologia di gioco e di competizione. Io sarei assolutamente tranquillo avendo 10 minuti di gioco effettivo in meno e il 50% dei dopati in meno (attenzione, sparo cifre a caso, diciamo cerchiamo di stare al principio). Integratori cosa intendiamo: magnesio, potassio, vitamine, sali, amminoacidi? O altro, tipo i pastoni di dubbia provenienza e composizione che ti vendono nelle palestre? Anche qua, la mia premessa è "se uno sta bene", se sta bene non gli serve nulla.Garryowen ha scritto:Molti medici non la pensano così.
I carichi di lavoro degli atleti professionisti di oggi impongono l'assunzione di integratori, non c'è alternativa.
Esempio. Io ho sempre sofferto di crampi, pure a riposo, crampi notturni di lunga durata, anche 2 ore per farli passare. Mi sono sciroppato integratori completamente inutili per tanto tempo per due banali ragioni:
- se sei allenato e se costruisci un percorso graduale di allenamento, tarato ovviamente anche sulla tua età, il rischio diminusce.
- c'era una banale ragione meccanica: piede cavissimo, ora con il plantare su misura non ho mai più avuto alcun problema.
Ovviamente è un esempio, non mi sostiuisco al medico che deve intervenire per le patologie ma se una persona è sana può benissimo fare attività sportiva senza alcun genere di niente dietro, nemmeno gli integratori. Mi direte: la dieta. Chi si fa 10 bianchi di uovo a colazione o 300 g di carne rossa a pranzo ogni giorno, non è una forma di "distorsione" paradoping? Tutto ciò che non è alimentazione equilibrata ma forzatura ed esagerazione per ottenere uno scopo "innaturale" (uso questo termine pericoloso, anche qui cercate di capirmi) rientra nello stesso discorso.
Carichi di lavoro, professionismo: è possibile immaginare un professionismo più attento alla salute dei suoi protagonisti? Invece che 50 partite all'anno, cambia molto se ne facciamo 25. Volete vedere sport in tv, si facciano le "stagioni" degli sport a rotazione o i campionati stessi a rotazine (perché d'estate no? Il calcio quest'anno inizia a metà agosto, giocando di sera non ci sono differenze rispetto ad una partita alle 3 di un mese dopo), come negli usa, dove alcuni sport erano nati proprio per catturare l'interesse in stagioni ferme di altre discipline. Meno partite, a me andrebbe bene anche tempi ridotti o non esagerare con il voler "tagliare" i tempi morti (ritengo deleterea la regola del max 1 minuto per la mischia chiusa o del voler per forza spingere su uno psuedo-rugby di corsa, velocità, frenesia, perché mai quello dovrebbe essere "spettacolo" e il rugby delle situazioni statiche no?
Vabbuò ho poco tempo e ho messo troppa carne al fuoco, il discorso va approfondito meglio.