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Fantasyste ha scritto:
@Joseph mi spieghi la differenza tra giocare 11 e 14 ? Grazie
Posto che io sono stato un grezzone incapace all'ala, l'11 un tempo era l'ala più fisica, quella che usavi nella parte stretta del campo, diciamo per aggirare i raggruppamenti quando non partivi ad aprire con i trequarti, quello che saliva a pressare e placcare se portavi pressione dalla base, uno dei primi a portare pulizia e sostegno. Insomma l'11 "classico" nostro per antonomasia è Vendittone.
Il 14 era il velocista puro, quello con campo da dargli e magari anche un piede educato per sostituirsi al 15 quando saliva, quello che riusciva a scartare meglio l'avversario mentre l'11 andava di impatto e potenza.
Ovvio che queste differenze nel rugby moderno tendono a non esserci più, tanto più che nelle linee di attacco si inframezzano avanti e tre quarti, si mettono giocatori pesanti anche in posizione di ala, tanto più che nei multifase necessariamente i ruoli si intrecciano e il 15 passa 10 o sale come ultimo ricevitore a fare l'ala ecc.
Però un Sarto che non è messo alla fine dello schieramento come 14, diciamo come "finisseur", per me è uno spreco.
tecnicamente è ancora così. l'11 è il primo supporto fisico in gioco rotto. Secondo i santi crismi poi dovrebbero aggiungersi il 13 e il 5 nel breakdown. Poi i ciccioni ripuliscono e si schierano il 12 in cerniera col 10 e il 14 largo per la profondità, il 15 col piede buono a 0 per il droppone/pulizia. Questo nel mondo ideale dove chi sta in campo sa cosa deve fare....
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine." Sandro Cepparulo
Purtroppo non è quasi mai così.
Il che mi fa pensare a quando guardo il riscaldamento delle squadre nei pre-partita: come vengono bene gli schemi senza quei rompicazzo degli avversari!
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Fantasyste ha scritto:
@Joseph mi spieghi la differenza tra giocare 11 e 14 ? Grazie
Posto che io sono stato un grezzone incapace all'ala, l'11 un tempo era l'ala più fisica, quella che usavi nella parte stretta del campo, diciamo per aggirare i raggruppamenti quando non partivi ad aprire con i trequarti, quello che saliva a pressare e placcare se portavi pressione dalla base, uno dei primi a portare pulizia e sostegno. Insomma l'11 "classico" nostro per antonomasia è Vendittone.
Il 14 era il velocista puro, quello con campo da dargli e magari anche un piede educato per sostituirsi al 15 quando saliva, quello che riusciva a scartare meglio l'avversario mentre l'11 andava di impatto e potenza.
Ovvio che queste differenze nel rugby moderno tendono a non esserci più, tanto più che nelle linee di attacco si inframezzano avanti e tre quarti, si mettono giocatori pesanti anche in posizione di ala, tanto più che nei multifase necessariamente i ruoli si intrecciano e il 15 passa 10 o sale come ultimo ricevitore a fare l'ala ecc.
Però un Sarto che non è messo alla fine dello schieramento come 14, diciamo come "finisseur", per me è uno spreco.
tecnicamente è ancora così. l'11 è il primo supporto fisico in gioco rotto. Secondo i santi crismi poi dovrebbero aggiungersi il 13 e il 5 nel breakdown. Poi i ciccioni ripuliscono e si schierano il 12 in cerniera col 10 e il 14 largo per la profondità, il 15 col piede buono a 0 per il droppone/pulizia. Questo nel mondo ideale dove chi sta in campo sa cosa deve fare....
Ecco se l'è ammò inscì, allora io di due cose sarei sicuro, la prima è Sarto con la maglia 14 tatuata addosso...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Ma infatti il triangolo allargato titolare, quando ci sono tutti è 11 Venditti, 14 Sarto, 15 Edo.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Ma Venditti è in tour e non mi risulta rotto, giusto? Quindi ha voluto provare Esposito/Sarto, forse sperando in salite veloci o non so bene in cosa altro...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
ragionando in ottica di TEST: anche io sperimenterei varie soluzioni per vedere da qui al mondiale chi si merita la maglia. Quindi proverei senza timori qua e la giocatori in posizioni strane...
Il problema è la fame di risultati che abbiamo come ital rugby... che non ti permette di testare un cacchio per la ricerca perenne del risultato.
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine." Sandro Cepparulo
JosephK. ha scritto:Ma Venditti è in tour e non mi risulta rotto, giusto? Quindi ha voluto provare Esposito/Sarto, forse sperando in salite veloci o non so bene in cosa altro...
OT Va bene, si parla con il senno di poi, ma gli allenatori vedono questi atleti tutti i giorni, i tecnici federali li seguono per anni. Possibile che siano arrivati così tardi a pensare a Padovani conme estremo? Dopo che è stato provato perfino Canna?
L'accelerazione che ha fatto vedere anche sabato in un'occasione, ma soprattutto in Pro12, con due belle mete, come l'avrebbe potuta sfruttare, giocando n. 10?
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
C'è arrivato tardi anche perché hanno voluto mantenere Mac Lean ad estremo il più possibile, salvo poi spostarlo centro quando si è capito che non riusciva mai a fare il break sulle ripartenze. Detto questo, sabato le Fiji hanno fatto offload da urlo usando molto il passaggio con le mani sopra la testa ma hanno fatto anche cose abbastanza oscene in difesa, con errori di piazzamento sui quali Folau è andato a nozze. Buona la loro tenuta in mischia e bene anche le touche ma il loro mm ha fatto alcuni passaggi ignobili come la sua pettinatura vanificando alcune buone sortite figiane. Io dico che se continuiamo a calciare la palla per darla in mano agli avversati ogni volta sulle prese al volo del nostro triangolo allargato avremo un brutto pomeriggio. Se avremo il coraggio di attaccare anche in situazioni di gioco rotto possiamo fare qualcosa di buono perché il loro ripiazzamento di squadra è molto raffazzonato. Insomma, se il 70% di possesso alla Scozia ci espone a sconfitta sicura, il 60% per le Figi vorrebbe dire una sconfitta tanto a poco. Disciplina e possesso le chiavi per giocarsela.
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
