La stanza di Meta

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Consulente
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da Consulente »

jpr williams ha scritto:
Consulente ha scritto: compesso di inferiorita' rispetto ai citati anglosassoni
Io rispetto al mondo anglosassone, che dalla rivoluzione industriale del '700 in poi ha prodotto un modello culturale ed economico alla base della incombente catastrofe ambientale, non sento alcun complesso di inferiorità.
E io sono d'accordo con te. Saro' un inguaribile snob culturale ma per me gli anglosassoni sono dei rozzi parvenu' del pensiero. Bravi tecnicamente quando ci arrivano, ma poco altro.

Sono i tedeschi che "costantemente vorrebbero ma non possono". Senza andare troppo indietro basta leggere il pensiero di Hitler sulle affinita' tra il concetto di lebensraum e l'impero britannico. E quello e' un pensiero che viene da lontano, Hitler non era il pazzo isolato che viene dipinto nei documentari.
metabolik
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da metabolik »

zappatalpa ha scritto:Meta, stavolta hai ucciso l'argomento :D Partire da qui per dimostrarti che "non voglioni far vedere il bilancio" è solo l'ennesima trovata azzeccagatbulistica per prendere tempo e mettere mantenere il ricatto alla FIR...
Questo capacità di ragionare (e ovviamente la cultura generale che ne è condizione necessaria ma non sufficiente) va coltivata e tutelata, ne siamo capaci che io sappia solo noi italiani e i greci.
Tuttavia sto al gioco: Immagina due eserciti ...
L'ho dichiarato all'inizio che ritengo non ulteriormente commentabile la vicenda Zebre, ma non volevo uccidere l'argomento; mi piace la tua metafora, uno sforzo creativo per farmi capire la tua visione; purtroppo non la capisco completamente, forse tu hai informazioni che io non ho e quindi semplifico il problema al collo di bottiglia che ho evidenziato.
Leggo molte osservazioni interessanti, ma prima di continuare (eventualmente) amerei leggere un intervento di Giuseppone64, il depositario della genetica oraziana che ha evidenziato lo 'svangamento' come necessità stagionale.
Garryowen
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da Garryowen »

Anticipo l'intervento di giuseppone:

ahò
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da zappatalpa »

Consulente ha scritto: Sono i tedeschi che "costantemente vorrebbero ma non possono". Senza andare troppo indietro basta leggere il pensiero di Hitler sulle affinita' tra il concetto di lebensraum e l'impero britannico. E quello e' un pensiero che viene da lontano, Hitler non era il pazzo isolato che viene dipinto nei documentari.
sono curioso di sapere quali esperienze hanno partorito questi giudizi. :D
spero che tu sappia la lingua, perché é l'unico veicolo per conoscere e comprendere il "tipo" tedesco, non trasmettono il loro modo d'essere in altro modo che le parole, i pensieri, meglio ancora in forma scritta/essay, non nella discussione leggera dove sono troppo preoccupati a seguire i paletti del dibattito.
Mi sembri un pó fissato con la storia della guerra, forse perché vivi in Inghilterra, dove spesso viene tirato fuori come (ormai unico rimasto) motivo di orgoglio nei confronti dei crauts :D , che dici? Per conoscere i tedeschi da fuori consiglio di leggere Thomas Mann, l'arci-tedesco, che contiene un pó di tutto, anche un pó di quello che dici te (il "non-accettarsi").
Quando li conosci non fanno piú paura, invece di leggere Hitler (sic!) - non dirlo mai a nessuno, comprometterebbe ogni discussione con qualsiasi tedesco - consiglio invece una satira fantastica, come solo il genio giornalistico-documentarista tedesco puó esprimere, tra l'altro con un italiano nel ruolo di Adolfo (Masucci). Anche il libro fantastico
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jpr williams
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da jpr williams »

Io ho una grandissima ammirazione per la cultura tedesca.
La musica e la fisica senza la cultura tedesca, solo per fare due esempi, sarebbero poverissima cosa.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Hap
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da Hap »

Bellissimo il film-documentario "Lui è tornato". Davvero geniale, tanto quanto grottesco e inquietante il finale.
Non sapevo che l'attore protagonista fosse italiano, non l'avrei mai detto!
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da zappatalpa »

jpr williams ha scritto:Io ho una grandissima ammirazione per la cultura tedesca.
La musica e la fisica senza la cultura tedesca, solo per fare due esempi, sarebbero poverissima cosa.
direi anche la letteratura. il romanticismo, il naturalismo, il classicismo di Goethe e schiller, lo stesso Mann, ogni epoca e pensiero vengono esplorati fino all'ultima consequenza, con il tipico e rigore intellettuale Kant-iano che non ha pietá dell''anima --> la ragione la vince sempre (questo forse il limite a cui allude il Vittorio Sgarbi di rugby.it)
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italia e Germania alla pinacoteca di Monaco
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da zappatalpa »

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Gavazzi come sará ricordato ai posteri dopo la vittoria del Benetton dell'edizione Pro12 del 2020 e la vittoria del 6N nel 2023
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da zappatalpa »

Consulente ha scritto: compesso di inferiorita' rispetto ai citati anglosassoni
Solo un ultimo appunto, perché mi ronza nella testa : penso che i tedeschi non considerano gli inglesi i loro antagonisti. forse non li considerano neanche come vera nazione. Con gli americani invece sono "cugini elettivi" da 70 anni, quando hanno votato Trump era una tragedia come se avessero tradito i loro stessi ideali, si, é caduto un mondo. L'unico antagonista che conoscono sono i russi, di cui hanno un pó paura penso. :D
Chiuso OT
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da metabolik »

azz.. l'allegoria Italia Germania mi colpisce, tanto più perchè ( ho letto) è stato dipinto quando le due nazioni erano ancora frantumate in piccoli stati.
Un'intuizione rimarchevole e tradotta in un bellissimo quadro che non conoscevo, bravo zappa a farcelo conoscere.
Quale incommensurabile tragedia hanno prodotto fascismo e nazismo ! Quale incommensurabile potenziale positivo è stato consumato nel male !
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da Consulente »

zappatalpa ha scritto:
Consulente ha scritto: compesso di inferiorita' rispetto ai citati anglosassoni
é caduto un mondo. L'unico antagonista che conoscono sono i russi, di cui hanno un pó paura penso. :D
Chiuso OT
Nessuno mette in dubbio musica, pittura, letteratura, filosofia o scienza tedesche. A me Wagner e Goethe non piacciono (Conosco appena Mann, ammetto), ma sono gusti personali; la statura esiste ed e' indubbia.

Politicamente pero' la Germania e' stata un fattore di instabilita' costante negli ultimi secoli. Quando Lutero inchioda le 95 tesi sulla porta della cattedrale (Wittenberg? mi pare ...) nel 1517 da il via ad una conflagrazione centrifuga che va a coinvolgere tutta l'Europa e che finisce dopo 130 anni di guerre ininterrotte ed orribili con la pace di Westfalia che sancisce l'assetto politico del mondo moderno. I motivi politici si sprecano e si intrecciano all'infinito (non sono un prof. di storia) ma il motivo ideologico alla radice non era diverso da alcuni elementi dalla narrazione mainstream di oggi, il papa di Roma e' impuro e corrotto, noi siamo meglio; lui e' barocco e decadente, noi siamo austeri e virtuosi.
Salto un secolo e non posso non rilevare che l'espansionismo prussiano e' alla radice della guerra dei 7 anni, la prima vera guerra mondiale.
Napoleone li ridimensiona all'inizio dell'800, ma poi il processo di unificazione tedesca genera le guerre danesi, la guerra del 1866 e la guerra del 1870, che i Francesi non gli hanno ancora perdonato, sotto sotto.
Dopo l'unificazione tedesca la spinta espansionistica diventa coloniale, e li' nasce il conflitto con l'Inghilterra; con la Germania che tenta di raggiungere la parita' navale militare e con una politica economica "beggar thy neighbour", esattamente come oggi. Per paragone, dopo secoli di guerre Francesi ed Inglesi, acerrimi rivali, nell'800 trovano finalmente un punto di equilibrio ma i "nuovi" tedeschi mantengono l'instabilita'.
La storia delle due guerre mondiali e' nota e non la percorro, dico solo che sono state un'unica tragedia in due atti in cui le responsabilita' effettivamente si intrecciano.
Finalmente, con la contrapposizione dei due blocchi ed il paese diviso in due, non ci sono problemi. Poi l'URSS scoppia, arriva l'unificazione (grazie a Dio senza sparare un colpo) e cosa succede? Ricominciano il "beggar thy neighbour", diventano i bulli della UE e, ultimamente, cominciano a considerare di dotarsi di un deterrente atomico e assumono il controllo stabile di pezzi di eserciti stranieri.
Per confronto, le altre potenze europee nello stesso periodo hanno avuto conflitti derivanti da attriti coloniali o, in qualche caso, dinastici, ma in Europa le diplomazie cercavano di norma l'equilibrio.
Scusate, tutto questo non mi sembra un caso. Deve esistere una ragione profonda, culturale, che fa si che il centro dell'Europa sia anche il motore delle instabilita'.

Ho conosciuto e lavorato con tedeschi e, presi come individui, non sono ne meglio ne peggio di chiunque altro, fatto salvo il bratwurst apocalittico che e' effettivamente molto gustoso; ma come popolo ci deve essere un motivo culturale politico filosofico profondo che periodicamente genera queste crisi.

Quindi zappa, il mio ragionamento si fonda su questo tipo di analisi. Sarei la persona piu' contenta del mondo se questi "imbalances" sparissero grazie ad un cambiamento della politica tedesca, anche perche' potrei tornarmene a casa.

A tutti, jpr in primis, scusate il torrenziale OT ma sono argomenti che mi stanno veramente a cuore.
Consulente
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da Consulente »

Scusate, una parola sul film.
E' bellissimo e lo ho rivisto due volte. Recitazione al top e situazioni spassosissime.
La lavanderia "Blitz" mi fa scompisciare ogni volta che ci penso.
Il messaggio finale, a mio avviso, e' che certi pericoli sono sempre in agguato.
sandrobandito

Re: La stanza di Meta

Messaggio da sandrobandito »

Bah... :|
Se devo venderla un tanto al kilo, i veri casinari centrifughi al centro dell'Europa sono gli svizzeri. Gente che si è inerpicata sulla vette continentali e da lì dispensa bene e male per mantenere l'egemonia finanziaria in triplice lingua.
Tutti gli altri in un modo o nell'altro sono all'amo.
Garryowen
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da Garryowen »

Sono abbastanza esterrefatto...
Vabbè, siamo al bar, lasciamo perdere.

Però se come hai detto conosci appena Mann, ovviamente mi riferisco a Thomas, te lo consiglio caldamente, anche se non ti conosco e quindi non conosco i tuoi gusti. In particolare (lo so, è scontato) La montagna incantata, ma anche Morte a Venezia.
Se ti piacciono gli animali, il racconto "Cane e padrone" in cui Mann si dimostra quasi un etologo ante litteram posso dire che abbia cambiato il mio modo di vedere certe cose

PS: Ai tempi di Lutero che il papa di Roma fosse impuro e corrotto, era vero, però.
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zappatalpa
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Re: La stanza di Meta

Messaggio da zappatalpa »

Consulente ha scritto: Politicamente pero' la Germania e' stata un fattore di instabilita' costante negli ultimi secoli. Quando Lutero inchioda le 95 tesi sulla porta della cattedrale (Wittenberg? mi pare ...) nel 1517 da il via ad una conflagrazione centrifuga che va a coinvolgere tutta l'Europa e che finisce dopo 130 anni di guerre ininterrotte ed orribili con la pace di Westfalia che sancisce l'assetto politico del mondo moderno. I motivi politici si sprecano e si intrecciano all'infinito (non sono un prof. di storia) ma il motivo ideologico alla radice non era diverso da alcuni elementi dalla narrazione mainstream di oggi, il papa di Roma e' impuro e corrotto, noi siamo meglio; lui e' barocco e decadente, noi siamo austeri e virtuosi.
Absolutley brilliant! Non ci avevo pensato, Oggi come ieri... é sempre la stessa storia! :D Probabilmente allora il frate zappatalpus, emissario di Lutero, recandosi a Roma per pagare la somma per assoluzione dell'anima di sua suocera e sua nonna, aveva riferito delle bestemmie in un colorito idioma locale :D ahah Scherzo.

Piuttosto singolare quest'analisi della storia :shock: , mi ci vorranno alcuni giorni per digerirla. c'è anche qualche spunto interessante.
Intanto continuo a contestarti il nocciolo della tua disanima di prima che ti porta a "consigliare" conclusioni sbagliate. Se appena conosci Mann, dovresti sapere che i tedeschi non partono per rompere i c******* ai vicini per un presunto complesso di inferioritá, ma semmai per l'opposto. Pensano di dover salvare il continente dalla decadenza, il loro popolo dalle influenze "barocche" dei vicini. :D Il razionalismo, quando diventa troppo, a volte si prende delle pause e tramuta nell'opposto, nell'assurdo, tipo incredenze naturali, ecc.

Cito a memoria Thomas Mann, seduto in treno diretto in caserma per il reclutamento per la seconda guerra mondiale (lui aveva risposto a differenza di molti suoi compagni dell'aristocrazia): "Si, lo sappiamo che é una follia, una follia dovuta alla personalitá instabile di Guglielmo 2 (la guerra, lui un incapace), ma nonostante questo il al solo pensiero il mio cuore é in fiamme, che questo, dopo il primato nelle scienze e nell'arte, che il ventesimo secolo sia l'ora in cui il popolo tedesco reciti anche politicamente il ruolo di egemone sul continente. C''è fiducia (irrazionale!) che l'immperatore sia circondato dai piú valorosi consiglieri e che tutto finisca il prima possibile.

http://www.zeit.de/2010/10/L-B-Betrachtungen
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