6 nazioni 2018: quale Italia?
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Garryowen
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Poi se scrivo “IN COS I TRUST” intendo dire che spero ne sappia più di noi
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(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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- jpr williams
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Li avrà a disposizione, se vuole, a tempo debito a fine stagione. L'eccellenza non è l'Avis: durante la stagione qualche permit va bene, ma i trasferimenti si fanno a fine stagione. Una società, a qualunque livello, ha il diritto/dovere di programmare la propria rosa senza vedersi defraudata delle proprie risorse durante la stagione quando ormai non c'è più modo di rimediare. Le società di eccellenza di buon livello si programmano in tal senso da tempo, quindi vedano anche le Zebre di fare lo stesso senza far pagare ad altri le proprie inefficienze.Soidog ha scritto:Bradley a suo tempo gettò le basi del Connacht che ha vinto il Pro 12 e ha fatto vedere che dando fiducia e stimoli a giovani giocatori di talento si possono ottenere risultati oltre le più ottimistiche aspettative. Per questo sarebbe una gran cosa se potesse avere a disposizione una decina dei prospetti che Jpr e Giuseppone citavano per plasmarli.Luqa-bis ha scritto:Su Licata a mia memoria non ricordo però commenti del tipo "deve andare a Treviso o all'estero subito" durante il Mondiale U20.
Di lui e di altri 3-4 si diceva "Sono già pronti per giocare titolari in Eccellenza e magari tra uno -due anni in ProX."
All'epoca non eravamo così divergenti dai tecnici.
Effetto della mentalità italiana iperprotettiva (o forse poco confidente ) con i giovani?
Per arrivare ad una rosa di 42 giocatori le Zebre stanno di sicuro già dandosi da fare
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Garryowen
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Credo che non c'entrino le Zebre o le FF.OO.
I ragazzi che vengono dall'Accademia non credo che siano liberi di andare dove ne hanno voglia, dopo aver magnato per anni a spese della FIR.
Se è andato lì è perché lui stesso ha voluto pensare a un futuro dopo il rugby, e bene ha fatto la FIR a lasciarcelo andare, oppure perché semplicemente i tecnici federali (e quelli di Zebre e Treviso) hanno sbagliato i conti. Tutto qui.
Con il senno di poi si può dire tranquillamente che un giocatore del genere è sprecato in Eccellenza, come sarebbe sprecato Polledri o Giammarioli. Lui è arrivato a questo livello prima dei due citati.
(dimenticavo di dire: come probabilmente sarebbe stato sprecato Riccioni...)
I ragazzi che vengono dall'Accademia non credo che siano liberi di andare dove ne hanno voglia, dopo aver magnato per anni a spese della FIR.
Se è andato lì è perché lui stesso ha voluto pensare a un futuro dopo il rugby, e bene ha fatto la FIR a lasciarcelo andare, oppure perché semplicemente i tecnici federali (e quelli di Zebre e Treviso) hanno sbagliato i conti. Tutto qui.
Con il senno di poi si può dire tranquillamente che un giocatore del genere è sprecato in Eccellenza, come sarebbe sprecato Polledri o Giammarioli. Lui è arrivato a questo livello prima dei due citati.
(dimenticavo di dire: come probabilmente sarebbe stato sprecato Riccioni...)
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Soidog
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
La scorsa estate l'unica squadra professionistica Italiana nel Pro 14 che aveva credibilità tecnica ed economica era Treviso. Ruzza e Riccioni ci sono andati per quello, le Zebre erano un enorme punto interrogativo e ci sono state alcune partenze importanti.Garryowen ha scritto:Credo che non c'entrino le Zebre o le FF.OO.
I ragazzi che vengono dall'Accademia non credo che siano liberi di andare dove ne hanno voglia, dopo aver magnato per anni a spese della FIR.
Se è andato lì è perché lui stesso ha voluto pensare a un futuro dopo il rugby, e bene ha fatto la FIR a lasciarcelo andare, oppure perché semplicemente i tecnici federali (e quelli di Zebre e Treviso) hanno sbagliato i conti. Tutto qui.
Con il senno di poi si può dire tranquillamente che un giocatore del genere è sprecato in Eccellenza, come sarebbe sprecato Polledri o Giammarioli. Lui è arrivato a questo livello prima dei due citati.
(dimenticavo di dire: come probabilmente sarebbe stato sprecato Riccioni...)
Se Treviso avesse creduto in Licata poteva contrattualizzarlo senza ostacoli, data la situazione. Vista l'unicità di una società come le Fiamme Oro e la stretta collaborazione che c'è sempre stata con la Federazione è stato possibile gestire il giocatore in modo "elastico".
È assolutamente improbabile che si ripeta un caso del genere, le nuove Zebre sono un progetto interessante sotto il profilo tecnico, hanno un migliore rapporto con il territorio e di conseguenza le possibilità di ottenere sponsorizzazioni sono in crescita.
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Garryowen
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
No, però su Riccioni ci sono interviste stizzite di Gavazzi a dimostrarlo: la FIR voleva che Riccioni rimanesse ancora un anno in Eccellenza. E' stato detto chiaramente e da lì sono derivate quelle dichiarazioni. Questo non si può smentire.Soidog ha scritto:La scorsa estate l'unica squadra professionistica Italiana nel Pro 14 che aveva credibilità tecnica ed economica era Treviso. Ruzza e Riccioni ci sono andati per quello, le Zebre erano un enorme punto interrogativo e ci sono state alcune partenze importanti.Garryowen ha scritto:Credo che non c'entrino le Zebre o le FF.OO.
I ragazzi che vengono dall'Accademia non credo che siano liberi di andare dove ne hanno voglia, dopo aver magnato per anni a spese della FIR.
Se è andato lì è perché lui stesso ha voluto pensare a un futuro dopo il rugby, e bene ha fatto la FIR a lasciarcelo andare, oppure perché semplicemente i tecnici federali (e quelli di Zebre e Treviso) hanno sbagliato i conti. Tutto qui.
Con il senno di poi si può dire tranquillamente che un giocatore del genere è sprecato in Eccellenza, come sarebbe sprecato Polledri o Giammarioli. Lui è arrivato a questo livello prima dei due citati.
(dimenticavo di dire: come probabilmente sarebbe stato sprecato Riccioni...)
Se Treviso avesse creduto in Licata poteva contrattualizzarlo senza ostacoli, data la situazione. Vista l'unicità di una società come le Fiamme Oro e la stretta collaborazione che c'è sempre stata con la Federazione è stato possibile gestire il giocatore in modo "elastico".
È assolutamente improbabile che si ripeta un caso del genere, le nuove Zebre sono un progetto interessante sotto il profilo tecnico, hanno un migliore rapporto con il territorio e di conseguenza le possibilità di ottenere sponsorizzazioni sono in crescita.
Ripeto, per me Treviso, Zebre e FIR sono stati un po' miopi su Licata, a meno che non sia stato Licata stesso a fare una scelta per il proprio futuro.
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oldprussians
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Io penso che per puro talento abbiamo un organico per il 6N di fare magie..
Ma il nostro problema e mentale. ...
Vedremo. ...
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Vedremo. ...
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Leinsterugby
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Io credo proprio di no e i risultati nelle coppe europee lo dimostrano.oldprussians ha scritto:Io penso che per puro talento abbiamo un organico per il 6N di fare magie..
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Vedremo. ...
Possiamo sperare di vincere solo con la Francia e se le celtiche sono in giornata no.
- giuseppone64
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Io ci spero ma non ci credo...Leinsterugby ha scritto:Io credo proprio di no e i risultati nelle coppe europee lo dimostrano.oldprussians ha scritto:Io penso che per puro talento abbiamo un organico per il 6N di fare magie..
Ma il nostro problema e mentale. ...
Vedremo. ...
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Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
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JosephK.
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
A me ronza in testa questa cosa: E se alla fine pigliamo lo scalpo albionico? Solitamente la prima partita è quella in cui andiamo meglio, a novembre sta gran ciofeca non è poi stata, loro sono enormemente forti ma magari rinevica...
A parte gli scherzi, sarà durissimo il torneo ma io non parto così pessimista. Siamo meglio dell'anno scorso, i risultati delle nostre squadre lo dimostrano.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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- Hap
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Quest'anno è una prova di fede. Siamo illusi dal secondo anno di gestione COS che vedremo un miglioramento e se non dovesse esserci, la tentazione di sprofondare nella depressione sarà enormemente superiore rispetto agli altri anni.
Io non penso che andremo particolarmente meglio delle scorse stagioni, forse solo un pochino, per una ragione molto semplice: rimettere in moto una carretta come l'Italia del rugby richiede ben più di 2 anni e uno staff ben più capillare e distribuito su tutto il territorio rispetto a quello di adesso.
Non c'è nemmeno nelle franchigie, che dovrebbero essere il top del nostro movimento nazionali a parte.
Quindi, consapevolmente non mi aspetto niente, Roma non è stata costruita in un giorno e credo che prima di gioire dovremo ancora soffrire per tanti anni.
Alla luce di questo ragionamento io non perderò la fede e la voglia di tifare sperando di vedere, anno dopo anno, piccoli segnali di crescita e l'evidenza di una progettualità stabile sia nelle persone (COS e staff) che nel foraggiamento economico.
Io non penso che andremo particolarmente meglio delle scorse stagioni, forse solo un pochino, per una ragione molto semplice: rimettere in moto una carretta come l'Italia del rugby richiede ben più di 2 anni e uno staff ben più capillare e distribuito su tutto il territorio rispetto a quello di adesso.
Non c'è nemmeno nelle franchigie, che dovrebbero essere il top del nostro movimento nazionali a parte.
Quindi, consapevolmente non mi aspetto niente, Roma non è stata costruita in un giorno e credo che prima di gioire dovremo ancora soffrire per tanti anni.
Alla luce di questo ragionamento io non perderò la fede e la voglia di tifare sperando di vedere, anno dopo anno, piccoli segnali di crescita e l'evidenza di una progettualità stabile sia nelle persone (COS e staff) che nel foraggiamento economico.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
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- jpr williams
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Dovrei lasciare disposizioni per l'allestimento del mio funerale qui sul forum prima che la cosa si verifichi...JosephK. ha scritto:A me ronza in testa questa cosa: E se alla fine pigliamo lo scalpo albionico?
Non credo sopravvivrei, ma sarebbe una gran bella morte. Me ne viene in mente solo un'altra migliore...
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oldprussians
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
A questo livello e 90% mentaleLeinsterugby ha scritto:Io credo proprio di no e i risultati nelle coppe europee lo dimostrano.oldprussians ha scritto:Io penso che per puro talento abbiamo un organico per il 6N di fare magie..
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Soidog
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
In qualche ruolo le alternative non sono dello stesso livello dei titolari ( è una constatazione in positivo sul valore di questi e non una diminuzione di quello dei primi ), se O'Shea avrà sempre a disposizione le sue prime scelte sicuramente ci saranno buoni progressi rispetto all'ultimo VI Nazioni. Se le fasi statiche funzioneranno bene, qualche soddisfazione ce la potremo togliereHap ha scritto:Quest'anno è una prova di fede. Siamo illusi dal secondo anno di gestione COS che vedremo un miglioramento e se non dovesse esserci, la tentazione di sprofondare nella depressione sarà enormemente superiore rispetto agli altri anni.
Io non penso che andremo particolarmente meglio delle scorse stagioni, forse solo un pochino, per una ragione molto semplice: rimettere in moto una carretta come l'Italia del rugby richiede ben più di 2 anni e uno staff ben più capillare e distribuito su tutto il territorio rispetto a quello di adesso.
Non c'è nemmeno nelle franchigie, che dovrebbero essere il top del nostro movimento nazionali a parte.
Quindi, consapevolmente non mi aspetto niente, Roma non è stata costruita in un giorno e credo che prima di gioire dovremo ancora soffrire per tanti anni.
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- giuseppone64
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
I british partiranno senza Vunipola, haskell, che spero venga squalificato, Marler e ben te’o. Cioè i 3 più forti in terza ed il, probabilmente, miglior centro. Se da qui alla partita qualcuno scivola in doccia forse qualche speranza l’abbiamo...
A parte gli scherzi sarà durissima come sempre...
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Garryowen
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?
Date le diverse “profondità” delle squadre, però, è molto più pesante l’assenza di Campagnaro da noi che quella di Te’o da loro
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