6 nazioni 2018: quale Italia?

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Garryowen
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da Garryowen »

Soidog ha scritto: Dato che l'Italia non gioca come il Gloucester, Polledri deve assimilare gli schemi di O'Shea e la cosa richiede più tempo di 3 giorni.
Visto che le alternative di ottimo livello ci sono, O' Shea non ha voluto affrettare le cose. Tiene Polledri in alta considerazione e prima della fine del torneo lo farà esordire. Vedrai che contro la Francia ci sarà
Come ho scritto, la penso come te, però come fai a scrivere certe cose (a meno che tu non sia O'Shea).
"Tiene Polledri in alta considerazione" probabile che sia così, il giocatore lo abbiamo visto tutti, ha un suo percorso con l'U20, eccetera.
Però O'Shea di Polledri non ha mai parlato, è alla sua prima convocazione, era compagno di nazionale di Giammarioli, è più giovane di un anno rispetto al conte da Oleggio, mentre il più giovane di tutti è Licata che però in questo momento secondo me è quello che sta davanti a tutti per la qualità delle prestazioni e per la continuità di rendimento.

Insomma, hai certezze veramente incrollabili. Secondo me non è così sicuro delle sue scelte nemmeno O'Shea :lol:
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Garryowen
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da Garryowen »

Per le ipotesi fatte in precedenza, per me è molto, molto difficile che Minozzi venga schierato all'ala.
Le Zebre sono la franchigia federale, se COS avesse voluto provare una soluzione del genere lo avrebbe fatto anche nelle Zebre.
Bradley ha Padovani o Gaffney da far giocare estremo e avrebbe messo Minozzi all'ala, invece non l'ha fatto. Per me Minozzi parte dalla panchina, almeno contro l'Inghilterra
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da Leinsterugby »

Soidog ha scritto:
Leinsterugby ha scritto:
Soidog ha scritto:Polledri si è allenato per la prima volta con O'Shea, non può avere acquisito compiutamente tutti gli automatismi di squadra in 3-4 giorni.
E' vero che è molto forte, ma a 7 possono giocare altri giocatori molto forti e già inseriti negli schemi di O'Shea.
Esordirà di sicuro prima della fine del torneo e lo vedremo per almeno 10 anni in Nazionale

perdonami ma al momento sono molto più efficaci gli schemi di gloucester che quelli di o'shea. non vedo tutti sti automatismi
Dato che l'Italia non gioca come il Gloucester, Polledri deve assimilare gli schemi di O'Shea e la cosa richiede
più tempo di 3 giorni.
Visto che le alternative di ottimo livello ci sono, O' Shea non ha voluto affrettare le cose. Tiene Polledri in alta considerazione e prima della fine del torneo lo farà esordire. Vedrai che contro la Francia ci sarà

Scusate ma a novembre non ho visto sti gran schemi di o Shea, magari mi sbaglio eh.
E sempre a novembre contro il Sudafrica soprattutto ma anche contro l argentina ho visto un Italia senza ball carrier, motivo per cui mi.pare abbastanza autolesionistico far fuori uno che in premiership (non in pro14) fa il ball carrier di mestiere

In ogni caso non sarà polledri a fare la differenza ma come giocano tutti e 15, curioso di vedere pasquali INA zzurro. In coppa ha ben figurato sia con Tolone che con bath, vediamo al 6n
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da Soidog »

Garryowen ha scritto:
Soidog ha scritto: Dato che l'Italia non gioca come il Gloucester, Polledri deve assimilare gli schemi di O'Shea e la cosa richiede più tempo di 3 giorni.
Visto che le alternative di ottimo livello ci sono, O' Shea non ha voluto affrettare le cose. Tiene Polledri in alta considerazione e prima della fine del torneo lo farà esordire. Vedrai che contro la Francia ci sarà
Come ho scritto, la penso come te, però come fai a scrivere certe cose (a meno che tu non sia O'Shea).
"Tiene Polledri in alta considerazione" probabile che sia così, il giocatore lo abbiamo visto tutti, ha un suo percorso con l'U20, eccetera.
Però O'Shea di Polledri non ha mai parlato, è alla sua prima convocazione, era compagno di nazionale di Giammarioli, è più giovane di un anno rispetto al conte da Oleggio, mentre il più giovane di tutti è Licata che però in questo momento secondo me è quello che sta davanti a tutti per la qualità delle prestazioni e per la continuità di rendimento.

Insomma, hai certezze veramente incrollabili. Secondo me non è così sicuro delle sue scelte nemmeno O'Shea :lol:
Confesso di essere un sostenitore ad oltranza di O'Shea...che su Polledri aveva risposto a precisa domanda di un giornalista Inglese, dicendo che lo osservava con attenzione in ottica delle convocazioni per il VI Nazioni.
Devo recuperare il link...
Certo è che in terza linea adesso ci sono tanti giocatori di alto livello e ti do ragione sul fatto che Licata abbia proprio una marcia in piu' e che la maglia n.6 possa essere sua
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da giuseppone64 »

Leinsterugby ha scritto:
Soidog ha scritto:Polledri si è allenato per la prima volta con O'Shea, non può avere acquisito compiutamente tutti gli automatismi di squadra in 3-4 giorni.
E' vero che è molto forte, ma a 7 possono giocare altri giocatori molto forti e già inseriti negli schemi di O'Shea.
Esordirà di sicuro prima della fine del torneo e lo vedremo per almeno 10 anni in Nazionale

perdonami ma al momento sono molto più efficaci gli schemi di gloucester che quelli di o'shea. non vedo tutti sti automatismi
Mi sembra come quando ero bambino e seguivo tribuna politica. Erano tutti convincenti...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da giuseppone64 »

JosephK. ha scritto:Non avevo letto quello che avevo scritto.
Sei la mia sublimazione.
Nell’accezione platonica del termine e non dello psicopatico austriaco trapiantato a Londra.
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da Garryowen »

Soidog ha scritto: Confesso di essere un sostenitore ad oltranza di O'Shea...
Siamo in due.
Gli ho allungato il contratto. Adesso il credito di fiducia CIECA è passato dai due anni iniziali, a 4 anni. Arrivo fino al mondiale.
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da JosephK. »

giuseppone64 ha scritto:
JosephK. ha scritto:Non avevo letto quello che avevo scritto.
Sei la mia sublimazione.
Nell’accezione platonica del termine e non dello psicopatico austriaco trapiantato a Londra.
ahah grande beppò. Comunque il collega dell'austriaco, Jung, è molto affascinante anche filosoficamente.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

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Continua (e si aggrava) la mancanza di seconde di ruolo, visto che Ruzza, Zanni e Budd sono terze di ruolo.
E il bello è che ne vedo poche anche all’orizzonte
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da jpr williams »

TEONE ha scritto:Continua (e si aggrava) la mancanza di seconde di ruolo, visto che Ruzza, Zanni e Budd sono terze di ruolo.
E il bello è che ne vedo poche anche all’orizzonte
In eccellenza tengo d'occhio 4/5 giocatori giovani di buonissima prospettiva nel ruolo. Vedremo se matureranno nel giro di un anno o due.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da TEONE »

jpr williams ha scritto:
TEONE ha scritto:Continua (e si aggrava) la mancanza di seconde di ruolo, visto che Ruzza, Zanni e Budd sono terze di ruolo.
E il bello è che ne vedo poche anche all’orizzonte
In eccellenza tengo d'occhio 4/5 giocatori giovani di buonissima prospettiva nel ruolo. Vedremo se matureranno nel giro di un anno o due.
Ecco questo è importante.
Tipo chi? Venditti di sicuro. Poi?
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da jpr williams »

TEONE ha scritto:
jpr williams ha scritto:
TEONE ha scritto:Continua (e si aggrava) la mancanza di seconde di ruolo, visto che Ruzza, Zanni e Budd sono terze di ruolo.
E il bello è che ne vedo poche anche all’orizzonte
In eccellenza tengo d'occhio 4/5 giocatori giovani di buonissima prospettiva nel ruolo. Vedremo se matureranno nel giro di un anno o due.
Ecco questo è importante.
Tipo chi? Venditti di sicuro. Poi?
Per ovvie ragioni ho più sott'occhio quelli di Calvisano, quindi aggiungerei Ugo D'Onofrio e Michele Andreotti. Del Petrarca sicuramente Cannone, ma anche Michieletto, benchè venga usato più come terzacentro. Ma anche Davide Fragnito che se non sbaglio ora è alle Fiamme. E magari ce n'è anche qualcun altro.
Naturalmente bisognerà vedere se continueranno a crescere
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da JosephK. »

Garryowen ha scritto:
Soidog ha scritto: Confesso di essere un sostenitore ad oltranza di O'Shea...
Siamo in due.
Gli ho allungato il contratto. Adesso il credito di fiducia CIECA è passato dai due anni iniziali, a 4 anni. Arrivo fino al mondiale.
Gli vogliamo bene:

http://www.planetrugby.com/news/video-o ... ngland-xv/
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da Hap »

JosephK. ha scritto:
Garryowen ha scritto:
Soidog ha scritto: Confesso di essere un sostenitore ad oltranza di O'Shea...
Siamo in due.
Gli ho allungato il contratto. Adesso il credito di fiducia CIECA è passato dai due anni iniziali, a 4 anni. Arrivo fino al mondiale.
Gli vogliamo bene:

http://www.planetrugby.com/news/video-o ... ngland-xv/
Ah, adesso fa anche lui il doppio consulente come Venter? :lol:
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
JosephK.
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Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Messaggio da JosephK. »

Ha fatto bene, dai una domanda incredibile, io capisco che a volte non si sa cosa chiedere al povero O'shea ma che si immagini solo di fare i piangetta con una profondità tale (senza ovviamente mai citare i nostri di assenti), no. Bravo Oscìa, con garbo e ironia gliel'ha detta chiara,
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

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