Venditti ha tutti i numeri per diventare un giocatore di alto livello, resta quel modo di fare e quella facilità con la quale si innervosisce, eufemismo, che ancora faticosamente giustifico data l'età e la provenienza geografica...jpr williams ha scritto:Basta, di Venditti non scrivo più niente, anzi, scrivo che fa sempre schifo.
Under20 2017/18
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Re: Under20 2017/18
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
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- jpr williams
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Re: Under20 2017/18
Lo penso anch'io, basta lasciarlo crescere secondo giusti tempi di maturazione.
Qui è pieno di gente che vuole bere il Brunello di Montalcino dopo un anno in bottiglia...
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Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Soidog
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Re: Under20 2017/18
Io non vedo l'ora che Bradley lo abbia a disposizione, vedrai che saprà gestirlo bene. Ricordo una meta impressionante che fece all'Argentina in Under 18... mi fece pensare..chissà cosa farà a livello senior questo qua.jpr williams ha scritto:Lo penso anch'io, basta lasciarlo crescere secondo giusti tempi di maturazione.
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- jpr williams
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Re: Under20 2017/18
Io invece voglio che questo Bradley aspetti il suo turno.
Quello che forse ti sfugge, secondo me, è l'equilibrio del sistema. Almeno questa è la mia opinione.
Questo sistema funziona con una precisa filiera che prevede società che a livello giovanile avvicinano i ragazzi al rugby, accademie che prendono i migliori prospetti e li formano fisicamente e tecnicamente per mandarli in squadre di eccellenza che gli insegnano cos'è una squadra, come ci si vive e come si compete per un obiettivo portandoli al livello pro, dove le franchigie li preleveranno e li faranno diventare giocatori di livello internazionale con la nazionale come punto di arrivo.
La pretesa di saltare un anello della catena fa saltare la catena.
Ogni anello della catena deve essere in salute se vogliamo che funzioni: fra società di eccellenza e franchigie, come ho già detto, ci debbono essere collaborazione e rispetto. Se portiamo via i giocatori dall'eccellenza non appena fanno vedere qualcosa di buono l'eccellenza si impoverirà sempre più tecnicamente e perderà la funzione di selettore di talenti per il livello pro, perderà interesse, le società moriranno e mancherà un anello essenziale di quella catena che, negli ultimi anni, ha sfornato tutti quei ragazzi che ci stanno entusiasmando in nazionale e nella U20.
Un' eccellenza forte e competitiva è nell'interesse del sistema e non è privandola continuamente di giocatori (addirittura dopo mezza stagione...) che le si consente di svolgere il suo ruolo. Le franchigie sono la cosa più importante, ma non l'unica cosa importante e soprattutto hanno bisogno di un retroterra che non può essere spianato con un caterpillar.
Quello che forse ti sfugge, secondo me, è l'equilibrio del sistema. Almeno questa è la mia opinione.
Questo sistema funziona con una precisa filiera che prevede società che a livello giovanile avvicinano i ragazzi al rugby, accademie che prendono i migliori prospetti e li formano fisicamente e tecnicamente per mandarli in squadre di eccellenza che gli insegnano cos'è una squadra, come ci si vive e come si compete per un obiettivo portandoli al livello pro, dove le franchigie li preleveranno e li faranno diventare giocatori di livello internazionale con la nazionale come punto di arrivo.
La pretesa di saltare un anello della catena fa saltare la catena.
Ogni anello della catena deve essere in salute se vogliamo che funzioni: fra società di eccellenza e franchigie, come ho già detto, ci debbono essere collaborazione e rispetto. Se portiamo via i giocatori dall'eccellenza non appena fanno vedere qualcosa di buono l'eccellenza si impoverirà sempre più tecnicamente e perderà la funzione di selettore di talenti per il livello pro, perderà interesse, le società moriranno e mancherà un anello essenziale di quella catena che, negli ultimi anni, ha sfornato tutti quei ragazzi che ci stanno entusiasmando in nazionale e nella U20.
Un' eccellenza forte e competitiva è nell'interesse del sistema e non è privandola continuamente di giocatori (addirittura dopo mezza stagione...) che le si consente di svolgere il suo ruolo. Le franchigie sono la cosa più importante, ma non l'unica cosa importante e soprattutto hanno bisogno di un retroterra che non può essere spianato con un caterpillar.
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- Hap
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Re: Under20 2017/18
Dipende da caso a caso, jpr. In linea di massima hai ragione, ma non sto qui nemmeno a citarti Licata.
Polledri è uscito dal college ed è finito diritto diritto in prima squadra a Gloucester, Negri uguale ma a Treviso. Non penso avessero bisogno di farsi uno o due anni di Eccellenza.
Io dico che si giudichi caso per caso, senza esagerare o sminuire il valore dell'Eccellenza.
Polledri è uscito dal college ed è finito diritto diritto in prima squadra a Gloucester, Negri uguale ma a Treviso. Non penso avessero bisogno di farsi uno o due anni di Eccellenza.
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Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
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- jpr williams
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Re: Under20 2017/18
Questo lo trovo già un discorso più equilibrato.Hap ha scritto:Dipende da caso a caso, jpr. In linea di massima hai ragione, ma non sto qui nemmeno a citarti Licata.
Polledri è uscito dal college ed è finito diritto diritto in prima squadra a Gloucester, Negri uguale ma a Treviso. Non penso avessero bisogno di farsi uno o due anni di Eccellenza.
Io dico che si giudichi caso per caso, senza esagerare o sminuire il valore dell'Eccellenza.
Il rispetto, però, ci deve essere e, ad esempio, non c'è stato proprio nel caso di Licata, giocatore tesserato da una società di Eccellenza e mai stato a disposizione del proprio coach. Se le Zebre volevano Licata dovevano tesserarlo da subito, non privarne la società che lo aveva legittimamente tesserato. E l'allenatore che aveva fatto i suoi piani contando di averlo a disposizione.
Perchè, come ho avuto modo di dire già altrove, se il concetto è che i giocatori devono andare subito dove c'è il massimo livello, altro che Zebre o Treviso, se vogliono imparare qualcosa vadano ai Saracens...
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- Hap
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Re: Under20 2017/18
Certo, questo è stato un errore di valutazione tecnica fatto dai tecnici riguardo il giocatore. E' indubbio che le Fiamme abbiano tutti i diritti di volerlo per la durata del contratto stipulato. E' altrettanto vero che non conosco se per le Fiamme esistano dei canali preferenziali e viceversa d'obbligo nei confronti della FIR, a differenza degli altri club privati, quindi non mi sbilancio su come stia venendo gestito.jpr williams ha scritto:Questo lo trovo già un discorso più equilibrato.Hap ha scritto:Dipende da caso a caso, jpr. In linea di massima hai ragione, ma non sto qui nemmeno a citarti Licata.
Polledri è uscito dal college ed è finito diritto diritto in prima squadra a Gloucester, Negri uguale ma a Treviso. Non penso avessero bisogno di farsi uno o due anni di Eccellenza.
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Il rispetto, però, ci deve essere e, ad esempio, non c'è stato proprio nel caso di Licata, giocatore tesserato da una società di Eccellenza e mai stato a disposizione del proprio coach. Se le Zebre volevano Licata dovevano tesserarlo da subito, non privarne la società che lo aveva legittimamente tesserato. E l'allenatore che aveva fatto i suoi piani contando di averlo a disposizione.
Perchè, come ho avuto modo di dire già altrove, se il concetto è che i giocatori devono andare subito dove c'è il massimo livello, altro che Zebre o Treviso, se vogliono imparare qualcosa vadano ai Saracens...
Resto comunque dell'opinione che a Licata avrebbe fatto meglio fare direttamente la stagione con le Zebre. E' andata così pace e amen, non perderà certo il suo talento per questo.
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- jpr williams
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Re: Under20 2017/18
Questa è l'unica cosa positiva di una vicenda gestita coi piedi...
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Garryowen
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Re: Under20 2017/18
Dai, ma cos'è questa visione apocalittica, dai...
Riportiamo tutto un po' sulla terra, dailà (quando scrivo "dailà" sono a buon punto)
Premetto, come ho già scritto all'infinito, per me questo non è il sistema migliore, è l'UNICO sistema, per il rugby italiano.
Al di là di questo c'è solo la bacchetta magica.
Ci sono tecnici che seguono questi ragazzi fin da bambini. E una federazione che spende soldi per questi ragazzi, ricordiamocelo, e non lamentiamoci solo quando pubblicano i bilanci.
Ci lamentiamo del costo dell'Accademia Francescato? Bene, Venditti c'è passato pure lui. Uno o due anni, non so. Soldi, investimenti.
Se domani, poniamo, andasse alle Zebre, non vuol dire "le Zebre lo hanno preso", vuol dire che i tecnici federali, o magari COS in persona, vogliono che giochi e che si alleni a quel livello.
Noi al massimo possiamo dire se hanno fatto bene o hanno fatto male, guardando l'esito dell'operazione, ma non possiamo, in anticipo, dire "non devono farlo perché la filiera prevede che ecc...ecc..."
Parliamo di uomini, pochi atleti e contati, il sistema rigido lo crei quando hai centinaia di migliaia di uomini da gestire, che so, l'esercito cinese
Nel rugby italiano spero si possa considerare caso per caso.
Riportiamo tutto un po' sulla terra, dailà (quando scrivo "dailà" sono a buon punto)
Premetto, come ho già scritto all'infinito, per me questo non è il sistema migliore, è l'UNICO sistema, per il rugby italiano.
Al di là di questo c'è solo la bacchetta magica.
Ci sono tecnici che seguono questi ragazzi fin da bambini. E una federazione che spende soldi per questi ragazzi, ricordiamocelo, e non lamentiamoci solo quando pubblicano i bilanci.
Ci lamentiamo del costo dell'Accademia Francescato? Bene, Venditti c'è passato pure lui. Uno o due anni, non so. Soldi, investimenti.
Se domani, poniamo, andasse alle Zebre, non vuol dire "le Zebre lo hanno preso", vuol dire che i tecnici federali, o magari COS in persona, vogliono che giochi e che si alleni a quel livello.
Noi al massimo possiamo dire se hanno fatto bene o hanno fatto male, guardando l'esito dell'operazione, ma non possiamo, in anticipo, dire "non devono farlo perché la filiera prevede che ecc...ecc..."
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"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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stilicone
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Re: Under20 2017/18
Condivido che si debba valutare caso per caso.
Penso che a Venditti potrebbe fare bene andare al piano di sopra; troverebbe gente grossa e potente come lui, non potrebbe più fare il gradasso, e magari un po' di umiltà (e anche di compostezza di comportamenti) potrebbe giovargli.
Poi Licata, che fa storia a sè.
Per il resto, butto lì, gli altri ex U20 che hanno giocato in Eccellenza quest'anno non mi sembra abbiano particolarmente brillato. Un altro anno di Eccellenza potrebbe effettivamente giovargli, dico alla rinfusa Cannone, Rizzi, Zanon, Cioffi, Schliabel, Rimpelli.
Se sei moolto forte puoi salire in Pro14 subito, ma dovrebbe essere un caso eccezionale.
Per quelli buoni ma non fenomenali probabilmente uno-due anni di Eccellenza sono cosa giusta e utile.
Penso che a Venditti potrebbe fare bene andare al piano di sopra; troverebbe gente grossa e potente come lui, non potrebbe più fare il gradasso, e magari un po' di umiltà (e anche di compostezza di comportamenti) potrebbe giovargli.
Poi Licata, che fa storia a sè.
Per il resto, butto lì, gli altri ex U20 che hanno giocato in Eccellenza quest'anno non mi sembra abbiano particolarmente brillato. Un altro anno di Eccellenza potrebbe effettivamente giovargli, dico alla rinfusa Cannone, Rizzi, Zanon, Cioffi, Schliabel, Rimpelli.
Se sei moolto forte puoi salire in Pro14 subito, ma dovrebbe essere un caso eccezionale.
Per quelli buoni ma non fenomenali probabilmente uno-due anni di Eccellenza sono cosa giusta e utile.
MEMENTO MAROCCO.
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Soidog
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- Iscritto il: 6 feb 2017, 14:14
Re: Under20 2017/18
Trovo che Garryowen e Stilicone abbiano pienamente spiegato la situazione. Quoto in toto le loro considerazioni. Il percorso Accademia-Eccellenza-Franchigie è quello standard, sotto la supervisione dello staff della Nazionale che valuta i tempi per ogni singolo giocatore.
Ma non deve trattarsi per forza di passaggi obbligati. E con l'introduzione della seconda Accademia l'Eccellenza avrà un ingresso costante di giovani talenti. Una volta regolata costruttivamente la questione dei permit players per l'Eccellenza ci saranno indubbi vantaggi
Ma non deve trattarsi per forza di passaggi obbligati. E con l'introduzione della seconda Accademia l'Eccellenza avrà un ingresso costante di giovani talenti. Una volta regolata costruttivamente la questione dei permit players per l'Eccellenza ci saranno indubbi vantaggi
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metabolik
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- Iscritto il: 27 mar 2003, 0:00
- Località: Piacenza
Re: Under20 2017/18
Speriamo, Soidog; io temo che il decremento demografico ci metterà in difficoltà.Soidog ha scritto:Trovo che Garryowen e Stilicone abbiano pienamente spiegato la situazione. Quoto in toto le loro considerazioni. Il percorso Accademia-Eccellenza-Franchigie è quello standard, sotto la supervisione dello staff della Nazionale che valuta i tempi per ogni singolo giocatore.
Ma non deve trattarsi per forza di passaggi obbligati. E con l'introduzione della seconda Accademia l'Eccellenza avrà un ingresso costante di giovani talenti. Una volta regolata costruttivamente la questione dei permit players per l'Eccellenza ci saranno indubbi vantaggi
Da quel che so il reclutamento delle società comincia a perder colpi.
Non sorridete per la seguente affermazione : lo sviluppo del rugby femminile diventa un fattore strategico per il rugby italiano.
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Fantasyste
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- Iscritto il: 8 mag 2015, 13:21
Re: Under20 2017/18
Si infatti abbiamo visto quale è il sistema che porta risultati, quello dell'Italdonne che si poggia su ZERO accademie. Tutto frutto dei clubs..Garryowen ha scritto:Dai, ma cos'è questa visione apocalittica, dai...
Riportiamo tutto un po' sulla terra, dailà (quando scrivo "dailà" sono a buon punto)
Premetto, come ho già scritto all'infinito, per me questo non è il sistema migliore, è l'UNICO sistema, per il rugby italiano.
Ah, ma dirai che il loro sport è completamente amatoriale...
Il RUGBY deve AVVICINARE quanti più atleti possibile e ampliare quanto più possibile il know-how tecnico, fin dal minirugby, non vincolare lo stesso a 20-25 prospetti all'anno/due anni
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Garryowen
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- Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13
Re: Under20 2017/18
Ti sei già risposto da solo.Fantasyste ha scritto: Si infatti abbiamo visto quale è il sistema che porta risultati, quello dell'Italdonne che si poggia su ZERO accademie. Tutto frutto dei clubs..
Ah, ma dirai che il loro sport è completamente amatoriale...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
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Garryowen
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- Iscritto il: 12 giu 2012, 19:13
Re: Under20 2017/18
Non sorrido per la seconda affermazione, soltanto la dovresti spiegare. Non capisco la relazione.metabolik ha scritto: ...io temo che il decremento demografico ci metterà in difficoltà.
Da quel che so il reclutamento delle società comincia a perder colpi.
Non sorridete per la seguente affermazione: lo sviluppo del rugby femminile diventa un fattore strategico per il rugby italiano.
Riguardo alla prima affermazione, è un dato di fatto, c'è poco da fare. Le difficoltà sono destinate ad aumentare.
Chissà se come per le pensioni ci aiuteranno anche qui gli immigrati
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(parafrasi da G.G. Marquez)
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