Combattere

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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jpr williams
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Re: Combattere

Messaggio da jpr williams »

sandrobandito ha scritto:Piuttosto dico, non siamo un po' meschini ad aver bisogno ad esporre i fatti nostri sulla pelle?
Caro amico, se questa tua idea fosse diffusa i signori Zuckerberg e compagnia dovrebbero cercarsi un lavoro vero.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
tonione
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

non è possibile che l'origine dei tatuaggi fosse terapeutica. sandro pensaci bene. l'origine dei tatuaggi è senza dubbio magico sacrale. appartiene ad un'epoca collocata all'inizio del sentire religioso. quando l'uomo, o la specie umana, creavano i primi feticci della trascendenza. forse ti sei confuso perchè qualcuno ti ha detto che i maori si fanno i tatuaggi con i legni appuntiti, probabilmente, questo si, gli stessi legni che venivano utilizzati per inocularsi un medicamento pressorio o di sostanza biologica differenziata, sono quelli che venivano utilizzati anche per i tatuaggi. anche, però. poi credo che i sacerdoti primitivi abbiano cominciato ad avere degli usi specifici degli strumenti. uno per curare, agopuntura o inoculazione intra derma, e l'altro per celebrare, quindi tatuare. ammetto che in alcuni casi possano aver pensato di tatuare per guarire una male fisico, apponendo degli strisci rettilinei o circolari, o una serie di punti, volevano ottenere un effetto magico e spirituale curativo o lenitivo di una sofferenza. sempre magia e sacralità era.
sandrobandito

Re: Combattere

Messaggio da sandrobandito »

Il primo articolo che mi è venuto sotto:
https://www.focus.it/cultura/storia/tut ... -e-sono-61
Circa il percorso cognitivo del fenomeno che porta alla sua reiterazione, direi che ritengo più probabile che sia l'esperienza empirica a governare la suggestione metafisica, difficilmente il contrario.
tonione
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

se mi operano ho una ciccatrice, non un tatuaggio. se faccio tre linee su un punto sto facendo una cura magica e sacrale, oltre ad inoculare fango misto a pietra macinata che credo curativo, impongo un codice. tutti i codici dovrebbero essere simbolici. voilà il tatuaggio curativo! prima però viene il simbolo magico sacrale, pensaci. focus è una rivista divulgativa, non può dare troppo spazio ad un ragionamento, anche se in ultima l'autore raccoglie un'incertezza sul segno all'altezza del petto.

magico sacrale, i tatuaggi nascono per quello.
sandrobandito

Re: Combattere

Messaggio da sandrobandito »

La cenere disinfetta, i salassi abbassano la pressione. Non leggo Focus, è il primo articolo che ho trovato digitando sul browser "otzi tatuaggio".
Non è credere che risolva, è quello che hai quando non hai altro. Il rudimento arcaico della medicina.
Poi finisce che lo usi per tutto, e quando trovi medicine migliori resta la sacralità.
Di più però non insisto.
tonione
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

ma certo, insistere è sbagliato. non mi sembra il tuo caso però, non stai insistendo, stai cercando di spiegare la tua posizione. di sostenere la tua idea. in modo alquanto sicuro, si può dire. ti lascio, perchè altrimenti mi addormento sui concetti, con una considerazione: immagina di essere uno appartenente alla tribù di Otzi, di farti male cadendo a terra nel mentre dell'inseguimento di un antenato del camoscio, ti tagli. nel tempo quel taglio diventa purulento, stai male. arriva uno con la faccia tutta pittata, gli occhi spiritati, avvolto da spire d'odori varie comincia a trattarti inserendo i suoi magici unguenti di cenere, sale e fango. il pazzo invasato crede che se non li mette disposti in tre strisce non funzionino. perciò ti incide la pelle simbolicamente applicandoti la ancestrale pozione.
Garryowen
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Re: Combattere

Messaggio da Garryowen »

Bah, io conosco praticamente tutta la serie di B.C. e non mi pare che nessuno fosse tatuato, sebbene avessero chiaramente esperienze metafisiche dirette, con il Grande Zot
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
metabolik
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Re: Combattere

Messaggio da metabolik »

Arcaiche reminiscenze

Si chiude gli occhi con una mano, e stende l'altra con uno stecchino verso il cielo.
ZOT !!
Fumante, incenerito con lo stecchino acceso, passa una amico : che fai ?
'Sto inventando il fiammifero.'
tonione
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Re: Combattere

Messaggio da tonione »

sono stato accolto dal mare con una serie infinita di schiaffoni. il corpo, intorpidito dal letargo invernale, ha subito un chiaro segno di risveglio. capovolte a delfinetto che mi riuscivano sbilenche, ginocchia in acidosi, e in generale un fisico sconfortato che è stato caricato come un mulo rispondendo male agli schiaccianti stimoli. il problema maggiore che ho riscontrato, mare a parte, non è stato il fisico ma le stuole di innumerevoli abbandonati a se stessi che ho ritrovato sulle spiagge. mi aspettavo la monta delle orate ho trovato la montata degli sconfitti dal corpo. la gente non sa più camminare. che è il gesto più antico. è come se lo sbaglio delle posture si riducesse in una stravaganza nella camminata in cui le oscillazioni corporee siano dominate non dal principio del moto ma dall'assenza o dalla estremamente vigile presenza, della mente. è come se queste genti avessero scelto di utilizzare la testa come bastone rabdomantico che decide come camminare. immaginatevi uno ingrifato come cammina. quella affamata de trippa. quello con le ginocchia dolenti, non centra. cammina male perchè è fuori forma.
metabolik
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Re: Combattere

Messaggio da metabolik »

la gente non sa più camminare. che è il gesto più antico
Questa dobbiamo sottolinearla, non so cosa c'entra col combattere, ma è comunque una verità psicofisica e come tale basilare per qualsiasi sport.
E' un disastro, l'uomo è l'unico animale che cammina, è un degrado involutivo, tanto più accentuato quanto più saliamo nel grado di tecnicizzazione della società.Andature striscianti o 'sulle uova', a gambe rigide, a zig - zag , ce n'è per tutti i 'disgusti'. Non è solo questione di postura, concorre la quasi atrofizzazione di alcuni muscoli. Ci sono certe attrici e attori (che dovrebbero essere gli esempi di portamento ed eleganza), che sarebbero stati scartati anche come semplici comparse nel cinema di 50 anni fa.
Si recita e si vive 'da fermi'.
JosephK.
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Re: Combattere

Messaggio da JosephK. »

Camminare è anche un gesto spirituale, tanto più camminare in salita, non a caso le "ascese" erano un tipico modo medioevale per salire a Dio o ritrovare sè stessi (il Monte Ventoso di Petrarca).
I cammini, i sacri monti sono l'espressione di questa meravigliosa necessità spirituale che è semplicemente un richiamo animale, nel senso della nostra "anima" sul corpo, un tempo finalmente non più dominato dall'ambito del calcolo e della computazione ma che ritorna ritmo del battito del cuore, del suono dei passi.
Personalmente amo l'acqua, amo il lago, amo il mare selvaggio privo di sdraio e ombrelloni e coccobbello, amo nuoticchiare, ma non potrei vivere senza camminare e senza camminare in salita.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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jpr williams
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Re: Combattere

Messaggio da jpr williams »

metabolik ha scritto: l'uomo è l'unico animale che cammina
Beh, oddio, anche papere, galline, oche e così via lo fanno senza darsi tante arie come facciamo noi. E alcune di loro sanno pure volare, ma mica se la menano da padroni del mondo... :wink:
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Combattere

Messaggio da Italos »

Il mio cane ha un modo meraviglioso di spiegar loro che è meglio volare che camminare. Soprattutto di questo periodo, quando sono distratti dalle attenzioni dell'altro sesso..
zappatalpa
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Re: Combattere

Messaggio da zappatalpa »

tonione ha scritto:non è possibile che l'origine dei tatuaggi fosse terapeutica. sandro pensaci bene. l'origine dei tatuaggi è senza dubbio magico sacrale. appartiene ad un'epoca collocata all'inizio del sentire religioso. quando l'uomo, o la specie umana, creavano i primi feticci della trascendenza. forse ti sei confuso perchè qualcuno ti ha detto che i maori si fanno i tatuaggi con i legni appuntiti, probabilmente, questo si, gli stessi legni che venivano utilizzati per inocularsi un medicamento pressorio o di sostanza biologica differenziata, sono quelli che venivano utilizzati anche per i tatuaggi. anche, però. poi credo che i sacerdoti primitivi abbiano cominciato ad avere degli usi specifici degli strumenti. uno per curare, agopuntura o inoculazione intra derma, e l'altro per celebrare, quindi tatuare. ammetto che in alcuni casi possano aver pensato di tatuare per guarire una male fisico, apponendo degli strisci rettilinei o circolari, o una serie di punti, volevano ottenere un effetto magico e spirituale curativo o lenitivo di una sofferenza. sempre magia e sacralità era.
grazie, mi hai dato qualche "in-put" che prima non avevo. da questo punto di vista l'importante é "crederci", forse ancora oggi
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
Luqa-bis
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Re: Combattere

Messaggio da Luqa-bis »

Tatuaggi.

Sono nati come simbologia sacra o rituale, come anche alcune pratiche di incisione della pelle che portano a cicatrici permanenti (fate attenzione ad alcuni immigrati africani per notarlo.
È vero che poi sono stati vissuti come segno di appartenenza o di testimonianza di esperienze particolari.

Ed è vero che in alcune culture erano aborriti, ma che ad oggi son diventati molto spesso qualcosa di simile all'abbigliamento o all'arredamento del corpo con effetti comici per l'ignoranza diffusa (illuminante la riflessione di uno dei più noti tatuatori milanesi, russo, sull'ironia della sorte dei palestrati che si tatuano ispirandosi alla virilità greca, quando gli spartani non si tatuavano) .

Capita di vedere dei corpi dipinti come un tempio indiano, o ormai improbabili 50enni con tatuaggi da guerriero delle isole.
Che dire. sorridere e passare oltre.

Guardando i miei figli, noto che già alle elementari c'è chi indulge nel mettersi i tatuaggini da figurina (automobiline, mostriciattoli) spesso in parti dettate da una abitudine estetica osservata e chi non se li mette.
Ma del resto , c'è chi già si trucca da diva, chi si fa il ciuffo biondo, il mohawk, le trecce afro... si son cose ancora reversibili ma danno un'impressione di necessità di qualificarsi esteticamente.

In quanto al camminare, si , si cammina meno, e spesso pure male. Sedentarietà e cattive abitudini infantili.
Ma io , che cammino alle 10 e 10 da quando ero adolescente chi sono per gettare la prima pietra?
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