Man of the moment ha scritto:...Ps: chi è che criticava Bellini? Ha risposto alla grande!
Io criticavo Bellini, e lo facevo sulla base di alcune - un po' troppe, forse - prestazioni viste alla Guizza, dove giocate offensive di buon livello si affiancavano a porcherie incredibili in difesa. Ora il ragazzo è cresciuto ed è migliorato, nessun problema ad ammetterlo: ne sono felice, e non posso che complimentarmi con lui e con chi ha lavorato con lui.
Però non avremo mai la controprova di cosa avrebbe potuto fare un Rossi, un Fadalti o - cambiando ruolo - un Conforti se avesse avuto a disposizione le stesse possibilità e le stesse risorse.
metabolik ha scritto:...per me, questo episodio ha compromesso la credibilità/competenza di jpr.
Jpr soffre di un bias, è inutile cercare di convincerlo : l'Italia, o l'italiano, ha torto, a prescindere.
Competenza compromessa assolutamente no, credibilità ni. Conosco un po' jpr e ci terrei a spiegare perchè le cose non stanno come dici tu.
Non è un bias, è passione, quella passione assoluta e folle per cui l'oggetto della tua passione deve trionfare sopra ogni avversario, ogni circostanza, neanche fosse uno schiacciasassi intergalattico.
Da questo punto di vista mi ricorda molto mio padre, che subito dopo la proclamazione della mia laurea con 110, mi ha dato una pacca sulla spalla e mi ha detto: "Hai fatto il tuo dovere. Ora è tempo di cercare un lavoro". Mio padre non è s*****o, è solo follemente innamorato di suo figlio.
Te lo dico perché jpr ha criticato molto anche il Calvisano dopo la sconfitta col Petrarca. I gialloneri le hanno provate tutte per passare: autoscontri, maul, scavalchi col piede (finiti malissimo), palla al largo. Una volta scornati su tutti i fronti da una difesa impenetrabile - e non sempre cristallina, a onor del vero - si sono attaccati all'unica cosa che funzionava meglio per salvare il salvabile. Sinceramente, non so cos'avrebbe dovuto o potuto fare di più il Calvisano, a parte scendere in campo con le armi automatiche.
Però jpr è così, quando i suoi pupilli non trionfano tende ad essere ipercritico. Non è incompetenza, non è bias: è solo tanta passione. Potrà dire o scrivere cose affrettate, ma io lo capisco e mi verrebbe solo da abbracciarlo, non certo da metterne in dubbio competenza e credibilità.
Fatto: ho detto tutto, ho detto troppo.