In realtà su Rizzi anche io ho sempre detto che è andato su troppo presto. Al petrarca non giocava titolare. Io sarei per il partito che prima devi dominare in eccellenza, poi puoi salire. E poi anche al mondiale la squadra girava meglio con De Marcojpr williams ha scritto:Scagnolari è molto promettente, ma è un '99. Calma e gesso.Man of the moment ha scritto:Come centro direi che ci potrebbe stare anche De Masi e ho sentito parlare molto bene di Scagnolari
Per ora sta giocando bene e con continuità (già 6 mete all'attivo) a Mogliano, anche se è un giocatore del Petrarca.
Aspettiamolo con pazienza.
Molto spesso c'è troppa fretta coi ragazzi (vedi Rizzi...) e non gli si dà il tempo di raggiungere la sponda per poter saltare. si pretende saltino quando sono ancora molto lontani dall'argine e così capita che facciano pluff in mezzo al fiume.
Ma questo è un discorso che ho fatto spesso e su cui so di essere isolato.
La nazionale che verrà
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Re: La nazionale che verrà
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Re: La nazionale che verrà
Con le dovute eccezioni.
Alcuni crescono proprio nel passaggio alle franchigie. Ci sono diversi esempi, adesso mi viene in mente per esempio Quaglio. In Eccellenza non mi sembrava dominante, a voltelo vedevo anche un po' in sofferenza. Mi chiedevo perché lo avessero preso, ma adesso lo vedo molto migliorato e capisco il perché
Alcuni crescono proprio nel passaggio alle franchigie. Ci sono diversi esempi, adesso mi viene in mente per esempio Quaglio. In Eccellenza non mi sembrava dominante, a voltelo vedevo anche un po' in sofferenza. Mi chiedevo perché lo avessero preso, ma adesso lo vedo molto migliorato e capisco il perché
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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Re: La nazionale che verrà
Io sono da sempre dell'idea che un ragazzo debba fare almeno due stagioni complete in eccellenza, ora TOP12, prima di fare il salto.Man of the moment ha scritto:In realtà su Rizzi anche io ho sempre detto che è andato su troppo presto. Al petrarca non giocava titolare. Io sarei per il partito che prima devi dominare in eccellenza, poi puoi salire. E poi anche al mondiale la squadra girava meglio con De Marco
Una prima stagione per far vedere il proprio valore ed adattarsi al primo livello agonistico della sua vita ed una seconda per confermare di non essere un bluff.
Purtroppo qua c'è una fretta fottuta di far arrivare i ragazzi subito alle franchigie, così ci vanno anche ragazzi che poi si perdono o si infortunano a ripetizione. Per non aspettare un anno a volte si finisce per sprecare un giocatore. Perchè si dice che giocare in TOP12 è una "perdita di tempo". Evidentemente si preferisce perdere giocatori anzichè tempo, tanto ne produciamo a strafottere...I casi sono innumerevoli; spero non avvenga lo stesso per Rizzi che, secondo me, ha talento da vendere. Si è preteso di portarlo al Benetton dopo un solo anno in eccellenza dove, peraltro, non era titolare. E magari si lasciano giocatori di altissimo valore come il titolare del Petrarca cui Rizzi faceva la riserva in TOP12 quando da anni sarebbero pronti per l'alto livello. Sarebbe stato tanto assurdo portare Menniti-Ippolito al Benetton e lasciare Rizzi a fare il titolare al Petrarca? A me sembra miopia, ma, come ho già detto, sono fra i pochissimi a pensarla così.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: La nazionale che verrà
O alle Zebre al posto del fantasma Azzolini. Invece Ambrosini potrebbe starci alle Zebre?jpr williams ha scritto:Io sono da sempre dell'idea che un ragazzo debba fare almeno due stagioni complete in eccellenza, ora TOP12, prima di fare il salto.Man of the moment ha scritto:In realtà su Rizzi anche io ho sempre detto che è andato su troppo presto. Al petrarca non giocava titolare. Io sarei per il partito che prima devi dominare in eccellenza, poi puoi salire. E poi anche al mondiale la squadra girava meglio con De Marco
Una prima stagione per far vedere il proprio valore ed adattarsi al primo livello agonistico della sua vita ed una seconda per confermare di non essere un bluff.
Purtroppo qua c'è una fretta fottuta di far arrivare i ragazzi subito alle franchigie, così ci vanno anche ragazzi che poi si perdono o si infortunano a ripetizione. Per non aspettare un anno a volte si finisce per sprecare un giocatore. Perchè si dice che giocare in TOP12 è una "perdita di tempo". Evidentemente si preferisce perdere giocatori anzichè tempo, tanto ne produciamo a strafottere...I casi sono innumerevoli; spero non avvenga lo stesso per Rizzi che, secondo me, ha talento da vendere. Si è preteso di portarlo al Benetton dopo un solo anno in eccellenza dove, peraltro, non era titolare. E magari si lasciano giocatori di altissimo valore come il titolare del Petrarca cui Rizzi faceva la riserva in TOP12 quando da anni sarebbero pronti per l'alto livello. Sarebbe stato tanto assurdo portare Menniti-Ippolito al Benetton e lasciare Rizzi a fare il titolare al Petrarca? A me sembra miopia, ma, come ho già detto, sono fra i pochissimi a pensarla così.
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Re: La nazionale che verrà
Mah, su Ambrosini mi sono fatto un'idea personale (sperando di non far incacchiare l'amico oldie...).
Cioè che sia un giocatore "di categoria"; uno che in TOP12 fa addirittura la differenza, ma che sta bene a quel livello. Di fatto, a livello superiore non ha mai mostrato di essere all'altezza.
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Chetto4
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Re: La nazionale che verrà
Grazie jpr per le risposte molto approfondite, direi che Manfredi entra di diritto nella lista allora, avendo già giocato una trentina di minuti da permit player.
In generale capire le tempistiche giuste per fare il salto in PRO14 è sempre difficile, però devo confessare che ultimamente mi sto convincendo che "affrettare" il salto porti davvero pochi benefici. Penso soprattutto a Ceciliani e Rizzi, che si sono per il momento dimostrati chiaramente ancora acerbi per il livello. Cosa porteranno via da questa prima stagione? Siamo così sicuri che prendere lezioni da tutte le parti non finirà per far loro perdere sicurezze e non si rivelerà negativo per la loro crescita? Dopo a ragione Garry che ogni caso è diverso ma in linea di massima sto iniziando a pensarla così.
In generale certe scelte sono un po' difficili da capire ma immagino siano state fatte soprattutto per motivi di ruolo e alternative a disposizione. Però a vedere come tengono il campo Rizzi (insomma) e Lamaro (molto bene) è strano pensare come il primo sia sotto contratto mentre il secondo sia "solo" un permit.
Sempre parlando delle politiche di sviluppo dei giovani volevo chiedere, qualcuno sa se la cosa che era stata annunciata ad inizio anno (permit player che si allenano con le franchigie metà settimana e raggiungono i propri club solo dal giovedì) sta andando avanti oppure no? Se sì la vedo come una cosa molto positiva.
In generale capire le tempistiche giuste per fare il salto in PRO14 è sempre difficile, però devo confessare che ultimamente mi sto convincendo che "affrettare" il salto porti davvero pochi benefici. Penso soprattutto a Ceciliani e Rizzi, che si sono per il momento dimostrati chiaramente ancora acerbi per il livello. Cosa porteranno via da questa prima stagione? Siamo così sicuri che prendere lezioni da tutte le parti non finirà per far loro perdere sicurezze e non si rivelerà negativo per la loro crescita? Dopo a ragione Garry che ogni caso è diverso ma in linea di massima sto iniziando a pensarla così.
In generale certe scelte sono un po' difficili da capire ma immagino siano state fatte soprattutto per motivi di ruolo e alternative a disposizione. Però a vedere come tengono il campo Rizzi (insomma) e Lamaro (molto bene) è strano pensare come il primo sia sotto contratto mentre il secondo sia "solo" un permit.
Sempre parlando delle politiche di sviluppo dei giovani volevo chiedere, qualcuno sa se la cosa che era stata annunciata ad inizio anno (permit player che si allenano con le franchigie metà settimana e raggiungono i propri club solo dal giovedì) sta andando avanti oppure no? Se sì la vedo come una cosa molto positiva.
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Re: La nazionale che verrà
Posso risponderti per quanto riguarda Calvisano.Chetto4 ha scritto:Sempre parlando delle politiche di sviluppo dei giovani volevo chiedere, qualcuno sa se la cosa che era stata annunciata ad inizio anno (permit player che si allenano con le franchigie metà settimana e raggiungono i propri club solo dal giovedì) sta andando avanti oppure no? Se sì la vedo come una cosa molto positiva.
I nostri ragazzi lo fanno. Mi risulta anche i ragazzi delle Fiamme. Questo per quanto concerne le Zebre. Altrove non ho info.
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Re: La nazionale che verrà
Se non ci fidiamo dei tecnici nella scelta dei giocatori da portare al professionismo, allora non dovremmo fidarci di loro nemmeno per condurre una franchigia.
Stanno tutti criticando le Zebre per aver acquistato due nuovi stranieri, eppure li hanno presi proprio perché non c'erano giovani italiani già pronti al salto da mettere al loro posto. Ci vanno cauti, giustamente, per me. Però è giusto anche osservare i giocatori, che sono uomini, non automi.
Venditti non è pronto e secondo me se non lo inquadrano un po' non sarà pronto nemmeno fra un anno e nemmeno fra due. Bianchi è già pronto dopo sei mesi, Licata era pronto senza nemmeno passare dal Top12.
E' un giro he gestisce la FIR, non credo che voglia rischiare su atleti su cui ha investito così tanto (vedere costo delle accademie...) e per così tanto tempo.
Stanno tutti criticando le Zebre per aver acquistato due nuovi stranieri, eppure li hanno presi proprio perché non c'erano giovani italiani già pronti al salto da mettere al loro posto. Ci vanno cauti, giustamente, per me. Però è giusto anche osservare i giocatori, che sono uomini, non automi.
Venditti non è pronto e secondo me se non lo inquadrano un po' non sarà pronto nemmeno fra un anno e nemmeno fra due. Bianchi è già pronto dopo sei mesi, Licata era pronto senza nemmeno passare dal Top12.
E' un giro he gestisce la FIR, non credo che voglia rischiare su atleti su cui ha investito così tanto (vedere costo delle accademie...) e per così tanto tempo.
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Re: La nazionale che verrà
Parlo per Ceciliani perché l'ho visto. Lui sarebbe pronto fisicamente, senza dubbio.Chetto4 ha scritto:... Penso soprattutto a Ceciliani e Rizzi, che si sono per il momento dimostrati chiaramente ancora acerbi per il livello. Cosa porteranno via da questa prima stagione? Siamo così sicuri che prendere lezioni da tutte le parti non finirà per far loro perdere sicurezze e non si rivelerà negativo per la loro crescita? Dopo a ragione Garry che ogni caso è diverso ma in linea di massima sto iniziando a pensarla così.
In generale certe scelte sono un po' difficili da capire ma immagino siano state fatte soprattutto per motivi di ruolo e alternative a disposizione. Però a vedere come tengono il campo Rizzi (insomma) e Lamaro (molto bene) è strano pensare come il primo sia sotto contratto mentre il secondo sia "solo" un permit.
.
I suoi problemi sono la disciplina, e questo potrebbe essere "limato" in Top12 giocando, ma soprattutto e di gran lunga il lancio in touche. Questo secondo aspetto è veramente deficitario, e questo forse può essere curato maggiormente in un club professionistico, con uno staff dedicato.
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Cantal
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Re: La nazionale che verrà
luca zini genova... ora al petrarca.... dateci un'occhiata....
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JosephK.
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Re: La nazionale che verrà
Ma Di Marco lo lasciamo fuori? Non mi sembra sia stato citato ma in under ha fatto anche meglio di Rizzi. Dove gioca ora, a Viadana? Che dici jpr?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Re: La nazionale che verrà
Ottimo che a mediano di mischia ci siano tre elementi di prospettiva. Quattro se aggiungiamo Trussardi. E' un ruolo delicato dove, dopo Violi, c'è il vuoto. Bene che tra i giovani ci siano delle buone leve su cui puntare.jpr williams ha scritto:Confesso che non mi convinceva molto, ma mi sto ricredendo. Quest'anno sta facendo una grandissima stagione. Lui, Casilio e Crosato per me se faranno un altro anno all'altezza oltre a questo saranno pronti.Chetto4 ha scritto:- come mediano anche Panunzi potrebbe starci
E' stato sottolineato anche in un post precedente. Da tenere a mente anche se aspetto il commento di jpr su come si stia comportando in quel di Viadana.JosephK. ha scritto:Ma Di Marco lo lasciamo fuori? Non mi sembra sia stato citato ma in under ha fatto anche meglio di Rizzi. Dove gioca ora, a Viadana? Che dici jpr?
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Re: La nazionale che verrà
Non conosco ma leggo dal sito del Petrarca essere un mediano di apertura. Benissimo così anche in questa posizione aumentano potenzialmente le opzioni di scelta.Cantal ha scritto:luca zini genova... ora al petrarca.... dateci un'occhiata....
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Soidog
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Re: La nazionale che verrà
È un giocatore duttile che sa giocare 10 ed anche 9. Alle Zebre farebbe comodo e dovrebbero farci un pensiero. Per la prossima stagione la rosa va resa più profonda, c'è troppa sofferenza quando mancano dei titolari in ruoli chiave.jpr williams ha scritto:Mah, su Ambrosini mi sono fatto un'idea personale (sperando di non far incacchiare l'amico oldie...).
Cioè che sia un giocatore "di categoria"; uno che in TOP12 fa addirittura la differenza, ma che sta bene a quel livello. Di fatto, a livello superiore non ha mai mostrato di essere all'altezza.
Servirebbero per avere un roster adeguato gli inserimenti di:
1 pilone sx
1 tallonatore
1 seconda linea
1 terza linea
1 mediano di mischia
2 aperture
1 centro
1 ala
Questi inserimenti, tenendo conto che ci saranno dei giocatori non confermati, porterebbero il roster ad avere una dimensione numerica adeguata. Di stranieri non penso sia il caso di ingaggiarne, a meno che non si presenti un'opportunità irripetibile.
Chi, secondo te, meriterebbe di fare il salto dall'Eccellenza ?
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JosephK.
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Re: La nazionale che verrà
Io spero ci torni Van Zyl, continuo a credere che avesse tutti i numeri per stare al livello più alto,
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
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