6 nazioni 2019
Moderatore: Emy77
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VANZANDT
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Re: 6 nazioni 2019
si infatti la fox c'entra niente ... vedere i pallonari fare scenate assurde nei campi da gioco mi fa rivoltare lo stomaco così in moltissimi altri sport di squadra ... il solo fatto del rispetto che ancora si riserva all'arbitro e la rarità con cui i giocatori si danno alla sceneggiata fa si che il rugby mi sollevi ancora lo spirito .... anche se gli "esperti" stanno stupidamente lavorando per omologarlo (e la cosa curiosa è che lo stanno facendo vendendo la sua unicità)
- jpr williams
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Re: 6 nazioni 2019
Sono d'accordo con te. Ma ciò che va "velocizzato" è l'eccesso di reset. I reset ripetuti mi fanno venire il latte acido alle ginocchia. Dopo il primo reset secondo me ci deve essere la direttiva per cui l'arbitro penalizzi a prescindere. Al limite anche "a sensazione".JosephK. ha scritto:Esatto mi accodo totalmente, non si capisce ad esempio perché si debba necessariamente velocizzare le mischia chiuse, perché a livello arbitrale sono poco inbterpretabli? Perché sono poco spettacolari? Col cavolo, la chiusa è assolutamente spettacolare
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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- jpr williams
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Re: 6 nazioni 2019
Era un esempio per mostrare come ognuno possa avere un suo punto limite di accettazione. Il mio punto limite viene molto prima di quello di molti altri. Accetto solo una modicissima quantità di compromessi. Diciamo che sono molto schizzinoso, mi schifo molto facilmente. Ma, del resto, non faccio del male a nessuno. La mia defezione non impedisce a nessuno di guardare quello che gli pare. Magari mi dà un pò fastidio che non si rispetti il mio punto di vista su questo come invece io rispetto quello altrui, ma me ne faccio anche facilmente una ragione.tonione ha scritto:che discorsi che fai jpr:...il giorno in cui ti proporranno il gioco spezzettato per mettere la pubblicità te cosa farai? lo accetterai?..
non è quel giorno, ne lo sarà nei prossimi anni, non c'è nessuna avvisaglia di gioco spezzettato causa (barilla) spot. quando lo sarà (prada) ce ne preoccuperemo. o smetteremo di guardare il rugby prof. noi, poi magari tre miliardi di persone si guarderanno una finale mentre noi ( patate in generale ) continueremo ad amarne l'essenza riconoscendola su un giovane.
Non so se ho capito bene a cosa ti riferisci, ma se ho capito bene tu pensi che la mia contrarietà ai sudafricani nel torneo celtico si riferisca alla distanza geografica. Sei fuori strada. Ho spiegato più volte che la presenza dei sudafricani (ma sarebbe lo stesso per chiunque altro) non mi andava giù perchè venivano inseriti solo per ragioni economiche e senza alcuna ragione sportiva in un torneo che riguardava club di paesi partecipanti al 6N. Avrei avuto la stessa obiezione anche se il Sudafrica fosse raggiungibile in bicicletta. Le ore di aereo sono uno spiacevole di più, ma non c'entrano nulla coi motivi della mia contrarietà.tonione ha scritto:e l'Argentina? che si sobbarca pitalate di ore di aereo ogni anno. ci sarà anche in Argentina un jpr che è schifato da tutte queste tratte aeree vissute dai giocatori prof. in fondo che c'entrano con il sud africa?
il professionale gioca ovunque.
Inoltre il Pro>12 è solo una delle cose del mondo professionistico che non mi piacciono. E' solo la mia rinuncia più dolorosa perchè per non venir meno ai miei principi ho sacrificato la possibilità di seguire una squadra per la quale facevo il tifo. Il che dimostra che non era il pro a schifarmi, ma quella che ritenevo una sua degenerazione. Come detto sono molto schizzinoso, ma credo nessuno abbia il diritto di sindacare i livelli di digeribilità individuali delle cose. Io non sono per niente di bocca buona su queste cose.
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Luqa-bis
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Re: 6 nazioni 2019
@ Mr Ian
Nei commenti post partita non mi rammento che si sia seguita la tua riflessone, da parte britannica.
E ricordo che lo stesso arbitro aveva ricordato giusto nell'incontro prepartita che la regola era stata cambiata giusto poco tempo prima (il "dummyhalf " non poteva essere placcato).
E non ricordo nei giorni successivi alla partita commenti del tipo "tanto la regola cambia il prossimo anno" e "tanto abbiamo vinto alla grande".
Ma la mia è una mera opinione .
Nei commenti post partita non mi rammento che si sia seguita la tua riflessone, da parte britannica.
E ricordo che lo stesso arbitro aveva ricordato giusto nell'incontro prepartita che la regola era stata cambiata giusto poco tempo prima (il "dummyhalf " non poteva essere placcato).
E non ricordo nei giorni successivi alla partita commenti del tipo "tanto la regola cambia il prossimo anno" e "tanto abbiamo vinto alla grande".
Ma la mia è una mera opinione .
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Mr Ian
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Re: 6 nazioni 2019
Non era una critica nei tuoi confronti, ma leggo spesso questa storia del cambio di regola a seguito della "Fox", che per me è come se si sta a discutere con dei terappiasti, termine per ora in voga.Luqa-bis ha scritto:@ Mr Ian
Nei commenti post partita non mi rammento che si sia seguita la tua riflessone, da parte britannica.
E ricordo che lo stesso arbitro aveva ricordato giusto nell'incontro prepartita che la regola era stata cambiata giusto poco tempo prima (il "dummyhalf " non poteva essere placcato).
E non ricordo nei giorni successivi alla partita commenti del tipo "tanto la regola cambia il prossimo anno" e "tanto abbiamo vinto alla grande".
Ma la mia è una mera opinione .
Quanto ai britannici, la loro critica più aspra era legata al fatto che giocatori di caratura mondiale come quelli inglesi non siano riusciti a risolvere una situazione simile. Molte volte la non contesa in ruck si era vista nei vari campi, ma mai una che fosse durata più di 5 minuti...
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JosephK.
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Re: 6 nazioni 2019
https://www.theguardian.com/sport/2017/ ... ugby-union
Se la presero eccome e chiesero letteralmente che World Rugby intervenisse.
Il fatto che abbiano fatto quella figura e che la sperimentazione, che spesso non viene confermata, sia stata confermata secondo me non sono proprio proprio non connessi eh. Ma va bene così, acqua passata e ammeto tranquillamente di non conoscere le tempistiche del cambio della regola stessa.
Togliete il "cinque minuti", il senso di quanto dicevo era che si tolgono al gioco cose belle perché si va verso una declinazione del concetto di spettacolo che spesso è forzata. Per altro con "spirito del gioco" vorrei che ci capissimo, perché i blocchi stanno nello spirito del gioco? E le contese irregolari nelle maul? E mille altre cose?
Se la presero eccome e chiesero letteralmente che World Rugby intervenisse.
Il fatto che abbiano fatto quella figura e che la sperimentazione, che spesso non viene confermata, sia stata confermata secondo me non sono proprio proprio non connessi eh. Ma va bene così, acqua passata e ammeto tranquillamente di non conoscere le tempistiche del cambio della regola stessa.
Togliete il "cinque minuti", il senso di quanto dicevo era che si tolgono al gioco cose belle perché si va verso una declinazione del concetto di spettacolo che spesso è forzata. Per altro con "spirito del gioco" vorrei che ci capissimo, perché i blocchi stanno nello spirito del gioco? E le contese irregolari nelle maul? E mille altre cose?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Garry
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Re: 6 nazioni 2019
Terappiasti = Terrapiattisti?
Per me è anche ora di smetterla anche di dire che le regole vengono modificate per trasformare il rugby nel Circo Orfei.
Nella maggior parte delle modifiche vengono tutelati i giocatori. Se adesso il rugby è lo sport preferito dagli ortopedici non è certo per colpa delle modifiche alle regole, che generalmente cercano di mettere dei correttivi a uno sport che per la sua stessa natura porta ad avere impatti pericolosi.
Lo so che le cariatidi da club house rimpiangono ancora il "cazzotto chiarificatore", il "cravattino salvamete", lo "sgabello punitivo" e "l'uomo a terra fa campo", ma forse è stato meglio lasciarseli alle spalle.
Per me è anche ora di smetterla anche di dire che le regole vengono modificate per trasformare il rugby nel Circo Orfei.
Nella maggior parte delle modifiche vengono tutelati i giocatori. Se adesso il rugby è lo sport preferito dagli ortopedici non è certo per colpa delle modifiche alle regole, che generalmente cercano di mettere dei correttivi a uno sport che per la sua stessa natura porta ad avere impatti pericolosi.
Lo so che le cariatidi da club house rimpiangono ancora il "cazzotto chiarificatore", il "cravattino salvamete", lo "sgabello punitivo" e "l'uomo a terra fa campo", ma forse è stato meglio lasciarseli alle spalle.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
- jaco
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Re: 6 nazioni 2019
Sono piuttosto anzichenò d'accordo con Garry.
La maggior parte delle regole viene adeguata soprattutto per tutelare i giocatori. In questo senso va perfino "controcorrente" (nel senso che rallenta e spezzetta ancor di più il gioco) tutta la procedura per la mischia ordinata: ma vi ricordate (e se no andatevi a rivedere qualche filmato in rete) come si facevano le mischie fino agli anni 90? L'arbitro fischiava e tempo-zero le due prime linee erano già formate e pronte a scornarsi, nel giro di un minuto la palla era già dentro e dopo qualche secondo veniva recuperata dal mediano. Dopo alcuni incidenti molto gravi ecco la specializzazione del ruolo in prima linea e tutta la trafila prima dell'ingaggio.
L'ascensore in touche, invece, è un esempio di regola fatta per la spettacolarizzazione: ma c'è qualcuno che tornerebbe indietro?
Che poi ci sia anche una componente "commerciale" non si può opinare, ma col professionismo dobbiamo accettare che lo sport sia diventato anche un prodotto da vendere. Per ora non mi sembra che il rugby si sia snaturato: WR (o IRB che dir si voglia) ha dimostrato anche di spaer tornare indietro su qualche decisione (vedi le regole sulle maul che ci hanno negato qualche possibile soddisfazione ai tempi di Mallet).
Sul discorso format tornei, invece, continuo ad essere persuaso di una cosa: se dovessi essere "purista" allora invocherei il ritorno a tutti tornei nazionali perchè anche la "Celtic League" è qualcosa di "conto natura", figuriamoci la Celtic aperta alle italiane! E a proposito di apertura all'Italia: ma davvero qualcuno pensa che il 5N sia diventato 6N solo per le imprese sul campo della nostra nazionale? Se il professionismo non avesse spinto verso un format più televisivo, verso maggiori incontri-introiti, verso la ricerca di nuovi mercati ecc. ecc. gli azzurri avrebbero potuto battere anche gli ABs ma il "Championship", "Le tournoi" sarebbe rimasto con le 5 Nazioni, con partite ogni 15 giorni e turno di riposo per la squadra "spaiata" senza nessuna necessità di cambiare il prodotto per "commercializzarlo"...
La maggior parte delle regole viene adeguata soprattutto per tutelare i giocatori. In questo senso va perfino "controcorrente" (nel senso che rallenta e spezzetta ancor di più il gioco) tutta la procedura per la mischia ordinata: ma vi ricordate (e se no andatevi a rivedere qualche filmato in rete) come si facevano le mischie fino agli anni 90? L'arbitro fischiava e tempo-zero le due prime linee erano già formate e pronte a scornarsi, nel giro di un minuto la palla era già dentro e dopo qualche secondo veniva recuperata dal mediano. Dopo alcuni incidenti molto gravi ecco la specializzazione del ruolo in prima linea e tutta la trafila prima dell'ingaggio.
L'ascensore in touche, invece, è un esempio di regola fatta per la spettacolarizzazione: ma c'è qualcuno che tornerebbe indietro?
Che poi ci sia anche una componente "commerciale" non si può opinare, ma col professionismo dobbiamo accettare che lo sport sia diventato anche un prodotto da vendere. Per ora non mi sembra che il rugby si sia snaturato: WR (o IRB che dir si voglia) ha dimostrato anche di spaer tornare indietro su qualche decisione (vedi le regole sulle maul che ci hanno negato qualche possibile soddisfazione ai tempi di Mallet).
Sul discorso format tornei, invece, continuo ad essere persuaso di una cosa: se dovessi essere "purista" allora invocherei il ritorno a tutti tornei nazionali perchè anche la "Celtic League" è qualcosa di "conto natura", figuriamoci la Celtic aperta alle italiane! E a proposito di apertura all'Italia: ma davvero qualcuno pensa che il 5N sia diventato 6N solo per le imprese sul campo della nostra nazionale? Se il professionismo non avesse spinto verso un format più televisivo, verso maggiori incontri-introiti, verso la ricerca di nuovi mercati ecc. ecc. gli azzurri avrebbero potuto battere anche gli ABs ma il "Championship", "Le tournoi" sarebbe rimasto con le 5 Nazioni, con partite ogni 15 giorni e turno di riposo per la squadra "spaiata" senza nessuna necessità di cambiare il prodotto per "commercializzarlo"...
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Garry
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Re: 6 nazioni 2019
Anche questo è un mio vecchio cavalloni battaglia. Pienamente d'accordojaco ha scritto: Sul discorso format tornei, invece, continuo ad essere persuaso di una cosa: se dovessi essere "purista" allora invocherei il ritorno a tutti tornei nazionali perchè anche la "Celtic League" è qualcosa di "conto natura", figuriamoci la Celtic aperta alle italiane!
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Luqa-bis
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Re: 6 nazioni 2019
Concordo con garry sulla critica al vecchio spirtio del rugby con la giustizia di campo.
Credo che sia uno degli elementi che contribuisce a rendere meno diffuso il rugby.
E anche uno di quelle cose che attendono gli ostracisti di turno.
Il professionismo ha portato ad una deriva ipermuscolare e adrenalinica (citius, altius, fortius , ferocissimus) già notata nel codice a 13.
Corretto codificare l'ingaggio in chiusa anche a costo di rallentare il gioco. Ma i continui reset dovrebbero portare a qualche azione per esempio a chiamare a tallonare la palla tipo league dopo due reset, se non si ravvedono chiari falli.
Ascensore... spettacolare, rischioso, ha ridotto la percentuale di contesa nelle rimesse favorendo nei fatti chi ha il possesso.
Scoraggiando il gioco al piede in rimessa a meno che non su calcio di punizione.
Ho un dubbio eretico... stante l'occupazione dello spazio che effettuano le difese... chissà che non sia il caso di giocare con qualche uomo in meno... 13, 12, magari 11 come nel calcio...
In quanto ai tornei non nazionali: e dove sta scritto che i tornei debbano essere nazionali per essere "secondo natura"?
Credo che sia uno degli elementi che contribuisce a rendere meno diffuso il rugby.
E anche uno di quelle cose che attendono gli ostracisti di turno.
Il professionismo ha portato ad una deriva ipermuscolare e adrenalinica (citius, altius, fortius , ferocissimus) già notata nel codice a 13.
Corretto codificare l'ingaggio in chiusa anche a costo di rallentare il gioco. Ma i continui reset dovrebbero portare a qualche azione per esempio a chiamare a tallonare la palla tipo league dopo due reset, se non si ravvedono chiari falli.
Ascensore... spettacolare, rischioso, ha ridotto la percentuale di contesa nelle rimesse favorendo nei fatti chi ha il possesso.
Scoraggiando il gioco al piede in rimessa a meno che non su calcio di punizione.
Ho un dubbio eretico... stante l'occupazione dello spazio che effettuano le difese... chissà che non sia il caso di giocare con qualche uomo in meno... 13, 12, magari 11 come nel calcio...
In quanto ai tornei non nazionali: e dove sta scritto che i tornei debbano essere nazionali per essere "secondo natura"?
- jaco
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Re: 6 nazioni 2019
La mia definizione peraltro "virgolettata" era riferita alla lunga diatriba che segue da quando il Pro12 è diventato Pro>12 (come lo chiama qualcunoLuqa-bis ha scritto: In quanto ai tornei non nazionali: e dove sta scritto che i tornei debbano essere nazionali per essere "secondo natura"?
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metabolik
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Re: 6 nazioni 2019
Garry ha scritto:Anche questo è un mio vecchio cavalloni battaglia. Pienamente d'accordojaco ha scritto: Sul discorso format tornei, invece, continuo ad essere persuaso di una cosa: se dovessi essere "purista" allora invocherei il ritorno a tutti tornei nazionali perchè anche la "Celtic League" è qualcosa di "conto natura", figuriamoci la Celtic aperta alle italiane!
Dovresti fare una seria ricerca sul tuo correttore !
-
Garry
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Re: 6 nazioni 2019
Lo dovrei brevettare
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
- jpr williams
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Re: 6 nazioni 2019
Bisogna vedere quali sono le ragioni per cui fai una modifica od un ampliamento.jaco ha scritto:La mia definizione peraltro "virgolettata" era riferita alla lunga diatriba che segue da quando il Pro12 è diventato Pro>12 (come lo chiama qualcunoLuqa-bis ha scritto: In quanto ai tornei non nazionali: e dove sta scritto che i tornei debbano essere nazionali per essere "secondo natura"?) ed è volutamente provocatoria: se non si accettano ampliamenti e cambiamenti del format di un torneo perchè considerate forzature concesse in nome del dio denaro per coerenza si dovrebbe tornare a volere tornei esclusivamente nazionali (e tanto per aggiungere il carico da 11 ho anche citato il >5N
)
Le italiane nella ex Celtic avevano un senso sportivo che era quello di permettere alla sesta delle nazioni impegnate nel 6N di poter far competere le proprie compagini a livello professionistico in assenza di un torneo nazionale paragonabile al Top 14 e a quell'altro là. Scozia, Galles ed Irlanda avevano questa possibilità, noi no, quindi sportivamente ci stava eccome. Ma i sudafricani cosa minchia c'entrano dal punto di vista sportivo?
Ritorno un momento anche sul 5/6 N. Innanzitutto se volessimo guardare le cose bisognerebbe tronare alle 4 Home Unions che inizialmente disputavano il torneo. L'allargamento alla Francia avvenne a seguito della crescita del movimento transalpino, esattamente come avvenne per noi. Uno di quei casi in cui la logica commerciale e quella sportiva vanno giustamente a braccetto. Ma se allargassero il 6N al Sudafrica? Che cacchio c'entrerebbe?
Questa è la differenza fra business acettabile e inaccettabile, secondo me. Il passaggio da celtic a Pro12, come quello da 4 e poi 5N a 6N aveva un senso sportivo oltre che commerciale. Quello da Pro12 a Pro>12 no, assolutamente no.
Vedi, io il professionismo, come detto, lo accetto senza problemi fino a quando non travolge lo sport per trasformarlo in un bancomat.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: 6 nazioni 2019
@ Jaco
intendo il tuo punto di vista e quello di Jpr.
La mia osservazione personale è solo che trovo inopportuno sportivamente un torneo annuale intercontinentale con cambio di stagione, clima ecc.
Forse per gli australi ha un senso, ma per noi , a parte quello economico non credo.
La logica che le 4 federazioni meno consistenti numericamente, superassero le mura del campionato domestico, con i valori inevitabilmente spalmati su 8-12 squadre per concentrarli su 2-4 ha un senso culturale e di selezione e sviluppo:
- concentrare le eccellenza in pochi centri ;
- creare aggregazione più vasta - dal club di paese/cittadina/quartiere alla selezione di provincia/regione
È una logica seguita anche in altri campionati e altre federazioni (pallamano, hockey, pallanuoto.
L'ingresso per i sudafricani permette loro di tenere calde atleticamente e quiete politicamente due (Orange e Eastern Province) che non hanno spazio nel Super Rugby.
Credo che il passo successivo possa essere coinvolgere i nordamericani:
- 1 franchigia USA
- 1 franchigia canadese
L'altro sviluppo possibile, ma credo non interessante per il board sarebbe portare il formato del torneo su due livelli (come il campionato neozelandese) coinvolgendo anche le federazioni minori, quelle della ENC.
intendo il tuo punto di vista e quello di Jpr.
La mia osservazione personale è solo che trovo inopportuno sportivamente un torneo annuale intercontinentale con cambio di stagione, clima ecc.
Forse per gli australi ha un senso, ma per noi , a parte quello economico non credo.
La logica che le 4 federazioni meno consistenti numericamente, superassero le mura del campionato domestico, con i valori inevitabilmente spalmati su 8-12 squadre per concentrarli su 2-4 ha un senso culturale e di selezione e sviluppo:
- concentrare le eccellenza in pochi centri ;
- creare aggregazione più vasta - dal club di paese/cittadina/quartiere alla selezione di provincia/regione
È una logica seguita anche in altri campionati e altre federazioni (pallamano, hockey, pallanuoto.
L'ingresso per i sudafricani permette loro di tenere calde atleticamente e quiete politicamente due (Orange e Eastern Province) che non hanno spazio nel Super Rugby.
Credo che il passo successivo possa essere coinvolgere i nordamericani:
- 1 franchigia USA
- 1 franchigia canadese
L'altro sviluppo possibile, ma credo non interessante per il board sarebbe portare il formato del torneo su due livelli (come il campionato neozelandese) coinvolgendo anche le federazioni minori, quelle della ENC.