Qualcosa si muove...

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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danci
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da danci »

Garry ha scritto:Riporto anche qui un post pubblicato in "Serie A", perché è attinente con questo argomento:

"Nei prossimi giorni il Rugby Colorno presenterà il nuovo Director of rugby, Nick Scott.

Ora, se questo Nick Scott è "quel" Nick Scott, quello che dal 2010 era National Coaching Development Manager per la RFU si tratta di un colpo veramente notevole. Dimostrazione che la "spinta ideale" di questo club nonostante le delusioni delle passate stagioni non si è spenta e nemmeno è calata.

Per me è una grande notizia e speriamo che nascano sinergie anche con Aboud e con la FIR

PS Sempre che non sia un caso di omonimia..."
Direi che è lui... http://rugbytotale.blogspot.com/2018/05 ... ni-il.html
Ilgorgo
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Ilgorgo »

Non sapevo bene dove mettere questo...
copiando una mappa della federazione italiana pallamano (da un'altra parte si discuteva dei differenti gradi di successo e di diffusione di rugby e handball nel mondo) ne ho realizzata una analoga sul rugby. Secondo voi i colori sono attribuiti giustamente?

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Garry
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Garry »

Non è chiara.
Nell'intestazione parlati pubblico, tu parli di presenza di club.

E poi, numero di club o numero di tesserati? Perché per numero di tesserati il Lazio dovrebbe essere sul livello della Lombardia, se non ricordo male.


PS: In Puglia forte presenza di club di pallamano? :shock:

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Garry »

danci ha scritto:
Garry ha scritto:Riporto anche qui un post pubblicato in "Serie A", perché è attinente con questo argomento:

"Nei prossimi giorni il Rugby Colorno presenterà il nuovo Director of rugby, Nick Scott.

Ora, se questo Nick Scott è "quel" Nick Scott, quello che dal 2010 era National Coaching Development Manager per la RFU si tratta di un colpo veramente notevole. Dimostrazione che la "spinta ideale" di questo club nonostante le delusioni delle passate stagioni non si è spenta e nemmeno è calata.

Per me è una grande notizia e speriamo che nascano sinergie anche con Aboud e con la FIR

PS Sempre che non sia un caso di omonimia..."
Direi che è lui... http://rugbytotale.blogspot.com/2018/05 ... ni-il.html

Articolo su Nick Scott. Ci sono spunti interessanti.
Però perde rimane un po' un mistero. E' direttore tecnico del Colorno e va in giro a visitare altri club...
Secondo me è solo "parcheggiato" a Colorno e in futuro avrà un incarico federale

https://www.rugbymeet.com/it/news/inter ... gby-e-caos

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Nounours
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Nounours »

Ilgorgo ha scritto:Non sapevo bene dove mettere questo...
copiando una mappa della federazione italiana pallamano (da un'altra parte si discuteva dei differenti gradi di successo e di diffusione di rugby e handball nel mondo) ne ho realizzata una analoga sul rugby. Secondo voi i colori sono attribuiti giustamente?
:-]

Capisco che un italiano sia scioccato dall'idea che consideriamo gli esforzi di espansione della pallamano come un successo, ma credo davvero che il rugby (o EPCR e Rugby Europw) apprenderebbero molto guardando come funziona l'EHF a livello sponsorizazione e TV.
Ilgorgo
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Ilgorgo »

Non c'erano ironia o stupore, era una considerazione neutra: rugby e pallamano hanno una diffusione diversa nei diversi paesi d'Europa e ancor più differente nel resto del Mondo, è interessante (ma difficile) cercare di capire il perché di queste differenze proprio per imparare, come dici tu, anche dagli altri sport
Garry
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Garry »

Avanti con i lavori!

Per chi fosse interessato:

Il Comitato Regionale FIR Emilia-Romagna organizza un seminario gratuito dal titolo “SVILUPPO EMILIA-ROMAGNA” sabato 17 Novembre 2018 al Centro Sportivo La Dozza di Bologna.

Una tavola rotonda per la ricerca di soluzioni attuabili e accattivanti con i ragazzi/e 2.0 la condivisione di esperienze di successo per affrontare la difficile sfida al reclutamento con le nuove generazioni. Sono caldamente invitati a partecipare, presidenti, e dirigenti responsabili allo sviluppo e alla crescita del club, RSC e ESR che operano per lo sviluppo delle associazioni sportive.
Ore 9.30 - Saluti del Comitato
Ore 9.45 - Introduzione e brainstorming sulle problematiche incontrate ad oggi Ore 10.15 - I progetti della Federazione Italiana Rugby
Progetto sviluppo di base
Rugby per tutti
Progetti regionali
Ore 10.45 - Andare a scuola perche?
Quali sono le progettazioni attuabili nella proposta a scuola
Scuola “APERTE”
I campionati studenteschi Kinder CONI
I pon
Ulteriori strategie da condividere o da suggerire
Ore 11.15 – coffee break
Ore 11.25 - Le esperienze virali e di successo, sagre, fiere, parchi, social
Ore 12.00 - Progetti trasversali, eventi, camp/centri estivi. - esperienze dei partecipanti
Ore 12.30 - sensibilità del club, “l’accoglienza” e “la fidelizzazione”
Ore 13.00 - chiusura lavori
Quanto emergerà sarà verbalizzato per la produzione di un prontuario di consultazione, utile a tutto il movimento regionale

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Luqa-bis
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Luqa-bis »

Scusate ho visto solo ora le mappe del Gorgo.

Una osservazione: il concetto di alta/buona/media/bassa presenza di club a cosa è riferito?
Numeri assoluti o numeri relativi, cioè quante società o quante società ogni 100mila abitanti?

Perché nei giorni scorsi mi sono preso la briga di contare le società presenti nei campionati dalla ex Eccellenza alla C regionale.

A me risulterebbero 315 (ho escluso franchgie e accademie) per una stima attorno ai 10-12.000 atleti seniores attivi.

mi pare che i numeri fossero:

circa 20 % società tra veneto e Friuli VG
circa 20 % in Lombardia
circa 11-12% nel Lazio
circa 9% Emilia Romagna
circa 8% in Toscana
circa 7% in Piemonte

e poi a scendere.

Dato interessante, le società senza penalità (e quindi con le giovanili a posto) erano circa 260 (soc penalizzate circa 20%)
Le regioni con meno penalità Emilia Romagna e Toscana (soc penalizzate < 10%).

se si relativizzano i numeri, grosso modo:

Veneto -Friuli : 100.000 ab per società
Lombardia : 170.000 ab per società
Lazio : 160.000 ab per società
Emilia Romagna : 160.000 ab per società
Toscana : 140.000 ab per società
Piemonte : 180.000 ab per società.

Per quanto riguarda la pallamano,
SI in Puglia c'è una buona tradizione numerica e dirisultati (Casarano, Fasano , Conversano)
Come in TAA, Bolzano, Rovereto, Merano
c'era molto forte a Trieste, c'è in Lombardia (Cassano su tutti) in Emilia, in parte in Toscana .

Così come l'hockey psita ha i suoi capisaldi in Toscana, Veneto e Lombardia occidentale;
quello in linea in Lombraida e triveneto (il che s ispeiga anche cona la sua vicinanza al h.ghiaccio)
quello su prato in Piemonte, Lazio e Sardegna.
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Adryfrentzen
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Adryfrentzen »

Riporto un commento preso da RugbyBet, una pagina Facebook che trovo veramente interessante e dà spesso punti di riflessione. Questo giro ce l'ha con l'intervista a Gavazzi da poco rilasciata. Buona lettura! :D

Riportiamo fedelmente vari pezzi dell’intervista di fine anno ad Alfredo Gavazzi, presidente della federazione italiana rugby, con un nostro commento a margine. Qualcuno ironizzava sugli errori in italiano, qualcuno criticava il troppo gesticolare davanti alla telecamera. Abbiamo preferito concentrarci piuttosto su parole e concetti su cui non siamo d’accordo o che ci lasciano attoniti; un po’ come faceva il programma “Mai dire gol” con l’esilarante rubrica “Ipse dixit”.

«È ovvio che da parte mia come primo obiettivo abbia la possibilità di ricostruire il patrimonio della federazione italiana rugby; detto questo comunque non è un aspetto mio personale ma è un patrimonio della federazione e chiunque sarà il prossimo presidente o i prossimi presidenti io ho il dovere morale di ricostruire il patrimonio»
→ C’è l’esigenza di ricostruire il patrimonio della Fir. Se qualcosa va ricostruito, vuol dire che è stato distrutto: chi lo ha distrutto, dilapidato o mal gestito che dir si voglia? I responsabili sono ancora al loro posto? È curioso che a parlare non sia un presidente appena insediatosi ma uno che è stato alla guida della federazione dal 2012, non scordando che ha rivestito il ruolo di vicepresidente nei 12 anni precedenti. In pratica uno che ha per forza delle responsabilità sulla situazione difficile delle casse della Fir, essendo in posizioni di comando dalla bellezza di 18 anni, si propone di risanarla!

«Penso che le cose progressivamente stanno migliorando…ma a livello sportivo…stanno migliorando le Zebre come sta migliorando Benetton. È naturale che questo miglioramento non possa che riflettersi sulla federazione italiana rugby e sulla nazionale, perché le persone si formano all’interno delle due franchigie e poi danno i loro frutti in nazionale»
→ Premettendo che un palpabile miglioramento si possa registrare solo per Treviso che guarda caso fa un percorso abbastanza autonomo rispetto alla federazione. Scusate, ma dove sarebbero i progressi della nazionale? L’Italia nel Six Nations perde da 17 partite consecutive, nel ranking è quindicesima e se la gioca con Georgia e Giappone contro cui in passato vinceva agevolmente, e ci viene detto che sta migliorando? A mio avviso, poi, fare un parallelismo tra (eventuali) buoni risultati delle franchigie e (inesistenti) buoni risultati della nazionale è vendere il fumo, perché si tratta di livelli ben diversi e chi segue un minimo il rugby lo sa.

«Da due anni a livello di under 20 siamo arrivati ottavi; in due modi completamente diversi: il primo anno siamo arrivati ottavi in una situazione abbastanza particolare ma i secondi anni, il secondo anno, siamo diventati ottavi con pieno diritto. Questo non vuol dire abbassare la guardia, questo vuol dire investire di più. Cos’è che mi ferma tutto questo, le risorse. Posso solo farlo quando le risorse me lo permetteranno»
→ “Siamo arrivati ottavi” dove? Ok, al Junior World Championship. Andando al sodo, Gavazzi dice che gli investimenti sull’alto livello giovanile sono frenati dalla penuria di risorse. Ma lui è o non è il presidente federale? A me sembra assurdo che platealmente ammetta la mancanza di risorse e non dica o proponga nulla su come ottenerle. Soprattutto di soldi ne vengono usati in abbondanza per certe cose mentre si piange miseria per altre, forse più importanti. Certo, non apriamo poi il discorso sul come vengono usati perché non si finisce più…

«Per quanto riguarda la femminile…la differenza è che con i maschi siamo partiti 120/130 anni dopo per cui colmare questo gap porta comunque a dei tempi che probabilmente sono più lunghi e le ragazze noi siamo partiti con gli altri»
→ Questa me la ricorderò quando mi chiederanno il motivo per cui l’Italia del rugby perde semp…spesso. Perché siamo partiti in ritardo rispetto agli altri: all’incirca negli anni Novanta, secondo i suoi dati, sono comparsi i primi palloni ovali nello Stivale!

[Non si sa la domanda né quindi di chi si parla, dobbiamo dedurlo] «Dal punto di vista sportivo…è stata a mio giudizio, è partita da un Sei Nazioni che non abbiamo avuto riscontri se non nell’ultima partita contro la Scozia che abbiamo meritato ma non abbiamo vinto. Nelle due partite di giugno contro il Giappone, la prima siamo stati performanti ma non abbiamo vinto, la seconda gli abbiamo messi sotto. Nei test autunnali abbiamo vinto contro la Georgia, abbiamo giocato alla pari anche se abbiamo perso con l’Australia, e con gli All Black io ho visto una grande differenza forse perché la partita non è stata affrontata nel modo giusto e forse perché il divario, che comunque sapevamo di avere con gli All Black, è un divario importante»
→ Dal riassunto fatto di questo 2018, sembra essere stata un’annata un po’ sfortunata per l’Italia, segnata da episodi e gare alla pari. Perdere di 31pt con l’Inghilterra, di 37pt con l’Irlanda, di 17pt con la Francia e di 24pt con il Galles diventa “non avere riscontri”. Tornano in auge le sconfitte onorevoli e a proposito non mi capacito di come si possa dire che nel primo match in Giappone gli Azzurri meritassero di vincere!

«Il problema è per il prossimo Sei Nazioni che Irlanda è tanto quanto gli All Black, l’Inghilterra idem e il Galles non perde da otto o dieci partite per cui sono abbastanza performanti e di conseguenza non abbiamo grandi spazi prima della coppa del mondo. Speriamo che le cose si evolvono in positivo da gennaio in poi. Il mio augurio per il 2019 è quello che le squadre vincano: perché la vittoria attenua tante situazioni non positive e il fatto di vincere sicuramente è un bel medico per il rugby italiano»
→ Poco da commentare sulla visione del prossimo Sei Nazioni, se non altro è aderente alla realtà cioè triste e sconsolata. Ovviamente un discorso del genere me lo aspetterei da un tifoso piuttosto che dal presidente federale, ma tant’è. Dall’augurio finale, che ugualmente sembra provenire da un semplice tifoso, nemmeno molto esperto tra l’altro, denoto due cose. La prima è l’implicita ammissione che il rugby italiano sia malato, visto che Gavazzi dice che la vittoria avrebbe l’effetto di un medico; questo per chi sostiene che vada tutto bene e che chi critica sia un inguaribile polemico. La seconda è l’errore di fondo del vedere la vittoria come la soluzione dei problemi: per Flaubert “il successo è una conseguenza, non un obiettivo”…e, aggiungo io, nemmeno un rimedio.
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da jpr williams »

La critica distruttiva sarebbe utile se fosse seguita da una "pars construens".
Gavazzi non ha le mie simpatie, ma i suoi avversatori mi sembrano assai più sprovveduti di lui. Al punto da rendere digeribile persino l'indigesto Gavazzi.
Anzi, la cosa che non perdonerò mai agli avversari di Gavazzi è proprio quella di averlo reso accettabile.
Qui le critiche sono quelle, stereotipe, che sentiamo da anni da parte di gente che non è mai riuscita a costruire una piattaforma minimamente credibile per togliere di sella il bolso conducator bresciano.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da ruttobandito »

Abbi pazienza jpr, qui non si tratta di essere pro o contro. Se relazionassi il mio lavoro in quel modo, anche solo nella forma, non sarei capace di guardarmi allo specchio.
E tu mi insegni quanto forma e sostanza siano necessariamente complementari. Percularlo un pochino mi sembra il minimo.
"MANI DI MINCHIA!!!"
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jpr williams
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da jpr williams »

ruttobandito ha scritto:Abbi pazienza jpr, qui non si tratta di essere pro o contro. Se relazionassi il mio lavoro in quel modo, anche solo nella forma, non sarei capace di guardarmi allo specchio.
E tu mi insegni quanto forma e sostanza siano necessariamente complementari. Percularlo un pochino mi sembra il minimo.
Appunto! Gavazzi è impresentabile, per me.
Ma il fatto che un simile personaggio stia ancora al suo posto mi fa incavolare a morte con chi è stato così insipiente da non riuscire a costruire una credibile alternativa.
Per dire: io non ce l'ho tanto coi gialloverdi, ma con quegli altri che gli hanno spalancato le porte con la propria insipienza.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Man of the moment »

Adryfrentzen ha scritto: per Flaubert “il successo è una conseguenza, non un obiettivo”…e, aggiungo io, nemmeno un rimedio.
Flaubert era Realista (in tutti i sensi), altro che il gav
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da ruttobandito »

jpr williams ha scritto: Appunto! Gavazzi è impresentabile, per me.
Ma il fatto che un simile personaggio stia ancora al suo posto mi fa incavolare a morte con chi è stato così insipiente da non riuscire a costruire una credibile alternativa.
Per dire: io non ce l'ho tanto coi gialloverdi, ma con quegli altri che gli hanno spalancato le porte con la propria insipienza.
Come dire che ce l'hai con chiunque tranne che con quelli che gli vanno dietro.
Forse un giorno convincerai anche me, al momento non riesco a darti ragione.
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Garry
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Re: Qualcosa si muove...

Messaggio da Garry »

A me sembra abbastanza la tipica aria fritta.
Se ci si mette a fare le pulci alla grammatica o alla sintassi di chiunque parli a ruota libera staremmo freschi, se poi il tipo è Gavazzi, faremmo bingo.
Dai, non è il discorso di fine anno di Mattarella, è chiaro che qui il Gav parlava liberamente, non si era preparato.

Ma andando nello specifico. Quelli di RugbyBet leggono il nostro forum e hanno scopiazzato il dialogo di qualche giorno fa tra il sottoscritto e metabolik.
Rivendico il copyright dell'osservazione su tutto quel "ricostruire"
Però non lo leggono attentamente, il nostro forum, perché altrimenti si ricorderebbero di quel "MEMENTO MAROCCO" che ritorna nel forum quando si rimpiangono i bei tempi andati della nazionale

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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