Garry ha scritto:
Il Top14 è TROPPO pro, semmai.
Strano che ti piaccia così tanto da citarlo a modello, quella specie di Barnum.
Comunque per questa cosa dovresti chiedere ai club italiani, che non ne vogliono sapere, forse perché non sono club professionistici.
Tempo fa qualcuno per rilanciare il rugby italiano all'attenzione del pubblico aveva proposto ai club di sospendere i campionati nei due mesi più freddi e piovosi (quindi si evitano i rinvii per il maltempo e l'assenza di pubblico per il freddo) e giocare in luglio e agosto esclusivamente in notturna, richiamando il pubblico con kermesse, feste e concerti post-partita. Con il vantaggio che non ci sarebbe stata concorrenza con il calcio e gli altri sport.
Il tipo dopo un TSO imposto dai club di Top12 è ancora ricoverato in una struttura per malattie nervose in provincia di Como.
Garry, da bravo, lascia perdere proposte da ricovero immediato come quella che citi. Vedi, non vorrei attribuirti cattive intenzioni, ma se tu metti insieme la mia argomentazione su giugno con quell'altra finisci per accomunarle e darmi dell'idiota. Magari non volontariamente, ma mi accomuni ad un idiota.
La mia idea su giugno nasce da questo: spesso sento dire che voi siete il professionismo e noi il dilettantismo. Mi va benissimo.
E allora dico: siate professionisti! Fermatevi quando gioca la nazionale e finite a giugno. Non a ferragosto, a giugno.
Oltretutto si potrebbe fare un pò per uno: vi fermate una volta voi, una volta noi: le soste per la nazionale sono otto e quindi finiamo tutti quattro settimane dopo. E così i PP non rompono le palle a nessuno e non falsano nessun torneo.
Non vorrai mica dirmi che tutto il sistema dei geni irlandesi crolla se non si corregge questo minimo ed unico aspetto!
Se il loro piano si reggesse solo su questo sarebbe una ben misera cosa. Basterebbe poco per correggerla.
O forse per far funzionare il tutto è strettamente necessario falsare il TOP12?
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)