Covid 19

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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jaco
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Re: Covid 19

Messaggio da jaco »

...vabbè dai se la crescita anche in queste due zone è in linea col resto d'Italia si dovrebbe trattare di una cinquantina di casi... più o meno... rimane un dato "positivo" (se si può usare questo termine in questi giorni...)
Ilgorgo
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Re: Covid 19

Messaggio da Ilgorgo »

Sorprende il dato dei pochissimi dimessi/guariti, Lombardia a parte. Forse ne avevate già discusso ma l'ho notato solo ora. In Emilia-Romagna solo 1 su 40 ne è uscito fino ad ora secondo questa tabella. In Piemonte e Marche addirittura nessun guarito/dimesso su più di 2.700 casi complessivi
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Brules
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Re: Covid 19

Messaggio da Brules »

jaco ha scritto: 16 mar 2020, 19:21 ...vabbè dai se la crescita anche in queste due zone è in linea col resto d'Italia si dovrebbe trattare di una cinquantina di casi... più o meno... rimane un dato "positivo" (se si può usare questo termine in questi giorni...)
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metabolik
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Re: Covid 19

Messaggio da metabolik »

Devo riconoscere giusta l'osservazione fatta, da non so chi, sul Veneto.
Il numero elevato di tamponi e l'immediato isolamento del primo focolaio ha dato ottimi risultati.
Sull'immediato isolamento ha sicuramente contato l'esperienza precedente (anche se di pochi giorni) del primo focolaio di Codogno, che ha fatto capire la necessità di una misura drastica, ma sul numero di tamponi c'è stata una strategia/investimento regionale che ha dato maggiori risultati.
Non me lo spiego altrimenti.
zappatalpa
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Re: Covid 19

Messaggio da zappatalpa »

jaco ha scritto: 16 mar 2020, 19:21 ...vabbè dai se la crescita anche in queste due zone è in linea col resto d'Italia si dovrebbe trattare di una cinquantina di casi... più o meno... rimane un dato "positivo" (se si può usare questo termine in questi giorni...)
Trento ieri ha fatto +150 oggi se non hanno ancori i dati ho paura saranno più di 50. la puglia è in crescita esponenziale

e cmq l'unico numero che fa testo sono i morti, se ne trovano 200 in più o in meno del giorno prima (nenche 10% dei casi nuovi) può essere puramente casuale.

ha ragione il gorgo, in AAa hanno dimesso il primo guarito oggi :shock: dopo 3 settimane dal primo caso?!
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
zappatalpa
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Re: Covid 19

Messaggio da zappatalpa »

ancora +349 morti?! come si fa a parlare di controtendenza? la solita matematica emotiva

germania 6000 casi e 13 decessi. non capisco non capisco non capisco cosa sbagliamo, cosa abbiamo sbagliato
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Brules
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Re: Covid 19

Messaggio da Brules »

zappatalpa ha scritto: 16 mar 2020, 19:57
jaco ha scritto: 16 mar 2020, 19:21 ...vabbè dai se la crescita anche in queste due zone è in linea col resto d'Italia si dovrebbe trattare di una cinquantina di casi... più o meno... rimane un dato "positivo" (se si può usare questo termine in questi giorni...)
Trento ieri ha fatto +150 oggi se non hanno ancori i dati ho paura saranno più di 50. la puglia è in crescita esponenziale

e cmq l'unico numero che fa testo sono i morti, se ne trovano 200 in più o in meno del giorno prima (nenche 10% dei casi nuovi) può essere puramente casuale.

ha ragione il gorgo, in AAa hanno dimesso il primo guarito oggi :shock: dopo 3 settimane dal primo caso?!
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Re: Covid 19

Messaggio da Brules »

zappatalpa ha scritto: 16 mar 2020, 20:09 ancora +349 morti?! come si fa a parlare di controtendenza? la solita matematica emotiva

germania 6000 casi e 13 decessi. non capisco non capisco non capisco cosa sbagliamo, cosa abbiamo sbagliato
Francia, Spagna, UK hanno tutti 2-3% di morti sui contagiati. Noi e la Germania siamo fuori scala (da un lato e dall'altro). Non puo' essere una questione di eta' dei decessi ma di conteggi.
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Re: Covid 19

Messaggio da tonione »

armonizzazione dei criteri a livello europeo come chiede la Capua. senza di quello è inutile fare confronti con gli altri stati.
di seguito vi inserisco un articolo che pone una drammatica questione. e cioè meglio la chiusura totale o l'immunità di gregge? il problema morale- o forse etico- che ci eravamo posti noi di rugby.it qualche pagina fa adesso esplode in tutta la sua tristezza. qualunque strada prendi porta con se delle conseguenze negative. e la decisione dipende da quanto la vita umana è importante per lo stato e per tutti noi. la borsa o la vita?
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Re: Covid 19

Messaggio da zappatalpa »

Brules ha scritto: 16 mar 2020, 20:14
zappatalpa ha scritto: 16 mar 2020, 20:09 ancora +349 morti?! come si fa a parlare di controtendenza? la solita matematica emotiva

germania 6000 casi e 13 decessi. non capisco non capisco non capisco cosa sbagliamo, cosa abbiamo sbagliato
Francia, Spagna, UK hanno tutti 2-3% di morti sui contagiati. Noi e la Germania siamo fuori scala (da un lato e dall'altro). Non puo' essere una questione di eta' dei decessi ma di conteggi.
2-3% sui contaggiati individuati, parlano di 1% totale infetti
germania 17 morti non 13. quelli che noi facciamo ogni mezz 'ora
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Re: Covid 19

Messaggio da tonione »

Pasquale Lucio Scandizzo* per www.formiche.net

*professore dell'Università di Tor Vergata e già consigliere del ministro dell'Economia Giovanni Tria

I modelli epidemiologici del coronavirus sono ancora speculazioni senza riscontri empirici sufficienti, ma alcuni risultati significativi emergono dalla esperienza cinese (Xinkai et al, 2020).

l tasso di gravità della malattia e il tasso di mortalità sono rimasti apparentemente invariati durante l’intera epidemia. L’intervento del governo ha avuto un effetto moderato sul tasso di incubazione, ma il tasso di guarigione ha subito un aumento continuo (fenomeno che cominciamo a vedere anche in Italia).

Una riduzione significativa è stata osservata per il tasso di infezione che è passato da più di due contagiati per infetto a poco più di uno. In assenza di misure restrittive, questo significa che applicando i parametri iniziali dell’epidemia, il picco di infezioni a Wuhan avrebbe raggiunto 7,78 milioni (70% dell’intera popolazione) e il totale dei decessi avrebbe raggiunto 319.000 persone in base all’attuale tasso di mortalità. Per l’intera provincia, che ha una popolazione dello stesso ordine di grandezza di quella dell’Italia, queste cifre implicano 40 milioni di infetti e almeno un milione di morti.

Dal punto di vista economico, le misure restrittive di isolamento della popolazione utilizzate in Cina sono un’ultima spiaggia equivalente a un investimento irreversibile in condizioni di incertezza.

Applicando il metodo delle opzioni reali (Pennisi e Scandizzo, 2013), se queste misure di tipo “cinese” non vengono applicate, se si sfrutta cioè la cosiddetta “opzione di attesa” come sembra fare il governo Uk, si guadagnano con il trascorrere del tempo informazioni preziose per le decisioni successive, ma allo stesso tempo si affrontano rischi consistenti sulla base delle caratteristiche dell’epidemia note al momento.

In caso di attesa, in Italia in particolare si potrebbe prevedere uno scenario credibile, e non eccessivamente pessimistico, per cui restando l’epidemia progredirebbe verso un traguardo (usando parametri cinesi) di 20- 25 milioni di contagi e almeno 1 milione di morti. Questi sarebbero soprattutto anziani, ammalati, poveri e immigrati. I benefici sarebbero, forse, un minor impatto negativo sull’economia, l’immunità di gregge e una popolazione più giovane e più affluente.

L’economia potrebbe resistere nel breve periodo e rinascere più forte nel lungo periodo, come avvenne dopo la peste nera nel 1400. Se invece l’Italia esercitasse la sua versione dell’opzione cinese, possiamo prevedere che le conseguenze umanitarie negative sarebbero minori, ma l’economia risentirebbe di un danno temporaneo più grave, per riprendersi con maggior fatica nel medio periodo.

Boris Johnson e il suo consigliere scientifico suggeriscono di sfruttare l’opzione di attesa: ossia non fare niente di drastico, almeno per il momento, riservandosi di prendere misure più estreme solo se si raggiungesse un “trigger point” (un livello critico) in termini di morti e contagiati e quindi di vite umane che si spera di salvare attraverso le misure restrittive da intraprendere.

Questo livello critico dipende dal grado di incertezza, ma sulla base dell’evidenza attuale, è ragionevole concludere che esso non è superiore al doppio degli investimenti e dei sacrifici economici richiesti. In altre parole, le misure restrittive estreme (di tipo cinese) sarebbero giustificate se il beneficio in termini di vite umane salvate fosse almeno pari al doppio dei costi economici e sociali delle restrizioni stesse.

Il cosiddetto valore statistico della vita calcolato per l’Italia è, secondo studi recenti (Viscusi e Masterman, 2017), pari a 5,6 milioni di dollari per la vita di una persona media. Questo non significa che una persona media sarebbe disposta a pagare 5,6 milioni per salvare la propria vita, ma che, sulla base delle preferenze espresse da un campione di intervistati, 60 milioni di persone (ossia la popolazione italiana) sarebbero disposte a pagare collettivamente 5,6 milioni di dollari, ossia 9 centesimi in media a testa, per ciascuna vita salvata da un programma pubblico di riduzione del rischio sul territorio nazionale.

Questo valore statistico della vita, ovvero la disponibilità a pagare, cresce men che proporzionalmente rispetto al numero delle vite salvate, ma se un’aspettativa ragionevole delle misure di isolamento di tipo cinese è di risparmiare anche soltanto 100mila vite, il valore corrispondente sarebbe di qualche centinaio di miliardi di dollari. Analogamente, per un milione di vite, anche se si dimezzasse, il valore statistico della vita sarebbe comunque di un ordine di grandezza di 2.500 miliardi di dollari.


Questi valori vanno paragonati con i costi economici delle misure restrittive, il calo della produzione, e il disagio sociale. Anche per stime molto ampie dei sacrifici economici (-5% del Pil), sulla base della valutazione precedente, sembra evidente che abbiamo già raggiunto da tempo il livello critico di beneficio atteso richiesto per investire nelle misure di isolamento. Ovvero, il governo sta operando correttamente dal punto di vista del razionale economico sottostante secondo un valore statistico della vita basato sulla disponibilità a pagare dei cittadini.

Se si considera invece il valore del capitale umano secondo un parametro più oggettivo, ovvero in termini di produttività (circa 400mila dollari per persona, secondo l’Istat), per 100mila vite salvate, saremmo intorno a una cifra di circa 40 miliardi di dollari (400 miliardi di dollari se prendiamo come riferimento la cifra più estrema di 1.000.000 di vite salvate). Anche queste cifre, benché molto inferiori alle precedenti, seppur in modo più problematico, sembrano suggerire un livello critico del beneficio atteso che giustifica le misure adottate sinora dal governo italiano.
zappatalpa
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Re: Covid 19

Messaggio da zappatalpa »

Brules ha scritto: 16 mar 2020, 20:14 Non puo' essere una questione di eta' dei decessi ma di conteggi.
non può essere, come fai? insufficienza resp da polmonite da corona è quella
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
tonione
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Re: Covid 19

Messaggio da tonione »

zappatalpa potresti anche leggere qualche pagina indietro e trovi la spiegazione. che riguarda il modo di registrare la morte. nei due paesi considerati prima registrano il decesso per la patologia che uno ha ante virus. a latere rilevano la presenza del virus. per quello la Capua vuole criteri omogenei per tutti i paesi europei.
Garry
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Re: Covid 19

Messaggio da Garry »

Difficile "armonizzare", infatti quello che mi interessa è soprattutto la curva italiana dei contagi, delle guarigioni e dei decessi.
Sarebbe importante anche quella dei ricoveri in terapia intensiva, ma non so se è pubblicata da qualche parte. Sono ancora il 10% dei contagiati acclarati?

Per avere dati univoci e inequivocabili magari bisognerà aspettare che sia passata la bufera.
Mi auguro che al giorno d'oggi non sia così difficile mettersi d'accordo. Magari è più difficile avere i dati di alcune nazioni ma insomma, speriamo che rispetto al passato ci siano dati certi.
Pensando al passato, sulla pandemia del virus H1N1, quello della cosiddetta "spagnola", ho trovato citare 35 milioni di morti, ma su Epicentro scrivono "50 milioni di decessi, alcuni ipotizzano fino a 100 milioni"... insomma, dati un po' ballerini, ma era 100 anni fa

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry
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Re: Covid 19

Messaggio da Garry »

tonione ha scritto: 16 mar 2020, 20:31 Pasquale Lucio Scandizzo* per www.formiche.net

*professore dell'Università di Tor Vergata e già consigliere del ministro dell'Economia Giovanni Tria

Boris Johnson e il suo consigliere scientifico suggeriscono di sfruttare l’opzione di attesa: ossia non fare niente di drastico, almeno per il momento, riservandosi di prendere misure più estreme solo se si raggiungesse un “trigger point” (un livello critico) in termini di morti e contagiati e quindi di vite umane che si spera di salvare attraverso le misure restrittive da intraprendere.
L'opzione di attesa avrebbe potuto attuarla magari la Germania, se avesse voluto, ma l'Inghilterra, per come sta messa la sua sanità rischia moltissimo...

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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