Ultima vera Nazionale vincente

[Piripiri]

Vorrei ricordare l\'ultima Nazionale che ha veramente vinto qualcosa.
<BR>Mi permetto di non esultare delle vittorie contro il Canada e le Tonga e di ricirdare che il CT azzeccò l\'unica formazione della sua vita per una serie di infortuni ad altri giocatori.
<BR>Ricordo che questi giocatori sono scesi in campo meno di 10 mesi fa.
<BR>Comunque ricordiamoci le dichiarazioni del Fenomeno: due vittorie, una in casa e l\'altra in trasferta (Scozia e Galles)
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<BR>ITALIA: Vaccari; Mauro Bergamasco, Stoica, Raineri (26 Mirco Bergamasco), D. Dallan; Dominguez, Troncon (cap.); Phillips, Persico, De Rossi; Bortolami, Bezzi, Martinez (60 Perugini) (63 Martinez), Festuccia, De Carli. All John Kirwan.

[jaco]

Sarò un po\' tardo, ma non riesco a capire dove vuoi andare a parare piripiri (scusa il gioco di parole).
<BR>Forse l\'Italia dovrebbe scendere in campo sempre con quei 15 (18) giocatori? Mi pare che JK convochi più o meno lo stesso gruppo da allora in poi (togliendo Vaccari e Dominguez che si sono chiamati fuori e De Carli per note ragioni non condivise, per altro, dal sottoscritto). Non si può sempre battere il Galles (che ci aveva sempre battutto fino a febbraio scorso), ci sta di perdere (specie durante una coppa del mondo in cui nello stesso arco di tempo l\'Italia ha giocato 4 partite e il Galles 3).
<BR>Però non mi sembra molto onesto addossare al CT tutte le colpe delle sconfitte (per altro molto misurate o comunque onorevoli, mi sembra) e attribuire esclusivamente ad un colpo di fortuna la vittoria con il Galles, nè, a mio avviso, è giusto sottovalutare così le vittorie su Tonga e Canada.
<BR>E comunque, come dice bobo e come ho affermato più volte, abbiamo da poco verificato lo stato del nostro rugby con le coppe europee... tanto per non essere strabici...

[Petolo]

Nessuno al mondo, eccetto qualche rugbista da poltrona (senza offesa, visto che io non ho mai giocato), considera il rugby italiano come se fosse su un altro pianeta rispetto a quello di Canada e Tonga. L\'unico vantaggio che veniva riconosciuto agli azzurri e\' la maggiore esperienza internazionale solo grazie al fatto che siamo nel 6N.
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<BR>Non vedo perche\' si dovrebbero minimizzare due vittorie vere contro squadre motivate e dal potenziale simile all\'Italia.
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<BR>Non vedo perche\' si dovrebbero prendere frasi di un allenatore che parla per stimolare la squadra (e non per prepararsi il cappio da solo) come un obbligo contrattuale, come se avversari con movimento, talento, tradizione ed esperienza internazionale di decenni nel 5N fossero nessuno. Prendiamo Scozia e Galles: nessuno si ricorda che sono arrivati ai quarti nei mondiali?
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<BR>Nello sport l\'obiettivo e\' migliorare se\' stessi, battere gli avversari (se possibile) e\' uno stimolo per riuscirci, non un ultimatum. E se proprio vogliamo giudicare dai risultati allora facciamolo senza pressappochismo da pallonari e guardiamo ai fatti: quanti rugbisti tesserati hanno Italia, Scozia e Galles?

[bakunin]

Concordo su tutto con Bobo, Jaco e Petolo. Per quest\'ultimo che vive in terra d\'albione vorrei chiedere due cose:
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<BR>- Sale (Sharks), dove cavolo è? vicino a Manchester?
<BR>- Tu che stai dalle parti più ricche di Rugby a 13 (che a me in tutta sincerità non dispiace affatto, anche se preferisco il 15), mi sai dire come naviga in inghliterra questo sport? In altre parole il pubblico è maggiore o minore rispetto al 15?
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<BR>Grazie
<BR>Andrea

[Petolo]

Sharks: originariamente giocavano a Sale (e hanno tenuto il nome, anzi ci si allenano ancora), ora a Stockport, ma dici bene: sempre di sobborghi di Manchester si tratta.
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<BR>Rugby a 13 (rugby league): in Inghilterra e\' molto popolare, anche se non quanto il rugby union. In alcune regioni, come lo Yorkshire, e\' il rugby piu\' importante. Non ha la storia tipica degli sport albionici: ad esempio Eng-Gal-Sco non esistono come nazionali, giocano insieme come GB. In Galles, Scozia e Irlanda non se lo ca**no proprio.
<BR>
<BR>In principio il rugby a 13 va forte nelle zone meno ricche dell\'Inghilterra. Questo perche\' era nato da giocatori delle classi lavoratrici che volevano essere pagati per giocare e non si potevano permettere di andare nelle \"public schools\", dove il rugby veniva e viene tuttora insegnato.
<BR>A proposito, paradossalmente le famose scuole private albioniche sono dette \"public\" non perche\' siano gratis, ma perche\' sono di libero accesso al pubblico (purche\' si paghi!), a differenza delle \"state schools\" (pubbliche) che prendono solo i residenti nell\'area d\'utenza.

[bakunin]

Grazie mille Petolo
<BR>sei stato veramente esauriente. La maggior diffusione di praticanti del rugby league rispetto allo union tra i ceti più poveri, è molto analoga a quella che ho sentito in un documentario di ESPN classic sul rugby francese. In poche parole durante il periodo di governo del fronte nazionale di Léon Blum pre seconda guerra mondiale, suddetto governo previlegiò la diffusione del R13 su quello a 15, mentre l\'avvento del governo di Vichy favorì il 15. Alla luce di quello che hai detto, anche se la tradizione del rugby francese è comunque popolare, rimane il fatto che la possibilità di guadagnare \"palanche\" o \"schei\" sia stata la driving force della diffusione del \"league\"
<BR>Interessante!!
<BR>Ciao
<BR>Andrea
<BR>

[Topbanana]

Il bello del rugby a 13, per gli inglesi e gallesi in particolare, e\' che c\'e un serbatoio \'aggiunto\' dal quale popssono attingere le squadre, e le nazionali. Ragazzi che si sono formati in un gioco molto duro, professionale altamente tattico, specialmente in difesa. E dato che ci sono piu palanche in union, c\'e\' un costante esodo verso il rugby a 15, specialmente di tre quarti. Come se di gocatori non ne avessero abbastanza. Qualcuno aveva anche chiesto dei numeri di giocatori. C\'e\' un articolo su planet rugby <a href="http://www.planetrugby.com/LATEST_NEWS/ ... 3476.shtml" target="_blank" target="_new">http://www.planetrugby.com/LATEST_NEWS/ ... 6.shtml</a>. Per riassumere:
<BR>Italia: 38,000
<BR>Scozia: 37,000
<BR>Galles:17,000
<BR>Irlanda:47,000
<BR>Canada:36,000
<BR>Tonga:5,000 (ma tantissimi di piu\' giocanoi NZ)
<BR>E poi ci c\'e\' l\'Inghilterra...569,000

[Petolo]

La statistica e\' fallace: non tiene conto dei giocatori non tesserati ma che giocano tutti i giorni nelle scuole o nelle squadre che non fanno parte di un club ufficiale.
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<BR>Credo che il numero dei tesserati femminili, per una strana ragione, sia piu\' affidabile nel rispecchiare le attuali proporzioni.