Covid 19
Moderatore: Emy77
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zappatalpa
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Re: Covid 19
ora vediamo i "coioni" di chi è rimasto nei sistemi sanitari pubblici. siamo ancora nel 1o tempo e i Trifogli -Virus sono a un passo dal Break. Come già detto, io non ho una grandissima stima dei camici bianchi italiani, ne del comparto in generale (un pò di più nei volontari della Croce Rossa ecc) ma può essere che qui vengano un pò gli scarti dagli altri centri. può anche essere che i dottori facciano pochissimo lavoro sul campo, invece 99% il personale sanitario. speriamo. non sarà un flash mob dai balconi a salvarci. speriamo. i Burioni capelloni, gli studiosi che invocano gli arbitri "mamma europa" non lasciano presagire il meglio. speriamo
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Garry
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Re: Covid 19
Ecco un punto di vista diverso sull'epidemia. Tanto per uscire dai soliti discorsi di letalità e guarigione.
Perché queste pandemie (addirittura tre "vere" più due "quasi-pandemie" solo nel solo scorso)?
Qui c'è lo sguardo evoluzionistico sulle condizioni di sviluppo di questi eventi, favorite dal comportamento umano
https://www.youtube.com/watch?time_cont ... e=emb_logo
Ecco, diamo un'occhiata anche a quello che succede prima. Siamo come specie (oltre che come uomini, naturalmente) di passaggio sulla terra. La nostra esistenza è fragile, debole.
La maggior parte dei virus che si trasformano in epidemie sono zoonosi, cioè sono dovute a uno spillover, il "salto di specie", da animali a esseri umani (sull'argomento c'è un libro omonimo -"Spillover"- scritto da David Quammen) che racconta di come la attività umane favoriscano la creazione e il diffondersi delle pandemie
Perché queste pandemie (addirittura tre "vere" più due "quasi-pandemie" solo nel solo scorso)?
Qui c'è lo sguardo evoluzionistico sulle condizioni di sviluppo di questi eventi, favorite dal comportamento umano
https://www.youtube.com/watch?time_cont ... e=emb_logo
Ecco, diamo un'occhiata anche a quello che succede prima. Siamo come specie (oltre che come uomini, naturalmente) di passaggio sulla terra. La nostra esistenza è fragile, debole.
La maggior parte dei virus che si trasformano in epidemie sono zoonosi, cioè sono dovute a uno spillover, il "salto di specie", da animali a esseri umani (sull'argomento c'è un libro omonimo -"Spillover"- scritto da David Quammen) che racconta di come la attività umane favoriscano la creazione e il diffondersi delle pandemie
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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zappatalpa
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Re: Covid 19
che ne è stata della protesta dei carcerati? sconto di pena, libertà, obbligo di firma? non si è saputo più nulla nel giro di 2 giorni 
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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tonione
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Re: Covid 19
fuga da Parigi. tutto il mondo è paese e gli esseri umani hanno le stesse reazioni di fronte alla paura.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/e ... e18ff.html
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/e ... e18ff.html
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geovale
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Re: Covid 19
in realtà noi non eravamo pronti e forniti dei mezzi per combattere adeguatamente una epidemia di questo tipo
se noi avessimo potuto disporre della possibilità di fare tamponi a tappeto (come ha fatto la Corea) avremmo potuto isolare i portatori più efficacemente (invece ad ora ci vogliono due gg per avere le risposte dei tamponi, almeno da noi) e per questo se ne fanno pochissimi
se avessimo avuto nostre linee di produzione nazionali di mascherine (quelle vere e efficaci) in modo da permettere che "tutti" indiscrinatamente le indossassero, insieme ai guanti, la diffusione del virus sarebbe stata "realmente" ostacolata.
in mancanza di questi due elementi le direttive del governo sono assolutamente necessarie, ma hanno una efficacia uguale a raccogliere l'acqua con lo scolapasta
la esperienza di Vo' Euganeo e quello della Corea sono li a confermare questa tesi
se noi avessimo potuto disporre della possibilità di fare tamponi a tappeto (come ha fatto la Corea) avremmo potuto isolare i portatori più efficacemente (invece ad ora ci vogliono due gg per avere le risposte dei tamponi, almeno da noi) e per questo se ne fanno pochissimi
se avessimo avuto nostre linee di produzione nazionali di mascherine (quelle vere e efficaci) in modo da permettere che "tutti" indiscrinatamente le indossassero, insieme ai guanti, la diffusione del virus sarebbe stata "realmente" ostacolata.
in mancanza di questi due elementi le direttive del governo sono assolutamente necessarie, ma hanno una efficacia uguale a raccogliere l'acqua con lo scolapasta
la esperienza di Vo' Euganeo e quello della Corea sono li a confermare questa tesi
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Garry
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Re: Covid 19
Normale.tonione ha scritto: 17 mar 2020, 12:50 fuga da Parigi. tutto il mondo è paese e gli esseri umani hanno le stesse reazioni di fronte alla paura.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/e ... e18ff.html
Quando hai paura cosa fai? Vai dalla mamma
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Garry
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Re: Covid 19
Certo, l'ideale sarebbe che ogni nazione avesse sul proprio territorio fabbriche per la produzione di:geovale ha scritto: 17 mar 2020, 12:56 in realtà noi non eravamo pronti e forniti dei mezzi per combattere adeguatamente una epidemia di questo tipo
se noi avessimo potuto disporre della possibilità di fare tamponi a tappeto (come ha fatto la Corea) avremmo potuto isolare i portatori più efficacemente (invece ad ora ci vogliono due gg per avere le risposte dei tamponi, almeno da noi) e per questo se ne fanno pochissimi
se avessimo avuto nostre linee di produzione nazionali di mascherine (quelle vere e efficaci) in modo da permettere che "tutti" indiscrinatamente le indossassero, insieme ai guanti, la diffusione del virus sarebbe stata "realmente" ostacolata.
in mancanza di questi due elementi le direttive del governo sono assolutamente necessarie, ma hanno una efficacia uguale a raccogliere l'acqua con lo scolapasta
la esperienza di Vo' Euganeo e quello della Corea sono li a confermare questa tesi
- Mascherine chirurgiche
- Mascherine FFP2 e FFP3
- Tute monouso
- Camici Monouso
- Respiratori + accessori
- Gel idroalcolico
- Guanti in vinile e nitrile
- Calzari monouso in tnt
ma credo sia impossibile. Non è che si possano avere sotto casa tutte le aziende per tutti i prodotti.
Già in Italia abbiamo il terzo comparto biomedicale più importante al mondo dopo Minneapolis e Los Angeles, a Mirandola, non è che siamo proprio degli sprovveduti...
Alcuni dei prodotti elencati qui sopra vengono realizzati in Italia (per esempio, le mascherine chirurgiche alla Mediberg, in provincia di Bergamo, che lavora su tre turni 24h), ma bisogna rendersi conto dell'entità del problema, cercare di pensare a quante volte al giorno un operatore sanitario deve cambiare tuta, guanti ecc... e tutto il resto. Sono quantitativi enormi. Adesso le mascherine vengono ordinate a milioni di pezzi alla volta anche da un singolo ospedale
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Ilgorgo
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Re: Covid 19
Sono abbastanza d'accordo. Seguo il twitter di Cartabellotta (non perché penso sia migliore di altri, nemmeno lo conoscevo prima, ma semplicemente perché ho iniziato a seguire lui e ora lo tengo come guida) e alle domande sul perché non si facessero più tamponi lui ha sempre risposto qualcosa come "è questione di disponibilità, è questione di priorità"... senza però che io riuscissi mai a capire bene cosa intendesse. Costo troppo elevato fare tamponi a tappeto? Mancanza di materiale umano (serve un esercito di personale sanitario per fare il tampone a tutta la popolazione)? Non so, però lui è sempre sembrato concordare con la decisione di fare solo campioni mirati.geovale ha scritto: 17 mar 2020, 12:56 in realtà noi non eravamo pronti e forniti dei mezzi per combattere adeguatamente una epidemia di questo tipo
se noi avessimo potuto disporre della possibilità di fare tamponi a tappeto (come ha fatto la Corea) avremmo potuto isolare i portatori più efficacemente (invece ad ora ci vogliono due gg per avere le risposte dei tamponi, almeno da noi) e per questo se ne fanno pochissimi
se avessimo avuto nostre linee di produzione nazionali di mascherine (quelle vere e efficaci) in modo da permettere che "tutti" indiscrinatamente le indossassero, insieme ai guanti, la diffusione del virus sarebbe stata "realmente" ostacolata.
in mancanza di questi due elementi le direttive del governo sono assolutamente necessarie, ma hanno una efficacia uguale a raccogliere l'acqua con lo scolapasta
la esperienza di Vo' Euganeo e quello della Corea sono li a confermare questa tesi
Anche a me però questa scelta lascia un po' perplesso.
Non sono invece d'accordo sul fatto che le misure prese siano come raccogliere acqua con uno scolapasta: se si guardano i grafici si è iniziato a notare da qualche giorno una flessione abbastanza decisa nella curva di incremento dei casi, questo dovrebbe essere effetto della quarantena generale (seppur non del tutto osservata con rigore dalla popolazione).
La tabella della pagina precedente che ti ha spaventato ha in parte una spiegazione: proprio quella che da noi si fanno pochi tamponi. Se si facessero molti più esami la percentuale di letalità apparirebbe (forse) molto minore
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Garry
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Re: Covid 19
Per chi vuole saperne di più sui meccanismi d'azione del coronavirus e per chi ancora sostiene le tesi della dott.ssa Gismondo, ecco la lettera del prof. di Immunologia dell'Università di Parma comparsa oggi sulla Gazzetta:


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Brules
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Re: Covid 19
Ovviamente non e' possibile essere pronti ad ogni tipo di emergenza possibile (tralasciando poi il fatto che essendo in bancarotta non possiamo essere pronti per nessuna emergenza in pratica). Per essere pronti all'emergenza bisogna spendere soldi che nella maggior parte dei casi sono spesi per niente (esempio avere un piano anti-neve di tipo alpino a Roma o installare i condizionatori negli uffici pubblici a Rovaniemi).geovale ha scritto: 17 mar 2020, 12:56 in realtà noi non eravamo pronti e forniti dei mezzi per combattere adeguatamente una epidemia di questo tipo
se noi avessimo potuto disporre della possibilità di fare tamponi a tappeto (come ha fatto la Corea) avremmo potuto isolare i portatori più efficacemente (invece ad ora ci vogliono due gg per avere le risposte dei tamponi, almeno da noi) e per questo se ne fanno pochissimi
se avessimo avuto nostre linee di produzione nazionali di mascherine (quelle vere e efficaci) in modo da permettere che "tutti" indiscrinatamente le indossassero, insieme ai guanti, la diffusione del virus sarebbe stata "realmente" ostacolata.
in mancanza di questi due elementi le direttive del governo sono assolutamente necessarie, ma hanno una efficacia uguale a raccogliere l'acqua con lo scolapasta
la esperienza di Vo' Euganeo e quello della Corea sono li a confermare questa tesi
La Corea ha avuto a che fare con la SARS recentemente e in quella zona le epidemie non mancano. Mi pare normale che siano piu' preparati. Adesso noi staremo su con le orecchie per un paio di anni ma poi ci adegueremo.
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Ilgorgo
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Re: Covid 19
Questo gira adesso sui vari social, mi sembrano parole sensate anche se forse altri studiosi proporrebbero scansioni temporali un po' diverse
Quando finisce un’epidemia
di Marco Cattaneo - direttore de LE SCIENZE e National Geographic Italia
Dato che non mi fido, meglio che ve lo dica subito. E vi chiedo, dato che mi seguono parecchie persone, di cominciare a condividerlo e a ripeterlo da adesso ai vostri contatti, reali e virtuali.
Ma veniamo al punto.
Già oggi vedrete qualche curva che si discosta lievemente dall’andamento esponenziale che l’epidemia in Italia (e soprattutto in Lombardia, per i numeri) ha avuto fino a un paio di giorni fa.
Potrebbe (POTREBBE) essere un buon segno.
E potrebbe (POTREBBE) ottimisticamente accadere che tra una decina di giorni o giù di lì il numero dei contagi diminuisca di molto, se TUTTI facciamo la nostra parte.
Ecco, ve lo dico dal cuore: non c’è niente da festeggiare, né oggi né tra dieci o quindici giorni.
E soprattutto non c’è da scaraventarsi fuori di casa gridando “Campioni del mondooo! Poropoporopoporo!” e abbracciando sconosciuti sudati in canottiera.
Se non mi credete, andate a vedere i criteri con cui l’Organizzazione mondiale della Sanità dichiara conclusa un’emergenza epidemica. Vediamo quella di Ebola, per esempio. L’emergenza finisce dopo DUE PERIODI DI INCUBAZIONE COMPLETI in cui non si registrano nuovi contagi. Sono 42 giorni per Ebola. Potrebbero essere 30 per SARS-CoV-2. Dopo di che, è richiesto a ogni paese di mantenere un’elevata sorveglianza per 90 giorni.
Non so se mi sono spiegato, ma spero che sia chiaro. Quando vedremo la luce in fondo al tunnel mancheranno ancora diversi chilometri per essere fuori. Perciò, travolti dall’euforia, non baciate i vicini che detestavate fino a un mese prima. Continuate a rimanere a casa il più possibile ANCHE DOPO. Finché davvero gli epidemiologi non ci diranno che possiamo tornare alla normalità. Che arriverà piano piano, riapriranno le attività, torneremo a sussurrarci pettegolezzi all’orecchio, con prudenza, torneremo in ufficio anziché lavorare dal divano (premuratevi di rendervi riconoscibili, nel frattempo, almeno dai vostri familiari), a cenare al ristorante, magari.
Ma prima di cantare vittoria dovremo rimanere in allerta per un po’.
Mettiamola così. Se tutto va bene, ma proprio bene, facciamo una festa a Ferragosto (ma proprio se ci dice culo eh, a essere molto ottimisti, ma meglio pochi e selezionati e senza gli amici stranieri).
Ditelo ai vostri amici, ai vostri parenti, ai semplici conoscenti. Proviamo a non fare i c.., perché resistere a una seconda botta sarebbe molto, molto più dura.
Quando finisce un’epidemia
di Marco Cattaneo - direttore de LE SCIENZE e National Geographic Italia
Dato che non mi fido, meglio che ve lo dica subito. E vi chiedo, dato che mi seguono parecchie persone, di cominciare a condividerlo e a ripeterlo da adesso ai vostri contatti, reali e virtuali.
Ma veniamo al punto.
Già oggi vedrete qualche curva che si discosta lievemente dall’andamento esponenziale che l’epidemia in Italia (e soprattutto in Lombardia, per i numeri) ha avuto fino a un paio di giorni fa.
Potrebbe (POTREBBE) essere un buon segno.
E potrebbe (POTREBBE) ottimisticamente accadere che tra una decina di giorni o giù di lì il numero dei contagi diminuisca di molto, se TUTTI facciamo la nostra parte.
Ecco, ve lo dico dal cuore: non c’è niente da festeggiare, né oggi né tra dieci o quindici giorni.
E soprattutto non c’è da scaraventarsi fuori di casa gridando “Campioni del mondooo! Poropoporopoporo!” e abbracciando sconosciuti sudati in canottiera.
Se non mi credete, andate a vedere i criteri con cui l’Organizzazione mondiale della Sanità dichiara conclusa un’emergenza epidemica. Vediamo quella di Ebola, per esempio. L’emergenza finisce dopo DUE PERIODI DI INCUBAZIONE COMPLETI in cui non si registrano nuovi contagi. Sono 42 giorni per Ebola. Potrebbero essere 30 per SARS-CoV-2. Dopo di che, è richiesto a ogni paese di mantenere un’elevata sorveglianza per 90 giorni.
Non so se mi sono spiegato, ma spero che sia chiaro. Quando vedremo la luce in fondo al tunnel mancheranno ancora diversi chilometri per essere fuori. Perciò, travolti dall’euforia, non baciate i vicini che detestavate fino a un mese prima. Continuate a rimanere a casa il più possibile ANCHE DOPO. Finché davvero gli epidemiologi non ci diranno che possiamo tornare alla normalità. Che arriverà piano piano, riapriranno le attività, torneremo a sussurrarci pettegolezzi all’orecchio, con prudenza, torneremo in ufficio anziché lavorare dal divano (premuratevi di rendervi riconoscibili, nel frattempo, almeno dai vostri familiari), a cenare al ristorante, magari.
Ma prima di cantare vittoria dovremo rimanere in allerta per un po’.
Mettiamola così. Se tutto va bene, ma proprio bene, facciamo una festa a Ferragosto (ma proprio se ci dice culo eh, a essere molto ottimisti, ma meglio pochi e selezionati e senza gli amici stranieri).
Ditelo ai vostri amici, ai vostri parenti, ai semplici conoscenti. Proviamo a non fare i c.., perché resistere a una seconda botta sarebbe molto, molto più dura.
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Re: Covid 19
Dal Direttore de LE SCIENZE non me lo sarei aspettato : non c'è mai stato un andamento esponenziale !!Ilgorgo ha scritto: 17 mar 2020, 14:48 Questo gira adesso sui vari social, mi sembrano parole sensate anche se forse altri studiosi proporrebbero scansioni temporali un po' diverse
Quando finisce un’epidemia
di Marco Cattaneo - direttore de LE SCIENZE e National Geographic Italia
Dato che non mi fido ..............
Già oggi vedrete qualche curva che si discosta lievemente dall’andamento esponenziale che l’epidemia in Italia (e soprattutto in Lombardia, per i numeri) ha avuto fino a un paio di giorni fa.
...................................
Un andamento esponenziale avrebbe portato un milione di casi in 20 giorni.
E' una crescita quadratica, cubica, polinomiale, quello che volete, con il tempo t posto alla base non all'esponente, mettiamo un t^(2a) + t^(3b)
MA NON
a^t,
in nessun modo si possono vedere i dati disponibili in crescita esponenziale, a meno che i dati di cui dispone Cattaneo non siano quelli resi disponibili dal Ministero della Salute.
(Un fenomeno è esponenziale nel tempo quando si evolve secondo una funzione caratterizzata dal tempo ad esponente della potenza. La funzione esponenziale per eccellenza è e^x, l'inversa della funzione logaritmica).
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Garry
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Re: Covid 19
Contagiati 31.506 (+3.526)
Decessi 2.503 (+345)
Guariti 2.941 (+192)
Decessi 2.503 (+345)
Guariti 2.941 (+192)
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Re: Covid 19
Decessi vicinissimi all'8% dei contagiati
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zappatalpa
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Re: Covid 19
durio, eh? i contaggiati sono i morti x 100,150. possibile che dopo 2 settimane i morti sono più dei guariti (seppur solo fra i 27k individuati)??
Ultima modifica di zappatalpa il 17 mar 2020, 18:36, modificato 1 volta in totale.
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