"Perché i decessi calano lentamente?"
dal Corriere della Sera
www.corriere.it/cronache/20_aprile_21/c ... view.shtml
(versione open:
www.dagospia.com/rubrica-39/salute/perc ... 234072.htm)
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Senza lockdown i morti per coronavirus sarebbero raddoppiati ogni tre giorni, con una crescita esponenziale. Invece calano: nonostante le oscillazioni giornaliere la curva dei decessi nel complesso tende a diminuire dal 27 marzo, quando si è raggiunto il picco (con 969 morti in più in un solo giorno), come si può vedere dal grafico qui accluso.
Solo che la decrescita è lenta: si assiste a quello che in termini tecnici si chiama «plateau», un andamento quasi orizzontale, a pianerottolo, in cui i numeri rimangono sostanzialmente costanti.
Perché non scendono più velocemente? «Al momento —spiega ancora Foresti — non lo sappiamo con certezza: però abbiamo alcune ipotesi.
Una è che nonostante il blocco continuino a esserci contagi significativi: tra familiari, perché i positivi rimangono per lo più a casa; o negli ospedali, perché non si fanno abbastanza tamponi agli operatori sanitari asintomatici, che quindi se infetti possono contagiare i pazienti; o infine tra le persone che hanno interazioni sociali perché vanno a lavorare o escono a fare la spesa». Sono domande a cui però si potrebbe rispondere almeno in parte aumentando il numero di test.
Anche per quanto riguarda i decessi, in ogni caso, i numeri ufficiali non fotografano appieno la situazione. Intanto perché
le persone che muoiono oggi sono quelle contagiate in media 23 giorni fa, e quindi contagi che risalgono a quando gli effetti del lockdown erano ancora limitati.
In parte perché ci sono dei ritardi nella raccolta dei dati, che sono tanto più forti quanto più il sistema sanitario di un territorio è messo in difficoltà dall'epidemia: i numeri della Protezione civile indicano i nuovi decessi segnalati nelle ultime 24 ore dalle Regioni, che però non arrivano in tempo reale ma aggregano quelli raccolti nei giorni precedenti da Comuni e dalle Agenzie di tutela della salute (le famose Ats che hanno sostituito le Asl).
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