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doublegauss ha scritto: 27 lug 2020, 9:54Non sono d'accordo sul fatto che non si possa chiamare rugby. Il sesso è sempre sesso, che sia "per gioco o per professione" (cit).
Apprezzo la citazione. E la condivido.
Hai ragione, è sempre sesso.
A me il sesso a pagamento non ha mai interessato. Forse per questo ne ho fatto poco, ma quel poco era vero.
Oh sia chiaro eh, il paragone non voleva essere in nessun modo offensivo per nessuno, anzi. Neanch'io ho mai fatto sesso a pagamento, ma penso che sia un bene che esista (naturalmente, quando non ci siano coercizione e sfruttamento, ma questo vale per quialsiasi cosa).
È che siamo tutti, chi più chi meno, un po' impregnati di quest'idea veterocristiana per cui il denaro è lo sterco del diavolo, e quindi nella compravendita c'è sempre qualcosa di vagamente immorale.
Garry ha scritto: 27 lug 2020, 10:27
Un gruppo di persone si sta divertendo nell'assistere a uno spettacolo teatrale.
Alla fine del primo atto alcuni applaudono, qualcuno fischia e nascono confronti sul significato del testo e sulla bravura degli interpreti.
Diversi spettatori hanno delle remore sul contenuto del testo, che contrasta con i valori in cui credono, ma apprezzano la messa in scena e il lavoro degli attori.
A un certo punto, però, uno del gruppo non si diverte più. La sua avversione per l'opera è tale per cui lo stare seduto in sala gli provoca quasi fastidio, e allora si mette a disturbare. Gli dà fastidio anche vedere che gli altri si stanno divertendo.
Allora inizia a tossire sempre più forte, fa commenti ad alta voce e prende in giro gli attori.
Se per te dissentire dal senso comune significa disturbare allora credo ti sia poco chiaro il significato del termine "luogo di discussione". Sempre che tu non pensi che per partecipare ad una discussione si debba necessariamente accodarsi all'opinione maggioritaria. A casa mia si chiamerebbe conformismo e non è esattamente una bella cosa.
Posso rassicurarti, però: non andrò mai in uno stadio per rompere le balle a chi ci si trova. O non ci vado, o se ci vado e quel che vedo non mi piace mugugno sottovoce.
Ma forse tu preferisci gli appalusi spontanei tipo balcone di Palazzo Venezia.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
doublegauss ha scritto: 27 lug 2020, 10:28Oh sia chiaro eh, il paragone non voleva essere in nessun modo offensivo per nessuno, anzi. Neanch'io ho mai fatto sesso a pagamento, ma penso che sia un bene che esista (naturalmente, quando non ci siano coercizione e sfruttamento, ma questo vale per quialsiasi cosa).
È che siamo tutti, chi più chi meno, un po' impregnati di quest'idea veterocristiana per cui il denaro è lo sterco del diavolo, e quindi nella compravendita c'è sempre qualcosa di vagamente immorale.
Innanzitutto nessuna offesa.
Io non penso che il denaro sia lo sterco del diavolo: col mestiere che faccio sarebbe grottesco se la pensassi così.
Penso sia un male quando il denaro diventa l'unica cosa che conta ed in suo nome si sia disposti a tutto, a spostare ogni volta la linea dell'accettabilità un cm più in là, e poi un altro cm, e un altro ancora. Penso che vi sia un tot di cm oltre il quale la cosa muti al punto da non essere più accettabile. Naturlamente questa soglia di accettabilità dipende dal livello di sensibilità individuale.
La mia è bassina, lo ammetto.
Ma lontano da Palazzo Venezia non risulta sia immorale essere troppo sensibili.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Garry ha scritto: 27 lug 2020, 10:27
Un gruppo di persone si sta divertendo nell'assistere a uno spettacolo teatrale.
Alla fine del primo atto alcuni applaudono, qualcuno fischia e nascono confronti sul significato del testo e sulla bravura degli interpreti.
Diversi spettatori hanno delle remore sul contenuto del testo, che contrasta con i valori in cui credono, ma apprezzano la messa in scena e il lavoro degli attori.
A un certo punto, però, uno del gruppo non si diverte più. La sua avversione per l'opera è tale per cui lo stare seduto in sala gli provoca quasi fastidio, e allora si mette a disturbare. Gli dà fastidio anche vedere che gli altri si stanno divertendo.
Allora inizia a tossire sempre più forte, fa commenti ad alta voce e prende in giro gli attori.
Se per te dissentire dal senso comune significa disturbare allora credo ti sia poco chiaro il significato del termine "luogo di discussione". Sempre che tu non pensi che per partecipare ad una discussione si debba necessariamente accodarsi all'opinione maggioritaria. A casa mia si chiamerebbe conformismo e non è esattamente una bella cosa.
Posso rassicurarti, però: non andrò mai in uno stadio per rompere le balle a chi ci si trova. O non ci vado, o se ci vado e quel che vedo non mi piace mugugno sottovoce.
Ma forse tu preferisci gli appalusi spontanei tipo balcone di Palazzo Venezia.
Nella metafora ci sono i fischi e ci sono le discussioni.
Il "disturbo", invece, è il tentativo di mettere in ridicolo le squadre o i giocatori che fanno divertire o che nutrono le speranze di appassionati che non si fanno condizionare dal "contorno".
Un esempio, il fatto di chiamare Varney "prodigio". Personalmente non ho ancora colto tutto il valore che molti attribuiscono al ventenne, ma non vedo perché cercare di metterlo in ridicolo. Questa è la "tosse" della metafora
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry ha scritto: 27 lug 2020, 10:41Nella metafora ci sono i fischi e ci sono le discussioni.
Il "disturbo", invece, è il tentativo di mettere in ridicolo le squadre o i giocatori che fanno divertire o che nutrono le speranze di appassionati che non si fanno condizionare dal "contorno".
Un esempio, il fatto di chiamare Varney "prodigio". Personalmente non ho ancora colto tutto il valore che molti attribuiscono al ventenne, ma non vedo perché cercare di metterlo in ridicolo. Questa è la "tosse" della metafora
Poco sopra parlavo di sensibilità individuale.
Evidentemente la tua è molto elevata quando si tratti di ironia altrui su cose che ti stanno a cuore.
Naturalmente la sensibilità è univoca, visto che tu non lesini mai ironie più o meno sottili su "squadre o giocatori (o allenatori) che fanno divertire o che nutrono le speranze di appassionati" a patto che gli appassionati siano altri.
E potrei fare un florilegio di tue battute ironiche su "squadre o giocatori (o allenatori) che fanno divertire o che nutrono le speranze di appassionati" altri.
Sono sicuro che da persona sveglia quale sei non hai bisogno di alcuna antologia. Del resto sono troppo pigro e disinteressato a questo tipo di polemica per darmi la briga di raccoglierla. Ma tu sai che è nutritissima.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Tanto per fare un esempio, è come se nel topic del mercato del Top12, davanti alle tue preoccupazioni per i giocatori in partenza da Calvisano arrivasse lì uno a scriverti: "Ma di cosa ti lamenti, vedrai che con un genio del rugby come Guidi non ci sarà bisogno di sostituirli"
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry ha scritto: 27 lug 2020, 10:27
Un gruppo di persone si sta divertendo nell'assistere a uno spettacolo teatrale.
Alla fine del primo atto alcuni applaudono, qualcuno fischia e nascono confronti sul significato del testo e sulla bravura degli interpreti.
Diversi spettatori hanno delle remore sul contenuto del testo, che contrasta con i valori in cui credono, ma apprezzano la messa in scena e il lavoro degli attori.
A un certo punto, però, uno del gruppo non si diverte più. La sua avversione per l'opera è tale per cui lo stare seduto in sala gli provoca quasi fastidio, e allora si mette a disturbare. Gli dà fastidio anche vedere che gli altri si stanno divertendo.
Allora inizia a tossire sempre più forte, fa commenti ad alta voce e prende in giro gli attori.
basta vedere le partite del Super Rugby neozelandese per mettere fine alle polemiche e capire che non c'è nulla di che discutere...
jpr williams ha scritto: 27 lug 2020, 10:46
Sono sicuro che da persona sveglia quale sei non hai bisogno di alcuna antologia. Del resto sono troppo pigro e disinteressato a questo tipo di polemica per darmi la briga di raccoglierla. Ma tu sai che è nutritissima.
E tu sai che non è così. Non è proprio la stessa cosa, ma anche a me non interessa questo tipo di polemica.
Però se mi stesse sui maroni un argomento (Pro14, nazionale maggiore) eviterei di frequentare il topic solo per disturbare gli altri. Io mi diverto a seguire (anche) le Zebre e la Nazionale maggiore.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry ha scritto: 27 lug 2020, 10:48Tanto per fare un esempio, è come se nel topic del mercato del Top12, davanti alle tue preoccupazioni per i giocatori in partenza da Calvisano arrivasse lì uno a scriverti: "Ma di cosa ti lamenti, vedrai che con un genio del rugby come Guidi non ci sarà bisogno di sostituirli"
Beh, un pò grezza, ma da parte tua ci starebbe. Perfettamente in linea con l'antologia di cui sopra. Tranqui, non manderò l'OVRA a casa tua
OT
Ma lo sai Garry che tu ed io abbiamo una piccola notorietà fuori di qui?
Qualche giorno fa commentavo su fb l'ennesimo equiparato con le argomentazioni che conosci benissimo.
Un altro commentatore mi fa "Ma tu sei jpr del forum rugby.it? Perchè scrivi le stesse cose che dice jpr".
Alla mia confessione "mi hai individuato, ora dovrò ucciderti!" il tipo ha scritto che si diverte un mondo a leggere le litigate fra me e te. Siamo per lui una specie di sitcom tipo Casa Vianello.
Anzi, se sta leggendo anche questa approfitto per salutarlo.
Fine OT
Se il covid manda a remengo i nostri affari possiamo mettere su un duo comico. Che dici?
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
jpr williams ha scritto: 27 lug 2020, 10:46
Sono sicuro che da persona sveglia quale sei non hai bisogno di alcuna antologia. Del resto sono troppo pigro e disinteressato a questo tipo di polemica per darmi la briga di raccoglierla. Ma tu sai che è nutritissima.
E tu sai che non è così. Non è proprio la stessa cosa, ma anche a me non interessa questo tipo di polemica.
Però se mi stesse sui maroni un argomento (Pro14, nazionale maggiore) eviterei di frequentare il topic solo per disturbare gli altri. Io mi diverto a seguire (anche) le Zebre e la Nazionale maggiore.
Ottimo argomento dialettico.
Solo che forse il disturbo è l'effetto (sicuramente per te e non so per quanti altri, magari tutti, boh), non certo lo scopo. Che è quello tipico di qualunque discussione non da Palazzo Venezia: contrapporre argomenti anche di fronte all'unanimità da balcone.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Spero che i nostri "confronti" siano più divertenti di quelli che ho (meglio, avevo) con qualcun altro, qui, che sembrano il perfetto esempio della storia della partita a scacchi con il piccione
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry ha scritto: 27 lug 2020, 10:56
Spero che i nostri "confronti" siano più divertenti di quelli che ho (meglio, avevo) con qualcun altro, qui, che sembrano il perfetto esempio della storia della partita a scacchi con il piccione
Non per sviolinare, ma a me piace un sacco litigare con te.
Sei il mio deuteragonista perfetto.
E per come sono fatto io accetto di litigare solo con gente che stimo, altrimenti cadrei nel famoso brocardo di Presutti. Cosa che, come sai, ti rimprovero spesso. Penso che sprechi i tuoi talenti facendolo.
Quando mi trovo invischiato in diatribe con gente che non stimo finisco per lasciare il campo.
Con te litigo da anni...
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Mr Ian ha scritto: 27 lug 2020, 10:48basta vedere le partite del Super Rugby neozelandese per mettere fine alle polemiche e capire che non c'è nulla di che discutere...
Finora le ho viste tutte. Mi diverto molto.
Ma proprio vedendole capisco la differenza fra divertirsi ed appassionarsi. Sono fatto male, non riesco ad appassionarmi se fra le due squadre in campo non ce n'è nessuna che spero vinca o spero perda. Se manca anche una seppur minima componenate di tifo non riesco a passare dallo svago alla passione.
Naturalmente è un MIO problema. Sono profondamente partigiano, se non ho un motivo per appassionarmi trovo la partita asettica.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
jpr williams ha scritto: 27 lug 2020, 10:53
Se il covid manda a remengo i nostri affari possiamo mettere su un duo comico. Che dici?
E come nome, potreste trovare un posto più o meno equidistante e chiamarvi, che so, il Duo di Piadena.
Non ho abbastanza soldi per pagare i diritti. Mi affido alle finanze di jpr
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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