Ti pare che stia succedendo questo? Mi sembra stiamo andando sempre più indietro. Delle squadre professionistiche ne abbiamo una che sta in piedi perchè sovvenzionata e un'altra che non so come definire. La base in salute non esiste più.Consulente ha scritto: 12 ott 2020, 9:58Il punto e' espandere il movimento in modo che si auto-sostenga e paghi per almeno 4 squadre professionistiche e una base in salute, che sembra essere il minimo sindacale per avere un bacino di giocatori.
Alla faccia del wishful thinking.
E invece lo dovresti spiegare eccome, perchè quel che dici qua, negli sport di squadra, è successo solo con la pallavolo (grazie ai successi della nazionale di Julio Velasco) ed è andato ad innestarsi su un robusto movimento nazionale basato su un seguito campionato domestico con squadre sparse sull'intero territorio nazionale, da Trento a Catania.Consulente ha scritto: 12 ott 2020, 9:58' e piu' volte nello sport, la crescita e' avvenuta perche' qualcuno vinceva qualcosa di importante, questo non lo devo nemmeno spiegare immagino.
Io considero il rugby come rugby. Se diventa solo un prodotto, allora tanto vale optare per il sesso a pagamento o un bel ristorante.Consulente ha scritto: 12 ott 2020, 9:58Se poi consideri il rugby domestic come prodotto, beh, non c'e' paragone con quello che viene dall'estero (purtroppo aggiungo, non sono certo contento di questo).
Il Calvisano ed il terzo tempo sono un minuscolo pezzettino della gente del rugby. Che sta scomparendo grazie alle franchigie insieme a tutti gli altri pezzettini sparsi sul territorio.Consulente ha scritto: 12 ott 2020, 9:58Per cui se ti sta a cuore il rugby e la gente del rugby, pensa a come far funzionare quello che gia' esiste, che non e' lontanissimo ma che e' in difficolta'.
Altrimenti non posso che concludere che non te ne frega una mazza del rugby ma che ti interessa solo il Calvisano e il terzo tempo.
Rigiro la contestazione a te: devo concludere che del rugby non te ne frega una mazza, ma che ti interessa solo quel che arriva in TV (quando arriva). Del resto se per te il rugby non è distinguibile da una saponetta, una carta di credito o qualunque altro prodotto o servizio capisco benissimo che sia così.