Squilibrio ha scritto: 29 ott 2020, 14:15Non dico questo ma faccio un discorso a largo raggio sul movimento per farci migliorare a lungo termine e non avere risultati nell'immediato, posto che se ci ritiriamo dal pro14 non avremo per lunghi anni giocatori di "alto" livello (parliamoci chiaro, i discorsi che il mio rovigo, il mio valorugby, il mio calvisano darebbe alle zebre o a treviso 50 punti è una semplice cazzata, giochiamo una partita reale con qualcosa in palio e anche le zebre vincerebbero di gran lunga come fanno i team nelle colpe che lo scorso anno sono arrivati a calvisano) occorre decidere cosa fare, proviamo a rimanere nell'alto livello con un serio progetto a lungo termine o rinunciamo a tutto e in futuro al 6 nazioni ritornando nel nostro tier 2 con la nazionale che ritorna a giocare al lanfranchi, a calviano, a piacenza perchè tanto i posti disponibili bastano e avanzano?
Prima di tutto lasciami dire che con te mi piace discutere perchè sei una persona civile e sei in grado di confrontarti senza insulti o provocazioni anche con chi ha opinioni discordanti dalle tue.
In secondo luogo trovo assai poco da ridire su questo: non ho mai pensato che Calvisano potrebbe battere le zebre (anche se c'è stata una stagione, quella in cui Brunello aveva la formazione che dopo ti scriverò sotto, in cui secondo me le derelitte zebre di quella stagione avrebbero penato parecchio), ma dubito che si siano investite caterve di quattrini per battere Calvisano...
Il punto è che io non credo assolutamente che questo progetto sarà mai in grado di metterci in grado di competere con quelli con cui pretenderemmo di farlo. Per me è un progetto velleitario e senza speranza di raggiungere nulla che non sia la sparizione del rugby domestico senza ottenere nulla dall'altro lato. E quindi si: realisticamente dovremmo prendere atto che siamo una tier 2, che avevamo raggiunto il livello degli altri quando non c'era ancora il pieno professionismo e che il pieno professionismo ci ha rimandato, secondo me definitivamente, indietro. Perciò penso che stiamo distruggendo il nostro movimento nazionale inseguendo qualcosa che non raggiungeremo mai e preparandoci un futuro di sole delusioni e frustrazioni come capita sempre a chi non sa misurare le ambizioni con le possibilità e oltrepassa l'invalicabile confine fra ambizione e velleità.
Prima che mi dimentichi, questa la formazione tipo del Calvisano che dicevo più sopra
1 Panico 2 Morelli 3 Riccioni 4 Cavalieri 5 Andreotti 6 Pettinelli 7 Giammarioli 8 Tuivaiti 9 Semenzato 10 Novillo 11 Minozzi 12 Lucchin 13 Paz 14 Bruno 15 Chiesa
Quell'anno secondo me sarebbe stata da vedere...
Squilibrio ha scritto: 29 ott 2020, 14:15Il massimo campionato italiano non lo risollevi perchè prima di tutto ai club gliene frega poco anche se si lamentano, vogliono i soldi ma non sono disposti ad avere premi in base ai risultati
Su questo basterebbe essere chiari: chi fa così prende i soldi, chi non lo fa si attacca. Ed il mio "così" te l'ho già detto: soldi soloper pagare tecnici competenti, non più di due stranieri tesserabili per società e obbligo di avere sempre in campo almeno 8 u23. Se non ti adegui a questo "così" nienete soldi.
Squilibrio ha scritto: 29 ott 2020, 14:15 quindi se vuoi rimanere in alto devi fare qualche cosa, magari fare come all'estero dove c'è collaborazione tra le società, fare franchigie regionali con i club tutti a collaborare per il bene comune (esempio scozia, il buon cutitta lavorava per le 2 squadre pro e per la nazionale, unico linguaggio, in italia questo lo vorrebbero tutti ma se lo fai ecco che i club non vogliono) che è la francihgia stessa e in alto la nazionale. una squadra interamente privata o partecipata è poco, due è accettabile di cui una però stile connacht che costi poco, federale e che punti sui giovani, 3 di cui due quasi interamente private sarebbe la soluzione ideale. Scelgo roma perchè semplicemente chi vuole investire ora sono treviso e padova, parma c'è già e il centro sportivo è federale ma 3/4 dei tifosi sono del centro e nord italia, buona parte sono stranieri e pochissimi di parma quindi dato che due squadre sono nel nord est la terza la fai al centro sud e la terza la fai con pochi soldi, di sviluppo e soprattutto senza raccomandati da mantenere fino alla pensione negli staffsocietari o tecnici.
Si porta sempre l'estero come modello ma se vogliamo comportarci come il modello ecco che i nostri soldi sono buttati
Dammi atto che io non indico affatto quel modello. Se lo facessi sarei effettivamente in contraddizione.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)