danni cerebrali, demenza, cte nel rugby
Moderatore: Emy77
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Re: Attenzione Molto triste
Occhio però che il professionismo porta anche soluzioni per cercare di mitigare gli effetto causati dalla fisicità del gioco.
Le testate ci sono sempre state, solo che prima finivo per rimanere interdetto e dimenticato. Oggi può finire ugualmente interdetto ma c è una comunità che da voce ad eventuali richiami di aiuto o un organizzazione che spende soldi per studiare come mitigare gli effetti.
Le testate ci sono sempre state, solo che prima finivo per rimanere interdetto e dimenticato. Oggi può finire ugualmente interdetto ma c è una comunità che da voce ad eventuali richiami di aiuto o un organizzazione che spende soldi per studiare come mitigare gli effetti.
- jpr williams
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Re: Attenzione Molto triste
Certamente. E' abbastanza ovvio, però, che la ricerca di soluzioni ad un problema prende il via a seguito del diffondersi in forma preoccupante del problema stesso.
Il professionismo determina il problema e cerca di risolverlo dopo averlo causato in maniera crescente.
Il professionismo determina il problema e cerca di risolverlo dopo averlo causato in maniera crescente.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Attenzione Molto triste
Io a zuccate c'ho fatto poco, più che altro portavo il termos de thè, però di rico.glioniti come me e miei amici davanti a una partita di rugby ne conosco pochi altri. Se è questo che intendete per le conseguenze di aver praticato...
Tornando seri (mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno), propendo anch'io per l'ipotesi di una riduscussione delle regole d'ingaggio nei raggruppamenti spontanei e nei placcaggi, necessariamente più importanti e controllabili di quanto possano essere limiti di utilizzo in allenamenti e partite.
Tornando seri (mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno), propendo anch'io per l'ipotesi di una riduscussione delle regole d'ingaggio nei raggruppamenti spontanei e nei placcaggi, necessariamente più importanti e controllabili di quanto possano essere limiti di utilizzo in allenamenti e partite.
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Alfonso Catarinicchia
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Re: Attenzione Molto triste
Forse nessuno lo ha ancora detto: grazie oldprussians per aver scovato questa notizia.
Per me oggi come oggi è diventata LA notizia
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"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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Re: Attenzione Molto triste
Nella pagina dei tifosi del Leinster qualcuno suggerisce di adottare i caschetti del football americano: NO, per favore...
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Re: Attenzione Molto triste
Anche perche' i caschetti non servirebbero a niente.
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Re: Attenzione Molto triste
Il casco è controproducente perchè da un falso senso di sicurezza. Il trauma cranico (concussion?) avviene quando il cervello sbatte contro il cranio, a causa di una accelerazione. Il casco dentro al cranio non si può mettere.
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Re: Attenzione Molto triste
Infatti i caschetti che si usano nel rugby più che altro proteggono da tagli, abrasioni o magari "orecchie a cavolfiore", ma non certo dai traumi
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Re: Attenzione Molto triste
Premesso che il nostro è più un problema di regole che di protezioni, per quanto riguarda i caschi, in campo motociclistico esiste questo sistema di mitigazione dell'impatto, già adottato in altre discipline: https://www.moto.it/news/mips-il-nuovo- ... aschi.html
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Alfonso Catarinicchia
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Re: Attenzione Molto triste
Ruttobandito
Questi tipi di caschi proteggono il cervello da un singolo forte impatto. Cio' che causa l' encefalopatia traumatica cronica sono tanti traumi a bassa intensita' spalmati nel tempo.
Questi tipi di caschi proteggono il cervello da un singolo forte impatto. Cio' che causa l' encefalopatia traumatica cronica sono tanti traumi a bassa intensita' spalmati nel tempo.
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Re: Attenzione Molto triste
Continuo a pensare che la prima mossa dovrebbe essere un censimento, fra i rugbisti. L'articolo del Guardian si basa su un report del 2014 sull'intera popolazione e su casi emersi singolarmente di rugbisti colpiti da demenza o da sintomi simili; cioè questo secondo fattore del rapporto non ha dati quantitativi certi, anche se quelli che si conoscono sono di per sé allarmanti.
Solo con percentuali attendibili si potrà capire quali provvedimenti provare a prendere: non è bello a dirsi ma se la percentuale fosse sotto un certo limite (che non saprei quantificare) allora si potrebbe pensare "è la stessa percentuale di rischio per un ciclista professionista di fare un incidente in allenamento, o di uno sciatore professionista di finire contro un albero, perciò possiamo accettarlo e andare avanti"; se fosse un po' superiore a quel limite si potrebbe pensare di prendere un certo tipo di provvedimenti; se fosse ancora superiore si potrebbe pensare di prendere provvedimenti più drastici e se fosse ancora superiore, sopra a un dato limite (che ancora non saprei quantificare), si potrebbe anche dover decidere di chiudere tutto perché il gioco non vale le conseguenze. Però, appunto, servono dati precisi e credo che al momento non esistatno, se no il Guardian li avrebbe citati
Solo con percentuali attendibili si potrà capire quali provvedimenti provare a prendere: non è bello a dirsi ma se la percentuale fosse sotto un certo limite (che non saprei quantificare) allora si potrebbe pensare "è la stessa percentuale di rischio per un ciclista professionista di fare un incidente in allenamento, o di uno sciatore professionista di finire contro un albero, perciò possiamo accettarlo e andare avanti"; se fosse un po' superiore a quel limite si potrebbe pensare di prendere un certo tipo di provvedimenti; se fosse ancora superiore si potrebbe pensare di prendere provvedimenti più drastici e se fosse ancora superiore, sopra a un dato limite (che ancora non saprei quantificare), si potrebbe anche dover decidere di chiudere tutto perché il gioco non vale le conseguenze. Però, appunto, servono dati precisi e credo che al momento non esistatno, se no il Guardian li avrebbe citati
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Re: Attenzione Molto triste
Ma certo, la so bene e l'ho scritto pure che nel nostro caso ha più senso ridisegnare certe dinamiche di gioco.
S'era parlato di caschi e mi ci sono buttati a pesce. Avrei potuto accennare agli airbag nelle tute, ma poi dove le mettiamo le cartucce di aria compressa?
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Re: Attenzione Molto triste
Bellissima intervista https://www.youtube.com/watch?v=6QnXXPc8kUs
- giuseppone64
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Re: Attenzione Molto triste
Concussion is a 2015 American biographical sports drama film written and directed by Peter Landesman, based on the exposé "Game Brain" by Jeanne Marie Laskas, published in 2009 by GQ magazine. Set in 2002, the film stars Will Smith as Dr. Bennet Omalu, a forensic pathologist who fights against the National Football League trying to suppress his research on chronic traumatic encephalopathy (CTE) brain degeneration suffered by professional football players.
Del film ricordo impressionante vedere questi giganti ancora giovani diventare dei pericolosi incapaci di intendere e volere
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Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
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