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speartakle ha scritto: 29 gen 2021, 12:24
si però, direi anche ecchiseneinc. di essere un campione alla Parisse. Sono gli altri che hanno bisogno di indentificarti come campione o meno, Minozzi ha bisogno di essere se stesso e di trovarsi a suo agio con se stesso, non a paragonarsi con l'obiettivo Parisse o "campione". L'esserlo è conseguenza, e penso il primo passo verso il fallimento è agire in conseguenza di "ah non mi comporto così perchè Parisse non lo farebbe, o il campione xy non lo fà." dubito fortemente che Parisse, McCaw, Carter o chi per loro ragionino o ragionassero così raggiunta una certa dimensione, credo che pensassero esclusivamente al proprio lavoro e modo di essere. Quindi del discorso di Bortolami (che sinceramente non mi spiego e prendo con le pinze) ci sta anche un bel "fottesega", e pure un bel "esticazzi?"
Seguendo i tuoi pensieri sei partito per la tangente e hai perso il contatto con quello che c'è effettivamente scritto.
Ho cercato io dei paragoni, per cercare di capire le rispettive posizioni.
Non ho ascoltato direttamente le parole di Bortolami, ma se fossero vere, adesso che ho ascoltato anche quelle di Smith, me le spiego un po' di più.
Ha preso in esame un aspetto caratteriale che secondo lui può precludere a Minozzi l'opportunità di ulteriore crescita. A parte il fatto che per me Minozzi un campione lo è già, il discorso equivale a qualsiasi altra osservazione si possa fare su un atleta. Che so "quel ragazzino che fa la maratona ha il baricentro basso, non sarà mai un campione" o cose del genere.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
oldprussians ha scritto: 29 gen 2021, 11:00
Si ma pesno che ce una differenza tra Lynagh e Odogwu.
Odogwu ha detto che aveva il doppio passaporto, ma che sceglieva quello che lo chiamava prima. per me la mentalità Smith e questa: e penso che e sopportata da quello che gli ha detto. Se vuoi giocare per l'Italia, deve essere la tua unica scelta. Come Varney. lo ha fatto per emozione gia dal inizio anche con offerte da il Galles. gli ha detto bene continua con il tuo lavoro. Io penso che Smith sapeva che Jones lo avesse chiamato prima e lui voleva sapere quanto voleva giocare per l'Italia e non per un riprego.
Lynagh e un caso diverso. Nato in Italia. E il papa, e stato chiaro. Louis si sente Australian-Italian. Li piacerebbe se giocasse per l'Australia ma Michela fa anche il tifo per l'Italia. Io penso che Luis aspetterà per la chiamata da Smith.
Difficile secondo me venga chiamato dall'Australia, perché ora possono schierare solo due giocatori che giocano all'estero. Quindi o lo chiama eddie jones o possiamo chiamarlo noi
rispondo qui anche se siamo OT e sarebbe meglio nell'osservatorio o nel mercato ma:
nell'articolo linkato in passato da Old il futuro di Lynag è legato al suo next contract. Non è chiaro quindi se scada questa stagione il contratto che lo lega agli Harlequins.
E chi è appena arrivato dagli Harlequins? ma Gustard! Quindi se il buon Paul vedeva bene il giocatore mi sa che c'è un contatto diretto per portarlo in italia nel caso fosse ritenuto buono (anche se Treviso nello spot ha già preso anche Smith e dovrebbe recuperare Padovani)
Vedremo.
Garry ha scritto: 29 gen 2021, 12:37
Seguendo i tuoi pensieri sei partito per la tangente e hai perso il contatto con quello che c'è effettivamente scritto.
Ho cercato io dei paragoni, per cercare di capire le rispettive posizioni.
Non ho ascoltato direttamente le parole di Bortolami, ma se fossero vere, adesso che ho ascoltato anche quelle di Smith, me le spiego un po' di più.
Ha preso in esame un aspetto caratteriale che secondo lui può precludere a Minozzi l'opportunità di ulteriore crescita. A parte il fatto che per me Minozzi un campione lo è già, il discorso equivale a qualsiasi altra osservazione si possa fare su un atleta. Che so "quel ragazzino che fa la maratona ha il baricentro basso, non sarà mai un campione" o cose del genere.
è per quello che non ti ho quotato e non ho quotato nessuno, perchè era un mio ragionamento, non una risposta a te o ad altri.
In Inghilterra hanno gestito meglio la.questione stress da.covid, senza fare paragoni o.dare giudizi. Noi nel nostro caso.abbiamo.messo.sempre quel quid in piu che secondo me non.c entra nulla. Se poi le parole.di Bortolami fossero vere sarebbe una gran delusione, roba da dirgli ma guardati tu che quest anno la rimessa a treviso fa.ridere e per giunta.sei.pure.head.coach...leggevo di.un suo.carattere.particolare, un po mi sta sulle balle..
speartakle ha scritto: 29 gen 2021, 12:24del discorso di Bortolami (che sinceramente non mi spiego e prendo con le pinze) ci sta anche un bel "fottesega", e pure un bel "esticazzi?"
Ecco, mi piacerebbe sapere, nell'ordine, se:
-Bortolami l'ha detto veramente?
-Cosa intendeva dire?
Altrimenti alle tue esclamazioni potrei aggiungere un mecojjoni.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Premesso che si era detto del rispetto per il momento di difficoltà psicologica di un atleta, poi si parte come una combriccola di comari di paese, del resto il bar è il luogo delle comari che non fanno la calza.
E quale è il problema se uno non diventa un campione ma solo un buon giocatore professionista?
Perché questo rugby vedrà un 3/4 del campionato inglese essere un idolo a lungo?
La maglia di Minozzi sarà in discussione? Perché non lo doveva essere messa comunque dai nuovi? Trulla, Sperandio, Biondelli, ma anche i pischelli della U20 dovevano rassegnarsi ad avere il posto in panca o in tribuna per i prossimi dieci anni?
Bortolami e Smith intendevano costruire attorno a lui la Benetton e la nazionale dei prossimi 10 anni?
Questo momento di difficoltà rappresenta una zavorra per il giocatore? Può darsi basta che non sia la pietosa scusa per chi lo ha in disistima personale.
In quanto ai paragoni con Parisse e i tour del 1910.
1) In una squadra è difficile fa convivere più di 2-3 Parisse secondo me .
2) Quanti di noi reggerebbero lo stile di vita dei nostri nonni?
3) Sicuri che loro fossero meglio in tutto di noi? Quindi studiare e far studiare è stato inutile, deleterio bastava una sana spartana educazione virile?
Suvvia. anche troppe parole per un problema di un giocatore che il 90% dei commentatori toccasse a lui non risolverebbe con una battuta di caccia all'oritteropo o al capibara o con un giro nei peggiori lupanari della riviera, ma che magari pensa che sia la soluzione per gli altri.
Il paragone di jpr con un infortunio muscolare è molto appropriato. Sicuramente Minozzi avrebbe potuto stringere i denti e tirare avanti. Ma se un infortunio fisico mal curato lascia il muscolo indebolito, una fase di crisi psicologica non considerata potrebbe lasciare la forza psicologica minata.
Ed è inutile paragonarlo ad altri giocatori del passato recente. Questa è una situazione temporanea, dettata da una serie di eventi negativi che hanno messo pressione. Non è detto che Parisse (o chiunque) si sia trovato ad avere un momento di pressione mentale eccezionale in coincidenza con una lunga tournee.
Poi parlare dei tour in nave a vapore mi sembra fuori luogo, ma non ho letto l'intervista quindi non mi sento in grado di commentare.
Luqa-bis ha scritto: 29 gen 2021, 15:31
Premesso che si era detto del rispetto per il momento di difficoltà psicologica di un atleta, poi si parte come una combriccola di comari di paese, del resto il bar è il luogo delle comari che non fanno la calza.
E quale è il problema se uno non diventa un campione ma solo un buon giocatore professionista?
Perché questo rugby vedrà un 3/4 del campionato inglese essere un idolo a lungo?
La maglia di Minozzi sarà in discussione? Perché non lo doveva essere messa comunque dai nuovi? Trulla, Sperandio, Biondelli, ma anche i pischelli della U20 dovevano rassegnarsi ad avere il posto in panca o in tribuna per i prossimi dieci anni?
Bortolami e Smith intendevano costruire attorno a lui la Benetton e la nazionale dei prossimi 10 anni?
Questo momento di difficoltà rappresenta una zavorra per il giocatore? Può darsi basta che non sia la pietosa scusa per chi lo ha in disistima personale.
In quanto ai paragoni con Parisse e i tour del 1910.
1) In una squadra è difficile fa convivere più di 2-3 Parisse secondo me .
2) Quanti di noi reggerebbero lo stile di vita dei nostri nonni?
3) Sicuri che loro fossero meglio in tutto di noi? Quindi studiare e far studiare è stato inutile, deleterio bastava una sana spartana educazione virile?
Suvvia. anche troppe parole per un problema di un giocatore che il 90% dei commentatori toccasse a lui non risolverebbe con una battuta di caccia all'oritteropo o al capibara o con un giro nei peggiori lupanari della riviera, ma che magari pensa che sia la soluzione per gli altri.
a parte l'ultimo paragrafo, che confesso di non aver capito , sul resto trovo che tu abbia ragione da vendere.
“These trees which he plants, and under whose shade he will never sit, he loves them for the sake of his children and his children’s children, who are to sit beneath the shadow of their spreading boughs.” (C. Loyson)
Diciamo che si sentiva la mancanza del commento del dottor Divago
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Italos ha scritto: 29 gen 2021, 18:12
Poi parlare dei tour in nave a vapore mi sembra fuori luogo, ma non ho letto l'intervista quindi non mi sento in grado di commentare.
Ma il problema non è la nave
La questione è l'assenza dalla famiglia.
Prendi il tour dei Lions in NZ e Australia del 1950. Giocarono 29 partite e durò 4 mesi (e al tempo non avevano smartphone e skype).
Ma non mi dilungherei ulteriormente su queste cose.
Smith non gli chiuderà le porte, e questo è l'importante.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Problema di un uomo: crisi psicologica, forse depressione.
Ipotesi 1 : l'uomo afflitto è un uomo da bar - ma se ne rende conto, va da chi ne capisce e segue una terapia , magari con un "grullaio" (anche se gli fa masticare amaro)
Ipotesi 2 : l'uomo afflitto non è un uomo da bar ma uno che ha successo in un campo dove l'uomo da bar è nel migliore dei casi un modesto comprimario (il peggiore, un quasi campione che gna fa cchiù) - l'uomo da bar sentenzia che per quei problemi bastano, secondo i gusti: una bella battuta di caccia a qualche bestia rara (modello bokke/gaucho) oppure uno sfogatoio come accadde per l'Italia pallonara in uno dei mondiali vinti negli anni '30.
spiegazione ermetica, ne convengo. Ma penso che tu la possa capire.
Al limite puoi ricorrere a quella famosa frase del poeta genovese sulle comari e sulle vecchie zitelle di paese.
Sì, non si nasconde e dimostra molta fiducia nei ragazzi e nel percorso che hanno intrapreso
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
My 2 cents sulle convocazioni
- giusto non convocare Parisse. Sicuramente in gran forma, farebbe comodo per avere qualche possibilità di vittoria in più. Ma per tenere la barra dritta sull'obiettivo di diventare competitivi a lungo termine bisogna far emergere, a forza, nuove leadership. Con Parisse in campo un Lamaro o un Bigi molto probabilmente se ne starebbero a cuccia.
- su Minozzi si è già discusso che basta, meglio lasciarlo ai Wasps sia per il giocatore che per il gruppo, che risenterebbe di una persona in difficoltà.
- Brex secondo me sarebbe molto utile come finisher, s'è visto e rivisto che gli ultimi venti minuti c'è bisogno di placcare con ferocia e lui lo fa.
- per Lamaro potrebbe valere lo stesso discorso di Brex, se non fosse che c'è bisogno di farlo emergere come leader e allora un suo impiego dal primo minuto tornerebbe utile.
- capitolo 8. Meyer per me è il favorito: esplosivo nelle ripartenze dalla base e sicuro sulle palle alte. Lamaro sinceramente non so come se la cavi sul secondo aspetto e lo vorrei sempre sulla linea a placcare.
- Sisi capitano all'uscita di Bigi per me sarebbe una buona soluzione.
I giocatori sono questi, molti infortunati sarebbero titolari o quasi (Polledri, Steyn, Campagnaro, Minozzi, Licata, Ferrari) e le franchigie sono ultime nei rispettivi gironi. Insomma, non c'è nulla da perdere, ma solo da guadagnare.
Luqa-bis ha scritto: 29 gen 2021, 19:38
@ pilonepoltrone
Problema di un uomo: crisi psicologica, forse depressione.
Ipotesi 1 : l'uomo afflitto è un uomo da bar - ma se ne rende conto, va da chi ne capisce e segue una terapia , magari con un "grullaio" (anche se gli fa masticare amaro)
Ipotesi 2 : l'uomo afflitto non è un uomo da bar ma uno che ha successo in un campo dove l'uomo da bar è nel migliore dei casi un modesto comprimario (il peggiore, un quasi campione che gna fa cchiù) - l'uomo da bar sentenzia che per quei problemi bastano, secondo i gusti: una bella battuta di caccia a qualche bestia rara (modello bokke/gaucho) oppure uno sfogatoio come accadde per l'Italia pallonara in uno dei mondiali vinti negli anni '30.
spiegazione ermetica, ne convengo. Ma penso che tu la possa capire.
Al limite puoi ricorrere a quella famosa frase del poeta genovese sulle comari e sulle vecchie zitelle di paese.
adesso è un po' più chiaro, grazie
“These trees which he plants, and under whose shade he will never sit, he loves them for the sake of his children and his children’s children, who are to sit beneath the shadow of their spreading boughs.” (C. Loyson)